Non vivere sulla terra come un inquilino

Ragazzo mio,
io non ho paura di morire.
Tuttavia, ogni tanto
mentre lavoro
nella solitudine della notte,
ho un sussulto nel cuore,
saziarsi della vita vita, figlio mio,
è impossibile.
Non vivere su questa terra come un inquilino,
o come un villeggiante stagionale.
Ricorda:
in questo mondo devi vivere saldo,
vivere
come nella casa paterna.
Credi al grano,           
alla terra,
al mare
ma prima di tutto
all’uomo.
Ama la nuvola,
il libro
la macchina,
ma prima di tutto
l’uomo.
Senti infondo al tuo cuore
il dolore del ramo che secca,
della stella che si spegne,
della bestia ferita,
ma prima di tutto
il dolore dell’uomo.
Godi di tutti i beni terrestri,
del sole,
della pioggia
e della neve,
dell’inverno e dell’estate,
del buio e della luce,
ma prima di tutto
godi dell’uomo.         Nazim Hikmet

Ho trovato questa bella poesia  di cui conoscevo già alcuni versi.

Si sa che l’ inquilino si preoccupa poco di curare la casa in cui vive, perchè non è sua, mentre chi vive nella casa di sua proprietà sta attentoa non procurare danni e cerca di renderla più bella.

Dovremmo vivere anche noi tutti su questa terra come se fosse la casa di famiglia e non succederebbero le tragedie cui abbiamo assistito in questi giorni. Rispettare la Terra, la nostra casa, alla fine vuol dire rispettare se stessi e l’ umanità intera.

Una viola non fa primavera..

L’ altro giorno, mentre sistemavo il giardino coi nipotini, ho visto una primula in vaso che stava per fiorire e la cosa mi ha sì sorpreso, ma mi son detta : – Sarà la solita “testa calda” : si sa che ce n’ è una in ogni famiglia e quella della famiglia delle primule è capitata qui…”

Ieri però ho scorto tra le foglie secche e l’ erba un po’ ingiallita una VIOLA MAMMOLA appena sbocciata!!! Credo sia la prima volta, nella mia non più breve vita, che mi càpita di vedere a novembre i fiori tipici della primavera.

Il clima di questi giorni è infatti più simile a quello di fine marzo che a quello tipico di questa stagione e i fiori si comportano come se fossero in serra, ma credo che fra poco dovranno ricredersi .

Se è vero che una rondine non fa primavera , nemmeno una viola ardita o una primula bizzarra possono farla, purtroppo!

Nell’ orto.

In autunno anche l’ orto e il giardino si devono preparare per  l’ inverno : dopo aver raccolto gli ultimi frutti si dovevano togliere le piante ormai secche dei pomodori e dei fagiolini, tagliare l’ erba  e raccogliere le foglie secche.

Quest’ anno ho avuto un aiutante d’ eccezione: il mio nipotino Samuele, di 4 anni, si è appassionato ai lavori dell’ orto e si è dato un gran da fare con rastrello e zappetta; poi mentre interravo  alcuni  bulbi  ha saputo spiegarmi che sarebbe stato necessario ricoprirli con la terra e poi aspettare, aspettare…aspettare tanto ” quasi cinquanta cento” , Questa dev’ essere una quantità davvero grande per lui perchè anche alla mamma vuole bene  cinquanta cento!!!

Ora tutte le mattine andiamo a controllare che tutto sia in ordine e Samuele sa che sotto la terra nera e umida ci sono delle piantine che aspettano la primavera.

Lavarsi le mani.

http://www.amref.it/doc_din/aggiornamentSAD1010.pdf 

 Oscurata dalle notizie sui cortei degli indignati, si è celebrato oggi anche il “Global Handwashing day”: la giornata del lavaggio delle mani.

Lavarsi le mani: è un gesto semplice, ma fondamentale per combattere molte malattie mortali nei paesi poveri . Per questo nella giornata di oggi in molte scuole si spiegano ai bambini le ragioni per cui lavarsi le mani deve diventare un’ abitudine per loro stessi e per i loro familiari.

Il guaio è però che molti bambini non hanno nemmeno la possibilità di avere a disposizione acqua pulita, quindi come potranno lavarsi le mani?

E’ noto che  anche per  noi è di primaria importanza lavarsi le mani ogni volta che si rientra dal fare la spesa , ad esempio, infatti il carrello dei supermercati è fonte formidabile di diffusione di germi .

Aminata Traorè .

http://www.repubblica.it/solidarieta/cibo-e-ambiente/2011/10/12/news/la_sovranit_alimentare_per_il_diritto_dei_popoli_al_cibo-23124519/

E’ un lungo, interessantissimo articolo in cui Aminata Traorè, scrittrice e sociologa del Mali, spiega come un Nobel alle donne africane possa apparire solo una mossa ipocrita per nascondere la rapina selvaggia che si sta operando nei confronti delle ricchezze del continente nero.

Responsabile di questo stato di cose, che porta alla fame e costringe a fuggire dall’ Africa i suoi figli , sono prima di tutto la globalizzazione senza regole e il capitalismo spietato , che dopo aver messo in ginocchio l’ Africa ora sta facendo lo stesso con la Grecia. E’ sempre questo modo di intendere i rapporti economici che porta alla fame: il cibo non è più un diritto , ma una merce e sta rincarando sempre più. La stessa logica predatoria porta le multinazionali a sottrarre ai popoli le terre da coltivare e a fare la guerra in Libia per poter avere il controllo sul suo petrolio.

C’ è da dire (e questo lo aggiungo io) che in tutto questo ha la sua parte di responsabilità la classe politica africana, che anzichè difendere i diritti dei propri cittadini, si allea spesso e volentieri con chi li vuole depredare..

Il mondo si dibatte in questi problemi epocali e noi ci siamo impantanati in un vicolo cieco per assecondare la megalomania di un uomo che vuole essere al di sopra di ogni legge umana e morale in virtù dei suoi soldi….. e a pagare la nostra miopia saranno i nostri figli.

 

Il futuro è alle porte.

http://www.ilsole24ore.com/art/tecnologie/2011-10-07/coltivare-verticale-ecco-prime-190803.shtml?uuid=AaXP2tAE

L’ agricoltura richiede consumi elevatissimi di acqua , bene che scarseggia sempre più, ma d’ altronde l’ aumento della popolazione mondiale rende necessario aumentare anche la produzione di cibo ed ecco che cominciano a diffondersi nuovi modi di coltivare : dall’ agricoltura in vasti spazi all’ aperto si potrà passare a quella in edifici appositi, a più piani e a coltivazioni idroponiche che non abbisognano di terra. Gli esperimenti effettuati in varie parti del mondo dimostrano che questa è una sfida che vale la pena tentare per sconfiggere la fame e la povertà; queste nuove tecniche  consentirebbero di abbassare il fabbisogno di acqua per la coltivazione e diminuirebbero fortemente l’ inquinamento da fertilizzanti e antiparassitari.

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http://www.ilsole24ore.com/art/tecnologie/2011-10-08/casa-ecologica-sembra-farfalla-151645.shtml?uuid=AaqkjIBE

E cosa dire (Jim Tetro/U.S. Department of Energy Solar Decathlon)di questi progetti per una casa del futuro in grado di produrre energia e di sfruttare l’ acqua piovana per la coltivazione dell’ orto ,situato sul tetto, per la produzione del cibo necessario a chi la abita?

Il mondo attuale è certo in una fase di cambiamenti epocali e l’ uomo come sempre sta mettendo a punto nuove strategie per rendere possibile la continuazione della vita su questo nostro pianeta. Sarà bello e interessante seguire l’ evoluzione di questi progetti e vedere come l’ umanità saprà adattarsi a nuovi modi di vivere.