La professoressa Chiesa conclude il suo ciclo di lezioni sulle “Invasioni Barbariche” parlandoci dei Normanni.
I Normanni si chiamavano anche Vichinghi.
Infatti, erano un popolo vichingo proveniente dal Nord (Danimarca o Norvegia).
Nonostante fossero in prevalenza contadini, si dimostrarono grandi navigatori.
Infatti, senza bussole e Carte di navigazione, essi attraversarono l’Oceano Artico e raggiunsero la Groenlandia, L’Islanda, il Labrador (nell’attuale Canada), la Gran Bretagna e, risalendo il corso di fiumi che avevano la foce nel Mar Baltico, la futura Russia e l’Ucraina.
I Normanni, soprattutto quelli Svedesi, erano dediti al saccheggio per mare. Dotati di navi leggere senza ponte e senza remi, le Drakkar, cioè “dragoni”, batterono le coste della Francia, dell’Inghilterra fino alla penisola Iberica, all’Italia e alle isole del Mediterraneo occidentale.
I Normanni erano abili e audaci guerrieri; abili artigiani nella costruzione di armi; ingegneri navali; commercianti di pellicce.
Inizialmente pagani e dediti alle razzie, in seguito allo stanziamento in Francia si convertirono al Cristianesimo e si dedicarono anche all’ agricoltura. Continue reading “UTE: Le invasioni barbariche: i Normanni ( sintesi di A. D’Albis) – Editoria Ricordi,”
Un concerto per S. Bernardino.
Nell’intento di valorizzare i tesori nascosti del nostro territorio, da alcuni anni la chiesetta di S. Bernardino di Arcellasco ospita un concerto in occasione della festa del santo patrono. E’ una deliziosa, piccola chiesa un po’ lontana dalle vie principali e quindi forse poco conosciuta, ma vanta una lunga storia e affreschi di pregio.
Attualmente la chiesetta dà il nome a tutta la frazione in cui essa sorge, che una volta, era chiamata “Arcellazzo”, toponimo che poi fu utilizzato per Brugora e per tutto il territorio adiacente a S. Pietro. Continue reading “Un concerto per S. Bernardino.”
Poesia: I Profughi di F. M. Gottardi
Il poeta erbese Francesco Maria Gottardi, in questa poesia racconta bene il dramma di chi subisce le conseguenze della guerra ed è costretto a fuggire dalla propria casa, dalla propria terra. Dovremmo ripensare a quei tempi, quando vediamo arrivare altri profughi provenienti oggi da altre terre: la loro sofferenza non può essere diversa da quella raccontata così bene dal nostro poeta.
Una visita a “NOI GENITORI”
Nel video qui sopra si vede una delle tante attività che nella Cooperativa “NOI GENITORI” di Erba i ragazzi con varie disabilità svolgono con l’aiuto di educatori e volontari. Oltre al biscottificio, che produce biscotti veramente buoni con ingredienti di prima qualità, vi si producono anche cesti in midollino, fiori e piante per orti e giardini, c’è una piccola, ma ben attrezzata tipografia che produce quaderni, piccole agende, volantini, ……. I ragazzi poi svolgono numerose attività sportive: scherma, nuoto, ginnastica. Possono usufruire inoltre di attività di pet terapy e di tecniche di rilassamento.
Ciò che comunque mi ha maggiormente colpito nella visita di oggi alla Cooperativa è stata la dolcezza dei ragazzi che sono venuti a salutarci, la grande professionalità degli educatori e il numero stragrande di volontari che ruotano attorno all’ istituzione.
Mentre da una parte ti sentivi stringere il cuore pensando ai sacrifici enormi delle famiglie che devono accudire a questi ragazzi, dall’altra parte sentivi quanto bene nascosto sta attorno a noi, quante persone sanno donare il proprio tempo, le proprie energie, le proprie conoscenze semplicemente per fare del bene, senza pretendere nulla in cambio. Dpovrò ricordarmelo ogni volta che, ascoltando i TG, mi verrà buttata addosso una realtà fatta di corruzione, violenza, soprusi di ogni genere …..il mondo non è solo questo….
ARTI, MESTIERI E….FANTASIA!!
Già, come ogni anno di questi tempi, si parla di festa patronale e il gruppo culturale sta proponendo, dietro indicazione del parroco, una mostra ,che avrà come titolo ” ARTI, MESTIERI E …… FANTASIA!!”, per far conoscere e dare il giusto rilievo a tutti gli artisti e i creativi in genere della nostra parrocchia. Parlandone tra di noi ci siamo resi conto che pur in un territorio così piccolo ci sono tante persone con estro, inventiva e sensibilità. E’ a loro che rivolgiamo questo nostro appello:
Aiutateci a
far conoscere la vostra creatività e fantasia.
Stiamo allestendo una mostra collettiva di pittori, scultori, fotografi e artigiani creativi della nostra zona. Volete aiutarci partecipando con le vostre opere?Allora inviate il vostro nome e il vostro numero di telefono a: grandmere4@gmail.com oppure cell. n.° 347 84 024 22
Saremo felici di ricontattarvi!!! Per ora grazie e a presto.
Gruppo culturale “G. Lazzati”
Europa ( parte 3^)
25 aprile a Erba: che tristezza!
Salvini lo aveva detto con largo anticipo che non avrebbe partecipato a manifestazioni celebrative del 25 aprile e a Erba l’amministrazione comunale leghista ha ben recepito il messaggio.
Non potendo perdere del tutto la faccia cancellando ogni e qualsiasi manifestazione, ne ha programmato una alle 8:30 del mattino, per fare in modo che la partecipazione fosse minima e per far sì che i pochi obbligati, per il loro ruolo istituzionale, ad essere presenti non si vedessero rovinato un giorno di festa .
Stamattina infatti c’erano forse una quarantina di persone in tutto davanti alle scuole medie ad assistere alla deposizione della rituale corona davanti al monumento dedicato alla Resistenza e l’assenza della signora sindaco si è fatta notare. Chi ne faceva le veci, la sig,ra Rivolta, ha adempiuto al suo compito leggendo stralci di articoli pubblicati nel 1972 dal giornale locale “Vento del Nord”. In esso venivano ricordati alcuni cittadini erbesi che si sono distinti nella Resistenza
E’ stato un momento molto triste, che purtroppo ha rappresentato il comune sentire dell’opinione pubblica locale in questo momento della storia nazionale e rappresenta anche un campanello di allarme per chi crede ancora nei valori fondanti della nostra democrazia
Non c’è pace nemmeno per i morti.
Provate a immaginare: state andando a portare dei fiori sulla tomba dei vostri genitori e come sempre vi sentite pervadere da un senso di malinconia e di rimpianto. Mentre siete immersi nei vostri ricordi, posate gli occhi sulla lapide e vi sentite arrivare come un pugno nello stomaco: qualcuno ha deturpato la lastra di marmo per rubare i fiori di ottone che la adornavano!!!
E’ successo ieri a una mia amica che ha sentito questo gesto vandalico come uno sfregio, un oltraggio meschino ai propri cari. Profondamente turbata, è andata alla caserma dei Carabinieri, dove già altri due anziani stavano denunciando il furto di una statua rappresentante un angelo dalla tomba di famiglia in un altro cimitero cittadino. Evidentemente c’ è in giro per Erba una banda che ha preso di mira le tombe, senza nessun riguardo nemmeno per i morti.
Visto come stanno le cose, vorrei suggerire all’amministrazione comunale, che ha particolarmente a cuore la sicurezza, almeno così dicono, di far mettere qualche telecamera all’entrata dei cimiteri di Arcellasco e Bindella, luoghi particolarmente isolati molto insicuri anche di giorno.