Nel mio giardino ho sorpreso una scena di accoppiamento tra due cavallette . .. Le ho sorprese sulle foglie dei mughetti e poi si sono spostate di pochi cm. più in alto e lì sono rimaste immobili. Ho scattato la prima foto più di un’ ora fa e ancora i due innamorati sono intensamente abbracciati… A primavera tutta la vita riprende con forza i suoi cicli vitali. Vorrei vedere come si conclude l’incontro amoroso, ma tra poco devo uscire ….
E dopo tanto tempo sono di nuovo in Emilia, dove la primavera è arrivata a colorare i lati delle strade con tanti cespugli bianchi, rosa e gialli in piena fioritura.
Ad accogliermi ho trovato Davide (dieci anni), che non vedeva l’ora di mettermi al corrente di una novità ….
– Sai nonna, c’è una bambina che mi piaceva già molto tempo fa, poi non mi è piaciuta più perchè mi trattava male, ma ora siamo fidanzati! – E nel dirmi questa cosa si vedeva che era molto contento….la primavera fa sbocciare i fiori e anche i primi dolcissimi amori…
Una giornata in pellegrinaggio per dare un’impronta alla Quaresima scoprendo le bellezze artistiche della Brianza, retaggio di una religiosità semplice e profonda.
Nel colmo della notte, a volte, accade
che si risvegli, come un bimbo, il vento.
Solo, pian piano, vien per il sentiero,
penetra nel villaggio addormentato.
Striscia, guardingo, sino alla fontana;
poi si sofferma, tacito, in ascolto.
Pallide stan tutte le case, intorno;
tutte le querce mute.
Il territorio italiano è molto giovane, infatti non esisteva fino a 30-40 milioni di anni fa.
Per stabilire l’origine della fauna esistente sul nostro territorio , molti studiosi si sono dedicati in primo luogo a censire le specie animali esistenti in Italia e e si è arrivati a catalogare 57.468 specie (censite al 2003). Il raggruppamento maggiore (phylum) è quello degli artropodi con 45.888 varietà e tra queste sono i coleotteri i più numerosi. I vertebrati sono appena il 2%.
L’Italia ha in Europa il primato della biodiversità e ben 4.777 specie sono endemiche, sono cioè presenti solo in Italia.
Uno dei primi studiosi di biogeografia fu l’inglese A.R. Wallace, che , dopo aver studiato la fauna amazzonica e quellaindonesiana, constatò come nell’arcipelago malese esistesse una netta linea di demarcazione che separava la fauna di quella zona e ipotizzò che la causa fosse da ricercarsi nell’ origine geologica di quei territori, che avevano avuto un aspetto completamento diverso nell’epoca delle glaciazioni: molti territori non erano sommersi dalle acque, quindi gli animali potevano raggiungere con facilità territori ora lontanissimi tra di loro e separati dalle acque dell’oceano.
Ritornando all’Italia, si sa che il nostro territorio, oltre ad essere molto recente, è anche di origini molto diverse: le Alpi hanno avuto origine dalla zona Medio Europea, una fascia centrale ha avuo origine dalla Tirrenide (zona occidentale), l’Appennino è di origine africana e la Penisola Salentina è di origine orientale (dalla zona chiamata Egeide). Bisogna inoltre sapere che circa sei milioni di anni fa il Mediterraneo, che è un mare con intensa evaporazione, si era quasi del tutto prosciugato per la chiusura dello Stretto di Gibilterra sotto la pressione della zolla africana. In quel periodo la fauna ha potuo spostarsi con facilità dall’Africa al nord da occidente a oriente e viceversa.
Proteus anguinus : uno degli esseri viventi di più antica origine ancora esistenti sul territorio italiano
Queste conclusioni sono state possibili anche studiando la fauna più piccola, quella che non ha molte possibilità di spostamento col variare delle condizioni ambientali. Gli animali più antichi ancora esistenti sul nostro territorio sono le cavallette delle grotte e il Proteus.
La lezione è stata veramente interessante e ci ha guidato a scoprire un modo nuovo di guardare al mondo che ci circonda. Grazie prof. Sassi!!!
Guardando il cielo in una bella notte d’estate, mi sono sempre sentita così piccola….e anche la nostra Terra mi è sempre apparsa come un atomo solitario in un cosmo talmente immenso da non riuscire nemmeno ad immaginarlo.
Ora dovremo cambiare il nostro modo di guardare le stelle: forse non siamo così soli nell’universo, infatti è notizia di ieri che sono stati scoperti ben sette pianeti con condizioni ambientali simili alle nostre.
C’è un particolare non trascurabile: questi pianeti sono lontani 39 anni luce!!! Ciò significa che avendo a disposizione un mezzo di trasporto veloce come la luce, impiegheremmo 39 anni per andare a fare visita ai nostri ipotetici “vicini” interplanetari…..
Tuttavia l’ipotesi, che altri esseri vivano in altri mondi simili al nostro, mi piace, mi fa pensare con minor sgomento all’immensità in cui siamo immersi.
Il nostro cortile condominiale, un tempo pieno di grida di bambini, ora è spesso malinconicamente silenzioso e vuoto. Per questo deve essere stato scelto come dimora ideale da una famigliola di scoiattoli, che sempre più spesso si mostra tranquillamente mentre va alla ricerca di cibo andando su e giù per gli alberi. Stamattina ne ho visti due sgattaiolare in fretta tra un albero e l’altro, lasciando sulla neve le loro piccole impronte. Sono scoiattoli grigi, quelli che stanno facendo scomparire gli scoiattoli rossi nostrani, sono invasori…..ma sono ugualmente molto carini e simpatici.