Cosa farà da grande?

Col vento di questa mattina, si sono create molte situazioni di pericolo: qui da noi sono caduti grossi rami dagli alberi del cortile. I pompieri, avvisati di un albero pericolante, sono intervenuti immediatamente per metterlo in sicurezza.

Peccato che non fossero qui Giovanni e Gioele, i miei due nipotini innamorati dei pompieri: il loro giocattolo preferito è  il camion rosso con tutti gli attrezzi per gli interventi di emergenza. Gioele poi non si separa mai dal suo cappello rosso di vigile del fuoco e non si è nemmeno goduto la vacanza in Sicilia pensando al suo cappello rimasto a casa. Se gli chiedessero cosa farà da grande, credo che non avrebbe dubbi: – Il pompiere! – risponderebbe.

camion-dei-pompieriIeri mattina erano qui da me e i loro genitori li hanno portati alla caserma dei VVFF di Erba. Era un momento di tranquillità e il personale presente ha permesso ai bambini di entrare a vedere i loro mezzi di soccorso; lì accanto c’ è anche la stazione delle autoambulanze e hanno potuto salire su una di esse: al ritorno erano raggianti, eccitatissimi e si sono fatti promettere dai genitori di poter tornare alla caserma una domenica mattina, quando i vigili portano all’esterno i loro camion per pulirli. In quell’occasione consentono ai bambini presenti di salire sui mezzi per provare ad immaginarsi pompieri in servizio.

Giorni di festa.

In questi giorni ho visto tutti i nipoti.

E’ così bello vederli insieme: Gioele è il più piccolo e quando è qui non ha tempo per mangiare perché pensa ai giochi che lo aspettano e allora dice: – Io sono abbastanza ….- per dire che ha già  mangiato abbastanza e vuole scendere dalla sua seggiolina.

Il suo fratellino Giovanni, ieri ha passato molto tempo con Samu a leggere le storie di Topo Tip e poi a disegnare e intanto ha capito una cosa: che per Samu il calcio è un chiodo fisso: legge biografie  di calciatori, disegna scarpe e accessori per il calcio passa molto tempo a palleggiare cercando di battere ogni volta il suo record personale di ben 49 rimbalzi.

Oggi sono venuti anche Elisa e Davide, i due più grandi, che si sono divertiti a intrattenere i più piccoli e a guardare i film del “Diario di una schiappa”,,,, e a dir la verità mi sono divertita anche io.

 

Dilemma.

Passare le vacanze di Natale a preparare gli esami dell’11° anno, non è certo il modo migliore per  rilassarsi dalle fatiche scolastiche, ma finalmente ieri è finito il primo atto.

Ieri sera Samuele mi ha detto con un sorriso malizioso: – Stamattina tutti i miei compagni erano spaventati dall’esame, ma scherzavano e ridevano rumorosamente per nascondere la paura……-

Io replico: -E tu come lo sai? –  Risposta: – Facevo così anche io!!!!-

Allora mi chiedo: – E quell’allegria, quella felicità manifestata alla fine delle prove era dovuta a consapevolezza di aver fatto bene o al sollievo di essersi tolto un gran peso?-

Solo il tempo svelerà il dilemma….

Gerarchia di valori.

In una pausa tra un test e l’altro in preparazione del prossimo esame, Samuele sta giocando alla Play-Station con un suo compagno di classe.  Natale è passato da poco e l’amico gli chiede quali regali abbia ricevuto; Samuele gli risponde che non ha ancora ricevuto regali, visto che i giorni di Natale eravamo occupati con radiografie e ingessature per rimediare alle conseguenze della mia caduta.

L’amico incredulo ribatte che non è possibile un natale senza regali, ma Samuele risponde:- La mia mamma ha dovuto occuparsi della famiglia e non ha avuto tempo per i regali: la famiglia viene prima dei regali.

La telefonata che non ti aspetti.

Giovanni, hai scritto la letterina a Babbo Natale? – chiede lo zio.

babbo-natale-e-caminoGiovanni (5 anni meno due mesi) rimane perplesso….non ci aveva ancora pensato e un po’ confuso ammette di non averla  scritta.

  • Ah, ecco! Allora aveva ragione Babbo Natale: ieri mi ha telefonato dicendo che non trova la tua letterina e non sa quali regali portarti ….-

Ne segue una piccola discussione sui doni da chiedere e Giovanni scrive la letterina aiutato dalla mamma.

A sera, però, lo si vede piuttosto pensieroso e alla fine chiede: – Ma perchè Babbo Natale ha telefonato proprio allo zio? –

Certamente deve essersi sentito scavalcato e un po’ offeso: Babbo Natale doveva telefonare a lui, che era l’interessato e non allo zio…Oh, perbacco!!!

Ma la mamma trova subito una spiegazione: – Forse Babbo Natale non ha il nostro numero di telefono, mentre  lo zio deve averglielo lasciato in occasione del suo viaggio in Norvegia….-

Giovanni si rasserena: dev’essere proprio andata così…

UTE: piccole istruzioni di pronto soccorso – De Gasperi.

Oggi il dr. Rigamonti, affiancato da una dr.ssa che lavora in un ospedale milanese, ha continuato a illustrarci il “Pianeta Nonni-Nipotini”, presentandoci i vari modi di intervenire nei tanti casi che si possono verificare durante i momenti in cui i nostri piccoli sono affidati alle nostre cure.

La prima raccomandazione è quella di cercare di valutare la situazione in modo oggettivo, senza trascurare i segnali di pericolo, ma anche senza eccessivi allarmismi. Un atteggiamento improntato a paura immotivata potrebbe influire negativamente sullo sviluppo psicologico dei bambini.

Asma, bronchiti, infezioni batteriche o virali possono provocare emergenze respiratorie. In tal caso, prima di chiamare il medico, bisogna valutare il modo in cui il bimbo respira (affanno, fischio, …), il suo colorito, la reattività e la temperatura corporea; il bambino non va tenuto sdraiato, ma seduto o, meglio, in braccio. Se il bambino soffre di asma allergica è buona norma tenere sempre a portata di mano il Ventolin.

In caso di episodi ricorrenti di vomito e diarrea si può incorrere nella disidratazione: bisogna che il bambino continui a bere a intervalli a piccoli sorsi. In caso di febbre alta, non bisogna coprirlo troppo nè si deve abbassargli troppo la febbre, che serve a combattere l’infezione. Gli antipiretici andrebbero somministrati in orari tali da prevenire i picchi più alti di febbre, che possono causare episodi di convulsioni febbrili, che durano in genere pochi minuti.

Le nostre case sono piene di sostanze che devono essere tenute fuori dalla portata dei bambini: candeggina, detersivi, ammoniaca, medicinali, ma anche vischio e stelle di Natale… E’ buona norma non travasare mai i prodotti pericolosi in contenitori diversi da quelli in cui sono stati acquistati (perchè non capiti di bere candeggina credendola prosecco…!!!), nè si devono trasferire medicinali in contenitori che non riconducano alla loro esatta identificazione. In caso di intossicazione rivolgersi a un ospedale , riferendo con precisione il nome della sostanza ingerita o inalata. E’ importante ricordare di:

  • non indurre il vomito,
  • non somministrare latte o altre bevande,
  • riferire l’ora in cui il bambino ha mangiato l’ultimo pasto,
  • non perdere tempo.

In estate si può andare incontro a colpi di calore; in questi casi il bambino è apatico, è molto caldo, può svenire e allora bisogna bagnarlo, avvolgerlo in lenzuola bagnate in attesa del medico.

bimbo-caduto-dalla-biciSono piuttosto frequenti i traumi, che possono assumere diversa gravità a seconda delle modalità in cui è avvenuto l’infortunio e a seconda della parte del corpo interessata. In caso di trauma cranico è il caso di correre al Pronto Soccorso se il bambino vomita ripetutamente o se piange in modo inconsolabile o appare apatico e poco reattivo. Il semplice bernocolo non deve far paura.

Le ustioni possono essere di vario grado e non si devono mai strappare i vestiti per non rischiare di aggravare i danni; le ferite aperte vanno sempre lavate sotto acqua corrente prima della disinfezione; le contusioni vanno trattate con ghiaccio e antidolorifici.

In caso di inalazione di corpi estranei vanno seguite queste istruzioni.

Ricordiamoci sempre che nulla vale più di un abbraccio per tranquillizzare un bambino che si è fatto male.

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Ed ecco il resoconto di Angela  sulla seconda lezione:

de-gasperiAlle 16, il nostro bravo docente professore Cossi, ha continuato a parlarci di Alcide De Gasperi., partendo dal 1922, anno della Marcia su Roma di Mussolini, molto scenografica, ma che poteva essere fermata. Con questa marcia, Mussolini prende il potere. E’ il re che gli dà il mandato, perché il partito fascista aveva solo 35 parlamentari. Il re, però, aveva il potere di dare il mandato per formare il governo a chi voleva e lo dà a Mussolini. I rappresentanti del Partito Popolare di Don Sturzo vanno al governo con Mussolini.
Nel frattempo diventa papa Pio XI, che è un sacerdote moderato e conservatore. Con lui la Chiesa non accetta né la libertà di coscienza, né la democrazia. Solo più tardi la Chiesa capirà che l’idea di religione di Mussolini è una statolatria (culto dello stato).
Nel 1923 il Fascismo è abbastanza affermato, ma non ha ancora una forma autoritaria. Con la legge Acerbo del 1924, che modifica il sistema proporzionale con quello maggioritario, il Fascismo diventerà un regime totalitario. Nel giugno del 1924 viene rapito e ucciso Matteotti, probabilmente per volontà di Mussolini. Alla fine di quest’anno, il re dà maggiori poteri al regime. I parlamentari non fascisti si ritirano dal governo, ma nel 1926 vengono espulsi. De Gasperi torna in Trentino. Ma è controllato dal regime. Viene arrestato e condannato a 4 anni di carcere, ridotti poi a 2. Per motivi di salute esce prima, ma in libertà vigilata. Non ha più un lavoro. Allora ritorna a Roma, dove, per le sue conoscenze, riesce a impiegarsi come bibliotecario alla Biblioteca vaticana. Fino al 1933 De Gasperi è controllato dal regime fascista. L’11 febbraio del 1929 vengono siglati I Patti Lateranensi. Per De Gasperi i Patti Lateranensi sono un successo per Mussolini. In realtà lo sono anche per la Chiesa perché con essi nasce lo Stato del Vaticano. Alla fine del Fascismo, De Gasperi comincia a tessere rapporti con i vecchi popolari ma anche con i socialisti. E’ contro il comunismo, anche se con i comunisti dovrà parlarci. De Gasperi non è anti-monarchico. Cercano di fargli cambiare idea, ma non ci riescono perché nella neonata Democrazia Cristiana ci sono tanti monarchici. Nel dopoguerra, nasce il governo Bonomi, nel quale De Gasperi è ministro senza portafoglio. Si comincia a parlare di Assemblea Costituente e di epurazione dei fascisti..

 

Il prof. Cossi si ferma qui. Anche questa è stata una lezione molto interessante.

Harry.

Una vicina mi chiede aiuto: un gattino miagola disperatamente da tre giorni vicino a casa sua: è caduto in un pozzetto e non si riesce nè a vederlo nè a raggiungerlo.

Chiamo il Comune e la centralinista, dopo un giro di telefonate interne, mi dà il numero dei Vigili del Fuoco, ma la prassi prevede di passare dal 112 ed ecco che un’altra gentilissima  centralinista mi mette a contatto  coi Vigili del Fuoco di Erba, che subito si allertano.

Passano pochi minuti e arriva il camion dei pompieri. Subito localizzano il gattino e fatti alcuni rilievi individuano il da farsi. Rimuovono la copertura del pozzetto senza danneggiarla, ma c’è ancora un tubo che impedisce al gattino di uscire …. è incredibile quanti attrezzi portino con sè i Vigili del Fuoco e di quanta professionalità e sensibilità siano capaci!!!! Veramente ammirevoli….e il loro è un servizio gratuito…!!!

Questo non è Harry, ma gli somiglia molto anche se harry è molto più carino
Questo non è Harry, ma gli somiglia molto anche se Harry è molto più carino

Alla fine il bel gattino dal pelo fulvo e dagli occhi grigio-azzurro-verdi riesce ad uscire dalla trappola mortale in cui era caduto e possiamo così rifocillarlo: un grosso scatolone è la sua prima cuccia, una vaschetta  di plastica di un vecchio gioco, riempita di sabbia,  diventa il suo angolo per i bisognini e cominciamo a offrirgli acqua e qualche briciola di prosciutto cotto.  Dapprima spaventatissimo, non si lascia avvicinare e resta rannicchiato in un angolo, poi si  lascia  accarezzare e a quel punto vuole solo stare in braccio.

Ora è rintanato sotto un mobile della cucina; ogni tanto esce per bere, mangiare o fare pipì nella sabbia. E’ un maschietto e avrà forse un mese di vita.  Credo sia nato e vissuto in qualche casa nei dintorni…. è stato forse abbanonato o si sarà smarrito? Samuele osserva che il suo pelo ha lo stesso colore dei capelli  del principe Harry e decide che lo chiameremo proprio come lui.

Ora Harry deve riprendere le forze e dimenticare il trauma di questi giorni, poi  spero di poter trovare una famiglia che lo possa accogliere e amare ….

Bambini alla mostra

bambini alla mostra
bambini alla mostra

Se il gran lavoro fatto per allestire la mostra che abbiamo intitolato “MAI PIU’ LA GUERRA” ha consentito ai bambini della quarta e della quinta di Arcellasco di venire a contatto con una storia dolorosa e troppo spesso ignorata, possiamo dire che ne valeva la pena….

I bambini hanno assistito alla proiezione del video con attenzione e partecipazione, hanno osservato con interesse tutti i reperti d’epoca esposti, hanno posto domande, hanno ricordato i bisnonni che hanno vissuto quei momenti storici e hanno scritto la loro dedica  a quei giovani eroi.

Abbiamo cercato di far capire che la pace di cui godiamo non è una cosa scontata: non è stato sempre così…. E se vogliamo continuare a goderne, dobbiamo impegnarci tutti, ogni giorno, per costruire le condizioni che la rendono possibile.