Sacchetti biodegradabili?…polemica immancabile…

Quanto sia invasivo il gusto della polemica sterile è dimostrato in questi giorni dallo scalpore che si fa intorno alla norma che introduce i sacchetti biodegradabili a pagamento.

E’ in atto una campagna di associazioni ecologiste contro l’uso smodato della plastica, che, ridotta in particelle invisibili ad occhio umano, ci ritroviamo anche nelle acque potabili, quelle che sgorgano dai rubinetti di casa nostra e che noi accumuliamo inconsapevolmente nel nostro organismo. Queste associazioni ci chiedono di limitare ovunque sia possibile l’uso della plastica, che ha anche  già formato isole enormi galleggianti negli oceani.

Detto questo mi parrebbe che ogni iniziativa tendente a eliminare almeno una fonte di inquinamento dovrebbe essere accolta con alto gradimento, invece no: tuti a lamentarsi perchè i sacchetti biodegradabili potranno costare anche 2 centesimi e non tengono conto che la norma europea che li introduce fa espressamente obbligo ai commercianti di farli pagare ai consumatori per abituarli a un uso responsabile, nè si tiene conto che potranno essere riutilizzati per i rifiuti organici (i sacchetti in uso non costano certo meno di due centesimi).

Secondo me non c’è nulla da polemizzare, ma va molto “cool” gesttarsi a capofitto contro qualunque proposta che venga dal governo nazionale, anche se imposta dalla Comunità Europea.

Donne iraniane in lotta: meritano il nostro sostegno.

ragazza-iraniana-senza-hijabNoto che, sui social che frequento io, non ha grande risonanza ciò che sta accadendo in Iran: forse la gente, distratta dai festeggiamenti natalizi prima e di fine anno poi, non ha avuto tempo di documentarsi…  Sappiamo tutti che ci sono state decine di morti e centinaia di arresti dopo le manifestazioni contro il potere politico e contro le condizioni miserevoli in cui versa la popolazione? Sappiamo tutti che una ragazza è stata arrestata per essersi mostrata in una piazza senza l’hijab (il velo che copre i capelli)?

Io mi sarei aspettata un gran rumore sui social nazionali, soprattutto da parte delle donne, a sostegno delle rivendicazioni delle “sorelle” iraniane costrette a nascondersi dietro veli  e abiti medioevali e oppresse da un regime che le considera cittadine di serie B.

Invece  c’è solo sui giornali nazionali  qualche trafiletto, messo in ombra dalle notizie sui risultati delle partite di Coppa Italia.  Per questo io invito tutte le donne a informarsi sulle manifestazioni iraniane e a farsene portavoce sui social: le donne iraniane meritano il nostro appoggio.

Poesia di Capodanno (di G. Rodari)

L’anno nuovo

Indovinami, indovino,buon-anno-2018
tu che leggi nel destino:
l’anno nuovo come sarà?
Bello, brutto o metà e metà?
Trovo stampato nei miei libroni
che avrà di certo quattro stagioni,
dodici mesi, ciascuno al suo posto,
un carnevale e un ferragosto,
e il giorno dopo il lunedì
sarà sempre un martedì.
Di più per ora scritto non trovo
nel destino dell’anno nuovo:
per il resto anche quest’anno
sarà come gli uomini lo faranno.

 

Come sempre Gianni Rodari, sotto un’apparenza giocosa, sa dire cose molto serie e qui non si smentisce: a fine anno gli astrologhi si scatenano in previsioni cervellotiche e fantasiose, ma alla fine sono poche le cose certe, quelle che  fanno sì che  ogni anno sia simile al precedente….. poi tutto o quasi dipende da ciò che  faremo noi, da quello che ogni persona farà, da quello che ogni potente della terra farà..

Facciamo in modo di costruire un  anno di pace, di perdono, di comprensione, di generosità e se questo sarà l’impegno di tutti allora veramente il 2018 sarà un BUON ANNO!!!

Lucy Kellaway, insegnante per vocazione.

Su Corriere.it c’è una serie di articoli dedicati alle donne del 2017 e tra queste c’è anche questa sconosciuta (almeno per me) insegnante. Era un’affermata giornalista del Financial Times e ha lasciato il giornalismo per dedicarsi all’insegnamento nelle scuole pubbliche inglesi, per sentirsi più utile.

In un paese in cui da molto tempo le scuole pubbliche vengono disertate da gran parte dei cittadini, che preferiscono rivolgersi alle pur costosissime scuole private, la signora Lucy Kellaway potrà certamente trovare il modo di soddisfare la sua aspirazione.

Nel Regno Unito  le scuole private fanno affari d’oro (la retta può arrivare anche 2.500 sterline al mese, per le scuole elementari ) e il servizio offerto non è sempre impeccabile: viene riservata molta attenzione soprattutto alle attività che “fanno immagine” per continuare ad essere appetibili, ma spesso vi si adottano sistemi educativi improntati a una competizione esasperata, che non so quanto possa essere condivisa dai pedagogisti.

Se la signora Kellaway riuscirà, insieme a chi ha seguito il suo esempio, a riformare le scuole pubbliche inglesi, potrà avere la gratitudine di molte famiglie e di molti ragazzi.

70 anni fa.

Settanta anni fa nasceva la nostra Costituzione! Io penso a quei saggi che l’hanno redatta: provenivano da aree culturali molto diverse tra loro e  la mattina in Parlamento si dividevano in maniera feroce, ma nel pomeriggio riuscivano a dimenticare i loro contrasti per scrivere i principi fondamentali della convivenza civile nel nostro paese.

Penso a quei saggi e non posso che inchinarmi alla loro saggezza, frutto anche delle sofferenze patite negli anni della dittatura. E, mentre penso a loro, mi viene alla mente quasi involontariamente il confronto con i nostri politici di oggi, che non sanno dimenticare gli interessi particolari in nome dell’interesse generale, che non sanno superare le proprie piccole ambizioni e non sanno guardare oltre il proprio orticello. Continuano a dividersi su tutto anche all’interno dello stesso partito.

La Costituzione ha quasi la mia stessa età e forse mostra qualche piccola ruga, ma ciò non toglie che sia un patrimonio prezioso di cui dobbiamo essere grati ai nostri padri e che potremo  consegnare con orgoglio ai nostri nipoti.

 

Come tradire il Natale.

Como è una città che per molti anni ha tollerato pazientemente l’indecoroso affare delle paratie sul lungolago, affare gestito dalla giunta di destra e costato una montagna di soldi, letteralmente buttati al vento….ma una città che tollera questo potrà mai tollerare che dei volontari portino un po’ di latte caldo ai senzatetto che dormono all’addiaccio?

Certamente no!!! La gente indaffarata a sciupare il proprio denaro in regali spesso inutili non deve essere disturbata dalla vista di un clochard! Tale vista potrebbe suscitare pericolosi sensi di colpa e indurre le persone  a gettare al povero sdraiato a terra qualche spicciolo ….  inibire la sua propensione a spendere…

In genere a Natale nelle città si moltiplicano le iniziative di solidarietà per dare alla festa il significato che dovrebbe avere: si fanno pranzi per i poveri, si allestiscono rifugi per le notti più fredde….a Como invece si proibisce alle associazioni di volontari di portare loro un po’ di sollievo!!!!  Ma si può immaginare  che la notte di Natale anche i membri della  giunta Comunale saranno nei primi banchi in Duomo ad assistere alla Messa, che è così bella!!!

 
Ipocriti!!!

Chi ha fame…

“Chi ha fame non si ferma con gli eserciti ma con lo sviluppo”.

Con questa frase che condivido pienamente si conclude un articolo, che si può trovare sul sito di Mosaico di Pace.

Vi si parla dell’invio di militari e di mezzi in Niger da parte dell’Italia; il pretesto ufficiale è la lotta contro i trafficanti di uomini, ma è fondato il sospetto che si voglia invece non lasciare sola la Francia ad affiancare il governo di quel paese, così ricco di uranio… E’ facile capire che non è con qualche centinaio di soldati in più o in meno che si fermerà la migrazione di chi vuole sfuggire alla fame e a condizioni di vita non degne di esseri umani.

Creiamo in Africa occasioni di lavoro dignitoso e certamente vedremo diminuire l’arrivo dei barconi…

 

 

Solidarietà che fa bene al cuore…

Siamo forse abituati a pensare al mondo dello spettacolo come a un ambiente in cui tutti sono col coltello tra i denti per conquistarsi spazi di visibilità e notorietà, perciò mi ha fatto molto piacere vedere ieri sera il rientro di Frizzi alla conduzione dell’Eredità.

Nel momento in cui si era sentito male, Conti lo aveva sostituito prontamente  e altrettanto prontamente, ora che si è ristabilito, gli riconsegna la conduzione del fortunato programma preserale di RAI1.

E’ un esempio di solidarietà che fa certamente bene al cuore di Frizzi, ma anche al nostro…