Un cervello da donna.

Donne più intelligenti

Lo stereotipo della donna col cervello da gallina, della donna oca giuliva è del tutto smentito da questo articolo che riporta uno studio effettuato in alcuni paesi occidentali.
La misurazione del QI (Quoziente Intellettuale) su vasta scala ha dimostrato che le donne sono più intelligenti degli uomini.
Lo scienziato che ha effettuato lo studio non ha saputo però spiegare se le cose siano sempre state così o se il sorpasso sia avvenuto solo in tempi recenti, dopo che sono stati riconosciuti alle donne gli stessi diritti riconosciuti agli uomini (in teoria).
Certo è che da sempre alle donne era stato negato l’ accesso alla cultura : in una famiglia tradizionale in passato si preferiva mandare a scuola i maschi , che dovevano costruirsi una buona posizione sociale e mantenere così la loro famiglia; alle donne bastava saper leggere e scrivere , tanto sarebbero state mogli e madri e come tali non erano chiamate a competere con nessuno, anzi le donne troppo istruite o troppo intelligenti erano temute dagli uomini e stentavano a trovare marito, visto che rischiavano di essere meno sottomesse.
Nel mondo moderno occidentalizzato , invece, la donna è chiamata a costruirsi un’ indipendenza economica, vista la precarietà delle unioni coniugali, e nello stesso tempo ad occuparsi della famiglia e questo la costringe a trovare soluzioni nuove, perciò se l’ intelligenza è capacità di risolvere problemi, alle donne non mancano certo le occasioni per mettere alla prova tutte le proprie potenzialità.

D’ ora in poi non si dovrà più dire “quella donna ha un cervello da gallina” ma sarà un bel complimento dire a un uomo “hai proprio un bel cervello da donna!!!”

Gli incorreggibili – programma da boicottare.

In questi giorni i nipotini hanno preso possesso del telecomando e io vedo insieme a loro parecchi cartoni animati: alcuni gradevoli , altri invece orribili sia per la qualità dei disegni che per i contenuti.
Ma mi ha veramente sorpreso e disgustato un programma trasmesso su BOING alla sera. E’ intitolato “GLI INCORREGGIBILI” ed è una vera e propria telenovela che ha per protagonisti dei ragazzini di 8 – 10- 12 anni.
Il programma dura parecchio (non so dire quanto perchè dopo pochi minuti impongo il cambio di canale)e i discorsi sono sempre gli stessi :- Lo sai che mi piaci?
– Sì, ma io amo un altro, che però non si accorge di me..
– Perchè non vuoi baciarmi? – ecc. ecc.

Credo che un programma siffatto sia più nocivo di una proiezione pornografica. Stimola infatti bambini anche molto piccoli a sperimentare esperienze più grandi di loro e fa loro pensare che l’ unico interesse nella vita debba essere quello di piacere, di attirare simpatie, di provare emozioni che nemmeno si possono ancora comprendere.

E’ come un bombardamento per svuotare i cervelli dei piccoli che guardano questi programmi. Forse le mamme non hanno modo di controllare e selezionare i programmi che i loro figli devono vedere e spesso non sanno come mai le loro figlie o i loro figli pur così piccoli manifestino atteggiamenti sconcertanti.

Sarebbe bene protestare per bandire certi contenuti diseducativi e pretendere come consumatori una TV per ragazzi che ritorni a proporre programmi che istruiscano divertendo, che educhino ai buoni sentimenti e all’ apprezzamento di ciò che di positivo può esserci attorno a noi.

Divorzi tra ultrasessantenni.

Raddoppiano le separazioni degli ultrasessantenni.

Che la famiglia sia in crisi da tempo è cosa nota ormai. Le cause sono molteplici e lascio a chi ne sa più di me il compito di parlarne.

La cosa che mi incuriosisce anche quest’ anno (visto che questi dati vengono pubblicati e aggiornati ogni anno) è il raddoppio negli ultimi anni delle separazioni dei sessantenni e più.
Sarà che una volta cresciuti i figli c’ è chi non vede l’ ora di uscire da un menage ormai logorato da piccoli rancori e dalle abitudini (o vizi) ritenuti non più sopportabili. Sarà che qualcuno (penso soprattutto gli uomini) crede di poter trovare una seconda giovinezza accanto a un partner più giovane… Sta di fatto che le separazioni consensuali sono raddoppiate.

Di solito in queste situazioni c’ è sempre uno dei due che tira un gran sospiro di sollievo e l’ altro che pensa al fallimento della propria vita.

Credo che chi si lascia prendere dall’ entusiamo per le nuove propsettive che gli si aprono davanti corra il rischio di andare incontro a precoci delusioni : certe atmosfere, certi incanti della giovinezza non sono più ripetibili e forse si scopre addirittura di essere stati usati come trampolino di lancio e nulla più.

Chi invece pensa che alla fine del matrimonio corrisponda la fine della propria vita può scoprire invece in sè risorse non sopettate e riprendere faticosamente, ma serenamente il suo cammino.

L’ incognita è cosa ne sarà di questi divorziati attempati quando la salute comincerà a vacillare e l’ armadietto dei medicinali non sarà più sufficiente a contenere le prescrizioni dei medici? Si ritroveranno irrimediabilmente e definitivamente soli ? Rimpiangeranno allora la scelta fatta qualche anno prima?

Per parte mia credo che superati i sessant’ anni sia meglio far tesoro di quanto si è costruito nel corso della vita e ci si possa dedicare fruttuosamente ad attività che appaghino le nostre esigenze di partecipazione alla vita sociale, senza inseguire chimere ingannatrici.

P.S. proprio un anno fa scrivevo sullo stesso tema:?p=2093

Chi suona il campanello?

Se vi suonano al campanello alle 9 e mezza di mattina nei giorni di sabato o di domenica, non potete sbagliare: sono certamente i testimoni di Geova, che si sono ricordati di voi.
E’ quello che è successo a me e mi son ritrovata nella cassetta delle lettere un volantino che reclamizza il loro annuale raduno.
Anni fa ho avuto occasione di essere ospitata in casa di una coppia di conoscenti, che seguivano questa religione e ho avuto modo di conoscerne qualche aspetto.
Il più singolare riguarda proprio la loro attività di propaganda: ogni seguace è obbligato a un certo numero di ore alla settimana di “predicazione” e in quella circostanza i miei ospiti avevano certo pensato che si stava presentando loro una ghiotta occasione per “evangelizzare” stando comodamente in casa propria senza essere costretti ad andare di porta in porta.

Ed ecco che quando la padrona di casa aveva finito di guardare la tivù (tutta sola nella stanza cui solo lei aveva accesso) venivo amabilmente intrattenuta sulle Scritture, con la chiara convinzione che avrei capitolato.

Ricordo (eravamo a Roma in giorni caldissimi di un’ estate di quasi vent’ anni fa) che una sera eravamo usciti e ci eravamo diretti a Frascati. Lì, mentre la gente attorno si mangiava la porchetta, io mi ritrovai seduta su una panchina , assediata dalla coppia, che continuava a dirmi come loro prendessero la Bibbia in senso letterale, senza farne delle interpretazioni che possono portare a forzature. E mentre dicevano questo snocciolavano citazioni di passi e versetti, accostandoli in modo da avvalorare certe loro tesi, ma io feci loro notare che stavano proprio dando un’ interpretazione soggettiva dei Testi e che se a quelle citazioni io ne avessi accostato altre di mia scelta, saremmo giunti a conclusioni del tutto opposte.

Da quella volta , quando sento suonare il campanello di buon’ ora la mattina del sabato o della domenica, cerco gentilmente, ma con fermezza, di troncare ogni tentativo di colloquio.

Perchè non mi compri il gelato?

Ieri pomeriggio i nipotini, Elisa e Davide, mi hanno aiutato a lavare la macchina. Davide continuava a dirmi : – Che bella idea che hai avuto nonna!- e intanto si impegnava a strofinare la spugna piena di schiuma sulla carrozzeria. Non avrebbe voluto finire mai di strofinare, ma a un certo punto abbiamo deciso che l’ auto era ormai splendente e per premio, dopo esserci cambiati gli abiti tutti inzuppati,ci siamo concessi un giro al lago con tappa al chiosco dei gelati.

Nei pressi, c’ è un minuscolo parco giochi che piace molto ai miei nipotini e ci siamo fermati lì. C’ era già una giovane mamma con la sua bimba graziosissima, che si arrampicava sui vari attrezzi.
Mi sono seduta su una panchina e la giovane donna si è seduta poco dopo accanto a me e abbiamo cominciato a parlare dei bambini. A poco a poco la conversazione si è spostata sulla fatica di far quadrare i conti quando si hanno due bambini piccoli e un solo stipendio di poco superiore ai mille euro.
Mi raccontava di aver perso il lavoro dopo la chiusura della fabbrica e che non è più riuscita a trovarne un altro…
– Col mangiare – diceva – si riesce ad arrangiarsi : un po’ di pasta in più e poi con i pacchi che dalla Calabria la suocera manda periodicamente non si soffre certo la fame….ma quando la bimba ti chiede un gelato e non glielo puoi comprare viene un gran nodo in gola ….-

Capivo benissimo il suo stato d’ animo : come si fa a far capire a una bimba di 4 anni che per lei il gelato costa troppo ? E a quel punto mi è venuto in mente che ogni volta che vado in gelateria, mi vien da pensare che da qualche tempo i prezzi in questo campo sono veramente esplosi….Io mi sento derubata, ma qualcun altro deve restare fuori a guardare ….

Assistenza agli anziani e terremoto.

L' assistenza agli anziani nelle aree terremotate.

C’ è un sito (perlungavita.it), curato dall’ amica e conterranea Lidia, che si occupa dei problemi connessi all’ allungamento della vita, all’ assistenza degli anziani malati e al miglioramento delle condizioni di vita degli anziani sani.

Nell’ articolo linkato sopra sono descritte le peripezie degli anziani bisognosi di assistenza nelle terre colpite da terremoto ; il tutto è raccontato con la dovizia di particolari e di dati che viene dall’ aver riscontrato direttamente i fatti e le situazioni.

Ora si parla meno del terremoto, ma questo non vuol dire che i problemi siano risolti, anzi…..

Orgoglio italico in rimonta…

Poco più di un anno fa toccavamo con mano il discredito da cui l’ Italia era circondata , infatti dopo molti episodi analoghi , l’Italia fu esclusa dal summit che decideva le sorti della libia.

Oggi l’ atmosfera è cambiata e Monti non solo partecipa con autorevolezza ad ogni summit , ma è in grado di portare avanti un discorso di unità europea che pareva messo in grave crisi.

Spero che un giorno non leggeremo sui libri di storia del momento in cui il premier italiano faceva “CUCU'” alla Merkel o di quando faceva le corna sulle foto ufficiali di gruppo : i nostri nipoti non potrebbero capire come la nostra gente avesse scelto un tale “giullare” per rappresentarla nel mondo

Spero però che leggeranno come dall’ abisso di una crisi morale ancor prima che economica, l’ Italia abbia saputo riguadagnarsi il rispetto e la considerazione di tutti i capi di governo stranieri, arrivando a farsi promotrice di un orgoglioso recupero di quello spirito unitario dell’ Europa tutta ,che ha garantito la pace nei decenni scorsi e che ora potrà garantire all’ Europa stessa di continuare a contare nel consesso internazionale dei nuovi grandi.