Una mostra da non perdere….
Nell’ambito degli eventi per la festa patronale di Arcellasco, è stata organizzata una mostra ideata e realizzata dal sig. Meregalli del centro culturale di Biassono. Il tema è “IL VOLTO DEL RISORTO”. Saranno esposti 30 pannelli riproducenti famosissime opere d’arte prodotte dal 1200 al 1600 dai maggiori artisti italiani e stranieri.
Anche questa volta i visitatori saranno invitati a partecipare a un semplice gioco finalizzato ad un loro maggior coinvolgimento nella fruizione dell’evento.
La locandina, visualizzabile cliccando sul link, riporta tutti gli orari in cui sarà possibile visitare la mostra. Vi aspettiamo numerosi e ….generosi!!!
Aggiornamento del 16/6/2018: Poichè è stato modificato il programma degli eventi previsti in parrocchia nella giornata di domani, la mostra resterà chiusa dalle 12.30 alle 15, contrariamente a quanto compare sulla locandina.
Festa Patronale ad Arcellasco.
Clandestino…
I capelli neri, il viso naturalmente abbronzato, la fronte bassa dichiarano la sua origine sudamericana e partecipa alla “festa delle genti” .
E’ in Italia da 18 anni, ma il suo permesso di soggiorno è scaduto e quindi risulta irregolare, tuttavia da questa sua condizione clandestina riesce ogni giorno a cucinare centinaia di pasti a Milano per aiutare tanta umanità bisognosa. Non avendo permesso di soggiorno, non riesce ad avere un posto di lavoro regolare e quindi deve adattarsi a lavoretti saltuari e mal pagati. Nella sua terra di origine non c’è più nessuno della sua famiglia e tornare là non avrebbe alcun senso… così come non ha alcun senso la condizione di clandestino cui le nostre leggi lo costringono…
Ancora un’altra strage.
Mentre qui da noi il duo Salvi-Maio continua a occupare le prime pagine di giornali e telegiornali con trattative interminabili, in Palestina si muore…
Le ultime notizie dicono che ci siano stati oltre 50 morti e più di 2.000 feriti sul confine con la striscia di Gaza…. e Trump ne è il primo responsabile. Non poteva non sapere che riconoscendo Gerusalemme capitale di Israele avrebbe scatenato una rabbiosa protesta da parte dei Palestinesi, ma questo non lo ha fermato …. E cosa dire dell’esercito israeliano che risponde con le mitragliatrici ai lanci di pietre? Un massacro che non può che aggravare la situazione in Palestina.
A vincere non sarà mai l’Italia.
“….Insomma, siamo a una svolta. I partiti, tutti nessuno escluso, sono posti, in forma diversa, davanti alla medesima responsabilità che gli elettori avevano affidato loro settanta giorni fa: concorrere per il governo dell’Italia. Il che, con le attuali regole del gioco, vuol dire prima gareggiare, e poi trovare gli accordi possibili e necessari. Più di qualcuno, invece, si mostra convinto di essere l’eroe di un’ordalia, un giudizio avventuroso e senza ragioni e senza “sopravvissuti”, vincitore a parte. Ma con questa logica, qualunque storia s’impegnino a raccontarci, a vincere non sarà mai l’Italia.”
Così conclude il suo articolo il direttore de l’Avvenire.it e ha purtroppo ragione, ” a vincere non sarà mai l’Italia”….
Che tristezza assistere ieri sera alle dichiarazioni del Presidente Mattarella e rendersi ancora una volta conto che siamo in balia di un pugno di irresponsabili, che non sanno vedere oltre gli interessi di partito…e intanto lo spread sale….. e intanto l’Europa corre, mentre l’Italia, che si è appena messa faticosamente in moto, rischia di trovarsi tragicamente penalizzata…e a pagare il prezzo più salato saranno sempre gli stessi: i più poveri.
Se una farfalla batte le ali…
Gli attacchi a chiese, moschee, centri di assistenza medica in Africa, sono tanto frequenti che nessun giornale, tranne Avvenire, ne parla più…. Sono cose che non ci riguardano? Siamo sicuri che non si riflettano anche su di noi gli effetti di queste atrocità? Ricordate il detto “Se una farfalla batte le ali a Pechino, a New York si scatena una tempesta.“?
Rendere sempre più invivibile l’Africa vuol dire indurre gli Aricani a scappare e dove se non qui da noi, che siamo i più vicini?
Chi ha interesse a seminare il terrore?
Festa del lavoro: perchè?

“Le persone uccise a Portella della Ginestra si chiamavano: Margherita Clesceri, Giorgio Cusenza, Giovanni Megna, Francesco Vicari, Vito Allotta, Serafino Lascari, Filippo Di Salvo, Giuseppe Di Maggio, Castrense Intravaia, Giovanni Grifò, Vincenza La Fata. Tre di loro avevano meno di 13 anni.”
Le righe qui sopra sono state copia-incollate da questo articolo che potrete leggere su “IL POST” . Vi troverete la spiegazione del perchè la Festa del lavoro si celebra proprio il 1° maggio (per ricordare i lavoratori morti in piazza o per condanna negli USA, per aver chiesto il rispetto dei loro diritti) e vi troverete anche il ricordo di ciò che accadde a Portella della Ginestra 71 anni fa.
Che questa festa e il rispetto di tutti coloro che sono morti per il lavoro e sul lavoro possano ricordare sempre ai nostri governanti che l’attuazione del primo diritto citato nella nostra Costituziona deve essere sempre il loro primo imprescindibile obiettivo. Solo il lavoro onesto e retribuito adeguatamente garantisce ad ognuno di poter vivere con dignità, da donne e uomini liberi.