Ancora cantieri sul lungolago….

Come compito per le vacanze Samuele deve parlare di un monumento significativo di una città visitata durante l’estate. Per questo stamattina la sveglia è suonata più presto del solito per lui e per Davide (i miei nipoti di quasi 17 anni e 18 anni appena compiuti).

Fortunatamente era una mattina bellissima: c’era il sole, sì, ma spirava una piacevolissima brezza; il traffico poi è stato quasi inesistente fino al centro di Como, dove abbiamo trovato parcheggio appena entrati nell’autosilo. Samuele aveva scelto come meta della sua visita il Duomo di Como (anche perchè glielo avevo suggerito io perchè è proprio lì, vicino all’autosilo).

Era da un po’ che non andavo a Como e mi ha piacevolmente sorpreso vedere l’esterno della cattedrale perfettamente ripulito: la nitidezza delle pietre dava grande risalto alle sue linee semplici ed eleganti.

All’interno del duomo ci siamo soffermati sugli scorci più suggestivi e sui pannelli che ricostruiscono la storia di questo antico luogo di culto, poi , dopo esserci soffermati qualche momento in preghiera, ci siamo incamminati verso il lago. C’erano tantissimi stranieri per le strade e una lunga fila di turisti attendeva all’imbarcadero il proprio turno per accedere ai battelli che compiono il giro del lago.

Come ho già detto, la giornata era stupenda e il paesaggio incantevole, ma ho visto con grande rammarico che gran parte del lungolago è occupata dai cantieri, che da oltre 16 anni impediscono di godere appieno della bellezza del Lario e che sono costati più di 30 milioni di denaro pubblico!!

UTE: Una perla nascosta ad Alzate.

L’Italia è un paese davvero unico: in qualunque parte del paese vi troviate, statene certi, potete scoprire veri gioielli d’arte, magari sconosciuti, ma degni di attenzione e ammirazione.

Ne abbiamo avuto conferma ieri, andando a visitare la chiesetta di S. Giorgio ad Alzate, dove si può ammirare una pregevolissima “Ultima Cena” in cui è evidente il riferimento all’opera omonima di Leonardo, ma non manca di una propria originalità nella disposizione dei personaggi e nei loro atteggiamenti: certamente all’anonimo autore era stato chiesta un’opera come quella che Leonardo aveva completato pochi anni prima a Milano, ma lui ha voluto e saputo dare un’interpretazione personale di quel momento della vita di Gesù, ottenendo un risultato di grande bellezza e notevole suggestione.

Ultima Cena nella chiesa di S. Giorgio ad Alzate

Come sempre in queste occasioni erano venuti con noi alcuni ospiti di Casa Prina, ai quali si offre così l’opportunità di un momento diverso nelle proprie giornate.

Un grande ringraziamento va alle docenti del Romagnosi che preparano i ragazzi affinché in queste circostanze vestano i panni delle guide turistiche e bisogna riconoscere che sono sempre bravissimi nonostante la comprensibile emozione della prima volta in quel loro ruolo.

Ute: insieme è meglio!!!

Ieri, noi dell’UTE di Erba siamo andati in un angolo del nostro territorio forse sconosciuto ai molti. Siamo infatti andati alla chiesetta dedicata a S. Adriano in Olgelasca. E’ situata ai margini del bosco, immersa nel verde e raggiungibile soltanto percorrendo un sentiero sterrato che solo gli abitanti del borgo possono conoscere.

E’ un oratorio le cui origini si perdono nel tempo e che è stato pertanto soggetto a molte ristrutturazioni; è accertato comunque che nei secoli XI e XII ha subito delle trasformazioni volute dalle monache benedettine che ne erano proprietarie in quel periodo. E’ ipotizzabile che in origine fosse un tempio pagano, dato che solitamente i luoghi di culto precristiani venivano costruiti lontano dai luoghi abitati.

Le sue mura sono state edificate utilizzando pietre e sassi; all’interno si trovano dei pregevoli affreschi, che, purtroppo , sono stati in parte “divorati” dall’umidità. Sono ancora in buono stato le pitture dell’abside che rappresentano alcuni episodi della vita di S. Adriano, ma non manca il ricordo di S. Rocco e S. Bernardino, santi questi ultimi molto venerati nella nostra zona..

Come accade in queste circostanze, a farci da guida erano due ragazze preparatissime dell’Istituto Romagnosi per il turismo, accompagnate da due docenti. Si sono uniti a noi, come accade già da alcuni anni, gli ospiti di Casa Prina affetti da Alzheimer.

E’ ormai nella tradizione dell’UTE l’attenzione alle esigenze del nostro territorio ed è con questo spirito che i soci UTE, unitamente agli anziani della RSA, possono trovare occasioni per conoscere meglio i tesori della nostra zona, offrendo nel contempo ai ragazzi del Romagnosi un’opportunità di misurarsi in un campo che potrebbe diventare il loro lavoro del futuro.

Un grazie sentito all’UTE e al suo gruppo dirigente.

Quel cielo di Lombardia.

«….quel Cielo di Lombardia, così bello quand’è bello, così splendido, così in pace».

Così  il Manzoni descrive il cielo che Renzo, preso dai suoi pensieri non può notare, in quella mattina  serena in cui sta per varcare il confine con il territorio della Serenissima nei pressi di Bergamo.

Ed è questo stesso cielo sereno e splendidamente in pace che oggi brilla su questo angolo di Brianza. Il vento della notte ha cacciato ogni traccia di nuvole ed il cielo è così limpido come non accade troppo spesso.IMG20230807154712

Un po’ di Sicilia in Alto Lario.

Ieri coraggiosamente noi del gruppo “terza età” di Arcellasco abbiamo preso il pullman (meno della metà dei posti era occupata)  e siamo andati a Gravedona.

La giornata soleggiata e il vento robusto che increspava le acque del lago, Foto da Diana Catellani (23)hanno messo in grande evidenza la bellezza  di tutti i paesi costieri dell’Alto Lario: acque azzurre scintillanti sotto il sole, prati verdeggianti, montagne vicinissime (le Prealpi) e Alpi dalle cime innevate che  si stagliano nel blu del cielo. Ogni tanto un porticciolo con tante piccole imbarcazioni in attesa di poter prendere il largo.

Giunti a Gravedona, abbiamo potuto visitare il complesso architettonico comprendente la Chiesa di S. Vincenzo (di epoca barocca) e la chiesa  romanica medioevale della Madonna del tiglio (così chiamata per un tiglio che era cresciuto sul campanile).

All-focus
All-focus

Ma direi che, a parte la suggestione del luogo testimoniata dalle foto, la cosa che più ha sorpreso tutti noi è stato ciò che la nostra guida ci ha raccontato.

Durante la disastrosa dominazione spagnola, caratterizzata da malgoverno, soprusi e epidemie di peste, i contadini e  i pastori della zona, per sfuggire alla fame, cominciarono  a migrare verso la Sicilia, allora fiorente centro di traffici commerciali con l’oriente e l’occidente. Là trovavano lavoro nei porti  scaricando e caricando le merci. Inviavano i loro risparmi alle famiglie rimaste sulle rive del Lario, che, per gratitudine verso la Sicilia e Palermo in particolare, diedero inizio alla costruzione di chiese dedicate a S. Rosalia, patrona della città

Foto da Diana Catellani (21)capoluogo della Sicilia.  Al loro ritorno a casa, i gravedonesi e gli abitanti dei paesi vicini, portavano in dono alle  donne di famiglia collane, orecchini , bracciali di corallo rosso, che come ex-voto ora adornano le statue della Madonna dei paesi dell’Alto Lario.

Forse se questa storia fosse stata più ampiamente conosciuta, si sarebbero potuti evitare contrasti e  incomprensioni quando il flusso migratorio portò tanti Siciliani in Lombardia.

Cartoline brianzole: Agliate.

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Pieve di Agliate (non è pendente come parrebbe nella mia foto !!!! 😀 :D)

Non solo non conoscevo Agliate, ma ne ignoravo l’esistenza….. eppure quello che oggi è solo un piccolo borgo nel cuore della Brianza, un tempo ne era un centro importantissimo, dato che la via che collegava Milano a Como passava proprio per Agliate.

Importante  ai tempi dell’Impero Romano, già nella preistoria vi si era insediata una comunità che traeva beneficio dalla vicinanza del Lambro.

Il monumento più importante di Agliate è senz’altro l’ antichissima Pieve costruita proprio con i sassi  del fiume, là dove un tempo sorgeva un tempio pagano. Quella che vediamo ora risale probabilmente all’XI secolo (alcune fonti dicono IX secolo) ed è uno splendido esempio di romanico, austero, spoglio, semplice eimg_20181114_153206_resized_20181115_033144516ppure profondamente suggestivo.

Accanto alla chiesa sorge un altrettanto ben conservato battistero a pianta ottagonale con vasca per il Battesimo a immersione e con alcuni affreschi sfuggiti agli effetti deleteri del tempo e dell’incuria.

img_20181114_162417_resized_20181115_033006922Come ho detto, la Pieve  sorge vicinissimo alle rive del Lambro, che ieri era particolarmente impetuoso e gagliardo, viste le copiose piogge recenti.

Se vi capita di passare da quelle parti, fermatevi per una breve sosta: ne vale la pena!