Ma perchè le campane????

Dal “Chronicum” della Parrocchia dei SS. Pietro e Paolo di Arcellasco.

1943 : Oggi, giorno 12 maggio 1943, la ditta Carlo Ottolina di Seregno, per comando del Sottosegretario di Stato per la fabbricazione di guerra, ha tolto, dal campanile, le due campane maggiori per portarle altrove onde fonderle e preparare cannoni per la guerra. L’atto fu da tutti, anche da coloro che non praticavano la religione, disapprovato e il malcontento fu generale. Le campane, poste nel 1806, pesavano la prima q.li 13 e  la seconda q.li 10.

1947 : In questo giorno, 26 dicembre 1947, in parrocchia vi fu una solennità oltremodo grande perché furono consacrate da Sua Em. il veneratissimo nostro Card. Arcivescovo, Schuster, le nuove belle cinque campane forniteci dalla ditta Comm. Luigi Ottolina di Seregno. La cerimonia, non mai prima veduta, attrasse non solamente tutta la popolazione alla chiesa, ma moltissime altre persone dai paesi vicini.

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Le cinque campane in bronzo pesano Kg. 4.028. Le due maggiori, tolteci durante la guerra per formare cannoni, furono fuse in bronzo donato dal Ministero della Guerra, le altre tre minori furono fuse con il bronzo delle tre campane esistenti.

Da questo documento trae il titolo la mostra fotografica che abbiamo allestito in parrocchia.

La follia della guerra aveva ammutolito le campane; la pace le ha riportate al loro posto  per ritornare ad essere  simbolo  di gioia e mezzo per invitare la comunità alla partecipazione e alla condivisione dei momenti più importanti .

L’applauso, o per meglio dire, la “standing ovation”  ” del “Gruppo culturale G. Lazzati” va alla nostra Luciana che con competenza , tenacia e abilità si è dedicata alla elaborazione computerizzata del materiale fotografico.

Grandissima Luciana!!!!

Rinnovo l’invito a visitare la nostra mostra nel prossimo fine settimana:

Sabato dalle 17 alle 22  – Domenica dalle 11:30 alle 13  e poi dalle 15 alle 22.

Vernissage.

WP_20160619_11_46_29_ProE siamo arrivati vivi alle 11:30 di questa mattina!!!!

Era prevista per quell’ora, dopo la messa domenicale, l’inaugurazione della mostra di vecchie foto di famiglia, che ci ha occupato per molti giorni e anche per qualche notte di lavoro forsennato.

WP_20160618_14_30_23_ProTramite i giornali locali avevamo fatto un appello alla generosità delle famiglie di Arcellasco per reperire il materiale; inizialmente pareva che pochi intendessero rispondere all’appello, poi invece siamo arrivati a catalogare circa 200 foto. Ma come esporle senza danneggiarle? Ecco la soluzione , efficace, ma laboriosa: digitalizzare il tutto e stampare le copie! Questo ha consentito anche di correggere eventuali imperfezioni e di ingrandire quelle di formato troppo piccolo, ma ha richiesto moltissimo tempo.

Abbiamo lavorato fino a stamattina alle 11 per rendere fruibile la quasi totalità delle immagini e ci riserviamo di apportare gli ultimi ritocchi in settimana.

Quando però alle 11 e mezza la gente ha invaso i locali della mostra, ha subito manifestato vivo apprezzamento per  il lavoro fatto, incuriosendosi a cercare volti e luoghi conosciuti e soffermandosi a lungo davanti ai tabelloni. Allora  ci siamo sentiti ripagati delle fatiche sostenute e questo ci aiuterà a impegnarci ancora nei prossimi giorni per renderla più bella per il prossimo fine settimana.

Hanno collaborato alla realizzazione dell’evento: Bruna, Luciana che si è occupata di digitalizzare le foto, Roberto  e io; un particolare ringraziamento va a Gianmario che ci ha stampato le foto fino all’ultimo momento.

Arcellasco in mostra….

arcellascoOgni borgo in Italia ha una sua lunga   storia, che a volte si incrocia con la grande Storia. Arcellasco, la frazione di Erba in cui abito non fa eccezione .

E’ proprio per rinverdire alcuni momenti  di questa storia, a volte minore a volte vera STORIA, che si è pensato di  allestire in occasione dell’annuale festa patronale (SS. Pietro e Paolo) una mostra. Stiamo perciò raccogliendo fotografie, cartoline, scritti, poesie dialettali che vengono rigorosamente catalogati in modo da poterli poi restituire ai proprietari.

Certo con le foto si potrà documentare solo la storia più recente, ma sarà un’ occasione per conoscere meglio questi luoghi e le persone che lo hanno abitato prima di noi.  Per i più anziani sarà bello rivedere volti  e ricordare eventi ormai sbiaditi nella propria memoria,; per i più giovani e per chi viene da altre zone sarà interessante immergersi in una realtà pressoché sconosciuta.

La mostra prenderà il titolo da una bella foto che mostra l’arrivo in parrocchia delle campane nel 1947, campane che erano state requisite nel 43 per essere fuse e farne cannoni.  Il lavoro da fare è tanto , ma forse ne vale la pena…

Accade a Erba: “Magazzino Consonante.

Questo è uno dei brani che ieri sera il “Magazzino Consonante” ha eseguito nella chiesetta di S. Bernardino Il complesso musicale formato da M.Grazia Inzaghi flautista , Elena Colella violinista, Learco Spigarelli trombettista e Paola Colombo violoncellista, ha incantato i numerosi presenti con musiche di vari autori tra cui Hendel, Bach , Vivaldi e, come dicevo, anche con il brano tratto dalla colonna sonora del film di Zeffirelli su S. Francesco.
Le volte della chiesetta , affrescate magnificamente, con la loro bella acustica, si sono riempite per oltre un’ora di armonie celestiali ed è stato confortante constatare la partecipazione del pubblico, che ha saputo apprezzare la bravura dei concertisti.

L’evento è stato organizzato dal “Gruppo Culturale Lazzati” della Parrocchia di Arcellasco.

Festa delle genti.

IMG-20160515-WA0003E’ sempre suggestivo il racconto degli Atti degli Apostoli che si legge in chiesa nel giorno della Pentecoste: il tuono , il vento, il fuoco scuotono l’aria e poi dei poveri pescatori prendono a parlare a genti di tutte le lingue e tutti li capiscono…..

Da qualche anno, in questa giornata a ricordarci la missione universale della Chiesa, si celebra la “festa delle genti” e stamattina la Messa è stata animata da un gruppo del Ghana che ha conquistato tutti coi suoi canti pieni di vita  e con le voci splendide dei coristi, che cantavano continuando  sorridere e comunicando a tutti una gioia autentica. Dovremmo lasciarci contagiare dalla speranza e dalla fiducia nel futuro di questi giovani che vengono da tanto lontano .

 

Essere “forestieri”.

Da tre anni abitavamo ad Erba e avevo sempre cercato di favorire l’inserimento dei miei tre figli nell’ambiente della Parrocchia, anche aspettandoli fuori in macchina le prime volte che si recavano al catechismo .

Era venuto il momento per una delle mie figlie di ricevere il Sacramento della Cresima e siamo andate insieme a ritirare la tunica da noleggiare per la cerimonia. Siamo andate dalle suore che si occupavano di questa incombenza e abbiamo aspettato un po’ finchè è comparsa la superiora , che vedendoci ha esclamato:- Ah , ecco Giovanna! –  Sottovoce mia figlia con lo stupore dipinto in volto mi ha sussurrato : – Allora mi conosce….!!-

Per tre anni quella suora non aveva mai chiamato mia figlia per nome, non le aveva mai fatto sentire di essere accolta , di far parte del gruppo e della comunità….. Dopo questo episodio le mie figlie hanno cominciato a frequentare un’altra parrocchia. Per parte mia ho sempre sentito di essere un’estranea , nessuno poteva dimenticare o perdonarmi il fatto di non essere nata in questo microcosmo così geloso delle sue abitudini e così geloso dei propri confini.

Ora però qualcosa sta cambiando anche e soprattutto per merito di un nuovo parroco, che fa dell’accoglienza e dell’apertura il filo conduttore della sua azione pastorale e io (e credo non solo io) gliene sono grata. Forse è il caso di riscoprire, per molti cristiani , il significato della parola “cattolico” , che vuol dire “UNIVERSALE”. La nostra Chiesa si dice cattolica perchè si rivolge a tutti gli uomini, perchè vuole accogliere e abbracciare tutti coloro che con retta coscienza cercano di realizzare il Regno di Dio e la Sua giustizia.  Non ci si può dire cattolici se continuiamo a frapporre muri , seppure invisibili , tra “noi” e “gli altri”.

 

 

Sala argento.

Avevo già parlato dell’idea di invitare le signore del circondario a ritrovarsi il lunedì pomeriggio per stare in compagnia e fare delle cose suggerite via via dalle ricorrenze e dalle necessità.

L’idea è andata avanti grazie all’impegno della mia amica Bruna, che non si è scoraggiata di fronte alle difficoltà iniziali. Il luogo di incontro è stato chiamato “Sala Argento”.

WP_20160509_16_22_55_ProOggi eravamo un bel gruppetto e, sotto la guida di un’amica molto abile e creativa, ci siamo date all’allestimento di catene e fiori per addobbare il piazzale della chiesa per la festa patronale. Abbiamo diviso i compiti secondo i criteri del lavoro a catena e ci siamo date un bel da fare, ma intanto chiacchieravamo piacevolmente e forse ogni tanto eravamo un po’ troppo rumorose, perchè le amiche appassionatissime di burraco ci hanno zittito ripetutamente.

Bruna ed io ne abbiamo approfittato anche per cominciare a selezionare il materiale fotografico col quale vorremmo allestire una mostra e qui colgo l’occasione per invitare tutti gli Arcellaschesi (spero si possa dire) a ricercare, tra gli album dei ricordi, foto, poesie e scritti che testimonino la vita dei nostri avi in questa terra di Brianza e a portarli alla segreteria della parrocchia o a scannerizzarli e inviarli a questo indirizzo mail: arcellasco.mostre@gmail.com. Speriamo di poter raccogliere tante belle testimonianze.