Credo sia esperienza di tanti: vai a prenotare una visita o un esame diagnostico e ti senti dire che devi aspettare 6/7 mesi, ma se puoi permetterti di pagare allora i tempisi accorciano miracolosamente…. Volete sapere il perchè? Venite Venerdì sera in Sala Isacchi: consiglieri regionali ed esperti del settore vi spiegheranno l’arcano…
Eventi di questa settimana.
Il mese di giugno è sempre denso di eventi e questo vale anche quest’anno.
Vorrei segnalare in particolare per questa settimana:
- la replica della commedia “Due dozzine di rose scarlatte” ad Albavilla venerdì 21 giugno;
- il convegno sulla Sanità in Lombardia in Sala Isacchi, sempre venerdì 21;
- il concerto nella chiesa parrocchiale di Arcellasco, sabato 22 giugno.
Creatività in mostra.
C’era stata la proposta di organizzare la tradizionale mostra per la festa patronale avendo come tema conduttore la creatività nel nostro territorio.
Era sembrato a prima vista che non sarebbe stato possibile individuare un numero di cultori delle varie arti tale da consentire di realizzare quel progetto. Poi si cominciò a stendere un elenco di persone da contattare e fu subito chiaro che non sarebbe stato difficile reperire materiale sufficiente a dare vita a un evento di grande interesse e cominciammo a mobilitarci; c’erano da contattare tutte le persone, che potevano mettere a nostra disposizione le loro opere e i loro manufatti, accertare la loro disponibilità (anche con l’aiuto di persone ben introdotte nell’ambiente) e quindi immaginare come disporre gli oggetti da esporre, come utilizzare al meglio gli spazi, preparare scritte e cartelli esplicativi…..Ora questa fase di preparazione “remota” si è conclusa, ma stiamo passando alla fase in cui tutti i tasselli già predisposti debbono trovare la loro giusta collocazione e, come sempre, ci accorgeremo di non aver previsto tutto, perciò dovremo trovare soluzioni per i problemi che inevitabilmente si presenteranno.
La mostra, che abbiamo intitolato “ARTI, MESTIERI E….FANTASIA”, vuole rendere omaggio a chi dedica impegno e passione alla realizzazione della propria creatività, che, come diceva Einstein, è contagiosa, perciò mi auguro che moltissimi vorranno venire a farsi contagiare…La mostra sarà aperta nei giorni 29 e 30 giugno.
La Pentecoste “delle genti”.
Oggi si celebrava la Pentecoste.
Il racconto degli Atti degli Apostoli è una delle pagine più suggestive delle Sacre Scritture, dove il rombo di tuono, il vento, le fiamme di fuoco vogliono dare il senso dell’eccezionalità dell’evento che stravolgerà la vita di alcuni pescatori impauriti e certo non troppo istruiti per farne dei testimoni, dei predicatori, dei profeti in grado di farsi capire da gentii di lingue diverse. Era per gli Ebrei la festa che ricordava la consegna delle tavole della Legge a Mosè, per noi è la data che segna la nascita della Chiesa con il chiaro imperativo di rivolgere la sua missione a tutti i popoli.
E’ a ragion veduta che in questa giornata viene celebrata anche la “Festa delle Genti”, che quest’ anno, nella nostra parrocchia, ha assuntoun tono più intimo. Dopo una messa alla presenza di alcuni “nuovi italiani” provenienti da diversi continenti, abbiamo pranzato insieme con i piatti preparati dalla Caritas parrocchiale.
Nel pomeriggio, è stato molto bello ascoltare i racconti dei nostri concittadini provenienti dal Togo, dal Ghana, dall’Etiopia, dal Marocco, dal Kosovo, dal Perù… Ognuno di loro ha ricordato la partenza dal proprio paese, le sofferenze del viaggio, le difficoltà dei primi tempi e poi il lento, ma progressivo miglioramento delle condizioni di vita proprie e della propria famiglia. Dietro le parole di ognuno si potevano sentire le stesse apprensioni, le stesse preoccupazioni, gli stessi sentimenti, la stessa umanità…..
Questo incontro ha permesso a noi “indigeni” di conoscere persone che hanno saputo lottare con coraggio per affermare la propria dignità e ai “nuovi cittadini” l’occasione per stabilire nuovi rapporti e migliorare la propria integrazione nella nostra comunità.
Un grosso grazie alle donne della Caritas e al nostro parroco che sa dare il vero senso alla parola “accoglienza”.
Buona estate con buoni libri.
Ieri l’Università della Terza Età di Erba ha chiuso i battenti: la nostra Presidente ha fatto un breve commento sulle attività svolte durante questo ultimo anno con uno sguardo già rivolto alla prossima programmazione; poi il tradizionale concerto della corale dell’Associazione ha concluso l’incontro emozionando e coinvolgendo i presenti con musiche tratte da
film famosi. In particolare io ho apprezzato l’esecuzione dei brani di Morricone. Come capita sempre, alla fine tutta la sala cantava insieme al coro ed è stato un bel modo per augurarci reciprocamente una buona, serena estate, con un pizzico di rammarico: a molti di noi mancheranno gli incontri all’UTE…..
Se, però, da oggi cominciano le vacanze dei soci, il lavoro di docenti e dirigenti riprenderà ben presto per preparare un memorabile rientro con i festeggiamenti per il 25° anniversario dell’UTE.
Auguro a tutti una buona, serena, non troppo calda estate (io sopporto male il gran caldo….) in compagnia di tanti buoni libri (magari presi in prestito alla biblioteca comunale).
Arrivederci a settembre!
UTE: Pomeriggio a teatro.
Venerdì 24 maggio, alle ore 15, in Sala Isacchi la compagnia teatrale dell’UTE andrà in scena con la più rappresentata tra le commedie italiane; DUE DOZZINE DI ROSE SCARLATTE di Aldo De Benedetti.
Scritta negli anni 30 del secolo scorso, racconta la serie divertente di equivoci che nascono per colpa di un mazzo di rose recapitato alla persona sbagliata.
Data la bravura dei nostri attori e l’elegante comicità del testo, si preannuncia un pomeriggio piacevolissimo. Vi aspettiamo numerosi, ben decisi a divertirvi!
Grande teatro all’UTE: Due dozzine di rose scarlatte.
Tra i miei primi ricordi televisivi, risalenti a fine anni 50, ci sono quelli legati agli spettacoli teatrali di compagnie famosissime: Gilberto Govi, Cesco Baseggio, Eduardo De Filippo, i fratelli Giuffrè, Paolo Stoppa e Rina Morelli, Gino Cervi e Andreina Pagnani, Franca Valeri e i Gobbi e altre che non ricordo….
Io, che abitavo in un paesino e che conoscevo solo i rari spettacoli messi in scena all’oratorio, seguivo quelle trasmissioni con vivo piacere e, se mi era consentito, stavo alzata fino a tardi.
E’ in una di quelle sere che ho potuto assistere alla rappresentazione di “Due dozzine di rose scarlatte” con la compagnia di Gianni Santuccio e Carla Del Poggio.
Si tratta della commedia brillante, scritta negli anni ’30 del secolo scorso, più rappresentata e più famosa. La vicenda raccontata inizia con un imbarazzante equivoco: un mazzo di rose, destinato da un marito a una bella signora da corteggiare in assenza della moglie, viene invece recapitato proprio a quest’ultima e questo inconveniente dà il via a una serie di situazioni divertenti, raccontate con gusto ed eleganza.
La compagnia teatrale “iNOX” dell’UTE metterà in scena proprio questa pièce venerdì prossimo in Sala Isacchi alle ore 15, per salutare i soci con un “arrivederci” divertente e sorridente. Sono certa che gli iNOX saranno all’altezza della situazione e garantiranno due ore piacevolissime agli spettatori. (l’ingresso è aperto anche ai non-soci )
Concerto da favola ieri sera a S. Bernardino.
Sarà che la chiesetta di S. Bernardino ha un fascino tutto particolare, sarà che la corale “AD HOC” proveniente da Bellinzona era di una bravura eccezionale, sarà che violinista e tastierista erano dei virtuosi del loro strumento …sarà certo tutto questo mix di fattori ad aver creato un momento veramente magico ieri sera.
Il concerto “Laudemus Virginem” ci ha dato modo di ascoltare brani dedicati alla Madonna partendo da canti gregoriani antichissimi a più recenti inni di epoca classica e barocca fino ad arrivare a un’Ave Maria di Astor Piazzolla del tutto sorprendente, almeno per me che ho sempre associato il nome di questo musicista contemporaneo al bandoneon, al tango, a musica comunque fortemente ritmata. Il brano proposto ieri sera per violino e pianoforte invece era dolcissimo e il suono limpido, e direi commovente del violino, riempiva la volta della chiesetta e il cuore dei presenti: veniva voglia di chiudere gli occhi per lasciarsi avvolgere da quell’armonia celestiale.
La corale era composta da 15 voci, maschili e femminili, molto ben amalgamate da una lunga consuetudine a cantare insieme.
La chiesetta era piena di gente e alla fine è scattato un lunghissimo applauso diventato ben presto una “standing ovation”, come si usa dire oggi.
Un grazie calorosissimo a tutto l’ “ensemble” AD HOC e alla famiglia Mauri-Frigerio che ha con grande generosità messo a disposizione un locale per il rinfresco, dove abbiamo potuto commentare la bella serata con cantanti, musicisti e direttori del coro.
Un evento da replicare ……speriamo!!