L’Amazzonia chiede aiuto. Una diga può cancellare un intero popolo di indios oltre a una enorme porzione di foresta.
Rispondiamo all’appello, firmando QUI
Donna è Bello
L’Amazzonia chiede aiuto. Una diga può cancellare un intero popolo di indios oltre a una enorme porzione di foresta.
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E’ una notizia che non ha fatto molto rumore, ma è una bella notizia e, di questi tempi, vale la pena evidenziarle (le buone notizie) visto che sono molto rare…
E’ una donna italiana il nuovo capo-gabinetto dell’ ESA, l’Agenzia Spaziale Europea; mai nessun italiano aveva avuto questo ruolo e la prima ad averlo è una donna, Elena Grifoni Winters: ne sono molto felice.
L’ho sentita in un’ intervista alla radio lodare la scuola italiana, che sa dare un’eccellente preparazione a tanti ragazzi che vanno a ricoprire posti di grande responsabilità in campo internazionale; l’ho sentita anche esprimere un forte timore per le sorti di questa Europa acciaccata e forse disorientata: cosa accadrà a istituzioni come l’ ESA (che ha ottenuto risultati clamorosi), che vivono di fondi europei? La ricerca è sempre una scommessa e in certi campi richiede tempi tanto lunghi che chi la promuove forse non potrà nemmeno vederne i risultati, ma la politica non può accontentarsi di guardare sempre e solo alle prossime elezioni…Questo diceva Elena Grifoni.
Sono consapevoli i paesi europei, e gli euroscettici in particolare, che le sfide della ricerca, della sicurezza, dell’immigrazione, del terrorismo,della difesa dell’ambiente e quella della lotta alle variazioni climatiche non possono essere sostenute, nè tanto meno vinte, dalle singole nazioni? Sanno quanto potremmo essere forti se unissimo le nostre forze? Io spero che questa consapevolezza si faccia strada, perché il sogno di un’Europa, “casa comune”, non può e non deve diventare un miraggio.
E’ notte di solstizio. Voglio salutare l’estate che arriva con due belle poesie di due grandi poeti:
Ardono le sementi.
Ardono le sementi, //scricchiola il grano, //insetti azzurri cercano ombra,// toccano il fresco.
E a sera// salgono mille stelle fresche// verso il cielo cupo:// son lucciole vagabonde. // Crepita senza bruciare // la notte d’estate. (P. Neruda)
Estate .
Cicale, sorelle, nel sole// con voi mi nascondo //nel folto dei pioppi//e aspetto le stelle. ( S. Quasimodo).
Più passa il tempo e più amo le poesie brevi , brevissime come haiku o poco più. Quelle che si prolungano rischiano di diluire l’emozione che vogliono comunicare. Queste qui sopra sono come rapide pennellate sulla tela di un pittore molto sapiente….
Questa primavera è ormai agli sgoccioli e non ha certo smentito il carattere turbolento e imprevedibile che tutti le attribuiamo da sempre.
In queste ultime settimane ogni giorno c’è stata pioggia abbondante o temporali anche violenti o violentissimi come quello di oggi pomeriggio. Verso le cinque , dopo alcuni brontolii di tuono, si è abbattuto un acquazzone fortissimo e poi in breve la pioggia si è mutata in grandine, che ha continuato a flagellare rumorosamente ogni cosa per almeno un quarto d’ora. Fortunatamente i chicchi non erano troppo grossi e non hanno danneggiato la mia auto, nè il mio orticello , per i quali ero stata un po’ in apprensione.
Ora fa freddo….l’estate pare molto lontana anche se il calendario dice un’altra cosa.
Sono passati ormai molti anni da quando andavamo a passeggiare con Chico, il nostro piccolo intelligente e affettuoso yorkshire. Spesso lo portavamo nel prato antistante uno dei tanti laghetti della zona.
Mentre il cagnolino scorrazzava felice, scomparendo a tratti tra l’erba alta e a tratti riemergendone a balzi, come se avesse le molle sotto i piedi, noi guardavamo il lago, i fiori, il paesaggio.. e un giorno sotto un cespuglio di ortensie ho visto un rametto piccolo (venti centimetri al massimo) con qualche gemma (era la fine dell’inverno).
L’ho piantato in un vaso , fino a farlo irrobustire un po’ e ora dopo tanti anni è così come nella foto. Saranno state le piogge , saranno state le potature di qualche tempo fa o il concime che gli ho dato a inizio primavera, non lo so, ma non è mai stata così rigogliosa la mia ortensia…..
Camminando stamattina ho catturato questa immagine che mi è sembrata molto curiosa: un veliero attraccato tra i grattacieli che sorgono accanto al centro finanziario di Londra; le vele e gli alberi che spuntano sopra gli alberi!!! A proposito quanti sono questi grattacieli!!! e come sono appiccicati tra loro!! Forse solo per acquietarsi la coscienza è stato riservato qualche metro quadrato a un po’ di verde: qualche aiuola, qualche albero, qualche cespuglio, tutti rigorosamente delimitati da cemento.
Qui abitano tutti quelli che lavorano nelle banche vicine. Alcune di esse hanno preannunciato che in caso di Brexit lascerebbero la piazza di Londra e allora cosa accadrebbe a tutti questi grattacieli?
Mi è arrivato da Greenpeace l’invito a firmare una petizione : lo
scioglimento dei ghiacci del Polo Artico sembra abbia scatenato le brame di chi vuole approfittare della situazione per sfruttarne le risorse naturali .
I tempi per poter far sentire la nostra voce di persone preoccupate di riconsegnare ai nostri figli e nipoti una Terra ancora vivibile, sono piuttosto stretti, infatti:
Il 20 Giugno si riunirà l’OSPAR, l’Organismo internazionale che deve decidere se istituire una riserva protetta di oltre 226 mila chilometri quadrati, nel Mar Glaciale Artico.
Bisogna aver fiducia nel potere che le nuove tecnologie ci permettono di esercitare allo scopo di difendere la “Nostra madre Terra” dall’ingordigia e dall’avidità che ne stanno mettendo irrimediabilmente in pericolo l’equilibrio.
Chi vuole unirsi in questa impresa può firmare QUI la petizione di Greenpeace.