Sono in partenza per Lourdes, assicuro preghiere per tutti coloro a cui voglio bene e di cui conosco le tribolazioni. A prestissimo!!!
Carta di Milano.
I Milanesi stanno ripulendo la loro città, dando una dimostrazione di grande civiltà e per fare anch’ io la mia picola parte, pur non abitando nel capoluogo lombardo, ho firmato la Carta di Milano. E’ un documento redatto da persone venute da ogni parte del mondo per proporre soluzioni ormai improcrastinabili ai gravi problemi che affliggono il nostro pianeta: non possiamo più cacciare la testa sotto la sabbia, la nostra Terra non può più sostenere i consumi e le sperequazioni del mondo d’ oggi e rischiamo di consegnare ai nostri nipoti un pianeta invivibile.
Chi volesse far sentire la propria voce all’ ONU, dove la Carta verrà presentata, potrà sottoscriverla collegandosi al link inserito all’inizio del post.
Lazzati, un laico al servizio della Chiesa e della società.
Segnalo agli amici di Erba e dintorni questo evento che avrà luogo giovedì 26 marzo 2015 nella parrocchia di Arcellasco ( cliccare 1 Lazzati con eremo – Copia)
Il postulatore della causa di beatificazione di Lazzati, il professor Piergiorgio Confalonieri, terrà una conferenza per illustrarne la figura e l’ operato. L’ incontro è stato organizzato dal “gruppo cultura” della Parrocchia che si ispira proprio al Lazzati, che in questa terra di Brianza , e precisamente nell’ eremo di S. Salvatore, veniva a trascorrere momenti di riposo e di raccoglimento.
Quei teppisti che vengono dal nord….
I cittadini del nord Europa vengono ritenuti molto civili per il loro alto senso della collettivita’ e per il rispetto delle regole , ma com’e’ allora che quando arrivano in Italia si danno al vandalismo piu’ sfrenato? Quello che e’ successo oggi a Roma in Piazza di Spagna non e’ certo il primo episodio del genere.
Certo la mentalita’ del branco che azzera il senso di responsabilita’ individuale puo’ avere la sua parte, l’ abuso di birra puo’ contribuire ad allentare i freni inibitori, ma non credo sia solo quello. Infatti dalle nostre parti capita di vedere cittadini svizzeri che in casa loro sono irreprensibili, ma appena passano il confine diventano automobilisti capaci di manovre del tutto azzardate, che sulle loro strade non farebbero mai.
Dev’ esserci la convinzione in molti stranieri che tanto in Italia ci si puo’ permettere qualunque trasgressione, tanto non succedera’ nulla….. Forse abbiamo anche noi qualche responsabilita’ ? Ce lo meritiamo un po’? Forse si’: siamo un po’ cialtroni, noi stessi rispettiamo poco il nostro bel paese e le nostre istituzioni hanno spesso dato cattivo spettacolo.
Ora io spero che gli scalmanati teppisti olandesi paghino per quello scempio che hanno combinato oggi, ma impegniamoci anche noi a crearci un’ immagine migliore come popolo
Ora a nord di Parigi…
A qualche chilometro a nord di Parigi si sta vivendo l’ epilogo della tragedia iniziata due giorni fa con la strage a Charlie Hepdo.
I due terroristi sono asserragliati in una piccola azienda con due ostaggi e vogliono morire da martiri ed è questo ciò che le autorità francesi dovrebbero evitare ad ogni costo….sarebbe auspicabile qualunque metodo consentito dalla legge, pur di costringerli alla resa.
Vogliono il martirio per farsi osannare da chi li ha plagiati e indotti a questa azione da vigliacchi, invece io spero che la polizia francese sia tanto intelligente da riuscire a far uscire dal loro covo i due spietati killer: tutti devono vederli con le mani alzate e con negli occhi la paura della fine ingloriosa in una galera , dove saranno a poco a poco dimenticati da tutti anche dai propri correligionari (intendo tutti i fanatici come loro). Senza contare che potrebbero essere una preziosa fonte di informazioni sui vari punti oscuri di questa vicenda…
Stavo pensando male della polizia francese e stavo pensando di suggerire di farsi dare qualche lezione dalla polizia israeliana, ma se saprà catturare i due fratelli e smitizzarli davanti al mondo senza cedere all’ impazienza e alla voglia di vendetta, avrà la mia ammirazione.
Una donna ai vertici della scienza: Fabiola Gianotti.
La notizia di Fabiola Gianotti nominata capo del CERN di Ginevra è una di quelle che consentono di tirare un sospiro di sollievo in tempi in cui le notizie in genere hanno l’effetto di un pugno allo stomaco.
I motivi della mia soddisfazione sono due: il primo è perchè per la prima volta una donna ricopre quella carica importantissima , in un ente che è simbolo di cooperazione internazionale e quindi di “buona volontà” (nel senso della costruzione della pace); il secondo è perchè è una scienziata vera, che ha contribuito a scoperte sensazionali (bosone di Higgs), la quale ammette con semolicità che l’ idea di una Mente ordinatrice nella nascita dell’ Universo non è certo da considerare una storiella per creduloni, ma la spiegazione possibile di quanto di “misterioso” ancora nasconde questo campo di ricerca.
Chi volesse saperne di più, può riascoltare una bella intervista di Minoli a Fabiola Gianotti andata in onda su Radio24 cliccando QUI
Sul sagrato di S. Eufemia.
Stamattina si festeggiava S. Eufemia e l’inizio dell’ anno pastorale, per questo alle 10 si è celebrata una messa sul piazzale antistante l’ antica chiesetta plebana dedicata alla santa.
Mentre attendevo l’ inizio del rito, mi son ritrovata a pensare da quanti secoli questa chiesetta è in questa zona il punto di incontro per chi vuole testimoniare la propria religiosità. Gli storici fanno risalire la costruzione della chiesa attorno al X – XI secolo, ma è accertato che sia stata costruita su un tempio preesistente di epoca paleocristiana e ancor prima adibito a culto pagano.
Quanta gente nel corso dei secoli si è inginocchiata su queste pietre per ringraziare e supplicare,! Quanta gente avrà raccontato all’ invisibile Interlocutore le sue fatiche, le sue sofferenze , le sue gioie mormorando a fior di labbra una preghiera! E mi immaginavo questo continuo afflusso di gente vestita in modi diversi, secondo le mode del tempo, ma con la stessa disposizione d’ animo che ha portato anche questa mattina tante persone a gremire la piazzetta.
C’ è chi sostiene che la religione serva all’ uomo per esorcizzare la paura della morte; penso invece che se non credi in una vita ultraterrena la morte non può farti paura, perchè segna solo il ritorno al nulla. Credo che la religiosità sia nata per una nostalgia di infinito che Qualcuno ha innestato dentro di noi e che sola può dare senso alla vita.
Chi volesse saperne di più sulla storia della chiesetta di S. Eufemia può cliccare QUI
Ieri….e oggi…
Arrivavo la mattina presto con la bici, che lasciavo nel deposito gestito da due anziane sorelle. Lì trovavo le mie amiche che venivano dai paesi vicini non serviti dalla ferrovia. In inverno avevano i capelli , sfuggiti ai copricapo, trasformati in ghiaccioli che formavano attorno alle loro teste una specie di diadema, che si scioglieva in pochi istanti. Insieme ci avviavamo verso la stazione per andare a scuola in città.
Una cara amica di Facebook ha scritto questo bel commento al mio post e siccome mi pare completi i miei ricordi, le ho chiesto il permesso di pubblicarlo qui di seguito…
“Elettra Susco Diana …per qualche tempo e da studentessa liceale, anch’io ho fatto la pendolare ….per arrivare in stazione dovevo fare circa 2km a piedi, e la stazione che hai descritto è un po’ come la “mia” stazione: sala d’attesa e biglietteria, sotto e sopra l’alloggio del capo-stazione…la sala d’attesa,io la ricordo piena di gente assonnata, piena di fumo di una stufa a legna che non tirava, e di fumo di sigari e sigarette, stantio….era un colpo allo stomaco ogni mattina, per aspettare un treno che somigliava più a un carro bestiame, sempre in ritardo, dove non c’era un posto a sedere, neppure pagarlo oro e dove l’odore “umano” era un’ altra botta allo stomaco…arrivavo a scuola già stanca e pesta..i miei compagni, ma specialmente, le mie compagne erano uscite di casa un’ora e anche più, dopo di me ed erano tutte perfette e truccate di fresco…al ritorno altra attesa in una stazione gemella a quella di partenza e , all’arriva, qualche volta potevo contare su un passaggio che era graditissimo, perchè se all’andata la strada era in discesa, al ritorno, alle 2 del pomeriggio, e digiuna, era in salita…..” (Elettra Susco)
Grazie, Elettra!