Andando alla stazione….

Avevo passato il pomeriggio con Giovannino e avevo ancora nella mente il suo sorriso, i suoi gorgoglii, le sue manine così piccole e perfette che cercano di toccare e afferrare ogni cosa per cominciare a conoscere il mondo…. Eravamo al tramonto e il cielo si stava facendo sempre più buio e minaccioso, mentre i tuoni si susseguivano sempre più vicini.

Arrivata vicino alla stazione , un crocchio di ragazzini sui 12 -13 anni occupava il marciapiede e parte della sede stradale. Alcuni erano seduti su un muricciolo di cinta , altri sulla canna della propria bicicletta, altri erano in piedi ; tutti sembravano pendere dalle labbra dell’ unica ragazzina che si trovava con loro. Piuttosto alta e robusta, parlava ad alta voce. A un certo punto ha intimato a uno del gruppo con tono scherzoso, ma non troppo : ” Tu fai quel che ti dico io!!” e chiudeva la frase con una bestemmia pesante, volgare , che provocava alcune risatine dei suoi interlocutori.

La cosa mi ha colto di sorpresa e mi ha strappato brutalmente dai pensieri soavi che stavo cullando. Che bisogno c’ era di quella bestemmia? Mi pareva così inutile, così fuori luogo sulle labbra di quella bambina ….Forse lei ha bisogno di attirare l’ attenzione, ha bisogno di sentirsi forte o meglio di sentire che gli altri la percepiscano come forte , come “dura” e una bestemmia dimostra che lei può  sfidare anche Dio e non solo le regole della buona educazione….

A volte si legge di bande di ragazzini che compiono furti, ricatti, intimidazioni…. forse sono fatte da ragazzi/ ragazze come questa che a quell’ ora già tarda poteva permettersi di stare per strada senza che nessun genitore la richiamasse e la facesse rientrare in casa…Mi ha fatto una gran pena, perchè dietro quell’aria spavalda e aggressiva si deve nascondere una gran solitudine…

Lo strano caso del pescatore che fu pescato….

Oggi siamo andati in riva al lago qui vicino per fare una passeggiata; c’ erano con noi l’amico inglese di Samuele e la sua mamma. Il lago era leggermente increspato dal vento e le sue acque incredibilmente verdi nella luce del tardo pomeriggio erano particolarmente limpide vicino a riva. Lungo il percorso abbiamo visto un giovane pescatore intento a lanciare e rilanciare la lenza. I bambini si sono fermati  e poco dopo hanno chiesto al giovane di poter provare  a pescare e lui ,anzichè mostrarsi spazientito, ha cominciato a insegnare ai due piccoli curiosi come tenere la canna e come lanciare la lenza sfoggiando un perfetto e fluentissimo inglese (ci  ha spiegato infatti che sua madre è inglese).

I due apprendisti non dimostravano particolari predisposizioni per effettuare tali manovre e la lenza a un certo punto ha cominciato a vagare pericolosamente in aria, con il vermetto che si dibatteva sull’ amo. A più riprese si è sentito gridare:- Attenzione!!! Pericolo!!!-  Intanto l’ amo riusciva ad arpionare  i rami di un albero, poi si impigliava  tra i sassi che affioravano a pelo d’ acqua, infine è andato a conficcarsi  nei pantaloni del pescatore, proprio là dove non batte il sole…..Il pescatore non solo non aveva pescato neanche un pesce, ma era stato addirittura pescato!!!!  Era stranamente accaduto l’ imprevedibile!!!

Ci sarebbe stato di che spazientirsi, ma il nostro pescatore con tutta calma si è liberato dall’ amo e ha continuato a istruire i due discepoli sull’ arte della pesca, anche se con scarso successo. I bambini hanno infine chiesto il nome al loro pazientissimo istruttore e Lui ha detto di chiamarsi David, al che Samuele tutto soddisfatto  ha ribattutto : – Hai proprio la faccia da David!-

Quando alla fine ci siamo salutati, ripensando alla scena appena vista non finivamo più di ridere…

23 Maggio: e sono dodici!!

Dodici anni fa all’ alba del 23 maggio è nata la mia prima nipotina ; ora è già una signorinella  e voglio farle l’ augurio di continuare a crescere sempre brava e buona come lo è sempre stata.

Che la vita ti sia sempre benigna e che tu sappia affrontare ogni situazione con la certezza  di poter sempre  contare sull’ aiuto di chi ti vuol bene.

Ripeto qui una frase di Bambaren: ricordati sempre che l’ amore  (di tutti quelli che ti vigliono bene – questo l’ ho aggiunto io) è come il vento: non puoi vederlo, ma potrai sentirlo sempre intorno a te…Ovunque sarai… Buon compleanno , Elisa!

Di nuovo in festa.

Elisa con la zia Paola (madrina) e lo zio Paolo

Ieri ero in Emilia (mi scuso con le amiche emiliane alle quali avevo preannunciato la possibilità di un incontro, ma la mia visita è stata troppo breve).

Abbiamo festeggiato Elisa che ha ricevuto la S. Cresima. E’ stata una bella cerimonia , cui è seguita una festicciola in famiglia.

 

Festa in famiglia.

La Chiesa di Cesano Maderno non pareva più la stessa, non aveva più quell’ atmosfera piuttosto tetra che ricordavo, anzi il nuovo altare quasi bianco , attorno al quale erano disposte a raggiera le file dei banchi, pareva  irradiare intorno una luce nuova, che dava risalto alle decorazioni  che abbelliscono le pareti delle navate e il soffitto.

Giovanni era in braccio alla mamma, che lo cullava incessantemente, per tenerlo tranquillo. Al momento del rito il sacerdote ha invitato genitori , padrino e madrina ad accostarsi al fonte battesimale e lì, preso il bambino in braccio gli ha tuffato la testa nell’ acqua per tre volte.

Giovannino , preso alla sprovvista, al primo tuffo ha sgranato gli occhi, al secondo si è risentito e al terzo si è proprio arrabbiato: cosa stava succedendo? e che modi erano quelli con un bebè di appena tre mesi che aveva sempre fatto bene la sua parte di neonato? Giovannino si è messo a strillare e c’ è voluto un po’ per  tranquillizzarlo.  Finito il rito, l’ ho portato un po’ in disparte: era rigido, teso, frastornato, ma poi a poco a poco si è rilassato e infine si è addormentato forse soddisfatto di aver superato degnamente la prova che lo aveva fatto diventare cristiano a tutti gli effetti.

Durante la festa che è seguita, si è comportato molto bene per la gioia di genitori, nonni e parenti vari….

Un dono.

Domani saremo in festa : l’ ultimo membro della nostra famiglia, riceverà il Battesimo. E’ a lui e ai suoi tre cuginetti che dedico questa poesia del Mahatma Gandhi .

Un dono
Prendi un sorriso,
regalalo a chi non l’ ha mai avuto.
Prendi un raggio di sole,
fallo volare là dove regna la notte.
Scopri una sorgente,
fa bagnare chi vive nel fango.
Prendi una lacrima,
posala sul volto di chi non ha pianto.
Prendi coraggio,
mettilo nell’ animo di chi non sa lottare.
Scopri la vita,
raccontala a chi non sa capirla.
Prendi la speranza, e vivi nella sua luce.
Prendi la bontà, e donala a chi non sa donare.
Scopri l’ amore, e fallo
conoscere al mondo.
Mahtma Gandhi

Tutti per uno…

Tre cuginetti che si cercano e si vogliono bene, anche se si vedono poco: Elisa, Davide e Samuele hanno passato tre giorni insieme e si sono fatti buona compagnia. Samuele non stava nella pelle al pensiero di incontrarli e Davide ed Elisa lo hanno accolto con abbracci e sorrisi a 180 gradi.

Mi piace vederli insieme e spero che questo legame di amicizia e di affetto , che li lega ora, duri anche in futuro, quando saranno diventati grandi e avranno scelto ognuno la propria strada.

Il quarto nipotino è per ora molto piccolo e non può partecipare ai giochi dei cuginetti, ma so che i miei tre moschettieri lo hanno sempre presente e  sono certa che lo sapranno accogliere come il D’ Artagnan della situazione.

Questo è il mio desiderio di nonna  e spero che sappiano essere sempre  ” uno per tutti e tutti per uno”

Teatro in piazza per trasmettere valori civili

15Aprile 1945: un gruppo di partigiani trova rifugio in un casolare mentre sono in corso dei rastrellamenti da parte dei fascisti; Forse  una delazione… e il casolare viene circondato. I Partigiani, tutti ragazzi giovanissimi, si arrendono per non mettere in pericolo la famiglia che abita nel casolare e vengono poi tutti uccisi

E questa storia che oggi  a Rolo, davanti al cippo che ricorda quei caduti, è stata commemorata dai ragazzi delle scuole medie alla presenza del sindaco  del paese e di autorità di altri paesi vicini.

I ragazzi delle medie hanno poi rappresentato un breve , ma significativo spettacolo allestito durante un laboratorio teatrale; un re buono muore e gli succede una regina cattiva  , che tiranneggia i suoi sudditi  Questi spinti alla disperazione arrivano a cospirare contro di lei. Dopo un attenraro fallito e un rapimento, la regina comprende i suoi torti e chiede ai suoi sudditi di unirsi a lei per stilare una nuova costituzione che sancisca diritti e doveri.

La regina cattiva era interpretata  da Elisa, che ha fatto proprio una bella figura!

E’ stata una cerimonia breve,  ma credo che resterà nella mente dei ragazzi presenti e questo è ciò che conta: è a loro che dobbiamo  consegnare  queste memorie , perchè su di esse plasmino la scala di valori che deve guidarli  nella costruzione della  futura società