UTE: Vita delle parole: MODUS – La conquista della Luna (sintesi di Angela D’Albis)

Oggi la professoressa Elena Meggetto ci fa un discorso sulla lingua, soffermandosi su quella usata oggi.

Sottolinea che la lingua esprime l’identità di una persona, di un gruppo o di una nazione e che le varie lingue costituiscono una rete di connessioni e non di divisioni.

Attraverso la lingua ci rendiamo conto di come eravamo ieri, di come siamo oggi e di come saremo domani.

Oggi, sottolinea la docente, purtroppo c’è un ritorno alla “retorica” (scrivere o parlare, o anche agire, ricercando l’effetto con l’adesione ai più banali luoghi comuni), che serve a coprire il vuoto di significati.

C’è un uso sbagliato della punteggiatura, che spesso viene ignorata, e un abuso dei simboli nei messaggi che inviamo da computer, tablet o smartphone. Continue reading “UTE: Vita delle parole: MODUS – La conquista della Luna (sintesi di Angela D’Albis)”

UTE: Lucrezia Borgia.

Oggi all’Ute c’è stato un cambiamento di programma resosi necessario all’ultimo momento per indisposizione della dr.ssa Todaro, cui vanno i migliori auguri di pronta guarigione.

A sostiruirla è intervenuta la prof. Alberta Chiesa, che ci ha parlato di Lucrezia Borgia, una donna maltrattata dagli storici molto più di quanto meritasse.

lucrezia_borgiaLa sua disgrazia è stata quella di nascere da una relazione clandestina e scandalosa tra Papa Alessandro VI e Vannozza Cattanei. La piccola Lucrezia ha vissuto serenamente i suoi primi anni di vita protetta dall’amore materno, ma ad appena dieci anni fu portata a vivere alla Corte Papale, che era allora un covo di vipere, teatro dei più orrendi misfatti.

Suo padre e suo fratello, Cesare Borgia, detto il Valentino, fecero di lei un oggetto di scambio per instaurare rapporti politici utili ad allacciare alleanze con le famiglie più potenti del momento. Fu così costretta a un primo matrimonio all’età di appena 13 anni, ma suo marito fu ben presto ucciso quando si prospettò la possibilità di un matrimonio più vantaggioso; ma anche il secondo marito fu fatto uccidere e Lucrezia, che lo amava teneramente, cominciò ad odiare il padre e il fratello e desiderò di allontanarsi da Roma.

L’Occasione si presentò quando potè arrivare a Ferrara come sposa di Alfonso d’Este. Qui essa potè mostrare la sua vera natura: si accattivò con la sua gentilezza e generosità la stima e l’affetto dei suoi concittadini, protesse artisti di grande valore (tra cui l’Ariosto), resse con saggezza il ducato in assenza del marito e alla fine della sua vita si fece Terziaria Francescana e si diede ad opere di carità.

Lucrezia è stata una figura di donna importante ai suoi tempi e forse non ha del tutto meritato la  cattiva fama, che la storia le ha riservato.

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Nella seconda ora, che non si è potuto occupare con una lezione tradizionale, è stata impiegata per illustrare  ai soci presenti il nuovo sito e le pagine facebook dedicate alla nostra UTE, con particolare attenzione alle possibilità di interazione che esse offrono per una migliore comunicazione tra le componenti dell’Associazione. La nostra Presidente poi ha parlato delle tante iniziative e proposte che si stanno programmando per il prosieguo dell’Anno Accademico.

Pomeriggio in biblioteca: dal libro al film.

Giovedì pomeriggio in biblioteca comunale: Don Ivano Colombo ci ha guidato a scoprire analogie e differenze tra la novella di Pirandello “La giara” e la sua trasposizione cinematografica ad opera dei fratelli Taviani.

La proiezione del filmato è stato preceduto da una presentazione di Pirandello, scittore di romanzi, novelle e pièces teatrali di grande successo. La sua cultura risente dell’influenza della cultura greca e inoltre  si rifà alla corrente filosofica della fenomenologia tedesca.

A questa breve premessa è seguita una lettura davvero avvincente della novella “La Giara”, la cui prosa è talmente efficace da far vivere i personaggi come in una rappresentazione teatrale: è tipico della cultura siciliana questo gusto della teatralità. Don Ivano è riuscito a far rivivere in quella sala della biblioteca un Don Lollò sanguigno e grottesco ad un tempo.

Con la visione dell’opera dei fratelli Taviani abbiamo poi potuto apprezzare la recitazione di  Franco Franchi e di Ciccio Ingrassia non nelle solite vesti di giullari, ma in quelle  di attori impegnati nel rendere al meglio, riuscendoci, i due protagonisti della novella pirandelliana.

I fratelli Taviani si sono attenuti al testo nel rendere bene l’atmosfera della masseria di don Lollò, ma hanno aggiunto un loro tocco personale che ha messo in luce l’asservimento delle donne e dei lavoratori nella Sicilia del latifondo.

 

Ute: La rivolta Spartachista- la conquista della Luna

Don Ivano Colombo ci parla oggi della situazione in Germania alla fine della Prima Guerra Mondiale.

Per la Germania l’armistizio fu firmato l’11 novembre 1918 e da quel momento ebbe inizio un ben triste dopoguerra: la gente  moriva di fame e di spagnola. La moneta tedesca era talmente svalutata che per comprare qualsiasi alimento occorrevano quantità enormi di danaro.

L’impero austro-ungarico era stato smembrato e così anche l’impero Ottomano. La Germania dovette cedere Alsazia e Lorena, ma la Francia aveva avanzato pretese anche sulla Saar e sulla Ruhr, regioni ricche di materie prime.

In questo clima si ebbe a Berlino un tentativo di rivoluzione di matrice socialista, attuato dai membri della Lega Spartachista (così detta perchè si richiamava alla rivolta di Spartaco, lo schiavo romano). Di questa lega faceva parte Rosa Luxemburg, che aveva già assunto posizioni critiche verso il Leninismo per il fatto che  proclamava la necessità del ricorso a una rivoluzione violenta per prendere il potere. La rivoluzione fu soffocata e Rosa Luxemburg morì durante gli interrogatori cui fu sottoposta dopo l’arresto.

La Lega Spartachista era una branca del partito socialista e poi si trasformò in partito comunista.  In questo clima nacque poi la Repubblica di Weimar.

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Il prof. Damiani continua oggi il discorso sulla conquista della Luna avvenuta 50 anni fa.

L’umanità ha da sempre sognato di viaggiare nello spazio, tra le stelle, ma solo da poco è stato scoperto il grave pericolo che si nasconde invisibile nello spazio: esso è percorso da radiazioni solari e cosmiche-galattiche, le quali hanno effetti  negativi e permanenti sul cervello umano. Esse costituiscono un grave ostacolo ai viaggi spaziali.

La Terra è difesa da tali radiazioni da un benefico scudo costituito dal magnetismo terrestre e dall’atmosfera.

A questo punto il nostro docente ci invita a riflettere sul perchè si dovrebbero intraprendere dei viaggi interplanetari e la risposta può essere solo una: non volendo rinunciare a stili di vita incompatibili con le scarse risorse residue della Terra si vuole forse cercare altrove le materie prime necessarie all’umanità in continuo aumento. Sarebbe forse meglio, tuttavia, cercare di salvaguardare la vita su questo nostro Pianeta, minacciato dal surriscaldamento e dai cambiamenti climatici. Questi ultimi stanno già arrecando ogni anno danni enormi che comportano spese ingentissime.

Nella prossima lezione il prof. Damiani ci illustrerà le ipotesi allo studio per intraprendere viaggi interplanetari senza consumo di energia con durata anche di moltissimi anni.

La lezione termina come sempre con una poesia delicata e profonda del nostro docente filosofo – scienziato-poeta.

 

 

Alla fine del tunnel.

la-luce-in-fondo-al-tunnelDopo due mesi di immobilità o quasi, ricomincio a camminare faticosamente. La riabilitazione è dolorosa, ma sento che mi sta aiutando a riprendere il controllo dei movimenti.

Ieri ho anche ripreso a guidare l’automobile per brevi percorsi e la sensazione di poter essere di nuovo autonoma è bellissima!!! Mi sembra di rinascere, anche se so che la ripresa completa richiederà ancora molto tempo.

Rivedo un bagliore di luce in fondo a un tunnel, che non ho ancora percorso del tutto.

A Pavia: all’ombra di S. Agostino.

s-michele-paviaCome accade puntualmente da qualche anno, il Gruppo culturale di Arcellasco sta organizzando il pellegrinaggio quaresimale.

Avrà come meta Pavia e ci recheremo in tre diverse chiese legate alla storia di S. Agostino: S. Pietro in Ciel d’Oro, S. Michele e S. Maria del Carmine.

Queste sono occasioni per unire la contemplazione della bellezza prodotta dall’arte dell’uomo (architettura delle chiese, dipinti, sculture) alla meditazione su un tema religioso specifico.

Si partirà il 16 marzo alle 7:45 dalla chiesa di Arcellasco e per la pausa pranzo si potrà optare per il ristorante (12 euro ) o per  la colazione al sacco.

Il rientro è previsto per le ore 19.

(Per prenotazioni rivolgersi alla segreteria parrocchiale: tel. 031 643248)