I peccati più gravi.

Nel viaggio di ritorno dalla Grecia, il Papa ha pronunciato una frase che ha colpito molto i giornalisti, come se fosse una svolta imprevista nel magistero della Chiesa. La frase in questione è: “I peccati più gravi non sono quelli della carne”.

A dir la verità  non è proprio una novità, come si legge in questo articolo  del 2019.

Disprezzare la corporeità è stato per troppi secoli un atteggiamento della cristianità, culminato nel medioevo e oltre, quando addirittura non lavarsi era considerato un atto di penitenza gradito a Dio  e il ricercare le sofferenze corporee un mezzo per raggiungere la santità.

Per parte mia non ho mai capito tali atteggiamenti e da molti anni anche sacerdoti di mia conoscenza andavano dicendo le stesse cose che Papa Francesco va ripetendo: il nostro corpo fa parte della creazione, è opera mirabile di Dio  e come tale va rispettato, curato e difeso.

Certamente l’attività sessuale è una straordinaria possibilità di comunicare  e di partecipare alla Creazione e pertanto va esercitata sempre con grande senso di responsabilità e rispetto per l’altro, con l’intento di darsi reciproco sostegno.

Ciò che, spesso, in questo campo, veniva considerato grave peccato in passato, non si può certo paragonare al male provocato da chi riduce in schiavitù altri esseri umani, da  chi li sfrutta, da chi li degrada,da  chi li schiaccia per conseguire più successo e più potere.

Un cambiamento di “registro” in questa materia potrà forse riavvicinare i  molti che si sono allontanati dalla Chiesa non sentendola più in sintonia con la realtà e con il  modo odierno di intendere la vita.

Il Presepe di Crevenna ci aspetta.

Anche quest’anno, l’8 dicembre, si apre la mostra del Presepe di Crevenna che potrà essere visitato  tutti i giorni (tranne il lunedì) dalle 14 alle 18 e nei festivi anche dalle 10 alle 12.  Per le visite di gruppo è possibile fissare visite su appuntamento anche al mattino.

Il Presepe di Crevenna è una realtà consolidata, ormai conosciuta anche fuori dai confini della Brianza e della Lombardia e riscuote ogni anno grande successo di visitatori.

E’ una ricostruzione in miniatura dell’antico borgo di Crevenna con tutte le attività che la animavano agli inizi del Novecento: dalla bottega artigiana alla cascina dei contadini e si evidenzia una particolare cura   nella ricostruzione delle varie fasi della lavorazione della seta, dall’ allevamento  dei bachi alle varie macchine presenti nelle filande.

Le libere offerte dei visitatori andranno a sostenere numerose opere di beneficienza in Brasile, a favore delle popolazioni di Indios minacciati dalla distruzione della foresta.

Ci sono perciò molti motivi per andare a visitare questa sorprendente realizzazione dei volontari di Crevenna, che resterà aperta al pubblico fino a domenica 23 Gennaio.

Esistono i vampiri?

E’ argomento di dibattito, da lungo tempo, l’opportunità di togliere il brevetto dei vaccini anticovid, visto che le case farmaceutiche hanno già avuto tanti fondi da molti Stati e che con le vendite hanno  avuto introiti da capogiro. Oggi ne parla anche “Avvenire” con questo articolo, all’interno del quale vengono menzionati due grandi scienziati, Sabin e Salk, inventori del vaccino antipolio; ecco quanto ne scrive don Albanese:

Entrambi nonostante le pressioni commerciali non vollero brevettarli (i vaccini) affinché potessero essere diffusi a tutti, soprattutto ai poveri. Quando Salk venne intervistato da Edward R. Murrow durante una trasmissione tv della Cbs, alla domanda del conduttore su chi avesse il brevetto del vaccino, rispose: «Le persone, direi. Non c’è un brevetto. Puoi forse brevettare il sole?».

Sabin, invece, a chi gli chiese se provasse un desiderio di vendetta nei confronti dei nazisti che gli avevano ucciso due nipotine, rispose: «Il mio vaccino ha salvato tanti bambini d’Europa, non è forse una splendida vendetta questa? È stato il mio regalo a tutti i bambini del mondo anche se molti insistevano che io brevettassi il vaccino».

Una volta ammortizzati i costi e riconosciuto un ragionevole margine di guadagno, perché le case farmaceutiche dovrebbero continuare a succhiare sangue all’umanità intera e soprattutto ai paesi più poveri? Non si sentono un po’ come moderni Dracula, come subdoli, reali  (e anche un po’ meschini) vampiri?

Non tutto può essere giustificato in nome del dividendo da distribuire agli azionisti…

Non ci si salva mai da soli.

Cominciavamo forse a sperare di esserci lasciati alle spalle il peggio della pandemia e stavamo sperando di ritornare alla nostra antica (ormai) normale quotidianità, ed ecco spuntare una nuova minaccia che viene dall’Africa.

Lo sappiamo che non ci si può salvare da soli e questo è tanto più vero oggi con questa pandemia: i paesi più ricchi (e noi tra questi) si sono accaparrati la maggiore quantità dei vaccini prodotti, per salvaguardare i propri cittadini e la propria economia.

I paesi più poveri ne hanno potuto acquistare solo poche quantità  e lì il virus ha continuato a circolare indisturbato e ha fatto quello che sa fare: si è divertito a mutare rapidamente in molti modi e ora minaccia di vanificare tutto quello che è stato fatto finora qui da noi per la prevenzione del contagio.

Dobbiamo imporre alle multinazionali che producono i vaccini di rinunciare ai loro brevetti perchè ormai avranno già ampiamente recuperato gli investimenti fatti per la ricerca; si potrà consentire così anche ai paesi poveri di combattere il virus in modo efficace e non dovremo continuare a vaccinarci per proteggerci da periodici ritorni di varianti

Pensare in modo solidale in questo caso è il modo più efficace per salvaguardare se stessi.

 

Angeli dimenticati?

Come passa il tempo!!

A volte il passare degli anni provoca strani effetti nelle persone. Prendiamo ad esempio Irene Pivetti: quando era presidente della Camera dei deputati, dichiarava la sua grande devozione agli Angeli Custodi, certa che loro avrebbero saputo aiutarla nel difficile compito che le era stato assegnato.

Eravamo nel 1994/96 e sono passati quasi trent’anni…. chissà se si è rivolta ancora alla protezione del suo Angelo Custode prima di intraprendere le operazioni finanziarie per le quali si trova indagata.

Spero tanto che, sì, lo abbia invocato e che lei possa chiarire tutto agli inquirenti, altrimenti dovrei pensare che la sua devozione non fosse proprio tanto sincera e che abbia lasciato il posto alla devozione verso il danaro.

E’ una vergogna!

E’ una vergogna che resterà nella storia dell’Europa!

C’è da una parte l’intento subdolo di spaccare l’UE (Russia e Bielorussia) perchè il problema della distribuzione dei migranti è da sempre il pomo della discordia, dall’altra c’è una Polonia che vuole costringere la Comunità Europea a finanziare la costruzione di un muro sul suo confine.

Due fronti ostili e in mezzo migliaia di migranti indotti a lasciare il proprio paese con chissà quali promesse o illusioni e ora si trovano a vagare nei boschi assiderati, affamati, in preda a sofferenze e disagi di ogni genere: davanti il filo spinato e alle spalle uno stato che ti impedisce di tornare indietro.

Nella disumanità bieca della politica, brilla la solidarietà degli abitanti delle zone di confine e dei medici polacchi, che sfidano i divieti imposti dalle autorità per soccorrere quella povera gente (tra cui tanti bambini), che vaga nelle foreste senza riparo.

Chi avrà il coraggio di affrontare il problema dell’immigrazione non con provvedimenti sporadici e dettati dall’emergenza, ma con il ribaltamento delle logiche economiche e politiche seguite fino ad ora?

Una storia da dimenticare.

La storia della bambina ( Serenella) abbandonata in Ucraina lascia esterrefatti, ma dice chiaramente quanto sia contro natura la pretesa di avere un figlio anche a costo di comprare un’altra donna che lo partorisca per te.

Nell’articolo di Avvenire si parla di 5 donne che hanno avuto parte nella vita di Serenella, 5 donne che potrebbero con qualche motivo dirsi mamma di questa bambina che ora ha un anno.

Se la povertà e il bisogno ci fanno essere più indulgenti (senza giustificare) verso chi vende i propri ovuli o il proprio utero, non è tollerabile chi approfitta di questa situazione per avere un neonato tra le braccia, come fosse una bambola senza diritti e senza anima.

Per fortuna in questa storia ci sono anche due donne con un ruolo positivo, due donne che hanno saputo amare Serenella e accoglierla: la prima è la babysitter ucraina, che, sì, era pagata per accudire la bambina, ma ne ha avuto buona cura; la seconda è la mamma che ora ha preso con sè Serenella in preaffido. L’amore e la generosità di questa donna potrà dare un po’ di normalità a questa bimba? Io lo spero veramente, ma come si sentirà Serenella il giorno in cui, malauguratamente, venisse a sapere la sua storia? Non posso nemmeno pensarlo e prego perchè nessuna traccia possa condurla a conoscere tutta la verità.

Ricchi, super-ricchi e inquinamento.

Nel Vangelo di Luca si legge:

Guai a voi ricchi, perché avete già la vostra consolazione.  Guai a voi che ora siete sazi, perché avrete fame….

Ora a puntare il dito contro i super ricchi del pianeta non sono i fautori di una rivoluzione di tipo marxista, ma  IL CONVEGNO DI GLASGOW che denuncia come lo stile di vita dei super-ricchi del mondo non sia più sostenibile: anche se possono permettersi consumi inimmaginabili per i comuni mortali, non è detto, anche in questo caso, che tutto quello che è possibile sia anche lecito.

Una gran parte delle emissioni inquinanti è dovuta a una ristrettissima minoranza di nababbi, che ora si sono inventati anche il turismo spaziale che, in caso si diffondesse, potrebbe diventare un vero pericolo per l’ecosistema planetario.

Porre un limite alla tracotanza di certi super-ricchi dovrebbe essere uno dei primi punti nelle agende degli ecologisti di oggi.