Poesia di Aprile.

Ho ritrovato questa poesia di Garcia Lorca, che mi ronzava in testa da un po’ di tempo, ma non la ricordavo bene.

CANZONE D’ APRILE
uscita-scuola-bambini-586x380Escono allegri i bambini
dalla scuola,
lanciando nell’aria tiepida
d’aprile tenere canzoni.
Quanta allegria nel profondo
silenzio della stradina!
Un silenzio fatto a pezzi
da risa d’argento nuovo.

Questa poesia mi piace moltissimo: parla di bambini, di scuola, di allegria, di gioia di vivere che la primavera porta con sè, di un silenzio che le risate argentine fanno in mille pezzi: il silenzio è come una campana di vetro che avvolge il mondo intorno, ma arrivano i bambini, la campana si infrange e tutto riprende a vivere. Anche  i miei nipotini, quando arrivano qui, fanno a pezzi il silenzio di questa casa e le ridanno vita.

Il bambino e il cane.

Cerco di approfittare di ogni occasione per poter camminare a piedi e l’ altro giorno tornando dall’ UTE , ho visto una scenetta deliziosa, che mi ha costretto a sospendere per qualche minuto la mia passeggiata.

Una mamma portava a spasso un bebè col passeggino ed era accompagnata da un altro figlio, un maschietto di forse dieci anni dai capelli corti e ricci, che teneva in mano una pallina grossa come quelle da tennis.
Erano tutti e tre fermi davanti ad un cancello molto alto. che chiudeva un piccolo giardino nel quale si trovava un cane nero, con vaghe somiglianze con un pastore tedesco, ma era di taglia media; doveva essere un cucciolone perché era molto vivace e aveva il pelo lucente.
Il ragazzo a un certo punto lanciò in alto la pallina, che cadde oltre il cancello e il cane con una velocità incredibile corse a raccoglierla. Subito dopo si avvicinò al cancello e spinse la pallina oltre le sbarre per restituirla al bambino; dapprima l’ operazione non gli riuscì, ma lui col muso la spinse più volte, finchè la pallina non rotolò tra i piedi del bambino. Questi ripetè il gioco e ogni volta che il cane portava a termine la sua parte il ragazzo lodava la sua rapidità e la sua intelligenza. L’ animale si fermava come per ascoltare quelle parole affettuose e ne sembrava felice.
La loro intesa era perfetta, forse perché avevano la stessa voglia di divertirsi e la stessa gioia di vivere.

Tre giorni sembrano pochi….

Congedo di paternità

Questo governo è davvero efficiente: riesce a “trovare la quadra” in poco tempo là dove per decenni non si è mai trovato l’ accordo . E’ per questo che riceve apprezzamenti in campo internazionale!
Questo governo però ha fatto un grave errore di valutazione (oltre alle modifiche dell’ articolo 18 che hanno creato tanti dissapori): ha pensato che la stessa efficienza del ministro Fornero fosse estendibile a tutte le donne italiane…..
Abbiamo letto nei giorni scorsi la sua pagella da liceale, sappiamo del suo brillante curriculum e forse è riuscita anche a ottimizzare i tempi della maternità e a eliminare tutti i piccoli guai che sono ad essa connessi.
Certo lei non avrà mai avuto mastiti, non avrà mai perso notti di sonno ( sua figlia , che è così brava anche adesso, avrà capito subito che quando c’ è buio bisogna dormire), non avrà mai avuto noiosi e controproducenti problemi nell’ allattamento e certo pensa che tutte le donne si debbano adeguare ai suoi standard di efficienza., altrimenti non avrebbe mai pensato di risolvere il problema delle pari opportunità obbligando i padri a prendersi TRE GIORNI DI CONGEDO CONSECUTIVI per paternità.
Quali problemi risolverà quel padre , anche lui efficientissimo, in tre giorni consecutivi?
Forse potrà imparare a sterilizzare i biberon o a rendersi conto di dove la moglie abbia sistemato pannolini e cremine e forse potrà imparare a tenere in braccio quel “cosino” che sbraita in maniera incredibile ad ogni momento, ma oltre a questo cosa potrà mai fare un padre in tre giorni consecutivi?
Se fossero tre giorni da prendere in caso di necessità, forse quel padre potrebbe accompagnare moglie e neonato/a alle prime visite di controllo Aiutando la consorte a destreggiarsi tra borse e seggiolini per auto …..
In questa forma il congedo per paternità fa un po’ ridere , diciamolo francamente.
La Fornero dice che è per far passare il messaggio della necessità che anche i padri si sentano coinvolti nella cura dei figli , ma per questo, se un padre ha un po’ di sensibilità e di senso di responsabilità, non servono quei tre giorni; se invece non sente tutto questo , anche quei tre giorni gli serviranno solo per andare un po’ di più al bar.

Caro ministro Fornero, o lei insegna alle donne italiane come risolvere in tre giorni i problemi della crescta di un figlio o bisognerà allungare il periodo di congedo obbligatorio per i padri, non crede?

Uno strano nuotatore.

Samuele va volentieri in piscina, gli piace sguazzare e giocare con gli attrezzi che aiutano il galleggiamento, ma….non vuole bagnarsi la testa !!! Al termine della lezione non ha bisogno di fon: i suoi capelli sono perfettamente asciutti,

L`istruttrice ha provato vari stratagemmi lui esegue tutto perfettamente , ma con la testa sempre dritta fuori dall`acqua…. anche quando deve fare il morto e guardare il soffitto !!!

Alla fine l`istruttrice ha dato ad ogni bambino un cerchietto da buttare sul fondo e da andare a ripescare …gli altri bimbi si tuffavano dentro l`acqua, lui invece lo ripescava con ledita di un piede, menre si manteneva in equilibrio sull`altro : era buffissimo,ma era anche sorprendente la velocita` con cui eseguiva il tutto.

Alla fine del corso di nuoto Samuele non avra` imparato a nuotare, ma avra` forse inventato una nuova forma di prestidigitazione: quella fatta con le dita dei piedi !!!

Bilinguismo.

Bilinguismo: vantaggi e inconvenienti.
Ibambini bilingui, dice una ricerca universitaria, acquisiscono maggiore rapidità nelle decisioni e a mio avviso possono sviluppare quelle capacità particolari legate ad ogni lingua : ad esempio la lingua italiana favorisce le capacità analitiche, il linguaggio inglese favorisce la percezione dell’ essenziale, il pragmatismo.

Credo però che oltre a questi vantaggi si presenti anche qualche trappola lessicale per i piccoli bilingui, ci sono infatti certe parole (che la mia insegnante di inglese chiama “falsi amici”) che sono quasi uguali foneticamente , ma ben diverse per significato.

Samuele, ad esempio, che parla in inglese con la mamma e a scuola, ma parla in italiano con la nonna (io) e i parenti quando viene qui in Italia, deve aver fatto un po’ di confusione con le parole :

  • bottone
  • button (che significa bottone in inglese)
  • bottom (che invece in inglese significa “sedere”)

Infatti, ieri mattina uscendo di casa,  si era portato con sè una grossa lente di ingrandimento e sul treno si divertiva a osservare i bottoni del cappotto della mamma. Ad un certo punto, ha sentito il bisogno di comunicare alla sua mamma i risultati delle sue indagini scientifiche e con entusiasmo si è messo a gridare. Intendeva dire:

– Mamma, il tuo bottone sembra molto più grande!- disgraziatamente però anzichè button ha detto bottom … !!!!   …scatenando l’ ilarità dei viaggiatori vicini e l’imbarazzo della sua mamma.

Diario ( 2*puntata)

Giornata intensa. Questa mattina lezione di calcio: Samuele si e` rivelato un puntuale e veloce esecutore degli ordini dei due istruttori , giovanissimi e simpatici.
Tutto il mondo e` paese e anche li` si stavano raccogliendo firme per fermare la chiusura di un asilo attualmente funzionante nella zona: in tempi di vacche magre a rimetterci sono i servizi alle famiglie.
Al spermercato ho scoperto che il parmigiano-reggiano costa meno qui che in Italia!!!

Pomeriggio al parco di Greenwich: il verde dei prati immensi ti colpisce al primo colpo d`occhio e ti da` un`idea di ordinata bellezza. Dev` essere questa la causa di un piccolo episodio che ho visto accadere proprio appena entrata: un ragazzo in bici passa vicino a uno dei contenitori per i rifiuti (belli anche loro, dipinti coi colori nero e oro come i cancelli) e,senza fermarsi, getta al volo qualcosa;la mira e` quasi perfetta….quasi… perche` un pezzetto di buccia di arancia cade ai piedi del cestino. Il ragazzo se ne accorge , ritorna indietro, raccoglie la buccia e la butta dentro.
Un gesto simile uno se lo puo` aspettare in un posto cosi` ben curato , perche` sporcarlo parrebbe troppo riprovevole.
Sono certa pero` che lo stesso ragazzo non avrebbe esitato ad abbandonare non solo la buccia , ma anche
tutto il restosu qe gli fosse capitato di passare accanto a una striscia di prato che fiancheggia la fermata dell`autobus che ho preso oggi: era talmente ingombro di lattine, bottiglie e sudiciume vario che nessuno si farebbe scrupolo ad aumentare quel tappeto di lordure.

La bellezza e` di per se` educativa : la bruttezza richiama disordine e degrado.

Diario .

In questi quattro giorni il tempoe` stato il tipico tempo londinese: cielo grigio, qualche breve sprazzo di sole quando la fortuna vuole essere magnanima, frequenti scrosci di pioggia e vento a volonta`…

Ciononostante la primavera si fa sentire anche qui e ieri io e Samuele siamo andati nel parchetto qui vicino a raccogliere un po` di margherite e qualche pervinca. Negli angoli piu` soleggiati c` erano anche dei cespugli e delle giunchiglie fiorite.
Visto il freddo che fa passiamo le giornate a giocare in casa e spesso ci ritroviamo a dire i nomi delle cose nelle nostre due lingue: io parlo in italiano e lui traduce in inglese , cosi` sto imparando piu` io da lui che lui da me.
Ieri mi ha detto sforzandosi di parlare in italiano: -Perche` mia casa non diventa tua casa?- deve aver pensato che la cosa risolverebbe parecchi suoi problemini….

Ultime da Londra.

COME VINCERE LA NOIA DELLA ROUTINE SUL LAVORO.

Samuele (4 anni)torna dall’asilo con la mamma che lo tiene per mano e si informa :- Cosa hai fatto oggi , mamma, al lavoro?-
– Delle cose un po’ noiose, ho scritto su tante carte…. –
– Mamma, a te piace colorare?-
– Sì, che mi piace…
– E allora perchè non dici al tuo capo (veramente lui confonde le parole “boss= capo” e “desk = scrivania” e in questo caso ha detto ” scrivania”) di farti colorare? forse i colori sono senza punta? Allora digli di comprarti dei colori nuovi!!!-

PRIMA DI DORMIRE.

Samuele è pensoso, poi si rivolge alla mamma: – Sai, mamma, quando sarò grande ti voglio sposare, poi ce ne andiamo dove non ci vede nessuno e io ti dò un bacio come a una principessa….