Fukushima giorno per giorno (parte 2^)

Continuo a riassumere le vicende di Fukushima , scomparse dai giornali e telegiornali, riportando i titoli delle principali notizie ( e pochi cenni esplicativi ove necessario) a questo riguardo giuntemi da Greenreport:

13/6  – Stronzio 240 volte sopra i limiti nell’ oceano, vita marina a rischio.

14/6  – Aumentano i liquidatori (personale addetto alla decontaminazione) contaminati da alti livelli di radiazioni.

15/6  -Si misurano le radiazioni a Tokyo, in 100 punti.  –  La Tepco copre i reattori con teli di poliestere (per impedire la dispersione nell’ aria di radiazioni; l’ operazione verrà portata a termine entro settembre).

17/6  – Caos a Fukushima: guasto a valvole fa saltare il piano di decontaminazione dell’ acqua.

20/6  – La Tepco nei guai con la decontaminazione (la radioattività molto superiore alle previsioni impedisce ogni operazione).

21/6  – Pasticcio nucleare internazionale a Fukushima (si sono rivelate inutilizzabili le tecnologie offerte da USA e Francia).

22/6  -I sindaci giapponesi non vogliono più il nucleare.

23/6  – Nessun avvertimento dell’ incidente nucleare giunse l’ 11 marzo a 6 municipi (vicini alla centrale).

24/6  – La decontaminazione in tilt (tutti i sistemi messi in atto sono falliti).  – Nei cortili delle scuole si preleva lo strato superficiale del suolo per consentire lo svolgimento di attività all’ aperto, ma genitori e insegnanti non si fidano delle rassicurazioni delle autorità.

Per chi vuole saperne di più ecco il link di Greenreport. http://www.greenreport.it/_new/index.php?page=_layout_archivio

Sono passati tre mesi e mezzo dall’ incidente; i Giapponesi non hanno certo perso tempo, ma pare che tutto sia inutile… ricordiamocelo !!

E li chiamano bamboccioni…..

http://www.corriere.it/economia/11_maggio_05/Trovato-avvocati-architetti-lavoro-gratis_ca895b16-76eb-11e0-a006-4d571262b3cd.shtml

Giovani che lavorano negli studi professionali come stagisti o praticanti, a tempo pieno senza essere pagati o con rimborsi spese ridicoli ; giovani che pur lavorando sono costretti a trent’anni a ricorrere ancora ai genitori per mantenersi…  è giusto chiamarli bamboccioni o sarebbe meglio chiamare sanguisughe chi li sfrutta in modo così becero?

E’ una situazione che mortifica i giovani e le loro famiglie: sarebbe ora di ridare dignità al lavoro e ai lavoratori… e sarebbe anche ora di smetterla di scaricare le responsabilità di chi ci sgoverna  su chi  ne subisce le conseguenze…

Giornata mondiale della libertà di stampa.

Copio e incollo da: http://www.unimondo.org/Notizie/Giornata-mondiale-della-liberta-di-stampa-protagonisti-i-popoli-arabi

“Il Comitato per la tutela dei giornalisti con sede a New York riporta una dettagliata analisi dei dieci strumenti dell’oppressione online, cioè delle dieci tattiche più usate per il controllo e l’oppressione da parte di diversi regimi: si va dal blocco del web perpetrato dall’Iran – dove il blogger Hossein Ronaghi Maleki è stato condannato a 15 di carcere per aver sviluppato un software anti-filtering software e aver ospitato altri blogger iraniani –, ai sistemi di “filtraggio mirato” adottati in Bielorussia, all’impedimento di accedere alla rete a Cuba, al controllo delle infrastrutture in Etiopia, agli attacchi informatici da parte delle autorità cinesi, ai “crimini cibernetici” nella Tunisia di Ben Ali, al blocco di internet adottato in Egitto durante le rivolte contro il regime di Mubarak, all’imprigionamento dei blogger da parte della Siria fino alle violenze esplicite sui cyber-giornalisti in Russia.”

Nell’ articolo da cui ho tratto questo brano, si possono leggere dati impressionanti circa il numero di giornalisti uccisi, imprigionati o rapiti.  Dovunque i diritti sono negati , i giornalisti (sia della carta stampata che quelli online), che intendono compiere il loro dovere, sono i primi a cadere sotto i colpi dei despoti.

Che la libertà di stampa sia fondamentale oggi più che mai, lo dimostrano le rivolte arabe di questi tempi: non sarebbero mai avvenute senza i nuovi mezzi di comunicazione che travalicano le frontiere e mettono a nudo i misfatti dei potenti.

Cellule staminali portatrici di speranza.

http://milano.repubblica.it/cronaca/2011/04/07/news/superstaminali_per_curare_il_parkinson_test_di_icp_e_policlinico_su_venti_pazienti-14598305/

Sembra incredibile , ma in questa nostra Italia che nega i fondi alla ricerca , i ricercatori riescono nonostante tutto a portare avanti sperimentazioni importanti

In due ospedali di Milano si studia la possibilità di iniettare nei malati cellule staminali prelevate dallo stesso paziente e opportunamente trattate. Queste sarebbero in grado di raggiungere il cervello e bloccare la progressiva distruzione di cellule nervose. I malati di Parkinson ( e ce ne sono tanti , anche molto giovani) possono  sperare che l’ esito della sperimentazione possa aprire uno spiraglio di speranza nel controllo di questa terribile malattia.

Per Elisa…

Elisa Toffoli, nome d’arte, Elisa, in occasione dell’Anno internazionale delle foreste, pianta il suo albero in Kenya. Anzi, a dire il vero, pianta centinaia di alberi in Kenya. La cantautrice, compositrice, polistrumentista, arrangiatrice e produttrice discografica italiana sposa la campagna di Unimondo “1 fan 1 albero” invitando i suoi quasi 300mila fan su Facebook a fare altrettanto.

Ad ogni fan che arriva al portale Unimondo viene, infatti, piantato un albero all’equatore, in Kenya, per fermare il deserto.  http://www.unimondo.org/Notizie/Elisa-Toffoli-riforesta-il-Kenya

E’ con una certa sorpresa che ho letto sul sito di Unimondo questa notizia. Siamo abituati a pensare ai protagonisti di successo del mondo della musica come a persone molto egocentriche e narcisiste dalla vita spesso sregolata e invece ecco che si viene a sapere di questa ragazza giovane, bravissima interprete delle canzoni che lei stessa compone, dai versi alla musica,  sensibile alle campagne ambientaliste, ai temi della solidarietà verso i meno fortunati.

Questa è una bellissima notizia che dovrebbe rimbalzare sulle prime pagine dei giornali e della rete internet: sarebbe di ottimo esempio per i ragazzi, bombardati ad ogni piè sospinto da tanti esempi negativi

Tricolore e Unità d’ Italia.

http://www.reggioemilia150.it/Sezione.jsp?titolo=7 gennaio – Il programma completo&idSezione=97

E’ con particolare soddisfazione che prendo nota degli avvenimenti di oggi a Reggio Emilia, mia terra d’ origine: il Presidente Napolitano sta presenziando alla celebrazione della nascita del tricolore , dando contemporaneamente inizio ai festeggiamenti del 150° anniversario dell’ unità d’ Italia.

Spero che questa ricorrenza serva a riscoprire il valore dell’ unità, anche se raggiunta con metodi spesso poco orodossi: l’ unità è un bene in sè specie oggi in un mondo in cui sono le aree continentali a competere a livello mondiale.

Io per parte mia non mancherò di sintonizzarmi su Rai Storia alle 12 per seguire il concerto da Reggio Emilia e spero che saremo in tanti davanti al teleschermo.

Quando si specula sulla povertà…

Quando più di quarant’ anni fa sono arrivata qui in Brianza si era in un periodo di grande immigrazione dal sud e ricordo che alcuni miei alunni , arrivati di recente dalla Calabria o dalla Sicilia, abitavano in locali fatiscenti, in certi casi erano stalle sottratte da poco al loro uso originario e nemmeno ristrutturate,  altri occupavano un locale ricavato alla base di un’ antica torretta, che non aveva certo i carismi dell’ abitabilità.

Ricordo che sentivo una grande indignazione nel vedere dei bambini costretti a vivere in condizioni così miserabili e ancor più mi indignavo al pensiero che comunque c’ era qualcuno che si faceva pagare un affitto per quei rifugi che assomigliavano più a tane che a case.

Ora al posto degli immigrati meridionali ci sono gli immigrati extracomunitari e forse chi affitta loro le case non pone tutta l’ attenzione necessaria al buon funzionamento degli impianti e così accadono le tragedie, come quella nella quale un’ intera famiglia  (papà, mamma, due bambini di 3 e 4 anni e uno in arrivo) sono morti nel sonno per il cattivo funzionamento di una caldaia.

http://milano.repubblica.it/cronaca/2011/01/06/news/la_famiglia_sterminata_dal_monossido_la_procura_indaga_il_padrone_di_casa-10898346/

Gli anni passano, ma non cambia il cinismo di chi specula sulla povertà…