Ritrovare la nebbia.

Era da un po’ che non andavo in Emilia, per questo ieri mattina ho deciso di partire: l’inverno è alle porte ormai e non si può sperare che le condizioni per viaggiare in auto migliorino. Dovevo andare a salutare quella parte della mia famiglia che vive là e rendere un omaggio a quella parte che riposa nel cimitero del paese.

E’ così che ho ritrovato la nebbia: non la nebbia che impedisce di vedere a un palmo dal naso, ma una nebbia sospesa a mezz’aria, che sfuma i contorni delle case e degli alberi e aleggia leggera sui prati. E’ una nebbia che ti avvolge, senza farti paura, che ti lascia libera di immaginare cosa si celi dietro quella barriera fluida che restringe il tuo orizzonte: una nebbia gentile.

Mi piaceva guidare in quell’atmosfera un po’ irreale, quasi da fiaba: le cose che mi correvano incontro ai lati e le auto che mi superavano apparivano per un breve momento, poi scomparivano inghiottite da una magica cortina fumogena.

La febbre del SSR

Credo che in molti abbiamo dovuto scontrarci con il disastro di questi tempi della sanità lombarda . Richiedi una visita o un esame e la risposta è spesso questa: non ci sono disponibilità.

L’altro giorno mi sono messa al telefono per prenotare una serie di visite per un’amica temporaneamente in difficoltà e, stranamente, quando chiamavo il numero 800 638 638 i tempi di attesa erano minimi, ma la risposta che ne ricevevo (non ci sono disponibilità) mi ha costretto a richiedere una visita privata. Ho fatto il numero previsto per questo servizio ospedaliero e una voce registrata mi ha comunicato con metallica cortesia che ero il 14° paziente in attesa di collegarmi col centro di prenotazione!!! Tempo di attesa? Almeno 30 minuti.

Chi oggi ha davvero bisogno di cure non si rivolge più al Servizio Sanitario Regionale (SSR), ma ricorre direttamente alle strutture private (Sigh!!!)

C’è un termometro più eloquente per dire che il SSR ha la febbre? Credo di no…. e se la febbre preludesse al coma irreversibile?

Certamente chi ha portato questo settore dell’amministrazione regionale al disastro non ha problemi a sborsare centinaia di euro a ogni piè sospinto … ma la gente comune e soprattutto gli anziani???

Quando la sete diventa un’arma di guerra.

Credo che tutti siamo convinti che Israele ha diritto di esistere, credo anche che Hamas usi scuole e ospedali come rifugi e magazzini per le armi, trasformando così i civili in scudi umani e penso che Israele abbia il diritto di difendersi, ma non abbia il diritto di sterminare un popolo … è questo però che sta accadendo: oltre ai bombardamenti che hanno causato 40mila morti, bisogna mettere in conto anche le altre misure mirate a rendere impossibile la vita nella striscia di Gaza. Tra queste credo sia crudele fermare gli approvvigionamenti di alimenti e farmaci e che sia addirittura disumano togliere l’acqua come si evince da questo articolo di OXFAM

I cambiamenti climatici

I cambiamenti climatici stanno avendo effetti terrificanti e l’articolo di Avvenire ne dà ampia spiegazione. A Valencia è successo il finimondo e 95 persone hanno perso la vita, mentre molte altre migliaia sono sfollate.

Purtroppo è facile pronosticare che eventi simili si verificheranno ancora: la natura non perdona. Abbiamo fatto tanti errori per inseguire il danaro (in ogni paese del mondo)!!! … Forse la logica del guadagno a tutti i costi ha da sempre guidato le azioni dell’uomo, ma la Terra non è mai stata così popolata come ora e gli appetiti individuali e collettivi si sono moltiplicati.

Cosa ci resta da fare? Temo ben poco. Solo con il tempo, se cambiamo la nostra scala di valori, si potrà ritornare a stabilire un patto di alleanza con l’ambiente.

Nel frattempo ognuno di noi potrebbe cominciare a orientare i propri comportamenti in modo da “pesare” il meno possibile sull’ecosistema planetario.

30 anni di lotta alla solitudine

Ieri sera su Rai3, la trasmissione “Presa Diretta” ha parlato della solitudine, il male silenzioso che s’insinua soprattutto nelle città più popolate. Ad esempio a Tokio, che con le zone circostanti arriva a contare più di 30 milioni di abitanti, molti anziani commettono reati, cercando di farsi cogliere sul fatto, per poter andare in carcere: la reclusione è meglio della solitudine disperata di casa propria.

In Italia, è Milano la città in cui più del 50% delle famiglie sono composte da una sola persona e sono tanti i casi di gente che ha avuto una vita normale (perciò non senzatetto) che giace negli obitori per mesi senza che nessuno ne reclami la salma per darle una sepoltura dignitosa.

In Inghilterra, il problema ha attirato l’attenzione delle autorità e in alcune città si stanno mettendo in atto iniziative per combattere il fenomeno dell’isolamento che coinvolge soprattutto gli anziani.

Qui a Erba abbiamo la fortuna di avere molte associazioni di volontariato in cui gli anziani possono impegnarsi per essere d’aiuto agli altri e a sé stessi e tra queste associazioni, certamente occupa un posto d’onore l’UNIVERSITA’ della TERZA ETA’, che il 25 ottobre prossimo festeggerà i suoi primi 30 anni di attività.

Sono stati trent’anni all’insegna dell’aggiornamento culturale, della solidarietà e soprattutto dell’accoglienza: ognuno in Sala Isacchi può sentirsi a casa, trovare un sorriso di benvenuto e ascoltare parole amichevoli o essere ascoltato con empatia e rispetto.

I festeggiamenti si apriranno alle 12:30 con il pranzo all’hotel Leonardo da Vinci a cui parteciperanno soci, docenti e persone amiche dell’UTE e si concluderanno la sera nella sala polivalente di Via Alserio (ex-tribunale), dove valenti cantanti e musicisti si esibiranno in splendide arie tratte dalle opere di Puccini. L’ingresso è libero fino ad esaurimento dei posti.

E’ facile capire che sarà una bellissima serata a cui io non vorrò mancare; e voi?

SSN … esiste ancora?

Dopo aver passato due mattinate al telefono col call center del Servizio Sanitario Regionale per sentirmi proporre appuntamenti anche per il 2026(!!!!), ieri sono andata all’ospedale cittadino per prenotare di persona alcuni esami e visite per un’amica appena rientrata da un lungo ricovero. Per evitare attese troppo lunghe, ho deciso di andare all’accettazione alle 12: 30, orario che ritenevo meno affollato.

Sono arrivata all’accettazione alle 12:40 e, prendendo il biglietto al distributore dei numeri, mi è venuto un colpo: avevo 30 persone davanti a me nella sezione prenotazioni, senza contare quelle in attesa per le accettazioni e per i ricoveri. Mi sono detta:- Pazienza! Mettiamoci a sedere e aspettiamo … –

Con mia grande soddisfazione vedevo scorrere molto velocemente sullo schermo le chiamate ai vari sportelli e ho pensato: Meno male che il sistema è efficiente e funziona a dovere…-

Poi sullo schermo è apparso il mio numero, mi sono recata allo sportello e l’impiegata ha appena dato uno sguardo alle mie scartoffie, poi molto velocemente ha risposto per ogni richiesta- Non c’è posto ….Non c’è posto …. Non c’è posto …Mi dispiace! –

Allora ho capito che la velocità del servizio prenotazioni era causata dal disastro della sanità….

Alla mia amica non resterà che ricorrere a strutture private con un grande dispendio di soldi!!

Strategia di vendita o truffa mascherata? …

Spesso mi capita di avere fretta quando vado al supermercato, quindi, se trovo ciò che mi serve già pesato e impacchettato, afferro al volo una confezione e la metto nel carrello.

Da un po’ di tempo però mi sto accorgendo che qualche supermercato nelle confezioni già pre-pesate mischia sempre alla merce fresca qualche “pezzo” già deteriorato o quasi marcio. Il risultato è che arrivata a casa metti tutto nel frigo e il giorno dopo apri la confezione e sei costretta a buttare nella spazzatura una mela su quattro o due pesche su otto.

Capisco che in questo modo il supermercato contiene i suoi costi, ma non mi sembra corretto pagare per merce buona anche quella che il supermercato dovrebbe scartare.

Visto che la cosa si sta ripetendo da parecchio tempo non so se definire questa pratica strategia di contenimento dei costi o truffa mascherata…

Solidarietà per l’Emilia Romagna.

Ricevo dal Presidente dell’UTE questo appello che sottoscrivo e pubblico, sperando che venga accolto da molti:

Carissimi Soci,

la recente alluvione in Emilia Romagna e Marche ha fatto nascere, in ciascuno di noi, sentimenti di solidarietà per quelle famiglie così profondamente colpite, prima ancora che nei beni materiali, nella speranza di poter ricostruire il loro futuro. La settimana scorsa ho avuto modo di parlare con la Presidente del Lions Club di Bagnacavallo che mi ha descritto la situazione drammatica di Traversara, di cui in questi giorni vediamo immagini in televisione. Molte famiglie hanno perso letteralmente tutto, la casa non esiste più, spazzata via dalla furia delle acque.

Di fronte a tale immane calamità l’UTE non può rimanere indifferente e come in altre situazioni vuole dimostrare la propria solidarietà; per questo vi propongo di sottoscrivere un contributo a favore degli alluvionati di Traversara utilizzando l’IBAN IT89 B030 6909 6061 0000 0126 560 intestato Università della Terza Età con la causale: Alluvionati di Traversara. I contributi raccolti entro venerdì 25 ottobre saranno Trasferiti al Lions club di Bagnacavallo che insieme all’Associazione di Traversara provvederà per i bisogni più urgenti.

Certo del gesto di generosità che ciascuno di noi vorrà compiere saluto cordialmente.

Umberto Filippi