La libertà viene dai selfie?

In questi giorni, le donne turche hanno fatto molto parlare di sè: dopo la condanna delle donne che sorridono in pubblico da parte del loro viceprimoministro, hanno inondato la rete di selfie che le ritraggono , sole o in compagnia, mentre  sorridono e ridono  gaiamente.

La sfida è proseguita  alcuni giorni dopo e ora sono le foto delle loro ciabatte a riempire i social. Questo mi ha fatto pensare che le donne turche stiano cercando di rompere la cappa patriarcale che le opprime da secoli, usando i moderni mezzi di comunicazione e mi ha fatto sperare che questa tendenza dilaghi anche negli altri paesi in cui alle donne non è riconosciuta parità di diritti.

Oggi ho trovato conferma a questi miei pensieri in questo articolo: Le donne nei media arabi (che è anche il titolo di un libro) . Vi si dice che le donne che hanno partecipato alle rivolte della primavera araba non hanno ottenuto nessun miglioramento  legislativo della loro condizione , ma i media paiono più vicini alle donne. D’ altro canto le giovani più acculturate stanno usando i media con molta spigliatezza e libertà, ma c’ è il grande inghippo dell’ analfabetismo ancora molto diffuso tra le donne .

Due notizie ….per riflettere…

Ha fatto giustamente scalpore la notizia della lezione tenuta dal comandante Schettino alla Sapienza   e bene sta facendo il rettore a prendere le distanze da quell’ iniziativa a dir poco sconcertante…. Siamo d’ accordo: Schettino non è stato ancora condannato ed è logico ritenere che non sia stato il solo a sbagliare nella notte tragica dell’affondamento della nave da crociera Concordia , ma da questo a proporlo come modello educativo e di professionalità mi pare che ce ne manchi…. E mi spiace per i giovani universitari che si son visti proporre una simile iniziativa ….probabilmente il docente responsabile dell’ evento li stimava molto poco ….

C’ è un’ altra notizia che ha come protagoniste invece due ragazze di 20 e 21 anni. Sono andate in Siria, in una delle zone più calde del mondo , sia per la guerra civile sia per l’ avanzare del fanatismo di matrice islamica ( notoriamente poco indulgente con le donne che si espongono in pubblico- è di pochi giorni fa la condanna delle donne che sorridono in pubblico pronunciata da un viceministro turco) . Il motivo della loro spedizione è senz’ altro encomiabile ed esse meritano tutta la mia ammirazione. Tuttavia mi pare sia stato molto imprudente da parte di chi  ha autorizzato questa missione lasciare partire due ragazze così giovani da sole…….C’ è stato certamente un errore di valutazione  della situazione e una sopravvalutazione di quanto due ragazze ventenni  potessero fare per affrontarla…

Restiamo umani.

Restiamo umani  è lo slogan che contraddistingue l’ iniziativa in aiuto della gente di Gaza in risposta a questo appello :

“Quello di cui abbiamo bisogno e’ intervenire per provvedere ai bisogni urgen-
ti di quasi 2500 persone, cioe’ 360 famiglie che sono rifugiati nelle due
scuole della Sacra Famiglia del Patriarcato Latino e nella scuola Ortodossa..
noi ci siamo impegnati a dare loro cibo, latte, pampers, e gasolio.. dunque ci
siamo assunti un grande impegno.. perciò ogni dono che riceviamo sarà utiliz-
zato in questa direzione cioè nell’intervento immediato..

Ma dopo la fine della guerra vogliamo intervenire con un più ampio progetto
nel settore umanitario e medico.. percio’ abbiamo lanciato il nostro appello
tramite Caritas Internationalis sperando di ricevere una somma significativa
per poter realizzare tutto questo.”

Questo appello comparirà nel volantino che verrà distribuito in chiesa domenica prossima , quando si inviteranno gli Erbesi a partecipare alla raccolta fondi indetta dalla Caritas Ambrosiana. Con la distruzione dei tunnel non si ferma solo l’ arrivo delle armi, ma anche il rifornimento  di ciò che serve alla popolazione di Gaza chiusa nei “territori”

Dedicato a Marisa.

Marisa Benaglia, la fisioterapista che da anni viveva in Africa non c’ è più.

Io non la conoscevo, ma sono in molti in città a piangerla: ne parlano come di una donna meravigliosa, che ha dedicato la sua vita ai bambini del Kenya , alla loro cura e alla loro istruzione. Ora, dopo una breve malattia si è spenta all’ età di 55 anni. Credo che la foto che la ritrae qui accanto riassuma il significato che lei ha voluto dare alla sua vita.

In casi come questi ci si chiede inutilmente : perchè proprio lei? perchè così presto? ….ma nessuno può dare una risposta se non la Fede che ha così fortemente segnato la vita di Marisa.

 

Tragedia della solitudine.

Uccide la madre 89enne.

Credo che nessuno possa dirsi innocente tra coloro che conoscevano la condizione di quella famiglia……Quanto può essere dura la vita di chi deve accudire giorno e notte per decenni una persona non autosufficiente, se non ha il supporto di altri familiari, di istituzioni locali civili e umanitarie?  Solo chi ha vissuto una situazione simile può saperlo….

Per questo credo che nessuno abbia il diritto di puntare il dito, ma che ognuno debba chiedersi  come mai in una città come Erba in cui operano tante associazioni di volontariato una situazione simile sia stata ignorata (spero di no) o sottovalutata. Per parte mia provo solo una profonda compassione per tutti i protagonisti di questa tragica storia di solitudine disperante.

Fino a quando?

Segnalo questo articolo che, partendo dalla guerra in Palestina, ripercorre ricordi lontani, ma che purtroppo disegnano una realtà che non cambia : sempre bombe, paura, morti, ….

Vengono in mente le immagini di qualche tempo fa, quando Peres e il capo dei Palestinesi si trovarono a pregare insieme con papa Francesco: abbiamo sentito allora molte parole di buona volontà, ma è difficile tradurle in azioni concrete, specialmente quando forse trovare una soluzione non conviene a nessuno. Trovare una soluzione vuol dire riconoscere i diritti dell’ altro e forse è proprio quello cui non si vuole arrivare….. E così dopo la tregua più o meno duratura ricominceranno gli inutili e velleitari lanci di razzi e le ritorsioni sanguinose e violente e altre generazioni cresceranno nella paura e nell’ odio. Fino a quando?

Scuole chiuse: partono i lavori?

E’ una buona notizia: a Baronissi, nel salernitano durante l’ estate verrà ristrutturato un vecchio edificio scolastico .

Questa idea di dare impulso alle attività produttive partendo dalla ristrutturazione delle scuole è piuttosto vecchia; ne aveva parlato Bersani quando governava Berlusconi e la crisi stava facendo sentire i primi morsi. Sarebbe un modo per consentire di aprire tanti piccoli cantieri, di creare posti di lavoro e far ripartire un settore che, a quanto si dice, è in grave sofferenza. Oltre a ciò, credo che offrire ai nostri ragazzi scuole più sicure e più accoglienti sia un modo per far sentire loro che lo Stato, la società, si cura di loro e del loro diritto all’ istruzione in condizioni più dignitose e questo, alla lunga, potrebbe avere benefici effetti sul modo di percepire le istituzioni.

Domanda: quanti saranno in tutta Italia i plessi scolastici che potranno essere ristrutturati? L’ efficacia o meno dell’ azione del governo a questo riguardo potrà essere misurata dalla risposta a questa domanda…

Che doppio!!!

Due tenniste italiane hanno conquistato il trofeo di Wimbledon per il doppio femminile.

E’ una grande impresa: nessun italiano  aveva mai trionfato sull’ erba di Wimbledon e ci sono riuscite loro , Sara Vinci e Roberta Errani , che hanno così vinto in coppia tutti i più prestigiosi tornei del mondo. Bravissime!