Bolle di sapone.

 

Riporto da ELDAS:

Ieri sera Samuele (un anno) ha trovato la bottiglietta delle bolle di sapone e l’ ha portata alla sua mamma perchè giocasse insieme a lui.
Così è cominciato il gioco e quando le bolle sgorgavano dall’ anello insaponato e cominciavano a volteggiare, Samuele si illuminava in viso e gridava felice, mentre cercava di afferrarle tendendo le sue manine paffute.
A un certo punto ha cominciato a mettersi carponi per vederle da sotto scendere adagio su di lui. Dopo un po’ però il pavimento era diventato umido e scivoloso e Samuele si ritrovava a terra anche senza volerlo.

Quello delle bolle di sapone è un gioco antico, che ha sempre affascinato i bimbi di tutti i tempi: che incanto quelle bolle leggerissime, che sembrano catturare l’ arcobaleno e  che svaniscono in un attimo, lasciando solo una lacrima come ricordo di un attimo di magia!

Provino.

Quando i nipotini si trovano insieme, sperimentano l’ uso delle nuove tecnologie (il mio telefonino)  in modo creativo.

Elisa , la maggiore, di solito si occupa della regia e della sceneggiatura , mentre Samuele e Davide si cimentano nell’arte della recitazione e il divertimento è assicurato.

 

Meglio di Mr. Bean…

Stamattina i miei nipotini hanno fatto un po’ di storie prima di andare a messa  e bisogna riconoscere che bisognerebbe inventare un modo nuovo di celebrare il rito religioso della domenica, almeno per i più piccoli.

Una volta in chiesa però si sono comportati decisamente meglio di un certo mr. Bean….

Per le vie di Erba.

3993_comune-di-erba-(9)L’abitudine all’uso dell’auto in città fa sì che percorriamo sempre le stesse vie e che abbiamo una conoscenza del tutto parziale e incompleta anche dei luoghi in cui abitiamo da sempre.

L’altro giorno con Samuele dovevo andare a ritirare una borsa di pelle che mia figlia aveva portato per farla riparare da un artigiano del luogo: qui c’è ancora chi si occupa di queste cose. Ho parcheggiato l’auto appena giunta nella zona in cui doveva trovarsi il laboratorio (e che credevo di conoscere), poi a piedi abbiamo cominciato a percorrere le stradine che si aprono ai lati della via principale: viuzze strette, case venute su come per caso in tempi in cui non si parlava ancora di piano regolatore…..Era facilissimo anche perdere il senso di orientamento visto che non c’erano punti di riferimento e le strade seguivano traiettorie chiaramente non programmate con razionalità.

Abbiamo girato un po’ senza cavare un ragno dal buco, poi abbiamo cominciato a chiedere informazioni, ma nessuno sembrava conoscere la via che cercavamo.

A un certo punto però si è fermata un’auto che occupava tutta la sede stradale della viuzza e ne è scesa una signora.

Ho chiesto a lei dove si trovasse la via che stavo cercando e finalmente mi son sentita rispondere con gentilezza e con chiarezza: dovevo tornare sui miei passi ….

Mentre ci stavamo incamminando di buona lena verso la nostra meta, Samuele mi ha chiesto: – Tu la sapevi?- Questa domanda mi ha un po’ disorientato : cosa avrei saputo?  e ho chiesto al nipotino di spiegarsi meglio , ma lui ha ripetuto: – Tu la sapevi già prima quella signora?-

A questo punto i miei lunghi anni (infruttuosi!!!!) di studio della lingua inglese mi sono venuti in soccorso e ho intuito che il bambino come al solito aveva pensato in inglese e tradotto il suo pensiero in italiano, solo che non aveva tenuto presente che dove per lui basta il verbo “Know” , a noi servono due verbi diversi e ben distinti : sapere e conoscere…. Samuele mi aveva chiesto se conoscevo già quella signora, perchè era stata molto gentile, come se fossimo vecchie conoscenze.

Dev’ essergli capitato di rado di incontrare per le strade di Londra estranei con atteggiamenti amichevoli….

Giochi di cuccioli.

Un momento di lotta tra cuccioli d'uomoOggi Samuele (8 anni) è stato un eccellente baby sitter: ha intrattenuto il cuginetto Giovanni (due anni) per tre ore, assecondandolo nei suoi giochi senza spazientirsi. A Giovanni brillavano gli occhi dalla felicità: non gli pareva vero di avere a sua disposizione un compagno di giochi tanto docile a ogni sua richiesta. Naturalmente anche io dovevo giocare a nascondino e partecipare alle corse intorno al tavolo, o contribuire alla costruzione della fattoria coi mattoncini ed era così bello vedere i due bimbi felici di stare insieme.

A un certo punto in Giovanni è affiorato l’ istinto primitivo che induce i maschietti a giocare alla lotta e si è buttato su Samuele per ingaggiare un allegro corpo-a-corpo.

Chi afferma che maschi e femmine sarebbero del tutto simili se non intervenissimo noi adulti a condizionarli sulla scelta dei giochi, secondo me dice una grandissima fesseria……chi suggerisce ai maschi di fare la lotta, magari col rischio di farsi male o di distruggere suppellettili varie? Certamente nessuno, eppure i miei cucciolotti maschi (Elisa è per ora l’unica femmina) non vedono l’ora di incontrarsi per poter fare la lotta e suonarsele di santa ragione….

 

Muslim.

– Il tuo amico si chiama Haznan? Che nome è? (intendo di quale paese sia) – E’ muslim (mussulmano)… – dice Samuele.

Sua madre allora lo rimprovera: -Non si etichettano le persone per la loro religione; ognuno ha diritto a professare quella che preferisce senza per questo essere indicato come diverso…-

Già da bambini nasce la tentazione di separare, di dividere , di far sentire diverso chi non è omologato alla maggioranza, ma questo è un veleno che i bambini assorbono  nell’ aria che respirano…ed è così che comincia a nascere quel disagio che può sfociare in odio….

Poesia: I bambini imparano ciò che vivono….

bambini feliciSe il bambino vive nella critica,

impara a condannare.
Se vive nell’ostilità,
impara ad aggredire.
Se vive nell’ironia,
impara la timidezza.
Se vive nella vergogna,
impara a sentirsi colpevole.
Se vive nella tolleranza,
impara ad essere paziente.
Se vive nell’ incoraggiamento,
impara la fiducia.
Se vive nella lealtà,
impara la giustizia.
Se vive nella disponibilità,
impara ad avere fede.
Se vive nell’approvazione,
impara ad accettarsi.
Se vive nell’accettazione e nell’amicizia
impara a trovare l’amore nel mondo.

Autore

di Doretj Law Nolte

L’ urlo di …..Elisa.

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Elisa è sempre stata bravissima a disegnare ed è incalcolabile il numero di fogli di carta che fin da piccolissima ha riempito di figure di vario genere e di scene di fumetti. Ora, in terza media, l’ insegnante le ha assegnato il compito di copiare un quadro famoso ed ecco cosa è riuscita a fare.

Elisa ha deciso di iscriversi al liceo linguistico, perchè lo studio delle lingue le riesce particolarmente facile, però spero proprio che continui a coltivare il suo talento naturale per il disegno.