Erba: quel che non ti immagini….
Ieri sera non mi sorrideva molto l’ idea di passare la giornata della mamma qui da sola e per fortuna la mia amica T. mi ha mandato un messaggio invitandomi ad andare a visitare le Ville di Erba col gruppo “La Martesana”. Naturalmente ho accettato immediatamente e stamattina ci siamo radunati in Piazza Mercato, da dove è partita la nostra escursione sotto la guida del dr. Marieni.
La prima tappa è stata Villincino, il borgo medioevale (risale a più di mille anni fa) ristrutturato recentemente. Proprio in mezzo al borgo si è aperto per noi il cancello della prima villa : il restauro è stato eseguito mantenendo il più possibile le caratteristiche originarie, sia per quanto riguarda i materiali sia per quanto riguarda le strutture. Da lì abbiamo raggiunto i giardini, che conservano maestose piante secolari di grande bellezza e alcune sono anche piuttosto rare. Abbiamo potuto accedere alla terrazza Belvedere da cui nelle giornate belle come quella di oggi è possibile vedere tutta la città e i due laghi che le fanno corona : il Pusiano e l’ Alserio. Attraverso viuzze e scalinate ripidissime siamo poi arrivati alla parte alta della città dove abbiamo potuto visitare il Crotto Rosa, che era in origine un albergo dove hanno alloggiato molti personaggi illustri, nel tempo in cui Erba costituiva un rinomato centro di villeggiatura estiva per i nobili milanesi. Per conservare i cibi in epoca in cui certo non si disponeva di frigoriferi e freezer, il signor Rosa fece scavare un tunnel nella collina, ai lati del quale furono ricavati i crotti (celle scavate nella roccia in cui la temperatura resta sempre tra i 10 e i 15 gradi in ogni stagione. All’ uscita del tunnel ci si ritrova in un ampio e bellissimo parco attrezzato con campi da tennis e piscina. Ora il Crotto Rosa è di proprietà di una famiglia erbese.
Salendo ancora più in alto, ci siamo soffermati nella villa Chiesa-Molinari, in cui abbiamo ammirato un’ antica cappella con pregevolissimi affreschi e gli splendidi giardini con vista panoramica. Poco lontano si trova la villa Le Due Torrette, che ora è adibita a ” bed and breakfast ” per cercare di ammortizzare le ingentissime spese di manutenzione della tenuta. Queste ville di epoca settecentesca/ottocentesca sono state costruite dai proprietari delle antiche filande, numerose in questa zona, e poi sono passate via via ad altri proprietari, in genere ricchi milanesi che venivano ad Erba in primavera e se ne tornavano a Milano dopo i raccolti e dopo la vendemmia.
Come ultima tappa , abbiamo visitato il teatro all’ aperto “Licinium” , che ha conosciuto tempi di grande notorietà (ha ospitato anche spettacoli del “Piccolo” di Milano) , e abbiamo potuto soffermarci al Monumento ai Caduti, pregevole opera dell’ architetto Terragni.
Il dr. Marieni ci ha illustrato con grande dovizia di notizie e di particolari ogni tappa del percorso effettuato e il nostro gruppo si è rinfoltito cammin facendo.
Sono molto grata all’ Associazione “La Martesana” per avermi offerto l’ opportunità di vedere un ‘Erba sconosciuta e bellissima.
Il Resegone al tramonto…
Oggi non ho preso il treno , come faccio di solito, per andare a Cesano M. , ma ho usato l’ auto, sia perchè mi sarebbe stato difficile arrivare all’ orario previsto, sia perchè era una bellissima giornata. Inoltre la mia vecchia e fida auto aveva dato segno nei giorni scorsi di aver bisogno di fare una bella corsa per ricaricare la batteria, sfinita dai brevi spostamenti in città.
Al ritorno c’ era un bel traffico e bisognava procedere piuttosto lentamente. A un certo punto mi son trovata sulla cima di un dosso , da cui lo sguardo poteva spaziare fino alle montagne. Era l’ ora del tramonto. La pianura sotto di me era già in ombra , ma sullo sfondo scintillavano al sole le cime innevate delle Grigne e del Resegone, a cui il tramonto stava regalando una incredibile sfumatura rosa: era uno spettacolo bellissimo, da mozzare il fiato !!! Peccato non aver potuto fare una sosta per scattare una foto…….
A Madesimo.
Non ero mai stata per vari motivi sulle montagne lombarde che stanno poco a nord della Brianza. E’ per questo che ho deciso di partecipare a una gita parrocchiale con meta Madesimo, in Val Chiavenn.
Mi avevano detto che avremmo passato una giornata sulla neve e che avrebbe fatto molto freddo e io mi ero attrezzata per bene: avevo la precisa intenzione di passeggiare nei boschi per ammirare le montagne innevate mentre gli altri avrebbero passato la giornata sugli sci…….
Invece nulla è andato come avevo pensato: all’ arrivo si son formati due gruppi, uno formato dagli sciatori e l’ altro dai camminatori. Io mi sono aggregata a quest’ ultimo formato da quattro coppie di amici, che sono soliti uscire insieme. Non conoscevo nessuno , ma tutti sono stati molto gentili e mi hanno invitato a unirmi a loro.
C’era freddo e il sole era appena sorto quando siamo andati in un bar a fare colazione; mentre sorseggiavo il cappuccino però ho alzato gli occhi e ho visto il maltempo investire la montagna di fronte e scendere velocemente a valle : dopo pochi minuti era sopraggiunta una bufera di vento e neve molto spettacolare. Così la sosta al bar si è prolungata più del previsto. Siamo usciti poi per fare una bella camminata, ma il vento freddo e la neve che ancora scendeva ci hanno indotto a meno eroici propositi e siamo entrati in una chiesa in attesa dell’ ora del pranzo; nel pomeriggio poi ci siamo messi a giocare al bigliardino , mentre altri si esercitavano nello studio dei passi di un certo ballo di gruppo nei locali dell’ oratorio. Praticamente siamo rimasti imboscati al chiuso tutto il giorno!!!
A parte la giornata pessima, ho però potuto ammirare lo spettacolo delle nostre montagne, i torrenti spumeggianti , le cascate immobilizzate dal gelo e ho goduto di una simpatica compagnia.
In riva al Lambro.
UTE: a Villa del Soldo.
Oggi Messa di apertura dell’ Anno Accademico dell’ Ute in una cornice veramente prestigiosa: Villa del Soldo.
E’ una villa settecentesca, immersa in uno splendido, immenso parco; è situata tra i comuni di Alzate Brianza e Orsenigo. Ha avuto molti proprietari nel corso dei secoli e l’ ultimo, quando ormai la villa non era che un ammasso di ruderi, è stato la Provincia di Como , che lo ha affidato in comodato alla comunità di Padre Eligio.
I membri della comunità hanno saputo riportare la villa all’ antico splendore e ora ospita attività scientifiche ( in campo sanitario) molto apprezzate a livello internazionale.
Al termine del rito religioso e della visita guidata alla villa e al parco circostante, ci aspettava un delizioso rinfresco.
Un bell’ inizio per un anno accademico che si preannuncia particolarmente interessante.
Per maggiori informazioni cliccare QUI.
Dedicato a Marisa.
Marisa Benaglia, la fisioterapista che da anni viveva in Africa non c’ è più.
Io non la conoscevo, ma sono in molti in città a piangerla: ne parlano come di una donna meravigliosa, che ha dedicato la sua vita ai bambini del Kenya , alla loro cura e alla loro istruzione. Ora, dopo una breve malattia si è spenta all’ età di 55 anni. Credo che la foto che la ritrae qui accanto riassuma il significato che lei ha voluto dare alla sua vita.
In casi come questi ci si chiede inutilmente : perchè proprio lei? perchè così presto? ….ma nessuno può dare una risposta se non la Fede che ha così fortemente segnato la vita di Marisa.
Dolcezze lacustri.
Stamattina sono uscita insieme a una mia amica per alcune commissioni, poi siamo andate a mangiare in un ristorante in riva al lago di Pusiano.
E’ un posto molto accogliente e , stando al tavolo, all’ aperto, si gode di una bellissima vista: in lontananza il campanile di Bosisio Parini spicca tra il verde dei boschi e delle colline che sorgono alle sue spalle, a sinistra il paese di Pusiano e poco a destra , così vicina che quasi sembra di poterla toccare , l’ isoletta su cui pochi giorni fa è stato celebrato il matrimonio del calciatore Ambrosini.
Sull’ acqua quieta nuotano folaghe, germani e uno svasso solitario; sotto di loro si vedono volteggiare pigramente alcune grosse trote. La giornata è piuttosto grigia e a un tratto vediamo il lago incresparsi brevemente sotto una pioggia tranquilla, che non fa che rendere più intima e dolce l’ atmosfera del posto.
Il cibo è squisito, semplice e ben cucinato; la compagnia è piacevole: non manca nulla per rendere questo momento particolarmente delizioso.