Due lupi e un agnello.

Il lupo e l’agnello di Fedro 

Un lupo e un agnello, spinti dalla sete, si ritrovarono a bere nello stesso ruscello. Il lupo era più a monte, mentre l’agnello beveva a una certa distanza, verso valle. La fame però spinse il lupo ad attaccar briga e allora disse: “Perché osi intorbidarmi l’acqua?” 

L’agnello tremando rispose: “Come posso fare questo se l’acqua scorre da te a me?”

“E’ vero, ma tu sei mesi fa mi hai insultato con brutte parole”.

“Impossibile, sei mesi fa non ero ancora nato”.

“Allora” riprese il lupo “fu certamente tuo padre a rivolgermi tutte quelle villanie”. Quindi saltò addosso all’agnello e se lo mangiò.

Questo racconto è rivolto a tutti coloro che opprimono i giusti nascondendosi dietro falsi pretesti.

Oggi l’agnello di turno è l’Ucraina che si ritrova a fronteggiare due lupi e uno dei due (Trump) la accusa di aver voluto la guerra, ma chi ha invaso l’Ucraina andando contro il diritto internazionale? Purtroppo è sempre vero l’insegnamento della favola.

Esci dalla tua terra …

Si legge nella Bibbia che il Signore Dio disse ad Abramo:

«Vattene dalla tua terra,
dalla tua parentela
e dalla casa di tuo padre,
verso la terra che io ti indicherò.
…”

A queste parole seguiva una promessa di grande prosperità e di un futuro glorioso. E Abramo partì.

Oggi, qualcuno, che si crede molto più in gamba del Signore della Bibbia, ripete lo stesso comando non a un capo-famiglia o a un capo-villaggio, ma a un popolo intero di più di due milioni di abitanti … e con quale prospettiva? Di diventare i “paria” in paesi confinanti che non li vogliono.

Non credo che i Palestinesi possano essere contenti di questa prospettiva… e Trump dovrebbe ritornare in sé e rendersi conto che ancora gli manca qualcosa per diventare onnipotente, onnisciente ed eterno … forse con i suoi soldi e con quelli dei suoi amici , crede che un giorno potrà riuscirci (non credo proprio!!)… ma alla fin dei conti anche lui è solo un uomo che sta vivendo l’ultima parte della sua vita…

Non so voi …

Non so voi, ma le vicende di questi giorni mi stanno turbando.

Un feroce torturatore, colpito da mandato di arresto internazionale, viene arrestato e poi rilasciato immediatamente. C’è chi fa notare che il mandato di arresto sia stato fatto scattare proprio nel momento in cui il ricercato varcava il confine italiano e non prima, quando se ne andava tranquillamente in giro per l’Europa…. ci sarà un motivo?

Non sarà stato un modo per mandare un segnale ai nostri governanti che le alte sfere della UE non gradiscono i rapporti preferenziali stabiliti con l’amministrazione Trump? E’ chiara l’ostilità di quest’ultima verso l’Europa unita ed è chiaro che sta attuando una vecchia politica: quella che i Romani definivano “Divide et impera” cioè metti zizzania tra i tuoi avversari e potrai dominarli facilmente. Quello che la Meloni ritiene un segno di apprezzamento personale è in realtà la mossa subdola di chi vuole eliminare dallo scenario mondiale un competitore, l’ Unione Europea, che, se avesse coscienza delle sue potenzialità tuttora inespresse, potrebbe giocare un ruolo determinante nella politica mondiale.

Io vedo in questi fatti (e temo di non sbagliare) un segno inequivocabile che l’UE si sta disgregando sempre più, che il sogno accarezzato da tanto tempo e per il quale si sono spese tante persone che sapevano leggere il futuro, sta miseramente affondando.

Giornalisti o cortigiani?

Sto ancora ripensando al giorno della presa di potere di Trump e soprattutto a come i nostri giornalisti televisivi hanno raccontato quell’evento.

Mi sono sintonizzata prima su una rete Mediaset, poi su una rete RAI e quello che mi ha disgustato è stato lo stesso tono trionfalistico e adulante dei cronisti che commentavano le immagini di per sé piuttosto angoscianti.

Quello che mandava in visibilio i vari cronisti era soprattutto il fatto che potevano sottolineare la presenza della Meloni, come unico capo di governo europeo invitata alla cerimonia. Lo stesso tono di giubilo era presente anche più tardi su RAI1 in “XXI secolo ” condotto da Giorgino.

Ma, dico io, cosa c’é di positivo per noi nell’elezione di un presidente che si dichiara apertamente nemico dell’Europa, della Nato, dell’OMS (infatti ne è già uscito) e che promette di imporre dazi alle merci europee con prospettiva di crisi economiche a catena e perdita conseguente di milioni di posti di lavoro?

Cosa c’è di bello nel vedere che solo la Meloni viene invitata? E’ un palese schiaffo alla Von der Leyen e all’Europa tutta. E’ chiaro lo scopo di Trump: mettere zizzania tra gli stati europei e spaccare l’UE, renderla ininfluente, perchè è evidente che nessuno stato membro è in grado di competere da solo con giganti come USA, Cina, India.

Eppure i nostri giornalisti fanno finta di non sapere, di non capire, per puro servilismo verso chi detiene il potere in questo momento: sono più cortigiani che giornalisti.

Io e l’UTE (dal “QUADERNO” per il 30°)

Questo è l’incipit di uno dei racconti contenuti nel “QUADERNO”, libro pubblicato in occasione del 30° anniversario dell’UTE di Erba A.P.S. In seguito, se sarà possibile, pubblicherò altri brani di altri soci per far conoscere la ricchezza del mondo che gravita attorno alla nostra UTE.

“Eravamo in riva al lago a passeggiare. La mia amica E., rivolta a me, disse: – Sai, la nostra amica F. (che mi stava accanto) è molto impegnata e quindi veniamo a passeggiare solo il lunedì e il giovedì, perché al martedì e al venerdì lei va all’Università della Terza Età .

Risposi:- A Erba c’è l’ Università della Terza Età? – cadevo dalle nuvole, non ne avevo mai sentito parlare!!

Era per me un periodo piuttosto difficile; da poco ero rimasta vedova e i miei figli erano lontani ormai da parecchio tempo. La lunga malattia di mio marito mi aveva fatto trascorrere gli ultimi anni tra un ricovero e l’altro, tra una terapia e l’altra, tra corse notturne al pronto soccorso e code negli ambulatori medici. Avevo perso i contatti con le vecchie amicizie …”




Cum grano salis…

Cum grano salis è un’espressione che abbiamo mutuato dal latino e che invita ad agire e a valutare le situazioni con prudenza, a ragion veduta e questo ammonimento vale ancora oggi.

A volte succede infatti che, per troppo zelo, pur avendo le intenzioni migliori del mondo, si finisca per fare un danno proprio a chi si vorrebbe aiutare.

Metti che un operatore di un qualsiasi corpo di intervento (Croce Rossa, pompieri …) assista casualmente a un piccolo incidente e subito (per mostrare quanto bene ha imparato le istruzioni che gli sono state impartite durante i corsi di addestramento) si metta ad allertare tramite il 112 tutti i servizi presenti sul territorio … non sarebbe forse il caso di accertarsi prima della reale gravità della situazione e delle effettive necessità delle persone coinvolte?

Prima di tutto è un danno grave distogliere i corpi di pronto intervento da eventuali chiamate con carattere di urgenza e può essere che, per qualche motivo, proprio le persone che si volevano soccorrere si trovino a imprecare contro la iella di aver incontrato un soccorritore così zelante e con così “poco sale”

A carte scoperte.

Circa sei mesi fa avevo segnalato quale fosse la vera sfida che si stava delineando per la supremazia sul mondo: il controllo delle immense ricchezze minerarie che lo scioglimento dei ghiacci artici può rendere sfruttabili.

Ora Trump, a pochi giorni dal suo insediamento, scopre le carte che fino ad ora erano state tenute nascoste: ha parlato chiaramente di uso della forza militare per annettere agli Stati Uniti la Groenlandia, da sempre sotto il governo danese, anche se recentemente le è stata riconosciuta l’autonomia per la politica interna.

Temo che ci aspettino giorni bui.