Stamattina ad EUPILIO.

barnabiti a EupilioStamattina nell’ incontro dell’ associazione “GRANIS” a Eupilio si è parlato dell’ enciclica “Laudato si’ ” , in particolare per quanto riguarda i capitoli 5 e 6.

Il relatore, don Walter Magnoni , ha preso spunto da un brano del vangelo che parla della cupidigia di chi ricerca l’ abbondanza, le ricchezze e perde il senso della precarietà dell’ esistenza. Solo la consapevolezza della nostra fragilità può indurci a vivere bene il presente.

-Riposati, bevi , mangia e divertiti – dice a se stesso a un certo punto colui che ha accumulato tanto grano nei magazzini, tanta ricchezza…..Non c’ è nulla di male nel riposare, bere, mangiare e divertirsi , ma se ci limitiamo a questo saremo inevitabilmente indotti a ripiegarci su noi stessi, perdendo la prospettiva del fare PER gli altri quello che pure è nelle nostre possibilità.

gigli di campoIl brano evangelico poi prosegue con il passo famoso che fa riferimento agli uccelli che non seminano e ai gigli che non tessono : Dio li nutre…Dio li riveste…   L’ invito alla contemplazione  e all’ascolto del creato è palese, ed è questo l’atteggiamento che ha caratterizzato il monachesimo di benedettini e francescani, che tanto hanno contribuito al miglioramento delle condizioni di vita delle popolazioni medioevali e rinascimentali con le loro invenzioni (mulini ad acqua e a vento, per esempio, o  monti di pietà e monti frumentari).

Nella nostra epoca è molto diffuso il consumismo compulsivo; il consumo è un modo per mettersi in relazione con gli altri, ma il suo eccesso vuole solo colmare il vuoto del cuore. Acquistare è sempre un fatto morale , oltre che economico e noi dobbiamo diventare consumatori intelligenti, consapevoli del potere che come consumatori abbiamo nei confronti delle multinazionali e del mercato in genere.

Di fronte ai problemi sociali è inutile e addirittura nocivo assumere l’atteggiamento di chi si lamenta e semina sfiducia, bisogna invece far gesti positivi e concreti nel proprio ambito sociale, bisogna fare rete per ingenerare processi di cambiamento, che richiedono però tempo. Bisogna imparare ad apprezzare le cose buone (il creato, le relazioni…) e imparare  a camminare lentamente e a riflettere sui limiti che la tecnica deve imporsi: non tutto ciò che è tecnicamente possibile  è sempre da realizzare.

Dopo l’intervallo è seguito un interessante dibattito sui punti più salienti esposti dal relatore; durante un intervento abbiamo saputo che si sta elaborando un progetto che riguarderebbe la valorizzazione della Villa Amalia di Erba: verrebbero coinvolti giovani, associazioni ed enti locali. Sarebbe un buon modo per mettere in pratica gli insegnamenti della “Laudato si’ ” : reagire allo scoraggiamento della crisi incombente con gesti pratici che, coinvolgendo tutte le risorse positive del territorio, mirino a realizzare il bene comune.

p.s. : Per la prima volta in un incontro culturale ho visto la partecipazione prevalente di uomini ….forse le donne erano a casa impegnate a preparare il pranzo domenicale….

Pellegrini….

E’ questo un Giubileo diverso dai precedenti per molti aspetti: Papa Francesco lo ha indetto a sorpresa e con grande sorpresa di tutti lo ha aperto non a Roma  ma in Africa; inoltre ha raccomandato subito di celebrarlo in semplicità , anche localmente ….senza  doversi recare a Roma.

La Parrocchia di Arcellasco , obbedendo a questo invito, ha organizzato un pellegrinaggio itinerante attraverso alcune chiese di Milano. In ogni chiesa si sosterà per una breve meditazione e poi si passerà alla tappa successiva, fino ad arrivare in S. Ambrogio.

L’iniziativa ha riscosso grande interesse e molti parteciperanno sabato a questo pellegrinaggio, che sarà preceduto nella sera di Venerdì dalla celebrazione comunitaria del Sacramento della Penitenza e sarà seguito, domenica da una Messa dedicata in particolare ai pellegrini.

Avrei voluto partecipare anch’io, ma i miei doveri di nonna mi stanno tenendo lontano ….. col pensiero però seguirò i vari momenti di questo Giubileo parrocchiale della Misericordia.

 

Se ti fermi in tempo….

Siamo bombardati da messaggi che pubblicizzano il gioco d’ azzardo, sia sui giornali, che alla TV, o addirittura via mail: ogni giorno trovo tra i vari messaggi chi mi offre piccole somme per cominciare a giocare d’ azzardo on line.. ci si può poi stupire che la ludopatia (la mania patologica per il gioco d’azzardo) sia sempre più diffusa?..

Purtroppo pare che molti pensionati si lascino prendere dal demone del gioco e così persone che hanno lavorato una vita intera riuscendo a mettere qualche soldo da parte, si ritrovano a buttare i loro assegni mensili e i risparmi per acquistare “gratta e vinci” o per tentare la fortuna davanti a una slot-machine.

E’ per attirare l’ attenzione su  questo grave fenomeno sociale che le ASL della zona in collaborazione con l’ UTE , il comune di Erba e altre associazioni locali hanno organizzato una serie di incontri dal titolo “Se ti fermi in tempo resta solo un gioco”.

Mercoledì alle ore 15, presso la sala Isacchi, si terrà uno  di questi incontri per aiutare, chi fosse in difficoltà, a riconoscere i segni che dicono quando quel gioco non è più  tale, ma rischia di diventare una malattia.

Non credo che basti qualche parola ben detta a risolvere il problema, ma certo sarà più utile di quei moniti che accompagnano gli spot televisivi, che dopo averti spinto a giocare ti dicono “stai attento però a giocare con moderazione….il gioco è proibito ai minorenni…” Che ipocrisia!!!

A Bindella.

Ieri mattina sono stata a messa nella chiesetta di Bindella che festeggiava sia S.Ambrogio cui e` dedicata la chiesa stessa sia l` arrivo del nuovo parroco : don Claudio.
Egli ha rivolto un breve saluto ai presenti e ha subito iniziato il rito, commentando la liturgia nei momenti piu` salienti.
Mi e` piaciuta la sua omelia : il linguaggio era semplice, ma le parole esprimevano concetti chiari e profondamente meditati; non ha avuto bisogno di leggere un discorso preparato accuratamente , ne` di assumere toni enfatici. Ha espresso la sua profonda ammirazione per il card. Martini , che ha comparato a S. Ambrogio per la conoscenza delle Sacre Scritture, diventate per entrambi fonte di ispirazione per la vita di ogni giorno e per gli insegnamenti ai propri fedeli.
Il nuovo parroco ha anche dimostrato un simpatico senso dell`umorismo quando ha confessato di aver dovuto rinunciare alle processioni nella sua precedente parrocchia, perche` non ci andava piu` nessuno…..

Don Claudio mi ha fatto veramente un`ottima impressione e credo che tale sentimento sia stato condiviso da tutti i presenti, perche` alla fine della celebrazione e` partito un caloroso applauso, che voleva significare:
Benvenuto don Claudio!