Ute: marxismo-leninismo // Musica.

Il leninismo è l’interpretazione teorico-pratica del marxismo, di cui esalta il carattere rivoluzionario, adattandolo a un paese arretrato.

La lezione della prof. Tatafiore ha preso il via dalla biografia di Lenin, il quale, mentre era studente in giurisprudenza, venne espulso dall’università per aver organizzato manifestazioni di protesta. Era un rivoluzionario per vocazione e per portare avanti le sue idee affrontò la prigione, il confino in Siberia, l’esilio a Londra, a Monaco e a Zurigo.

La Russia era ancora un paese molto arretrato alla fine del 19° secolo; contrariamente a quanto era accaduto in Europa, non vi si era mai formata una classe imprenditoriale borghese e non  era mai iniziata una vera industrializzazione del paese. Per questo la popolazione viveva in grande miseria e la situazione si aggravò per la guerra contro il Giappone del 1905 (che fu un vero disastro per la Russia) e per una terribile carestia che si abbattè sul paese.

In questa situazione scoppia una rivolta soffocata nel sangue dalla polizia, ma lo Zar impaurito concede l’istituzione di un parlamento (Duma, che verrà in seguito abolita), mentre nelle fabbriche nascono i SOVIET (sindacati).

Lenin intanto dal suo esilio sostiene che il cambiamento si otterrà solo con l’azione di intellettuali, professionisti della politica che attraverso la rivoluzione sappiano realizzare le riforme utili al benessere del popolo.

Scoppia poi la Grande Guerra, in cui la Russia entra impreparata solo in forza delle alleanze vigenti (Triplice Intesa); le perdite umane e la scarsità di risorse generano molto malcontento e nel 1917, Lenin con l’appoggio dei Tedeschi, rientra in Russia dove con  un colpo di Stato viene proclamato un governo provvisorio e lo Zar viene destituito.

Lenin prende le redini del governo e impone la nazionalizzazione delle fabbriche, delle terre e delle banche, ma ben presto si arrivò alla terribile guerra civile tra armata rossa e armata bianca. Accanto a Lenin emergono due personaggi di spicco: Trotzkij e Stalin, che alla sua morte di disputeranno la successione al potere.

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Dopo l’ora di storia abbiamo potuto assistere a una sorprendente lezione di musica, tenuta dal M.° Alessandra  Zapparoli affiancata brillantemente dal prof. Francesco Pintaldi, che ha montato per noi splendidi filmati con cui accompagnare il percorso dell’evoluzione della composizione musicale, dal gregoriano, al contrappunto, all’ armonia, alla musica dodecafonica.

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Ivana Montani riceve gli applausi del pubblico

Per documentare questa evoluzione abbiamo potuto risentire la splendida voce di un  Pavarotti ancora giovane nell’interpretazione di brani di Stradella (Pietà Signore) di Donizetti (Una furtiva lacrima), di Verdi (Di quella pira..). Quest’ultimo brano era accompagnato dal video di una giovanissima e deliziosa ballerina (di cui non ricordo il nome) i cui genitori erano presenti in sala.

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Silvia Conti nei panni di Tosca

Ma la “chicca” del giorno è stata l’esibizione dal vivo di due giovanissimi soprani, che fanno parte del coro UTE : Ivana Montani che ha cantato un brano da  “La serva padrona” di Pergolesi e un brano da “Le nozze di figaro” di Mozart, e Silvia Conti che ha interpretato “Vissi d’arte” dalla Tosca di Puccini e il sempre struggente “Un bel dì vedremo” dalla Madama Butterfly di Puccini. Una sarta aveva preparato anche i costumi di scena adatti ai vari personaggi interpretati!!

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Silvia Conti ed io in un immancabile selfie.

La sala era al completo e tutti i presenti sono rimasti felicemente sorpresi da questo “happening” imprevisto, che ha reso indimenticabile il nostro pomeriggio. Non credo che sia così facile avere altrove la possibilità di godere di momenti come questo. Grazie al M.° Zapparoli, al prof. Pintaldi e alle due giovani e bravissime cantanti che si sono esibite con bravura in condizioni certamente non ottimali.

 

Bonus con inghippo.

C’era un tempo in cui le Poste Italiane stringevano accordi con una compagnia petrolifera per riconoscere uno sconto sulla benzina a chi pagava con il postamat.  Puntualmente, ogni volta che partiva questa campagna promozionale, la compagnia petrolifera alzava il prezzo del carburante. Così facendo il consumatore veniva illuso di poter usufruire di un beneficio,  invece era soltanto la compagnia petrolifera a trarne vantaggio.

Da quel che ho sentito questa mattina alla radio, pare che lo stesso giochetto sia stato messo in azione da tutte le compagnie petrolifere nelle zone in cui le regioni riconoscono il bonus-benzina per evitare che gli automobilisti delle zone di confine vadano a fare il pieno all’estero.

In questo modo i cittadini vengono doppiamente gabbati: non solo non hanno nessun beneficio dall’introduzione dei bonus, ma devono pure pagare con le tasse un surplus di guadagno alle compagnie.

Appuntamento al cinema.

E’ consuetudine all’UTE promuovere la capacità di leggere il linguaggio cinematografico (a diversi livelli) promuovendo la discussione su immagini di film non propriamente di botteghino, non molto conosciuti, ma senz’altro validi dal punto di vista artistico e dei contenuti.

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Immagine da: I fiori di Kirkuk

Il tema scelto per il ciclo di proiezioni di quest’anno è: “ANCORA UN CERTO MONDO FEMMINILE” e i film che Don Ivano ha scelto per noi sono i seguenti:

  •  12 febbraio  –  I FIORI DI KIRKUK  –  regia di Fariborz Kamkari – (2010).
  •  26 febbraio –  IL SEGRETO DI ESMA. – regia di Jasmila Zbanic –  (2006).
  •  12 marzo –  LETTERE DI UNO SCONOSCIUTO – regia di Zhang Yimou  (2014)
  • 19 marzo –   LEA – regia di Marco Tullio Giordana (2015).

Se si dà uno sguardo alle recensioni, si capisce che ogni pellicla presenta una tematica molto attuale e interessante. Il primo appuntamento è per le 14.30 di lunedì prossimo. Venite numerosi e non ve ne pentirete!!!

 

La Banda dei Maldestri.

Domenica pomeriggio alle ore 16.00 all’oratorio di Arcellasco, la compagnia teatrale dell’UTE di Como “SUBITOINSCENA” presenterà la commedia in due atti

                   LA BANDA DEI MALDESTRI

Venite e trascorreremo insieme un pomeriggio in allegria!!!

E’ questione di sopravvivenza…

lingegner-casciaballChe l’Università della Terza Età sia un’ istituzione preziosa per la nostra città è confermato dalle numerosissime presenze che si registrano ad ogni lezione.  La sala è quasi sempre al completo e il gradimento degli argomenti proposti è evidente.

Organizzare questa istituzione non è affatto cosa semplice: riuscire a comporre il mosaico degli argomenti da trattare, degli orari che devono essere compatibili con le disponibilità dei docenti richiede un lungo lavoro che occupa buona parte dell’estate. A questo si aggiunga la fatica di far quadrare i conti: i docenti vengono pagati attingendo alle quote versate dai soci al momento dell’iscrizione.

Purtroppo però in questi ultimi anni si assiste a un curioso fenomeno: mentre la stragrande maggioranza dei frequentatori dell’UTE si precipita, già a inizio dell’Anno Accademico, a versare la propria quota di iscrizione (che equivale all’incirca al costo di una lezione), ce ne sono altri (e non pochi) che continuano a frequentare senza iscriversi mai.

Questo comportamento mette a rischio l’esistenza stessa dell’UTE, che non può più contare sul contributo di enti pubblici e privati che un tempo sostenevano l’associazione e che ora non sono più in grado di farlo.

Questo mio post vuole essere un accorato appello a tutti coloro che, per dimenticanza o trascuratezza, non hanno ancora provveduto a contribuire al sostentamento della nostra UTE, che per sopravvivere ha bisogno dell’aiuto di tutti.

 

Sala Argento.

wp_20171227_08_52_23_proChi è andato a Messa ad Arcellasco nella notte di Natale, o il mattino seguente, ha ricevuto in dono un biglietto come quello nella foto. E’ un semplice cartoncino colorato a mano dalle donne, che da un paio d’anni si ritrovano tutti i lunedì pomeriggio nella Sala Argento per dedicare due ore del loro tempo ad attività di vario genere.

Di volta in volta si realizzano semplici lavoretti da offrire ai parrocchiani nelle ricorrenze più importanti e particolare cura viene riservata a quelli da portare  agli ammalati o agli ospiti della casa di riposo.

Del gruppo fanno parte donne non più giovanissime (ma lo spazio è aperto a tutti), ma con il desiderio di fare, di sentirsi utili stando in compagnia in modo semplice e sereno. C’è anche uno spazio dedicato a chi vuole divertirsi col burraco, il gioco a carte che sta appassionando alcune nostre amiche.

E’ stata una bella idea quella della Sala Argento: la stanno frequentando persone che si erano chiuse in una malinconica solitudine e che ora invece trovano piacere a ritrovarsi insieme, gustando un tè con una torta o dei pasticcini preparati prima di uscire di casa. Se c’è tanto da fare e il tempo stringe, alcune si portano a casa il lavoro e riempiono così le proprie serate, sempre troppo lunghe per chi le deve passare in solitudine.

Mattinata movimentata.

Dovete andare all’estero e dovete sottoporvi a vaccinazioni varie? La trafila non è così semplice come potrebbe sembrare.  Prima di tutto mi sono rivolta alla mia dottoressa, che mi ha indirizzata verso la locale Azienda Sanitaria. sotto-la-neveStamattina ho cercato di contattarne l’URP, che però non rispondeva, quindi mi sono armata di stivali antineve e pantaloni da montagna e mi sono fatta una bella camminata sotto il nevischio per sentirmi dire che le vaccinazioni per l’estero vengono effettuate solo a Como e a Cantù e che si può chiamare un numero verde.

Tornata a casa, ho chiamato a più riprese quel numero verde, solo per sentire ogni volta la stessa cantilena preregistrata sulle varie opzioni di contatto, che finivano con l’invito a richiamare più tardi.

Senza scoraggiarmi , cerco su internet il modo di contattare l’AST di Como, ma anche qui nulla da fare. Mi viene l’idea di chiamare Cantù e, dopo lunga attesa, miracolosamente una voce mi chiede che cosa io desideri…… Quasi incredula,  espongo la mia richiesta e la stessa voce angelica mi chiede il mio numero di cellulare e mi informa che sarò ricontattata al più presto!!!!

Ci ho impiegato una mattinata, ma almeno spero di aver risolto il problema…..però quanto sono odiose quelle voci preregistrate che ti sottopongono una dopo l’altra tante opzioni che non c’entrano nulla con quello che vuoi sapere!!!!

P.S.=  Ho appena finito di parlare con l’ospedale di Cantù che mi ha fissato l’appuntamento: Obiettivo raggiunto!

 

Calendario 2018.

Foto oratorio estivo per i più piccoli.
Foto oratorio estivo per i più piccoli.

Una parrocchia è una comunità piccola, se vogliamo, ma sempre abbastanza complessa. Vi agiscono molte persone di buona volontà che intendono così donare il proprio tempo e le proprie energie a beneficio della vita della comunità stessa.

C’è chi si dedica all’educazione dei più piccoli, chi si dedica ai giovani o agli anziani, chi si occupa di sport o di animazione culturale, chi si occupa di mantenere curati gli spazi da utilizzare per le varie attività, chi si occupa delle faccende burocratiche o di organizzare eventi di vario genere per raccogliere fondi da destinare ad attività benefiche.

Proprio perchè si è in tanti, spesso non ci si conosce bene gli uni con gli altri e, a maggior ragione, anche i parrocchiani spesso non conoscono bene tutto quello che viene realizzato; proprio per questo, il calendario, che viene distribuito quest’anno nelle case in occasione della benedizione natalizia, ha come soggetto le attività parrocchiali.

Sono state raccolte foto inviate dai vari gruppi, alcune non sono certo perfette, perchè scattate dai telefonini e non da macchine fotografiche sofisticate, ma, a mio modo di vedere, testimoniano una grande vivacità di iniziative. L’obiettivo è quello di conoscersi e di farsi conoscere, come ho detto, perchè dalla conoscenza possa consolidarsi la solidarietà e l’apprezzamento reciproco.

Ci ho lavorato parecchio insieme a tutto il gruppo culturalee spero che la gente colga lo spirito con cui è stato pensato.