Genitori attivi.

Partecipazione attiva.

In tempo di crisi , sempre più spesso mancano i fondi per la manutenzione ordinaria degli edifici pubblici e allora cosa fare?

Legambiente a Como ha coinvolto i genitori degli alunni di molte scuole nei lavori di imbiancatura delle aule, di riordino di giardini e spazi interni ed esterni. Questo ha fatto risparmiare alla collettività somme ingenti  e assicura ai bambini di poter vivere i tempi scolastici in ambienti accoglienti .

E’ un modo di partecipare alla vita della comunità che induce anche un altro effetto positivo: quello di far sì che le cose comuni diventino più nostre e cominciamo così a rispettarle di più. E’ cosa nota che , al contrario di altri paesi, noi qui in Italia abbiamo case  pulitissime, nelle quali spesso ci si sente quasi a disagio per la paura di incrinare l’ ordine perfetto, che vi regna sovrano, con una briciola caduta o con un’ impronta impolverata, mentre non abbiamo la stessa cura degli spazi pubblici, che spesso mostrano evidenti i segni dell’ incuria e della maleducazione.

Cominciare a prendersi cura delle scuole potrebbe innescare una benefica inversione di tendenza …..anche per i ragazzi sarà più difficile pensare di imbrattare muri o danneggiare suppellettili varie, se sapranno che lì c’ è anche il lavoro dei loro genitori.

Il papa del sorriso e il papa della tenerezza.

 

 

In questi giorni mi torna sempre in mente papa Luciani ,il Papa del sorriso, quello che disse che ” Dio ci è più madre che padre”, intendendo che Egli e’ sempre pronto a capirci, a perdonare , a prenderci come siamo come fa ogni buona madre coi propri figli.

 

Trovo molto vicino a lui  l’ attuale Papa Francesco: molto simili fisicamente, stesso sorriso buono e carico di simpatia e semplicità. Anche papa Francesco accentua l’ aspetto di un Dio che è misericordia sempre, e ci dice che  non ci si deve vergognare della bontà, anzi della tenerezza….

Papa Luciani non ha avuto tempo di lasciare un’ impronta profonda nella Chiesa, vista la brevità del suo papato; spero invece che questo sia consentito a Papa Francesco, che coi suoi gesti semplici e per questo estremamente rivoluzionari  ha indicato la strada che intende perseguire .

 

 

 

 

Donne Naturalmente adatte o inadatte?

Le Donne sono Naturalmente inadatte a compiti politici…….
Questa frase , pronunciata dal neoeletto  Papa Francesco qualche anno fa, mi pare molto anacronistica e lo dico con tutto il rispetto che sento per una persona che ,Gia’ dalle sue prime mosse come Vescovo di Roma, fa sperare in riforme sostanziali della Chiesa.

Certo quando Sua Santita’ pronuncio’ quella frase non aveva tenuto conto delle tante regine (Elisabetta I, Maria Teresa d’ Austria, La Regina Vittoria ….) e delle tante donne che hanno ricoperto e ricoprono cariche importanti nel mondo politico : Margareth Tatcher, Hillary Clinton, Golda Meir, solo per citarne qualcuna.  

Ma soprattutto non aveva piu’ presente il ruolo ricoperto da una grande Santa Gia’ nel Medioevo: Santa Caterina da Siena, che fu in grado di influenzare la politica del suo tempo fino a indurre il Papa di allora a tornare a Roma.

Se poi non fosse ancora convinto di aver preso il Classico granchio, gli consiglierei la lettura del discorso di insediamento della Presidente della Camera, Laura Boldrini (se Anche qualcun altro lo volesse rileggere lo puo’ trovare su www.nonnaonline.it), Donna che ha dedicato la sua vita ai piu’ sofferenti e bistrattati della terra: i rifugiati. Non so se la Boldrini sia credente, ma e’ certo che avrei molte volte gradito che le stesse parole pronunciata da lei fossero dette da qualche principe della Chiesa, piu’ interessato agli Affari che a ricordare la missione ricevuta dalla Chiesa : amare e sostenere I poveri, gli umili e gli oppressi.

P.S. Tutti possiamo sbagliare, l’ importante e’ saper riconoscere I propri errori e trarne profitto.
P.P.S. Naturalmente anch’ io posso sbagliare e puntualmente Leggo oggi vari arcticoli che contestano il fatto che Bergoglio abbia pronunciate le parole che gli ho attribution anch’ io in questo post….mi appello pertanto alla Sua misericordia e spero che sia proprio lui a dimostrare coi fatti il suo apprezzamento per le donne, valorizzandone finalmente il ruolo all’ interno  della Chiesa

A Como: bar “slot free”.

Slot al bando!!!

Leggendo l’ articolo de “La Provincia di Como” vien da pensare  che non sempre si deve aspettare che siano le istituzioni A prendere provvedimenti per migliorare la qualita’ del nostro stare insieme.

Lo stato da una parte incentiva il gioco d’ azzardo in vari modi (slot machine, gratta e Vinci, lotto, superenalotto, ecc….) , dall’ altra istituisce poi centri per il recupero di coloro che rovinano se stessi e le proprie famiglie proprio accanendosi a tentare la fortuna.

Il giornale che ho citato sopra si e’ fatto promotore di una  iniziativa degna di attenzione: invita  i cittadini a segnalare i bar “Slot free” (senza macchinette per giocare)’ I cui proprietari o gestori non vogliono piu’ sentirsi corresponsabili di quella che e’ ormai una piaga sociale.

Credo che questo sia un bel modo per incoraggiare anche altri locali a seguire questa strada: gli antichi diceva no che il denaro non puzza, ma sarebbe ora di cominciare a dire invece che e’ bene rinunciare al denaro che trasuda dolore e a volte Anche sangue.

Francesco I.

Cardinal Bergoglio: cosa si diceva di lui otto anni fa….

Ho trovato su Twitter la segnalazione  di questo articolo scritto otto anni fa da Cazzullo sul Corriere. Mi pare che ne venga fuori il retratto di un grande uomo sotto ogni aspetto: figlio di un ferroviere piemontese emigrato in Argentina, laureato in chimica entra in seminario a 22 anni. Ordinato sacerdote, fa una rapida carriera all’ interno dell’ ordine dei Gesuiti. Durante il periodo della dittatura si prodigo’ per salvare  molti preti e laici dalla crudele repressione da parte del regime   Militare

Spartano nello stile di vita, e’ stato sempre vicino ai poveri.

Gia’ molti cercano di trovare nella sua vita Angoli  oscuri su cui indagare, ma forse Papa Francesco I Sara’ proprio quello che aspettavamo: il nome che si e’ dato indica l’ intenzione di segnare una svolta , la stessa forse messa in atto da un povero frate di Assisi molti secoli fa e dimenticata da troppI  e da troppo tempo.

Fare rete sulla rete

W&W = With and Within

E’ una community di sole donne, quasi cinquantamila al momento.

Una community di donne creative ed in movimento, che non si danno per vinte: cosi’ si legge sulle pagine di W&W. Ogni mamma puo’ trovarvi un consiglio di altre mamme, ogni Donna in cerca di lavoro puo’ trovare  modo di pubblicizzare le proprie competenze  e Anche qualche Buona occasione; se poi sei una creativa  puoi propagandare il frutto del tuo ingegno  e magari trovare acquirenti o chi puo’ metterti in contatto con chi potrebbe essere interessata al tuo lavoro.

Ci sono poi molti gruppdi che si occupano di interessi specifici, ma c’ e’ anche modo di scambiare qualche chiacchiera in liberta’.

Io ho appena scoperto questo sito, ma mi pare molto interessante e puo’ realizzare un nuovo modo  per le donne di “fare rete” sfruttando le innumerevoli potenzialita’ della rete di internet.

La città felice.

Una notte ho sognato che parlavi – libro di G. Nicoletti

Da molti anni seguo alla radio la rubrica “Melog” di G. Nicoletti, ma solo da poco ho scoperto   quale dramma sia riuscito a tenere nascosto per tanto tempo dietro la  fine ironia e il disincanto con cui mette sotto la lente di ingrandimento fatti e problemi del mondo d’ oggi.

Il giornalista in questione è padre di un ragazzo autistico, di quelli per cui si può sognare che parlino solo in una notte felice. Ora ha scritto un libro sulla sua esperienza di genitore  e intende portare avanti un’ idea: creare a Roma una città per ragazzi autistici, dove essi possano trovare occasioni di incontro e stimoli per riempire il tempo delle loro giornate spesso troppo lunghe e vuote.

Stamattina Radio 24 ha dedicato a questa iniziativa un servizio all’ interno del notiziario e ha assicurato l’ appoggio della radio e del giornale cui è legata alla sua realizzazione.

Credo che comprerò il libro di Nicoletti e spero che lo facciano in tanti perchè la “Città felice dei ragazzi autistici” possa diventare realtà.

Siamo radioattivi anche noi?

Cinghiali al cesio.

Nel maggio 1986 , insegnavo in una classe quarta, che avrebbe dovuto partecipare a una settimana “verde” sulle montagne  vicine. Già l’ idea di stare 6 giorni fuori casa non mi sorrideva, poi arrivò la notizia del disastro di Chernobyl e della nuvola radioattiva che si era diretta proprio sul nord-ovest dell’Italia e questo mi indusse a opporre un netto rifiuto ad aderire all’ iniziativa promossa dal Comune: nessuno avrebbe potuto convincermi che non fosse pericoloso  portare dei bambini nei boschi battuti da piogge insistenti cariche di radioattività e alla fine tutti si convinsero che sarebbe stato meglio soprassedere.
In quei giorni molti si producevano in previsioni su ciò che sarebbe accaduto a distanza di tempo nei boschi dei dintorni, contaminati dal cesio 137 e quali danni sarebbero derivati alla popolazione. Si parlava di aumento della mortalità  a causa di tumori nel giro di qualche decennio.
Ora la notizia che nella Valsesia ci siano dei cinghiali radioattivi non è da sottovalutare; se i cinghiali sono radioattivi in quella zona, lo saranno anche altri animali delle altre valli del nord? E’ logico pensarlo. Saranno radioattivi anche i funghi o le castagne o le nocciole? Sarà da addebitare a questa situazione ambientale il calo drastico della fertilità delle giovani coppie? Sarà possibile disinquinare l’ ambiente? Con quali costi? E infine ci si può chiedere quanto siamo radioattivi tutti noi?
I sostenitori dell’ economicità dell’ energia nucleare, mettono in conto anche questi effetti collaterali o
fingono che non esistano?