Uomini veri.

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Questa mattina due notizie hanno attirato particolarmente la mia attenzione: forse la notizia che Berlusconi non si ricandida e che ha indetto le primarie nel suo partito (che non c’è più)? Nooooo !!!

Sono due notizie diverse tra loro, ma legate da un comune denominatore: il conferimento della medaglia al valore a Carmela, la ragazza che è morta per difendere la sorella dal macho cavernicolo di turno, e quella che compare nell’ articolo linkato sopra: è iniziata una campagna contro la violenza sulle donne, per iniziativa di un gruppo di uomini…Era Ora!!!
Con tutto quello che sta succedendo, si sono avviate numerose campagne, ma sempre rivolte alle donne, le vittime, per incoraggiarle a ribellarsi e a trovare strategie di difesa, cosa certo lodevolissima, ma mai si era vista una reazione da parte della categoria “UOMINI VERI” per prendere le distanze da una mentalità machista propria di chi non è riuscito a crescere e a vedere nella donna una compagna con uguali diritti, ma solo una preda da possedere.

Mi pare un buon segnale che fa accendere un lume di speranza : forse la morte così assurda e atroce di una ragazzina di 17 anni, che non è fuggita davanti alla furia bestiale dell’ assassino, ma si è lanciata in difesa della sorella, ha scosso anche le coscienze di quella parte della società che fino ad ora aveva voltato la testa dall’ altra parte.

Tentativi di riorganizzazione….

Nel tentativo di riorganizzare la mia esistenza e di riempirla di un qualche senso, mi sto guardando attorno per trovare occasioni di impegno sociale ed ecco che appena ho messo il naso fuori dalla porta (metaforicamente) mi son piombate addosso tante possibilità di impiegare il mio tempo in tanti modi diversi , tutti molto stimolanti.

All’ UTE (Università Terza Età) deve essersi sparsa la voce che so accendere un computer ed ecco che mi hanno proposto di affiancare il tecnico che si occupa della registrazione audio-video delle lezioni (!!!!) : sono molto scettica circa le mie capacità di apprendimento in questo campo, ma umilmente cercherò di imparare , pur non potendo garantire risultati a breve termine.

Oggi invece sono andata alla Casa della Gioventù , su invito di una ex-insegnante che si dedica all’ insegnamento dell’ italiano agli stranieri. Ho scoperto così un mondo nuovo per me e forse sconosciuto ai più.
Tanti giovani, tante donne ( anche coi bambini nei passeggini)di nazionalità diverse sono arrivati , si sono iscritti ai corsi e si sono seduti sui banchi ansiosi di imparare quella lingua che permetterà loro di trovare un lavoro, di seguire i figli nei compiti, di muoversi con più tranquillità nell’ ambiente in cui vivono.

Anch’ io ero un po’ spaesata come loro, ma il lavoro è tanto che subito mi hanno assegnato il compito di gestire il gruppo dei nuovi iscritti per sottoporre loro un breve test mirante ad individuare il loro livello di comprensione della lingua.

Fortunatamente è venuta in mio soccorso una “collega” già esperta che ha preso in mano la situazione e ha cominciato a insegnare le prime parole utili per presentarsi. C’ erano un ragazzo e una ragazza pakistani, due fratelli indiani con la loro mamma e due ragazze del Togo.

E’ stato molto bello vedere con quanto impegno tutti seguivano la lezione e addirittura commovente, direi, vedere la mamma indiana un po’ smarrita affidarsi ai suggerimenti dei due figli.

Il gruppo che gestisce questa benemerita attività è composto solo da donne (almeno così mi è parso di capire) che dedicano una parte del loro tempo a costruire un ponte tra culture diverse per contribuire all’ integrazione dei “nuovi italiani” : ancora una volta mi vien da dire “W LE DONNE!!!”

Selay, costruttrice di pace.

Una coraggiosa giovane donna afghana.

Si chiama Selay, ha 28 anni, è afghana e si batte per i diritti delle donne e dei bambini nel suo paese.
Selay incontra le donne, insegna nelle case, fa un lavoro capillare per combattere tradizioni che risalgono alla notte dei tempi e che fanno delle donne e delle bambine quasi una merce di scambio tra famiglie, esseri di serie B cui è inutile riservare istruzione o anche cure sanitarie adeguate.

Nell’ articolo Selay paventa il momento in cui le forze occidentali lascieranno il paese in balia dei talebani … io credo però che se i paesi occidentali, pur ritirando le truppe militari, continueranno a sostenere le organizzazioni che ora supportano il lavoro di Selay e , spendendo infinitamente meno di ora, incentiveranno l’ istruzione e gli investimenti in attività finalizzate allo sviluppo economico , forse la situazione potrà evolvere in modo positivo e Selay sarà facilitata nella missione che si è eroicamente scelta fin da ragazzina.

Ora questa giovane donna, coraggiosa costruttrice di pace, si trova in Italia per reperire fondi e io le auguro un grande successo.

I gioielli non sono più i migliori amici delle donne.

minatori sudafricani in rivolta.

L’ articolo qui sopra è della fine di settembre, ma ho preferito segnalare questo rispetto ad alri più recenti, perchè vi è anche descritta un po’ la situazione in Sud Africa oggi.
Dopo la liberazione di Mandela 20 anni fa, forse tutti abbiamo dato per scontato che l’ apartheid fosse ormai solo un ricordo e che finalmente si fossero affermati i diritti di ogni individuo, senza distinzione tra neri e bianchi. In realtà però non è così: all’ apartheid per motivi di razza si è sostituita una apartheid di classe: solo una minoranza di neri ricchi ha potuto beneficiare della fine della segregazione razziale, ma i poveri restano comunque ai margini, vittime di sfruttamento cinico e disumano da parte di società straniere e sudafricane.

Da due mesi i minatori sono in rivolta e la risposta è stata dapprima una violenta e sanguinosa rappresaglia con 34 morti, poi sono seguiti i licenziamenti in massa….tanto nei paesi confinanti non manca certo la mano d’ opera a bassissimo costo. Il braccio di ferro continua e il governo spalleggia i padroni delle miniere, ordinando sempre nuovi arresti .

Donne, non chiedete più gioielli in oro, platino o diamanti….ditelo ai vostri mariti e fidanzati che gradirete altri doni a Natale, magari acquistati nei negozi del commercio Equo e Solidale. Potrete indossarli a cuor leggero, senza sentire l’ odore di sangue che trasuda da certi gioielli.

Scuola e storie dal mondo…

Storia di Malala
Storia di Yom
Nella settimana che sta per finire sono comparse sui giornali due storie che mi hanno colpito in modo particolare; si possono leggere cliccando sui link qui sopra .
Una quattordicenne pakistana è in fin di vita per aver affermato il diritto suo e dei suoi coetanei di andare a scuola perchè il futuro offra loro una prospettiva diversa da quella di imbracciare un fucile. Qualcuno ha ritenuto queste sue parole così rivoluzionarie e pericolose da decidere di sopprimerla.

La seconda viene dal SUd Sudan ed è la storia di Yom: 40 anni, abbandonata dal marito, si occupa da sola dei quattro figli e li mantiene coltivando un po’ di terra. Nonostante ciò ha cominciato a frequentare la scuola coi suoi due figli più piccoli: vuole imparare a leggere e a scrivere.

Malala e Yom hanno capito che l’ arma più potente contro la fame, la povertà, il fanatismo è l’ istruzione, che mette le persone in condizione di conoscere meglio i propri diritti e
i propri doveri e che le rende meno manipolabili.

Purtroppo qui da noi pare che invece la scuola sia sempre meno considerata: gli edifici scolastici cadono a pezzi, gli insegnanti sono sempre più insoddisfatti e sono sempre meno i fondi che vengono destinati all’ istruzione. Ieri in molte città italiane ci sono state numerose manifestazioni studentesche per esprimere il disagio dei lavoratori della scuola e i timori dei giovani circa le prospettive per il loro futuro più che mai incerto.
Credo che i ragazzi abbiano ragione a urlare per le strade e mi auguro che lo facciano fino a che non venga riconosciuto alla scuola il ruolo (e quindi l’ attenzione) che le compete.

Mai più complici.

Mai più complici.

Segnalo un avvenimento che vuole attirare l’ attenzione sui FEMMINICIDI di cui abbiamo notizia quasi quotidianamente sui giornali e sui media in genere.
Al link indicato sopra si può conoscere il programma della manifestazione che avrà luogo a Torino nei giorni 13 e 14 Ottobre.

Interverranno personlità di rilievo per dibattere sulle varie sfaccettature del problema. Non si può continuare a restare indifferenti di fronte a un fenomeno così terribile: prenderne coscienza e impegnarsi per poterlo arginare, ed infine eliminare, sarà il modo migliore per non sentirsi MAI PIU’ COMPLICI.

Celentano a Verona

Ieri sera ho seguito il concerto di Celentano dall’ Arena di Verona,concerto che mi era sfuggito il giorno prima.
Che dire? Celentano è invecchiato molto: lo dice il suo viso un po’ incavato e stanco, lo dice il berretto che copre la calvizie, lo dice la giacca con le spalline imbottite per simulare un portamento gagliardo che non c’ è più, lo dice la voce non sempre ferma e le parole delle canzoni che sfuggono di tanto in tanto….ma ascoltarlo è stato come rivivere una vita…

Le sue canzoni hanno accompagnato tutte le tappe percorse in 50 anni da quelli della mia generazione e ad ogni melodia che veniva intonata potevi riandare a un preciso momento e riassaporarne l’ atmosfera e i sentimenti provati.
Anche Morandi, altro arzillo vecchietto, è riuscito a catturare l’ entusiasmo del pubblico e quando , molto commosso, ha cantato “Caruso” di Dalla si è dimostrato un grandissimo interprete, tanto che senza accorgermene anch’ io mi son ritrovata col ciglio umido di commozione.
Il pubblico cantava le canzoni più note, quelle che sono diventate patrimonio non solo di quelli della mia età, ma anche delle generazioni successive, che forse non hanno trovato personalità altrettanto spiccate tra gli artisti che le hanno rappresentate in musica.
Anch’ io, mentre stiravo, mi ritrovavo a cantare insieme al pubblico di Verona e a un artista che ha saputo regalare tante emozioni a tanta gente si può certo perdonare qualche stecca, qualche nota incerta ( due ore di spettacolo dal vivo metterebbero in difficoltà anche artisti più giovani) e anche qualche predicozzo di troppo.

P.S. le ormai famose prediche di Celentano sono sì insopportabili, ma hanno forse il merito di portare a riflettere anche gente non molto propensa a farlo ….

Attenzione al phishing!!!

Ieri mi è arrivata una mail che mi diceva di collegarmi al più presto con il sito delle Poste per sbloccare la carta di credito che era stata disattivata per motivi di sicurezza.

La cosa mi è sembrata subito sospetta e ho atteso di informarmi meglio. Stamattina mi è arrivata la stessa mail , speditami nel cuore della notte, ma con un particolare: il link indicato in calce al messaggio non portava più da nessuna parte.
Ho telefonato al direttore dell’ Ufficio postale che mi ha confermato quello che ormai avevo capito da me:

E’ UN TENTATIVO DI PHISHING , CIOÈ DI ADESCAMENTO , PER INDURRE IL DESTINATARIO DEL MESSAGGIO A FORNIRE I DATI DELLA SUA CARTA DI CREDITO E POTER COSÌ SVUOTARE IL CONTO !!!

Chiunque riceva messaggi di questo genere si guardi bene dal cadere nella trappola: nè le banche , nè le poste mandano mai richieste di dati via mail.

Tutti in guardia!!!!