Ciao, Lino!!

IMG-20230812-WA0001Proprio qualche giorno fa, mi era venuto in mente …ma temevo che una telefonata potesse giungere inopportuna….

Mi era rimasta impressa di lui l’immagine del nostro ultimo incontro all’UTE: non c’era traccia sul suo volto del sorriso gentile con cui mi salutava sempre, mentre con voce spenta mi raccontava del grande lutto che aveva colpito la sua famiglia. Poi si era allontanato col passo lento di chi sente su di sè tutto il peso del mondo.

Sapevo che aveva ricoperto cariche importanti, ma lui non ne aveva mai fatto cenno. Mi resteranno in mente i pomeriggi trascorsi all’UTE, seduti vicini ascoltando le lezioni dei nostri docenti.

Ciao, Lino! Buon Viaggio! La mia preghiera e il mio ricordo affettuoso ti accompagnano.

Nuovi arrivi in giardino.

salvia indica
salvia argentea

Ho già parlato del mio cedro pendulo, che ora ha più di 40 anni ed ha una chioma che ormai   copre buona parte dell’aiuola e tenta di allargarsi anche sul vialetto.  Dai cinguettii che si sentono la mattina presto, si può dedurre che tra i suoi rami ci sono dei nidi .

Canna indica
Canna indica

 

Sarà forse grazie alla presenza costante di uccellini, che ai piedi del cedro sono nate spontaneamente alcune piante ornamentali , che, per la loro disposizione, non sembrano nate a caso, ma piantate appositamente da un esperto giardiniere.

E’ così che ora sta fiorendo una bella canna d’India (la mia amica Daniela l’aveva riconosciuta), accanto a una salvia argentea

Osmanthus aquifolium
Osmanthus aquifolium

dalle foglie grandissime, e un osmanthus aquifolium.

Un grazie di cuore agli uccellini giardinieri.

Insidie telefoniche.

Driin!!

Corro al telefono fisso: da questo apparecchio ricevo solo poche chiamate di amiche di vecchia data che molti anni fa  hanno memorizzato il numero di casa, quindi penso che sia una di loro a chiamarmi.

Prendo il ricevitore e al mio ” Pronto!” risponde la giovane voce sconosciuta di un ragazzo: – Buongiorno,  signora! la chiamo da parte di …(non ricordo) e vorrei chiederle se ha problemi di insonnia … – Alla mia risposta negativa , lui insiste:- E quando si alza la mattina non ha dolori? – Io rispondo : “Alla mia età, sarebbe strano se non ne avessi”.

Dopo poche altre battute il ragazzo ringrazia e saluta.

Il giorno seguente un altro squillo dal telefono fisso (da dove mai avranno preso questo numero?). Questa volta dall’altra parte del filo c’è una donna che mi ringrazia per aver risposto all’intervista telefonica, dando così, a suo dire, un notevole contributo alla loro ricerca (!!!)  e per questo ho meritato un omaggio che mi verrà consegnato a domicilio. Io ribatto che non mi interessa il suo omaggio, che non credo a questa beneficenza immotivata, ma lei insiste e mi dice che il giorno seguente passerà un certo sig. Luciani verso le 18:30 per la consegna. Alla fine esausta dico che va bene, ma intanto medito una strategia difensiva…

Appena incontro la vicina, le racconto quello che mi è successo e le propongo di chiamarla appena l’intruso si farà vivo, in modo da cercare di smascherare i suoi loschi fini. Naturalmente lei accetta di buon grado.

All’ora fissata per la visita a domicilio, non si presenta nessuno: forse dalle mie risposte era evidente che subodoravo la truffa e prudentemente i malintenzionati si sono diretti verso altri lidi.

Le lezioni tenute dai vigili all’UTE sono state utili: mi hanno messo in guardia dalle insidie che possono venire anche dal telefono.

Una storia interessante e sorprendente.

E’ esattamente da una settimana che non aggiorno questa pagina, perchè in pochi giorni abbiamo dovuto allestire la mostra parrocchiale sul restauro dell’organo di Arcellasco.

E’ stato un lavoro impegnativo, anche perché il materiale fotografico ci è stato consegnato soltanto all’ultimo momento, ma tuttavia è stata anche una preziosa occasione per imparare tante cose e per aver modo di ammirare ciò che l’ingegno umano è/è stato in grado di creare.

Per prima cosa mi ha stupito scoprire che questo organo ha una storia che risale a tre secoli prima di Cristo, quando un certo Ctesibio di Alessandria d’ Egitto inventò uno strumento chiamato Hidraulos perché era azionato ad acqua, poi i Greci lo diffusero e i Romani se lo portarono a Roma per fare da colonna sonora alle feste nei circhi, prima però lo perfezionarono e l’organo funzionò attraverso un mantice.

I primi cristiani, memori delle terribili feste in cui nei circhi i cristiani venivano torturati e sbranati al suono dell’organo, bandirono questo strumento e, addirittura i musici che volevano farsi battezzare, dovevano cambiare mestiere.  Per molti secoli i riti religiosi furono accompagnati solo dalle voci maschili nel canto gregoriano.

OrganoL’ostracismo contro l’organo continuò per secoli, fino a quando Pipino il Breve ne ricevette uno in dono dall’Imperatore Bizantino. Il tempo aveva cancellato i brutti ricordi legati a questo strumento, che poté riaffacciarsi nelle chiese e nelle abbazie, avendo ben presto una grande diffusione in tutta Europa. Nel corso dei secoli furono costruiti organi sempre più complessi, tanto da avere migliaia di canne di metallo e legno e da avere la possibilità di esprimersi con tantissime voci diverse.

Già questa storia mi aveva colpita, poi ieri ho potuto visitare l’organo di Arcellasco ancora non del tutto rimontato dopo il lungo restauro a cui è stato sottoposto e sono rimasta sbalordita!!!!.

Occupa in larghezza  tutta la parete di fondo della chiesa, contiene quasi duemila canne, ad ogni canna corrisponde un foro che riceve aria dai somieri (uno di questi è un cassone enorme in cui l’aria viene pompata da un motore elettrico), ci sono canne alte più di quattro metri e molte parti interne sono ancora quelle costruite 170 anni fa manualmente dal maestro organaro Franzetti.

E’ sbalorditivo pensare a come sia stato possibile costruire una tale meraviglia con congegni tanto complessi avendo a disposizione una tecnologia molto limitata come quella di cui si disponeva nella metà del 1800.

Davanti a tutto questo ti viene da pensare a quanto sia meraviglioso l’essere umano quando pone la sua intelligenza al servizio della bellezza!!! (E per contro viene subito da pensare anche quanto sia stupido  perseguire invece finalità degradanti e aberranti…)mostra organo foto

Una nuova vita per un antico organo a canne.

La festa patronale di Arcellasco è alle porte e quest’anno c’è un motivo in più per fare festa: l’antico organo a canne, che per secoli ha accompagnato i riti religiosi della comunità, ritorna a nuova vita, grazie all’impegno corale dei parrocchiani e ai contributi della CEI, della Fondazione Comasca e del Comune di Erba.

Per la sua preziosità  questo strumento meritava di essere salvaguardato. anche per rispetto all’ingegnosità dei costruttori, che con mezzi non comparabili a quelli odierni sono riusciti a realizzare un organo così complesso da poter sostituire un’intera orchestra.

Per rendere omaggio agli antichi costruttori e agli attuali restauratori , la ditta Dell’Orto & Lanzini di Dormelletto (No), stiamo allestendo una mostra imperniata sulla documentazione dell’opera di restauro e sulla storia di questo strumento che ha origini antichissime.

N.B. : Nel pomeriggio di domenica, 25 giugno, sarà possibile visitare per piccoli gruppi l’organo con la guida di un esperto.

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UTE: “Villincino. Storia e storie del borgo della carità”

Erba_presentazione-libro_90-anni_Ca-prina_2022-12-15-at-15.23.57Nella foto qui sopra compaiono la prof.ssa Alberta Chiesa, il dr. Roberto Andreoni, il dr. Giorgio Mauri e il prof. Emilio Galli, i quattro autori del libro “Villincino, storia e storie del borgo della carità”.

Ieri all’UTE mancava soltanto il dr. Giorgio Mauri perché impegnato in altre attività. Gli autori presenti hanno sintetizzato brevemente il contributo delle loro ricerche alla stesura del libro, che  vuole celebrare i 90 anni della fondazione Giuseppina Prina e ripercorre la storia di Villincino, le attività che vi si svolgevano un tempo e le vicende che hanno portato alla creazione della Casa di Riposo.

Dev’essere un libro molto interessante e di grande pregio, visto il valore dei ricercatori e degli storici che se ne sono occupati e visto anche che i testi sono corredati da foto rarissime  provenienti da archivi privati.

Il libro va richiesto in Casa Prina. Il suo ricavato sarà destinato ad attività di beneficenza.

In quali casi si può richiedere una visita della guardia medica?

Una mia vicina ha il marito (86 anni) ammalato da molto tempo e riconosciuto invalido al 100%; questa notte, questi forse risentiva di una probabile forma influenzale incipiente o chissà per quale altro motivo ha passato una notte molto agitata ed è caduto dal letto più volte: non si reggeva in piedi.

Questa mattina la sua temperatura era salita notevolmente e i familiari, dopo aver provato a chiamare inutilmente i medici di loro conoscenza (ed è comprensibile che non rispondessero), hanno chiamato la guardia medica : e si sono sentiti rispondere di caricare il malato (80 chili??) in macchina e di portarlo alla sede del presidio sanitario, perchè è prevista la visita domiciliare solo per persone allettate.

Io mi chiedo: se uno non si regge in piedi non è da considerarsi allettato? In queste situazioni come ci si deve comportare? chiamare l’autoambulanza e portare il malato alla guardia medica o al pronto soccorso? O è forse l’età del paziente a suggerire la mancata sollecitudine per il paziente? Non esiste più il diritto costituzionale alle cure ad ogni età?

Lo sport, che passione!

Giovanni (9 anni) si è scoperto una grande passione per lo sport. Già da alcuni anni frequenta un’associazione di atletica e ama cimentarsi nella corsa di fondo: correre gli dà gioia. Partecipa a numerose gare piazzandosi sempre  tra i primissimi della sua età.

bambini e sportOra però il suo interesse si è esteso a tutti gli sport: calcio (tramite la raccolta di figurine conosce tutti i calciatori di tutte le squadre), tennis, ciclismo, basket …. Ma non si accontenta di guardare le partite o le gare, dopo fa anche le cronache del loro svolgimento e correda il tutto con commenti tecnici !!!

Mi ha già portato due giornalini che  ha intitolato “Tutto sport” e io mi sono abbonata alla sua pubblicazione per tutto l’anno in corso…

Mi piace vederlo così impegnato e credo che questo esercizio suppletivo di scrittura possa solo fargli del bene. Io intanto sto cercando di raccogliere ogni “edizione” in un fascicolo … sarà un bel ricordo per quando sarà più grande.

Bravo, Giovanni!