Poesia di Samu .

Up here, in the air floating like a cloud, I

Lay flat down facing the remarkable sight.

My eyes bulging with excitement, happy as

Can be,

My mother and I lay flat in the sky.

I swiftly start clambering upwards to find myself in space, the beautiful sight up here, makes me

Joyful as god,

My mother and I lay flat in the sky.

I would love to stay up here but now I must GO!!!

 

 

TO my beautiful mother ( not at all old!) from her son, Sam Hogan!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Provo a tradurre questa poesia scritta da Samu (8 anni) sabato scorso sull’ aereo che lo portava qui.

                         Poem for mum.

Quassù, nell’aria sto galleggiando come una nuvola,

  di fronte a una vista  bellissima.
I miei occhi si spalancano con entusiasmo, felici come  è possibile essere,
Io e mia madre sdraiati nel cielo.

Io comincio rapidamente a inerpicarmi verso l’alto per ritrovarmi nello spazio, la bella vista quassù, mi rende pieno di gioia

come un dio.
Io e mia madre sdraiati nel cielo.

Mi piacerebbe rimanere qui, ma ora devo andare !!!

PER la mia bella madre (per niente vecchia!) Da suo figlio, Sam Hogan !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

I cuccioli e la musica.

Elisa è sempre stata intonatissima e ha studiato per qualche tempo la chitarra; per motivi vari ha dovuto interrompere questa attività, ma resta appassionata di musica.

Suo fratello Davide sta frequentando la scuola  musicale  presso  la banda del paese e si sta rivelando un bravissimo percussionista.

Samuele già da un paio d’ anni suona la chitarra ; ora, nella nuova scuola studia pianoforte e appare molto interessato.

Giovanni , l’ ultimo arrivato,  da subito ha dimostrato un grande piacere nell’ ascoltare la musica e ora, a 20 mesi, ha imparato parecchie canzoncine . Naturalmente parla ancora troppo poco per ricordare i testi , ma è bravissimo a sostituire le parole con altre di sua invenzione. Così capita spesso di sentirlo cantare con perfetta intonazione ” Mae (mare) cocco, mae cocco …coccoccò coccoccò…” e capite che sta cantando “Fra Martino campanaro”. Ma ce n’ è un’ altra versione forse più ermetica…  “Tu-te tu-te tu – te tu-te / Tu-te-tà tu-te-tà….”. A volte poi sostituisce queste sillabe con le corrispondenti “Va-va-va-ve…. ” ecc.

Insomma : un cantautore in erba!!!

 

Sono contenta che tutti i cuccioli di famiglia amino la musica, che è una delle cose belle che la vita può offrire a tutti…..

Quanti libri!!!

Davide ha iniziato la quarta elementare , ma a giudicare dal peso del suo zaino  potrebbe anche frequentare il quinto anno di superiori.

Mentre la sua mamma ricopriva i libri appena ritirati in cartoleria, incuriosita, mi son messa a contarli :  Sono 14!!!!! Scritto in lettere; quattordici!!!!

Ricordo che in un certo momento della mia storia di insegnante l’ argomento più discusso era :  è utile un libro di testo? Non se ne può fare a meno?  E la risposta di alcuni insegnanti fu la sostituzione del libro di lettura e del sussidiario tradizionale con  libri della biblioteca di pari importo.

io non condividevo questa scelta , perchè mi pareva estremamente pratico avere un testo comune da cui prendere spunto per poi allargare lo sguardo ad altre fonti, ma certamente mi pare del tutto esagerato costringere i bambini a gestire 14 libri …e accollare alla regione un simile esborso!!!!

Ci deve pur essere una possibilità di  accordo fra insegnanti per scelte più razionali….

 

Pomeriggio di giochi.

Giovanni (20 mesi) mi ha accolto con un abbraccio forte forte, poi come fa di solito, mi ha portato verso la libreria e abbiamo cominciato a sfogliare i suoi libri , ma lui voleva guardare soprattutto quello che gli ho portato da Londra: è incredibile quante parole nuove conosce ….

Poi ha cominciato a nascondersi nella casetta, dietro il tavolo e dietro l’ uscio : il nascondino  è uno dei suoi giochi preferiti e una volta che si vede scoperto scoppia in grandi risate.  Gli piace molto anche giocare con le costruzioni (soprattutto smontarle) e quando non lo interessano più, comincia a sparpagliarle ovunque; la stessa sorte tocca anche ai colori  e, dopo averli usati per  esprimere la sua vena artistica, matite e  pennarelli prendono il volo e vanno a ripararsi preferibilmente sotto il divano. Quando mi chinavo per raccogliere quanto da lui sparso per terra, eccolo pronto a tentare la scalata per salire sulla mia groppa…..

Ho cercato a più riprese di farlo dormire  , visto che i suoi occhietti tradivano la stanchezza, ma il furbacchione ogni volta che sentiva la parola “nanna” si metteva a piangere e mi faceva capire chiaramente che potevo togliermi quell’ idea dalla testa perchè lui aveva altri programmi…..

 

 

Un buon rientro!

E così sono finiti anche questi giorni londinesi. Sono stata contenta di poter essere presente ai primi giorni di Samu nella nuova scuola ,  segnati da un inaspettato premio del preside (così io traduco il termine “headteacher”) per le storie inventate da lui e per il suo diario estivo.  Ciò ha tolto al bambino ogni residua paura del nuovo ambiente e spero che valga il proverbio “Chi ben comincia….ecc. “.

Ieri sono partita da Gatwick e ho notato che tra le varie pubblicità che invitavano a vedere la Grecia, la Spagna, la Turchia….non c’ era un solo cartellone che ricordasse che a Milano c’ è EXPO!!!! Sarà colpa degli Inglesi che non vogliono mai dare soddisfazione agli Italiani o sarà colpa degli organizzatori EXPO?  Forse gli scandali pregressi hanno comportato un taglio nelle spese per la promozione dell’ evento?

Nel viaggio verso casa , mi sono fermata a salutare Giovanni, che mi ha accolto con grandi feste: è bello stare accanto a un cucciolo così pieno di gioia e così affettuoso.

A casa, ho trovato ad accogliermi i regali del mio minuscolo orticello e ho potuto cenare con pomodorini e cetrioli appena colti.

Nel giro di telefonate che solitamente si fanno appena varcato l’ uscio di casa, ho saputo che le grandinate che hanno colpito varie zone, hanno però risparmiato la zona in cui abitano gli altri nipotini emiliani…..ne sono contenta e sono felice di aver sentito che hanno passato una bella settimana al mare in Abruzzo.

Questa mattina poi sono venute a salutarmi le vicine, quelle che fanno parte del “club del mutuo soccorso”, che mi hanno portato frutta e ortaggi .  ..  Ora però devo provvedere al taglio dell’ erba che ha approfittato subdolamente della mia assenza per crescere in maniera smisurata….

Tutto sommato  è  stato un buon rientro, anzi …ottimo direi…

 

Il piccolo bullo.

Entra senza un saluto e si toglie lentamente i grandi occhiali scuri che gli nascondevano gran parte del viso. Ora posso vedere i suoi occhi chiari e freddi che  guardano attorno distrattamente; ha capelli biondastri a caschetto con un ciuffo sulla fronte che allontana di tanto in tanto dagli occhi con un movimento secco del capo, come se avesse un tic. Si apre il giubbotto di pelle nera che porta col colletto rialzato sulla nuca……Provo istintivamente un moto di antipatia….. strano che un bimbo di 8 anni mi ispiri una sensazione di questo genere . Ci rifletto e mi dico che questa immagine da piccolo bullo deve mascherare chissà quali fragilità…… e allora guardo sua madre, vicina a lui, quasi con risentimento e mi auguro che mio nipote non se lo ritrovi come compagno di classe.

A spasso per foto….

Ieri a Greenwich c’ era moltissima gente e il piazzale davanti alla Cutty Sark era pieno di bancarelle . La giornata era calda e soleggiata e molta gente si soffermava davanti al Tamigi a godersi i venticello tiepido che veniva dal mare. Io e Samu ci siamo misurati a vicenda i tempi di percorrenza sui marciapiedi attorno alle aiuole e poi ci siamo dati alla fotografia…Mi dicono che il motivo della presenza di tante bancarelle è la prossima “regata” che si terrà nelle acque del Tamigi davanti a Greenwich.

Chi volesse saperne di più del Cutty Sark, può cliccare QUI.

La Cutty Sark andata a fuoco qualche anno fa e perfettamente ricostruita.
Samu ed io davanti alla Cutty Sark.

 

Armi letali: due!

Delle tartarughe Ninja avevo sentito parlare da molto tempo, ma devo dire che (chissà perchè???) non avevo mai sentito il bisogno di approfondire l’ argomento.

Ma ci ha pensato Samu a colmare questa mia grave lacuna culturale e mi ha anche convinta a partecipare alla costruzione delle loro armi letali: le Ninja’s stars. Nella  prima fase abbiamo scelto  due fogli di colore diverso; poi ci siamo sistemati a terra sopra una coperta, con l’ iPad vicino , perchè era da lì che dovevano arrivare le istruzioni per eseguire il lavoro. Seguendo passo passo le immagini (io) e le istruzioni (Samu) abbiamo cominciato a tagliare e piegare, poi piegare di nuovo, poi incrociare i pezzi di carta e alla fine siamo riusciti a realizzare due fiammanti e potentissime ninja’s stars. Che soddisfazione  (e che ossa rotte!)

Siamo subito usciti in cortile per metterle alla prova, ma chissà perchè quando le tiravo io sembravano molto meno “letali” di quando le tirava Samu….qualcuno potrebbe pensare che sono un po’ imbranata come nonna- ninja, ma non ci credete…deve essere stata colpa del vento che soffiava in senso contrario…..La solita sfortuna!!!!