Pomeriggi in piscina.

Tenere occupati due bambini di 9 e 10 anni per tutta una giornata non è così semplice. Tolto il tempo per i pasti, per la doccia, per i compiti, l’opzione più gettonata da loro per il resto del giorno sarebbe il tablet o l’iPad, cosa che naturalmente non mi trova d’ accordo e allora, quando non mi viene fatta nessuna proposta più convincente, ecco che decidiamo di passare il pomeriggio nella piscina all’aperto del Lambrone.

In questi giorni è sempre molto affollata, ma i miei tre cucciolotti riescono sempre a trovare un po’ di spazio per i loro giochi d’acqua. Tra tuffi, inseguimenti , capriole e spruzzamenti reciproci di varia intensità, le ore passano veloci. Elisa in queste occasioni mi aiuta nella sorveglianza dei due maschietti, che non sempre sanno controllare forza e aggressività.  Tra un tuffo e l’altro c’è anche il tempo per uno spuntino e per un gelato seduti ai tavolini del bar o  sotto i grandi alberi che ombreggiano il prato circostante la piscina.

Sono sempre pomeriggi piacevoli e rilassanti anche per me,  soprattutto perchè al ritorno i tre giocherelloni sono stanchi morti e se ne stanno buoni fino all’ora di andare a letto.
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Sul battello.

battello-sul-isola-dei-cipressiOre 16:15 imbarco a Pusiano. Il caldo, in attesa della partenza della motonave Enigma, innervosisce i nipotini che cominciano a bisticciare.

Finalmente si parte e la temperatura diventa più piacevole.  Io ammiro il òbel paesaggio lacustre e le belle ville che si affacciano sul lago con imbarcaderi e spiaggette private e penso che  le rive dovrebbero essere demanio pubblico , ma forse tempo fa  non ci si ponevano certi problemi.

Navigando attorno all’Isola dei Cipressi (anch’essa di proprietà privata), possiamo ammirare una cicogna in mezzo al prato, alcune gru coronate, molti uccelli acquatici e  capisco come l’isola sia stata scelta spesso come “location” per matrimoni o feste di VIP.

Proseguendo sulle acque quasi immobili del lago vediamo uno svasso intento a procurarsi la sua cena: incredibile quanto tempo possa stare immerso per andare a “beccare” qualche alborella! E poi riemerge con la preda nel becco per inghiottirla velocemente.

Costeggiamo le rive del lago (bisogna ricordare che la motonave viene azionata da energia solare, per non alterare l’equilibrio dell’ambiente) e possiamo vedere bene i paesi che vi si affacciano. I bambini però alla fine sono un po’ annoiati perchè non succede più nulla di eccitante.

Scendendo mi riprometto di rifare questa minicrociera in autunno, quando sarà possibile visitare anche l’Isola dei Cipressi.

Lezione di scienze.

Pesci-VaporeLe mamme che lavorano hanno sempre fretta , perciò scelgono alimenti che si possano cucinare in fretta e senza bisogno di preparazioni laboriose. Quando Davide mi ha chiesto se potevo cucinargli un pesce con la forma di animale , ho capito subito che non voleva nè bastoncini, nè fette di pesce spada, nè filetti di sorta…Voleva un pesce con la forma di pesce! Così siamo andati al supermercato e la scelta è caduta sui branzini.

A casa, mi sono messa subito all’opera per prepararli e ho chiamato Davide e Samuele affinchè assistessero alle varie operazioni. Già quando mi sono messa a raschiare i pesci per togliere le squame , tutti e due si sono molto meravigliati, e la meraviglia è aumentata quando ho mostrato loro le branchie attraverso cui respirano e la vescica natatoria nascosta sotto le viscere che aiuta il galleggiamento. Nessuno dei due aveva mai visto nulla del genere.

E’ stata per loro un’esperienza nuova , che ricorderanno quando a scuola dovranno studiare i pesci e le loro caratteristiche.

Letture: Nel mare ci sono i coccodrilli.

Una mia amica e vicina di casa mi ha prestato un libro : “Nel mare ci sono i coccodrilli” di Fabio Geda.

E’ la storia vera di uno dei tanti bambini che vediamo arrivare da soli sui barconi o nascosti nei camion.  Si chiama Enaiatollah Akbari. Poichè era in pericolo di vita nel suo paese natale , in Afghanistan, la sua mamma lo accompagna in Pakistan e, senza preavvisarlo, lo abbandona solo per dargli una possibilità di sopravvivere. Enayat ha solo dieci anni, forse (nel suo paese non esiste un’anagrafe) e da quel momento comincia la sua vita da clandestino, da bambino senza documenti, da bambino che deve lavorare e che cerca ogni giorno di passare vicino alla scuola per riassaporarne l’atmosfera e l’allegria. Lavorando riesce a pagarsi il viaggio per andare in Iran dove continua la sua vita da piccolo schiavo, poi la terribile avventura del passaggio in Turchia e da lì in Grecia e poi in Italia, dove con l’aiuto di un connazionale e di tanta brava gente riesce a trovare finalmente un’opportunità di vivere in dignità. E solo allora troverà il coraggio di rintracciare la sua famiglia e di riincontrare la madre, che abbandonandolo aveva fatto il più grande gesto d’amore …come se gli avesse dato la vita una seconda volta.

Consiglio questa lettura a tutti coloro che vedono in ogni emigrato un parassita, un avventuriero o un nemico…..Enayat è solo uno dei tanti bambini che ci chiedono il diritto di continuare a vivere…

Bosisio Parini beach.

WP_20160810_16_35_37_Pro (1)Sarà perchè ,quando c’ero andata tempo fa, era autunno o forse perchè c’erano lavori in corso, ma il lungolago di Bosisio Parini non mi era mai parso così bello come ieri , quando ho portato lì i nipotini con l’intenzione di fare una passeggiata.

WP_20160810_16_41_48_ProE’ stata invece una lieta sorpresa per me e per i ragazzi trovarsi di fronte una bella “spiaggia” erbosa con tante persone stese a prendere il sole e una vasta area giochi per i bambini all’ombra di alberi secolari.

La giornata era splendida: il vento robusto, ma piacevole, manteneva il cielo azzurro e libero da nubi e il sole faceva scintillare le acque del lago di Pusiano.

Abbiamo trascorso lì un pomeriggio molto piacevole e solo a fatica sono riuscita a convincere i ragazzi a tornare a casa quando ormai si stava avvicinando il tramonto. Per calmarli ho dovuto promettere che ci torneremo al più presto e le promesse vanno mantenute….

Merenda in riva al lago.

WP_20160809_17_10_42_ProSe le case avessero un’anima pensante,  in questi giorni la mia si starebbe chiedendo se il tempo non abbia fatto improvvisamente un balzo indietro di trent’anni….. Infatti sono venuti qui i miei tre nipoti più grandi e le loro grida stanno rallegrando la mia casa e il cortile come quando i miei figli avevano la loro età. Mi piace vederli giocare insieme anche se c’è un po’ di disordine in giro e se a volte il rumore degenera in fracasso. Oggi siamo andati a fare merenda in riva al lago del Segrino come si vede dalla foto.

Una poesia per Agosto.

Una poesia di Rodari che non conoscevo.

UN BAMBINO AL MARE.

Conosco un bambino così povero

che non ha mai veduto il mare:

a Ferragosto lo vado a prendere,

in treno a Ostia lo voglio portare.

Ecco guarda gli dirò

questo è il mare, pigliane un pò!

Col suo secchiello, fra tanta gente,

potrà rubarne poco o niente:

ma con gli occhi che sbarrerà,

il mare intero si prenderà.

Questa poesia proviene da: Agosto – Poesie dei mesi dell’Anno – Poesie.reportonline.it http://www.poesie.reportonline.it/poesie-dei-mesi-dell-anno/agosto.html#ixzz4Glaqh2Xm

 

Primo incontro.

neonatoGioele è arrivato , tranquillamente e senza troppo rumore, come si conviene a un bravo secondogenito. Giovanni lo aveva già visto nelle ecografie e da un po’ di tempo si chiedeva perchè mai il fratellino non volesse uscire dal suo “nascondiglio”, per questo lo ha accolto con gioia: era ora!!!

Se gli si chiede cosa fa Gioele, lui risponde :” Fa  UEEEE!” e ride.

Siamo andati, Samuele ed io,  a trovare il neonato e la sua mamma in ospedale.  Gioele aveva appena fatto il bagnetto e mangiato, quindi dormiva beato. Giovanni e Samuele lo guardavano con molta curiosità e stupore. Io l’ho preso in braccio : è sempre una grande emozione trovarsi a stringere tra le mani una vita che comincia  Sembra ogni volta  un miracolo vedere quanto possa essere perfetto un esserino così piccolo: così morbido, così tenero, così impegnato a imparare a vivere in autonomia!  Mi stupisco sempre nel guardare la boccuccia ben disegnata, le manine tanto piccole, ma già capaci di stringerti forte il dito che gli porgi….

Un bambino che nasce è una scommessa sul futuro e speriamo che sia sempre una scommessa vincente.

Aggiornamento  del 7 agosto :  Giovanni  è andato col papà all’ospedale di Monza per riportare a casa la mamma e il fratellino, ma arrivato lì la mamma gli ha chiesto : – Cosa ne dici , Giovanni (due anni e mezzo) portiamo a casa anche il fratellino?-  Lui, senza pensarci su ha risposto: -No, dai, lasciamolo qui….- Gli entusiasmi dei primi momenti  sono svaniti in fretta….Giovanni ha capito che questo fratellino gli cambierà la vita….