http://www.lazione.it/component/content/article/49-editoriale/5403-giovanni-paolo-ii-papa-lavoratore-papa-beato
Cliccando sul link qui sopra, si può leggere un interessante commento all’ enciclica di Giovanni Paolo II “Laborem exercens” del 1981. Tra l’ altro vi si può leggere questo brano che ho stralciato:
“Se il lavoro è ciò che dà diritto ad essere cittadino, è anche ciò che dà diritto alla libertà. In questo senso veramente il lavoro rende liberi, per cui la libertà, come fondamento della vita sociale, è già implicita nel lavoro. È questa una sacrosanta verità, profanata dalla scritta infame messa all’entrata del lager di Auschwitz.
……. Il lavoro è la persona umana, il capitale è solo mezzo, cosa. Quello esprime la dignità della persona. Questo è fattore indispensabile per il benessere, probabilmente insostituibile nell’attuale sistema produttivo, ma sempre subordinato al bene delle persone. Quando invece le esigenze del capitale diventano il criterio primo delle scelte economiche, si opera un capovolgimento dei valori che alla fine diventa anche perdita economica.”
Vorrei che anche Monti e i suoi ministri potessero leggere queste righe e meditarle: non possiamo accettare che le esigenze delle banche e dei grandi capitali portino alla disperazione persone, famiglie e interi stati… è forse l’ ora di cambiare le regole del gioco, perchè il fatto di lasciare che i beni della Terra vengano accentrati nelle avide mani di pochi non può portare a nulla di buono per il futuro.
“