Nelle zone di confine da sempre la gente si è dedicata al contrabbando e cliccando sul link si può leggere l’ evoluzione che tale fenomeno ha avuto nel tempo qui nel comasco.
Si parla di spalloni che portando sulle spalle la merce da contrabbandare valicavano le montagne di notte, con la paura di essere colti in flagrante. Si trattava in genere di povera gente che trovava in questa attività illegale un modo per sostentare se stessi e le proprie famiglie.
Anche quarant’ anni fa, quando sono arrivata in Brianza, l’ attività degli “sfrusador” era diffusa e non era difficile trovare la casalinga che ti offriva sigarette o cioccolato o dadi per brodo a prezzi convenientissimi…..
Tutte le attività hanno una loro evoluzione nel tempo, come già dicevo, e questo articolo de “La Provincia di Como” lo testimonia: Un operaio è stato fermato alla dogana con un milione di euro nascosti nel doppio fondo dell’ auto di lusso che stava guidando.
Oggi si contrabbanda denaro , e ogni settimana si legge di episodi simili a questo; è denaro di chi non vuole sottostare alle leggi dello Stato, di chi non vuol pagare le tasse o di chi svolge attività criminali. Oggi gli spalloni non vanno a piedi attraverso i boschi innevati, ma usano auto di lusso. Una cosa sola non cambia: a rischiare la galera sono sempre i poveracci , i manovali di questo traffico, che impoverisce la nostra collettività.