Da grande voglio fare….

Dovendosi destreggiare ogni giorno tra bus, treni e metropolitane , Samuele (quattro anni e mezzo) ha avuto spesso occasione di imbattersi in suonatori e cantanti che frequentano le stazioni inglesi, ma solo ultimamente deve aver fatto caso che davanti a loro c’ è sempre un piatto o una ciotola dove la gente getta qualche moneta
ed eccolo trarre le dovute conclusioni.
– Sai , mamma, – ha detto ieri – voglio imparare a suonare bene il violino e voglio imparare anche a cantare bene, così poi la gente mi dà tanti soldi…-
Sarà bene cominciare a proporgli dei modelli validi (come il Paganini della foto) per non lasciargli immaginare che la massima aspirazione per un bravo violinista sia quella di esibirsi nei sotterranei delle metropolitane…. 🙂

Davide e lo specchio.

Davide (5 anni) ha dovuto mettere gli occhiali circa due anni fa : la miopia è molto forte e per lui si è trattato di riscoprire un mondo nuovo. Tutto quello che aveva imparato sull’ ambiente che lo circonda, andava riscritto e rivisto.
E’ stato un lavoro lungo e non facile, credo, ma ora può dedicarsi anche a ricostruire l’ immagine di sé e a metterla a fuoco. Dev’ essere per questo che ultimamente passa più tempo del solito davanti allo specchio, facendo smorfie ed “esperimenti” vari.
Qualche giorno fa era appunto intento a rimirarsi e quando la sua mamma gli ha chiesto cosa stesse facendo si è sentita rispondere:- Sto guardando la mia bellezza !-
Ieri invece qualche riflesso di luce favorevole deve aver messo in evidenza la peluria attorno alle labbra e allora ha esclamato:- Mamma,vieni a vedere: mi sta crescendo la barba!-

Sincerità.

Stamattina Davide si è alzato con febbre e mal di gola, quindi si è subito preoccupato di avvisare le sue maestre della scuola materna .
La sua mamma ha fatto il numero e lui con una voce che rivelava tutta l’ infiammazione del suo cavo orale si è scusato :
– Sai, maestra, oggi non posso venire all’ asilo: sono malato ….
– Oh, mi dispiace – dice la maestra – spero che tu guarisca presto così puoi tornare a scuola! –
– Ma io non voglio venire a scuola, non mi piace…- ha detto Davide con estrema sincerità.

Gita domenicale .

Domenica mattina siamo partiti (le mie figlie coi nipotini al completo e io) da Erba e siamo andati in treno a Milano. I bambini erano molto eccitati e hanno cominciato a giocare e a far chiasso. C’ erano altre famiglie che avevano avuto la stessa nostra idea Dopo un’ ora di viaggio,  siamo scesi  e ci siamo avviati verso piazza Duomo, che era affollatissima e siccome era quasi mezzogiorno siamo andati ad un fast food affollatissimo, dove i bimbi si sono tuffati su patatine e crocchette di pollo.

In Duomo i bambini sono rimasti colpiti dai corpi imbalsamati di cardinali  ambrosiani esposti alla venerazione dei fedeli e dalla maestosità della cattedrale; anch’ io che non passavo da tempo da quelle parti, non ricordavo di averla  mai vista così bella.

  Un salto alla Rinascente per accontentare le mamme , una passeggiata tra una folla incredibile e poi di nuovo in treno a far giochi di mimi e indovinelli per ingannare il tempo del viaggio. I bambini si sono divertiti e si sono anche molto stancati , soprattutto i due più grandicelli abituati più agli spostamenti in auto che a quelli a piedi.

Peccato che siano così rare le occasioni per ritrovarsi tutti insieme!

 

 

Tutti insieme appassionatamente.

Ci siamo ritrovati tutti qui in questi giorni ed è stato molto bello.

I bambini sono stati bene insieme e soprattutto Samuele ha provato una gran gioia nell’ incontro con i cuginetti. Anche le mamme e gli zii si son dati da fare per intrattenerli ed è stato divertenti vederli riscoprire i vecchi giochi della loro infanzia per insegnarli ai cuccioli di famiglia.

Mi ha fatto un piacere enorme poterli avere tutti qui insieme almeno per qualche momento… rivedere la casa piena di vita , risentire gli strilli dei bambini, le loro risate e anche i loro capricci

 

 

Nell’ orto.

In autunno anche l’ orto e il giardino si devono preparare per  l’ inverno : dopo aver raccolto gli ultimi frutti si dovevano togliere le piante ormai secche dei pomodori e dei fagiolini, tagliare l’ erba  e raccogliere le foglie secche.

Quest’ anno ho avuto un aiutante d’ eccezione: il mio nipotino Samuele, di 4 anni, si è appassionato ai lavori dell’ orto e si è dato un gran da fare con rastrello e zappetta; poi mentre interravo  alcuni  bulbi  ha saputo spiegarmi che sarebbe stato necessario ricoprirli con la terra e poi aspettare, aspettare…aspettare tanto ” quasi cinquanta cento” , Questa dev’ essere una quantità davvero grande per lui perchè anche alla mamma vuole bene  cinquanta cento!!!

Ora tutte le mattine andiamo a controllare che tutto sia in ordine e Samuele sa che sotto la terra nera e umida ci sono delle piantine che aspettano la primavera.

Alla Sagra del Masigott.

Oggi la città era in festa. La Sagra del Masigott ha attirato molta gente nell’ antica piazza del mercato dove sono stati allestiti una tenda- ristorante, un palco per l’ esibizione di complessi musicali, bancarelle che esponevano dolciumi , frittelle, zucchero filato e caldarroste.

In un angolo della piazza c’ era l’ albero della cuccagna , che aspettava di essere scalato  da squadre di baldi giovani che si sfidano ogni anno in questa impresa assai difficoltosa e spettacolare;  la gente stava aspettando questo momento e intanto si godeva la bella giornata accalcandosi tra le bancarelle.

Io però ero interessata allo spettacolo dei burattini, che figurava nella locandina.

Proprio davanti all’ antica chiesa plebana di S. Eufemia (risalente all’ XI sec.) c’ era la baracca tutta drappeggiata di velluto rosso e davanti ad essa erano seduti molti bambini e molti genitori.

Il burattinaio  puntava a coinvolgere i bambini nella rappresentazione e nonostante l’ estrema semplicità delle situazioni, o forse proprio grazie a questa semplicità, riusciva perfettamente nel suo intento . Anche i bambini di oggi, abituati ai videogiochi, al computer, a manovrare con naturalezza DVD , telecomandi, registratori, davanti alla magia di una semplice baracca e di due burattini  dialogano con Arlecchino e con Rosaura con la stessa naturalezza di quando ero bimba io e si lasciano incantare esattamente come quelli di ieri e di sempre.

Nell’angolo opposto della piazza c’ era l’ albero della cuccagna , che aspettava di essere scalato  da squadre di baldi giovani che si sfidano ogni anno in questa impresa assai difficoltosa e spettacolare.;  la gente stava aspettando questo momento e intanto si godeva la bella giornata accalcandosi tra le bancarelle.

 

Esperimenti di fisica.

Ieri Davide è andato per la prima volta casa di un compagno di asilo, che ha un fratellino di poco più grande.

Stavano giocando sullo scivolo, quando il maggiore dei tre si è  posto un quesito: come diminuire l’ attrito e quindi aumentare la velocità di discesa? Pensa che ti ripensa gli  è venuta un’ idea che gli è sembrata estremamente brillante e che ha esposto  ai suoi compagni di gioco: proviamo a  versare una bella caraffa d’ acqua sullo scivolo ?

– Ottima idea!!!- hanno  risposto entusiasti i due più piccoli. Detto e fatto….

L’ esperimento però non ha dato i risultati sperati : è solo servito a costringerli a un cambio di pantaloni fuori programma…. ma si sa il progresso scientifico richiede sacrifici e costanza…