Ancora sul 25 Aprile….

L’accusa è: la sinistra si è appropriata del 25 aprile!!! Ma possiamo chiederci il perché?

Non è che forse la destra non sentiva questo giorno come una festa, ma come una data tanto funesta da dover far finta che non si fosse mai verificata? Sappiamo che la Resistenza è stata combattuta da uomini e donne appartenenti a culture diverse, ma tutte con il desiderio di costruire una società democratica. Chi si è schierato contro la Resistenza, anche solo per fedeltà a un giuramento (estorto perché pronunciato in condizioni di sudditanza psicologica) ha ritenuto più importanti altri valori, diversi dalla democrazia.

Ora che tali condizionamenti non ci sono più, perché continuare a difendere scelte fuori dal tempo e dal contesto culturale in cui viviamo ora?

Se puoi   essere di destra  o di sinistra oggi, lo dobbiamo a chi ha scelto di stare dalla parte della libertà anche a costo di enormi sacrifici e a costo  della vita stessa.

Il mio amico Giorgio mi ha parlato del suo papà che è stato nei campi di lavoro in Germania e mi raccontato delle sue sofferenze, tali da non riuscire nemmeno a raccontarle ai suoi familiari: era troppo dolore riaprire quel cassetto dei ricordi e rievocare la fame, il freddo, la stanchezza, la paura…

Davanti a tutto questo gli interessi di partito non contano e non devono contare: ciò che conta è essere consapevoli del bene immenso che è la libertà e custodirlo ogni giorno, per rendere onore a chi l’ha pagata a un così caro prezzo.

Cerimonia della premiazione del concorso letterario per le scuole medie.

premiazione concorso 2023Quello di ieri è stato un pomeriggio memorabile: sette ragazzi delle medie hanno ricevuto il premio per la loro partecipazione al concorso indetto dall’UTE di Erba APS sul tema del rapporto con i nonni. Maestra di cerimonie è stata la nota scrittrice (poetessa, attrice) Rosanna Pirovano, alla presenza del Vicesindaco Sofia Grippo, dell’assessore alla cultura Anna Proserpio, della commissione valutatrice e del Presidente UTE, Umberto Filippi.

La lettura dei  racconti dei ragazzi ha suscitato nei presenti qualche risata divertita, ma anche tante lacrime di commozione vera.

1682193023136Sono state poi mirabili le esibizioni dei due musicisti, Matteo Fedeli (violinista) e Giacomo Corbetta (pianista), che ci hanno incantato per la loro bravura. Il momento più emozionante è stata la premiazione di una bambina proveniente dall’Honduras: i suoi nonni , per la prima volta in Italia, erano presenti in aula ed è stata sottolineata con molti applausi  la fortunata coincidenza del tutto casuale.

I ragazzi premiati hanno avuto un buono da 250 euro da spendere in libri e materiale didattico e questo sarà un bell’aiuto per le famiglie all’inizio del prossimo anno scolastico.

 

Domani festa in sala Isacchi: Premiazioni del concorso letterario.

Domani, in Sala Isacchi, avrà luogo una bellissima festa, che vedrà protagonisti i ragazzi delle medie di Erba, premiati per la loro partecipazione al concorso indetto dall’UTE: Scrivi e racconta una storia (sottotitolo: il rapporto con i nonni)

Come ho già avuto modo di dire, sono arrivati tanti componimenti (più di 120, se ben ricordo), tutti interessanti e coinvolgenti; alcuni rivelano anche una spiccata attitudine alla narrativa. Erano previsti all’inizio sei premi, ma, poi ,  siamo riusciti a trovare, in corso d’opera, un altro sponsor e quindi i ragazzi premiati saranno sette.

A consegnare i premi sarà la presidente della giuria, la poetessa, scrittrice e attrice, Rosanna Pirovano, molto conosciuta  non solo nel nostro territorio. A rendere più solenne, festosa e speciale questa giornata contribuirà la presenza del maestro Matteo Fedeli, violinista di chiara fama internazionale, accompagnato da un virtuoso del pianoforte, il maestro Giacomo Corbetta.

I ragazzi riceveranno un buono da spendere in libri e materiale didattico. Con questa iniziativa, la nostra associazione (UTE-Erba APS) vuole manifestare concretamente la sua vicinanza ai giovani, incoraggiando i più meritevoli.

La pace della NATO e quella di De Foucauld

Non posso accedere alla lettura integrale di questo articolo, visto che non sono abbonata a Repubblica, ma già la lettura del titolo mi mette i brividi. Questo rinforzare la presenza militare ai confini della NATO mi pare tutto tranne che un segno di speranza di pace.

“Si vis pacem, para bellum” (se vuoi la pace, prepara la guerra) dicevano gli antichi Romani, ma io non credo che sia la ricetta giusta.

Sono più propensa a credere alle parole di Charles de Foucauld: LA PACE VERRA’

Se tu credi che un sorriso è più forte di un’arma,
Se tu credi alla forza di una mano tesa,
Se tu credi che ciò che riunisce gli uomini è più importante di ciò che li divide,
Se tu credi che essere diversi è una ricchezza e non un pericolo,
Se tu sai scegliere tra la speranza o il timore,
Se tu pensi che sei tu che devi fare il primo passo piuttosto che l’altro, allora…
La pace verrà.

Se lo sguardo di un bambino disarma ancora il tuo cuore,
Se tu sai gioire della gioia del tuo vicino,
Se l’ingiustizia che colpisce gli altri ti rivolta come quella che subisci tu,
Se per te lo straniero che incontri è un fratello,
Se tu sai donare gratuitamente un po’ del tuo tempo per amore,
Se tu sai accettare che un altro, ti renda un servizio,
Se tu dividi il tuo pane e sai aggiungere ad esso un pezzo del tuo cuore, allora…
La pace verrà.

Se tu credi che il perdono ha più valore della vendetta,
Se tu sai cantare la gioia degli altri e dividere la loro allegria,
Se tu sai accogliere il misero che ti fa perdere tempo e guardarlo con dolcezza,
Se tu sai accogliere e accettare un fare diverso dal tuo,
Se tu credi che la pace è possibile, allora…
La pace verrà.

 

 

Tutto il dolore del mondo.

Ieri sera la Via Crucis al Colosseo ha dato voce a tutte le sofferenze del mondo.

A portare la croce nelle tradizionali 14 stazioni, si sono alternate persone provenienti da tutte le zone più martoriate della terra:  da quelle afflitte dalla guerra a quelle devastate dal terrorismo che costringe intere popolazioni ad abbandonare le proprie case e ad affrontare viaggi pericolosi in balia di trafficanti senza scrupoli e di ogni avversità.

Ancora una volta al dolore del Crocifisso si è unito il dolore di un’umanità oppressa  non tanto da un fato ineluttabile, ma dall’ egoismo di chi coi soprusi e con la violenza più spietata vuole imporre le ragioni del proprio meschino tornaconto.

Chi raccoglierà il grido di dolore del mondo che ieri sera abbiamo ascoltato? Chi vorrà veramente far trionfare diritto e giustizia? Dietro le parole di tanti politici che proclamano il loro desiderio di pace ci sarà davvero una ferma volontà di perseguirla con onestà e fermezza?

Possiamo solo sperarlo e pregare.

A Brescia sulle orme di Paolo VI

Non dico certamente nulla di nuovo, affermando che ovunque il nostro paese offre meraviglie di arte, di cultura e di storia.

Paolo VI 3Il pellegrinaggio di sabato a Brescia mi ha fatto conoscere una città diversa da quella che avevo sempre immaginato, visto che non mi ci ero mai soffermata. Ne avevo l’idea di una città industriale un po’ grigia, poco attraente, invece ho scoperto che nasconde tesori inestimabili: il duomo vecchio con la sua struttura originalissima, inconsueta ti sorprende anche per la sua austera semplicità che ti riporta indietro di un millennio. E che dire della chiesa del Corpo e del Sangue di Cristo, meglio nota come del San Cristo? Non è più adibita al culto, ma le sue pareti e il suo soffitto sono meravigliosamente affrescati con immagini altamente suggestive. Sfortunatamente non abbiamo potuto sostare nella zona del foro romano o al museo di S. Giulia: occorrerebbe una giornata intera dedicata a questi siti per poterli apprezzare. L’ultima tappa era a Rodengo di Saiano, dove ci ha accolto un frate olivetano che ci ha illustrato la storia, l’architettura e le opere d’arte dell’antica abbazia dedicata a S. Nicola e a Paolo VI.

Già, Paolo VI …. in tutto il nostro pellegrinaggio abbiamo incontrato questa figura che ha segnato il secolo scorso e ha lasciato grande impronta di sè in ogni luogo in cui ha esercitato la sua missione religiosa.

Fine della siccità?

Che siamo tutti preoccupati per la scarsità di piogge (per non dire assenza) in questo inverno, almeno qui nelle nostre zone, è inutile dirlo. Vediamo tutti i fiumi al minimo della portata come se fossimo in agosto e, solo per dirne una, io ho dovuto (prima volta nella mia vita) innaffiare l’aiuola per consentire a primule e viole di fiorire.

Se si protraesse questa situazione credo che saremmo in grave difficoltà nei prossimi mesi estivi, ma qualche meteorologo ci dà qualche motivo per ben sperare … a noi conviene credergli e fare qualche danza della pioggia.

Riflessioni sul voto.

Ebbene sì! Ci godremo ancora per cinque anni la sanità lombarda targata Lega e FdI!!!

Ai Lombardi deve essere piaciuta molto la gestione della pandemia da parte del governatore (ricordate i primi malati di COVID ricoverati nelle RSA??), visto che lo hanno riconfermato …. e devono aver gradito anche il fatto che non esiste una sanità a livello territoriale ….

Quanti sfottò e quanti risolini di compatimento si sono visti e sentiti sul PD partito bollito, partito in confusione, partito in liquidazione, ma mi pare che abbia tenuto, mentre chi lo dava ormai per spacciato (Terzo Polo) si ritrova ridotto ai minimi termini.

L’amarezza più grande però è constatare le dimensioni dell’astensionismo: chi si astiene è come se insultasse le tombe dei tanti che hanno dato la vita perchè potessimo votare liberamente. Tanti nel mondo lottano ancora per conquistare questo diritto e noi qui non sappiamo apprezzare la fortuna di poterlo esercitare.