Abbiamo trascorso 10 giorni in Romagna, Samuele, la sua mamma ed io. Sono stati giorni tranquilli contrassegnati dal gran caldo e dalle disavventure ferroviarie. Infatti all’ andata siamo capitati in una carrozza in cui dopo un’ ora di viaggio si è guastato l’ impianto dell’ aria condizionata e la temperatura ha cominciato a salire rapidamente tra le proteste dei viaggiatori (in quelle carrozze, come è noto, non è possibile aprire i finestrini).
A un certo punto il personale ferroviario ha cominciato a portare bottiglie d’ acqua e ha invitato i passeggeri a spostarsi in un’ altra carrozza, ma per noi il viaggio era quasi finito, ormai, e non abbiamo seguito l’ invito.
Al ritorno, quando siamo arrivati alla stazione di Cattolica , ci siamo resi conto che il nostro treno era troppo in ritardo e non ci avrebbe consentito di prendere la “freccia bianca” a Rimini, perciò abbiamo preso un taxi. Anche la ” freccia bianca” però portava 40 minuti di ritardo e siamo rimasti sulla banchina ad aspettare per quasi un’ ora: per fortuna non faceva troppo caldo.
Il ritardo si è accentuato man mano , ma siamo arrivati a Milano Centrale in tempo per prendere
(dopo un tratto in metropolitana) il treno per Erba, che per fare 40 Km. ci impiega più di un’ ora…!! In tutto ci abbiamo impiegato 7 ore, abbiamo speso 175 Euro (+ 92 di andata) e siamo arrivati a Erba che pioveva a dirotto e non avevamo ombrelli.: mi sono infilata un vecchio impermeabilino e sono corsa a casa a prendere l’ auto per caricare figlia, nipote e bagagli….. La prima cosa che ho fatto rientrando in casa è stata quella di buttare via il vecchio impermeabilino: non era servito a niente!!!
In tutto questo, Samuele, abituato ai lunghi viaggi, si è comportato da vero ometto e ha sopportato pazientemente tutti i disagi.