Alla scuola di italiano per stranieri c’ era quest’ anno una bella ragazza brasiliana che si è sposata recentemente con un italiano.
Mercoledì sera estivo a Erba.
Ieri sera Davide ed io siamo andati in centro a Erba: dovevamo festeggiare la consegna della pagella e la promozione ed era particolarmente gradita la coincidenza con le feste del mercoledì sera in città.
Siamo arrivati molto presto , quando ancora non erano state allestite tutte le attrazioni della serata e questo ci ha consentito di gustarci il nostro gelato in perfetta tranquillità, senza fare code e comodamente seduti davanti al bar. Abbiamo poi fatto un giro sulla via principale e abbiamo visto una pregevole mostra di coperte patchwork e un’ esposizione di quadri sotto i portici. I vari gruppi musicali sparsi in diversi punti strategici, cominciavano appena ad esibirsi e noi stavamo già tornando: Davide si sentiva stanco. Poi abbiamo visto un enorme scivolo che aspettava di essere popolato e Davide si è improvvisamente accorto di essere pieno di energie.
Insieme a noi sono entrati altri bambini e tutti hanno assalito la grande struttura gonfiabile su cui si sono arrampicati con entusiasmo per poi lasciarsi andare a tuffi emozionanti. Per mezz’ ora Davide non ha avuto un attimo di sosta e alla fine era quasi paonazzo in viso e grondante di sudore, ma era molto soddisfatto.
Ci sarebbero state molte cose interessanti da seguire , tra l’ altro anche una “relazione” sulla salute della donna tenuta da un medico dell’ Ospedale locale, ma noi eravamo già sulla strada del ritorno.
Portobello a Modena.
A Modena…per chi è in difficoltà
Mi sembra degna di menzione questa iniziativa , denominata Portobello, che prenderà il via fra una decina di giorni a Modena:un supermercato gestito da volontari in cui non si paga in danaro, ma con il lavoro. In questi tempi difficili iniziative come questa dovrebbero sorgere in ogni città .
Donne pakistane : quante Malala!!
Il paese in cui studiare è un crimine.
In Pakistan se sei donna e vuoi studiare rischi la vita. Le notizie di assalti a scuole femminili si ripetono periodicamente e ora un autobus di studentesse universitarie è stato fatto oggetto di un attacco terroristico: una bomba esplosa a bordo ha ucciso 12 ragazze e ne ha ferito numerose altre, che sono state trasportate all’ ospedale . Ma a questo punto anche l’ ospedale è stato attaccato e sono state necessarie ore di combattimenti per riportare la calma.
Quanta paura hanno i talebani delle donne? Quanta paura hanno dell’ istruzione? Sanno che istruire una donna vuol dire dare un’ accelerazione vertiginosa al miglioramento delle condizioni di vita all’ interno delle famiglie e nella collettività e questo può mettere a repentaglio lo strapotere arrogante e miope dei talebani .
Ognuna delle ragazze coinvolte in questo ennesimo attentato è un’ altra Malala ((la studentessa quindicenne pakistana che si è sempre battuta per il diritto allo studio delle sue coetanee e che per questo ha subito un attentato).
Stando così le cose, sarebbe importantissimo che a Malala fosse conferito il premio Nobel per la pace (ho anch’ io firmato questa proposta).
Credo che se questo accadesse, sarebbe il riconoscimento dell’ eroismo di tutte le giovani donne che in quella parte del mondo rischiano la vita per affermare i loro più elementari diritti. Malala è ormai un simbolo , una bandiera che rappresenta tutte le donne che combattono contro il fanatismo di chi va incontro al futuro con la testa rivolta al Medioevo.
Domani a Carpi Focherini beato.
5/9/44 all’alba
Maria carissima,
prima di partire per la nuova sede che mi allontanerà ancor per poco, spero , da te ti rinnovo il saluto di ieri sera.
Sto bene, sereno e tranquillo riprendo il cammino e in fiduciosa attesa prego e spero che l’ultima tappa sia più che breve.
Il Signore ci accompagni e ci benedica ed accettando il nuovo sacrificio più tuo che mio lo ricambi evangelicamente in tante benedizioni ed in tante grazie per tutti.
Ò avute le tue lettere del 24 e del 25 che attendevo in ansia e che ò salutate col più grande piacere. Viatico più bello non potevo ricevere.
Baciami ancora tutti i piccoli ed accetta col cuore più intensamente affettuoso tutte le più belle espressioni della gratitudine per tutto il bene che mi hai voluto e mi vuoi per tutto quello che di bene mi hai fatto per tutte le gioie che mi hai donato per la lieta corona di figli che mi hai offerto.
Di tutto il Signore terrà conto.
Dio sia con te, ti guidi, ti accompagni, ti preservi, ti benedica.
È la preghiera di ogni momento col cuore più rassegnato alla sua volontà. Fede e coraggio non mi mancano e ne chiedo ogni giorno al Signore per te che delle vicenda porti il carico più doloroso e pesante. E per te prego tanto tanto, più che per me che non abbisogno altro che di sapervi sicuri e tranquilli. – A me non pensare, non ti preoccupare che sto benissimo e non abbisogno di nulla.
Ed ora andiamo. Ma prima un caldo bacio per te e per tutti. – Rassicura Mamma e Babbo. – Nella piena fiducia in Dio ti bacio, anche per tutti i piccoli e ti abbraccio teneramente.
tuo Odo
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Sembra essere una normale lettera di un uomo innamorato della moglie che si prepara a un breve periodo di lontananza, tanta è la serenità che traspare dal testo…..invece è una delle lettere che Odoardo Focherini riuscì a far pervenire alla moglie dalla prigione in cui era rinchiuso , prima di partire per un lager dove troverà la morte pochi mesi dopo. Nel momento in cui la lettera viene scritta , Focherini è in carcere da quattro mesi circa e si può immaginare che non fosse proprio una vita facile, ma nella lettera non compare una sola parola di lamento o di autocommiserazione; i suoi pensieri e le sue preghiere sono unicamente per la moglie trentacinquenne che resta da sola a casa con i suoi sette figli e per i genitori.
Arrestato per aver aiutato oltre un centinaio di ebrei a sfuggire alla cattura , certo sa quale destino può attenderlo, ma la sua fede è tanta da fargli accettare con serenità anche l’ ingiustizia che lo ha colpito.
Domani a Carpi Odoardo Focherini verrà beatificato con una solenne cerimonia nella bellissima piazza della città.
Di Villa in villa a Erba.
Insegnare: sempre più difficile?
A Lecco: riapre una pizzeria confiscata alla criminalità.
Dal sito di Libera informazione viene una buona notizia: una pizzeria confiscata nel lontano 1996 alla criminalità organizzata e utilizzata in seguito come archivio, verrà presto riportata alla sua primitiva utilizzazione secondo un progetto di Libera.
A condurla saranno gestori di riconosciuto valore professionale nel campo della ristorazione e con una particolare attenzione ai valori della legalità. Così là dove la criminalità ordiva le sue trame e i suoi loschi affari, si creerà lavoro buono, onesto trasparente, LEGALE!!!