Pesce d’ Aprile.

Davide (7 anni) al telefono con voce lacrimevole e tremolante: – Pronto, mamma? Ho preso un brutto voto in matematica……-

La mamma preoccupatissima: – Ma come mai, Davide?Cosa è successo?

Davide:- Non so bene, ma non sgridarmi, ti prego!- e la sua voce è sempre più supplichevole…

Mamma: – Non preoccuparti per questo, non ti sgriderò e vedremo insieme di capire cosa è successo….

Davide:- Davvero, mamma, non mi sgriderai?-

Mamma (sempre più preoccupata per come il suo bambino si sta disperando) :- Ma stai tranquillo, risolveremo tutto…-

Qualche attimo di silenzio e poi Davide grida: – PESCE D’ APRILE!!!! Ci sei cascata, mamma!!!- e ride per lo scherzo ben riuscito.

Prima conversazione.

– ‘Ngù!!! ‘Nggò- diceva oggi Giovannino.

Giovannino (due mesi!!) oggi ascoltava le mie parole con sguardo intenso e mostrando uno sforzo notevole di concentrazione , poi socchiudeva la boccuccia e ascoltava la sua voce che riusciva a modulare quel suono che voleva essere una risposta , un tentativo di comunicazione.

La nostra “conversazione” si è protratta per qualche minuto e …..ci siamo trovati perfettamente d’ accordo su tutto!!!  :))

Com’ è bello seguire i progressi di un bambino!

 

Gemellaggio ROLO-COGLIATE: una bella festa!!

Dopo i 19 gradi di tre giorni fa, oggi nel primo pomeriggio qui il termometro segnava 5 gradi, soffiava un vento gelido e pioveva a dirotto. Nonostante ciò è stata una bellissima giornata e vi racconto perchè.

A Cogliate, un piccolo centro della Brianza, oggi si celebrava il gemellaggio con Rolo, il paese in cui sono nata e in cui ho trascorso i miei primi 23 anni. Non potevo perdermi l’ occasione di incontrare mia figlia , tutta la sua bella famiglia e anche qualche vecchia conoscenza. E’ così che guidata dal Tom-tom sono arrivata in quel paese che non avevo mai sentito nominare prima. Ho faticato un po’ a trovare il grande tendone in cui ospiti e ospitanti stavano consumando allegramente il pranzo , ma alla fine ci sono riuscita. Ho potuto lì incontrare e abbracciare i miei nipotini e i loro genitori, poi ci hanno raggiunto anche mio figlio, mia nuora e il piccolo Giovanni , ma il tempo era veramente terribile in quel momento e la loro visita si è in breve conclusa.

Mentre si protraeva il pranzo, il maltempo ha concesso una breve tregua e i bambini si sono potuti sgranchire le gambe sul piazzale del santuario lì vicino. E’ stato lì che ho incontrato alcune vecchie conoscenze, che, devo dire, io ho riconosciuto immediatamente, mentre loro hanno stentato un po’ (può darsi che ciò sia dovuto al fatto che son passati quasi cinquant’ anni?…Mah!!). Grazie a una di queste vecchie amiche, ho avuto modo di conoscere anche il sindaco attuale di Rolo: una donna molto stimata da tutti i suoi amministrati ed ho avuto anche il piacere di scoprire che è una lettrice di  questo mio blog!!!! Ne sono molto lusingata.

Il momento clou della giornata è stata la premiazione dei disegni eseguiti dai bambini delle scuole primarie dei due paesi gemellati. Anche Davide è stato chiamato a salire sul palco per essere premiato: ha stretto la mano al sindaco di Cogliate e poi ha tenuto ben in mostra  il suo pacco-dono con aria trionfante. E’ stato un momento di grande gioia per tutti noi.

A riscaldare ulteriormente l’ ambiente , già cordialissimo, ci ha pensato il trio rolese dei “Cantabali” . Quando li ho visti esibirsi mi pareva che almeno due di loro non fossero facce nuove, ma non riuscivo a mettere a fuoco i miei ricordi; quando però ho sentito i loro soprannomi ecco che si è squarciato il velo che mi offuscava la memoria: erano Sardèla e Giuben!!! Il primo abitava poco distante da casa mia quando ero una bambina e l’ altro era nientemeno che il mio primo compagno di giochi, quello che la mattina in estate mi veniva a chiamare per andare a giocare “sòta ai pom”. Era proprio Erminio!!! Ora , invecchiato anche lui  come me, canta in questo brillantissimo trio musicale; il  repertorio è fatto di canzoni italiane  ever-green , di canzoni dialettali e di divertentissimi scherzi musicali . La loro esibizione ha riscosso un vero meritatissimo successo. Bravi Cantabàli!

A questo punto era ormai tardi , io ho dovuto riprendere la via del ritorno e , mentre guidavo, mi sentivo presa da un senso di gratitudine per i Cogliatesi , che avevano saputo organizzare una così bella festa.

Piccoli titani…

Ho stretto tra le braccia tre figli e quattro nipoti  fino ad ora, ma ogni volta mi sento prendere dalla stessa emozione.

Ogni neonato è così piccolo, così indifeso eppure così forte da superare vittoriosamente l’ impresa titanica della nascita. La pelle è morbida più della seta più preziosa; la bocca , le mani, le unghie, tutto  è così minuto e così perfetto che resti ammutolito. Poi pensi a quanti cambiamenti lui deve affrontare: era nudo e libero di fluttuare nel suo piccolo mondo liquido “climatizzato” alla perfezione e ora si ritrova a sentire il caldo e il freddo, si ritrova infagottato in panni che lo impicciano, deve abituarsi a respirare, a digerire, a sentire il disagio della fame e a cercare di farsi capire per chiedere il cibo e per comunicare i suoi bisogni…..

Ogni neonato  è un piccolo titano che deve imparare ad  affrontare  l’ avventura della vita e chi lo ha custodito dentro di sè fino a quel momento sarà il suo punto di riferimento per entrare in contatto col mondo.

 

Vita coi nipoti.

Da un paio di giorni la casa è di nuovo vuota. Per tre settimane c’ è stato un bell’ andirivieni, che ha consentito di ritrovarci tutti e inoltre per otto giorni ho fatto la nonna a tempo pieno per i due cuccioli maschi di famiglia, che sono rimasti qui insieme a me senza la presenza delle mamme.
Sono stati bravissimi, perchè hanno stabilito tra loro un rapporto di sana competizione che tende a rendere miglori entrambi: Da una parte Davide, più serio e maturo, induce Samu a tralasciare qualche capriccio inutile quando ad esempio non vuole decidersi a fare la doccia o ad andare a letto; dall’ altra parte Davide viene trascinato in molte attività e giochi ai quali abitualmente non dedica molta attenzione e si decide a fare i compiti più volentieri vedendo il cuginetto al lavoro.
Il loro passatempo preferito era “fare la lotta”e ogni tanto concedevo loro dieci minuti per lasciarsi andare a questa attività fisica. generalmente sapevano giocare senza farsi male, ma se il gioco si protraeva poi diventavano più aggressivi e bisognava sospenderlo. E’ giusto , a mio avviso porre dei limiti , ma è anche giusto che abbiano l’ occasione per misurare la loro forza e per apprendere in condizioni favorevoli come affrontare eventuali bulli, che non mancheranno certo sul loro cammino.

Era bello la sera vederli prepararsi per la notte, poi sedersi accanto a me sul letto per ascoltare la lettura di qualche libro, sentirli recitare insieme una breve preghiera e infine disporsi al sonno serenamente.

Fare la spesa insieme a loro era un’ impresa non da poco: prima dell’ ingresso al supermercato, facevo loro una specie di lavaggio del cervello per convincerli che non avrei comprato giocattoli e che quindi non volevo sentire capricci, arrivati all’ interno, si arrampicavano sulle sponde del carrello , uno da una parte e l’ altro dall’altra e io manovravo quel veicolo divenuto piuttosto ingombrante con qualche difficoltà, ma con grande divertimento loro e mio.
Alle casse potevo contare sul loro aiuto per lo svuotamento del carrello e per il riempimento delle borse e il loro aiuto meritava sempre un piccolo premio.

Spero che possano ripetersi occasioni di questo genere: potranno costituire un prezioso bagaglio di ricordi, che consentiranno loro di cercarsi anche quando saranno cresciuti.

La fata dei denti :-))

Ecco cosa ha scritto Samuele nel suo “diario” dopo aver trovato sotto il cuscino le monete della vecchietta dei denti (traduco il senso dello scritto)
La fata dei denti non mi ha portato cinque sterline, non mi ha portato monete d’ oro,ma due euro e basta! Questa è la notizia buona, quella cattiva è che sono monete italiane! (Credo che voglia alludere al fatto che non può spenderle a casa sua, visto che mi è difficile credere che anche lui sia al corrente del discredito di cui gode la nostra economia nella “perfida Albione”- come D’ Annunzio chiamava l’ Inghilterra)