Lettera aperta al Sindaco di Erba.

Egr. Dott.ssa Tili,

                                da trent’ anni e più abito in questa nostra città, ma non ho  avuto occasione di percorrerla con calma nei suoi angoli meno conosciuti fino a qualche tempo fa. Durante le passeggiate che ora posso concedermi, ho avuto occasione di riflettere sulla scarsità di spazi riservati all’ incontro all’ aperto per bambini, anziani, mamme ecc. 

 Una volta in ogni cortile c’ erano molti bambini, che avevano modo di giocare insieme ad ogni ora del giorno sotto lo sguardo di genitori, parenti, vicini di casa. Ora i bambini di Arcellasco, Bindella, Incasate  per ritrovarsi a giocare insieme devono andare nel parco cittadino, certo bellissimo, ma pur sempre lontano per chi abita nelle frazioni periferiche.

Per gli anziani poi è anche più difficile avere occasion per stare in compagnia , dato che camminare a lungo non per tutti è possibile e nemmeno è tanto facile trovare chi ti dia un passaggio per raggiungere l”oasi” cittadina. Nonostante la corsa a costruire che caratterizza il nostro tempo, in questa zona esistono ancora spazi liberi : perchè non acquisirne una piccola parte e attrezzarla con qualche semplice gioco per i bambini e qualche panchina ?  Capisco che in tempi come quelli che stiamo vivendo, non è facile reperire fondi  per investire in “benessere”, ma io mi permetto ugualmente di suggerirle quest’ idea , che andrebbe a migliorare la qualità della vita di molti suoi concittadini.  La ringrazio fin da ora  per l’ attenzione che vorrà riservare a questa mia lettera e le porgo i miei più distinti saluti. Diana Catellani

P.S. Lettera inviata in data odierna via e.mail.

Pace in bici.

Grazie a una segnalazione di UNIMONDO, sono arrivata a questo sito http://www.beati.org/component/content/article/110-commemorazione-di-hiroshima-nagasaki-pace-in-bici-2011?start=1  che sta organizzando , come da alcuni anni a questa parte, una manifestazione per commemorare le vittime di Hiroshima e Nagasaki, intitolata “Pace in bici” .  Si prevede dal 5 al 9 agosto un itinerario tra diverse città del Veneto con tappa finale ad Aviano dove sono tutt’ ora custodite alcune bombe termonucleari.

Credo che questa manifestazione sia quest’ anno, dopo Fukushima, ancora più attuale e opportuna, per tenere alta l’ attenzione su ciò che può accadere privilegiando gli investimenti sull’ energia nucleare, che le tecnologie attuali non sono ancora in grado di controllare.

Visto il tema di oggi, voglio qui copiare la parte finale di una bella poesia di Eugen Jebeleanu: PERDONO, HIROSHIMA.

……..

Voler piangere e non poter stringere fra le braccia
nemmeno un’urna, una tomba almeno.

Dove sono i tuoi bambini, Hiroshima? Forse
nell’oceano
d’argento indifferente.
Forse nel mausoleo infinito
del cielo.
O forse, proprio su questa terra
che io calpesto.
Ogni passo io lo traccio con timore.
Ogni pezzo di terra
nasconde una bara.
Mi sembra che la terra
da me calpestata gridi: – Mamma.

Ahi, aria di smalto, dammi le ali,
che io mi innalzi leggero
per non urtare col passo delle ferite,
che l’ala mia tagli l’aria, come d’angelo.
Ma sfavillando dalle migliaia di lesioni,
si avvicina Hiroshima a me,
si avvicina e si china piano
e mi fa segno:
vieni, amico                                 
e vedi ciò che è stato,
ciò che è.
E narra.

C’ è sempre da imparare…. anche dalle pecore.

Ieri, camminando tra Proserpio e Castelmarte, due tranquilli, silenziosi e deliziosi paesini sopra Erba, mi è capitato di vedere a un certo punto un piccolo gregge  su un prato in cui l’ erba alta doveva essere particolarmente appetitosa..

 Sono rimasta qualche momento ad osservarlo e quello che mi ha sorpreso è che nel brucare l’ erba le pecore procedevano strettamente a contatto e non si allontanavano mai l’ una dall’ altra. C’ era certamente un capo all’ interno del gregge che dirigeva le mosse e tutte le altre seguivano le sue indicazioni con una compattezza e una sincronia incredibile.

Credo che quel comportamento fosse indotto dal numero esiguo da cui era composto il gregge e dal fatto  che non c’ erano nè un pastore, nè un cane da pastore alle viste e questo stare uniti io l’ ho interpretato come una strategia difensiva: uno per tutti, tutti per uno.

Anche dalle pecore si può imparare qualcosa : spesso noi umani, che ci riteniamo tanto “superiori” , nelle difficoltà tendiamo a beccarci tra noi, a puntare il dito contro l’ altro , a rimpallarci le responsabilità…. le pecore no… procedono a stretto contatto, difendendosi reciprocamente: il bene del gruppo è anche il bene del singolo.

Fukushima giorno per giorno (parte 3^)

Sono passati esattamente 4 mesi dal disastro nucleare di Fukushima in Giappone e, vista la scarsità di notizie in proposito, provvedo a continuare questa rubrica quindicinale attingendo ai titoli degli articoli di “Greenreport.it”:

28/6 – * Fukushima: stronzio radioattivo anche nel fondale      marino.  /  * Non si riesce a decontaminare l’ acqua radioattiva imprigionata in centrale.

29/6 – * Ecco come sarà il sarcofago in poliestere per coprire la centrale di Fukushima.

30/6 – * Non c’ è pace a Fukushima: difettose le valvole per decontaminare l’ acqua radioattiva.

1/7 –  * Altri “liquidatori” (personale che lavora in centrale) contaminate e nuove evacuazioni. / * La catena di errori umani a Fukushima. / *Il governo britannico ha cercato di minimizzare il disastro di Fukushima.

4/7 –    * La Tepco al lavoro per evitare nuove esplosioni di idrogeno.

6/7-      *Quattro amministrazioni locali giapponesi pronte a chiudere le centrali nucleari.

7/7 –      * Microbi per decontaminare acqua e suolo di Fukushima?

8/7 –    *Caos per il riavvio della centrale nucleare di Genkai.

11/7 –    * Fukushima quattro mesi dopo: decine di anni per la dismissione e demolizione della centrale (sempre che si arrivi ad approntare una tecnologia in grado di risolvere il problema)

Lascio qui il link di questo ultimo articolo , che più di tutti fa capire la reale portata del disastro avvenuto quattro mesi fa: http://www.greenreport.it/_new/index.php?page=default&id=11274

AGGIORNAMENTO DEL 13/7 ore 21: Leggo adesso che il governo giapponese ha deciso che si dovrà ricorrere sempre di più alle fonti rinnovabili  per diminuire la dipendenza del paese dal nucleare.

Fukushima giorno per giorno (parte 2^)

Continuo a riassumere le vicende di Fukushima , scomparse dai giornali e telegiornali, riportando i titoli delle principali notizie ( e pochi cenni esplicativi ove necessario) a questo riguardo giuntemi da Greenreport:

13/6  – Stronzio 240 volte sopra i limiti nell’ oceano, vita marina a rischio.

14/6  – Aumentano i liquidatori (personale addetto alla decontaminazione) contaminati da alti livelli di radiazioni.

15/6  -Si misurano le radiazioni a Tokyo, in 100 punti.  –  La Tepco copre i reattori con teli di poliestere (per impedire la dispersione nell’ aria di radiazioni; l’ operazione verrà portata a termine entro settembre).

17/6  – Caos a Fukushima: guasto a valvole fa saltare il piano di decontaminazione dell’ acqua.

20/6  – La Tepco nei guai con la decontaminazione (la radioattività molto superiore alle previsioni impedisce ogni operazione).

21/6  – Pasticcio nucleare internazionale a Fukushima (si sono rivelate inutilizzabili le tecnologie offerte da USA e Francia).

22/6  -I sindaci giapponesi non vogliono più il nucleare.

23/6  – Nessun avvertimento dell’ incidente nucleare giunse l’ 11 marzo a 6 municipi (vicini alla centrale).

24/6  – La decontaminazione in tilt (tutti i sistemi messi in atto sono falliti).  – Nei cortili delle scuole si preleva lo strato superficiale del suolo per consentire lo svolgimento di attività all’ aperto, ma genitori e insegnanti non si fidano delle rassicurazioni delle autorità.

Per chi vuole saperne di più ecco il link di Greenreport. http://www.greenreport.it/_new/index.php?page=_layout_archivio

Sono passati tre mesi e mezzo dall’ incidente; i Giapponesi non hanno certo perso tempo, ma pare che tutto sia inutile… ricordiamocelo !!

Incontro sulle rive del lago…

Dopo molti giorni di pioggia incessante, il sole ci ha fatto dono di alcune ore di quasi estate. Sulle rive del lago molta gente approfitta della bella giornata per passeggiare o per impigrirsi ai tavolini del bar all’ aperto.

Samuele , dopo aver dato il pane raffermo alle ochette e alle folaghe, si è divertito sui giochi dell’angolo attrezzato per il divertimento dei bambini, poi,  ormai sulla via del ritorno, ci siamo imbattuti in un gruppo di oche intente a beccare sulle rive del lago e in mezzo ad esse c’ era un’ anatra con cinque paperelli piccolissimi,  nati da pochi giorni,

Erano bellissimi e tenerissimi: si attardavano a beccare tra l’ erba tenera  senza mai perdere di vista la loro mamma, che era indaffaratissima a custodire i suoi piccoli e a far fronte agli attacchi di una grossa oca .

Tutti i passanti si fermavano ad ammirare la nidiata e una signora osservava giustamente che spettacoli come quello erano comunissimi quando lei era bambina… E’ vero: in ogni cortile a primavera c’ erano una chioccia o un’ oca coi pulcini al seguito  e i bambini spesso potevano prenderli tra le mani e affezionarsi all’ uno o all’ altro in particolare… Ora invece i nostri bambini per vivere  questi momenti , devono contare su un colpo di fortuna come quello capitato oggi a Samuele, che ha cercato in ogni modo di toccare un anatroccolo, senza riuscirci…..