Pensando a Gaza…

Pensando a Gaza ormai devastata, mi viene una domanda: -Qual è il miglior alleato di Israele?

Forse abbiamo sempre pensato che il miglior alleato di Israele fossero gli Stati Uniti, ma gli avvenimenti di questi giorni mi stanno facendo cambiare idea.

Solo un mese fa se Israele avesse occupato la striscia di Gaza, si sarebbe attirata l’unanime esecrazione da parte di tutti i paesi del mondo, ma l’attacco di Hamas, brutale e selvaggio oltre ogni immaginazione, ha reso tollerabile ora la reazione di Israele che ha l’opportunità di occupare altri territori e di indurre molti palestinesi a cercare un altro posto in cui vivere.

Hamas si illudeva, forse, che uccidendo un migliaio di israeliani inermi avrebbe messo in ginocchio lo stato nemico? Non aveva pensato che la reazione al suo attacco sarebbe stata terribile per il suo popolo? O questo attacco aveva altre finalità?

I più penalizzati , alla fine, saranno proprio quei palestinesi di cui Hamas pretende di difendere i diritti. Con la guerra, Hamas non potrà mai cancellare dalle carte geografiche l’odiato Israele, ma d’altra parte con la guerra Israele non potrà mai garantirsi quella sicurezza cui giustamente aspira.

L’unica possibilità, come sempre sta nel riconoscersi reciprocamente il diritto di esistere e di vivere in modo dignitoso e nel dialogo sincero per trovare un compromesso accettabile da tutte e due le parti.

Che il Signore illumini le menti di coloro che possono decidere di fermare la carneficina e  accolga le tante vittime innocenti di questi giorni; certamente Dio non farà distinzione tra chi porta la kippah e chi porta la kefiah.

 

 

Basterebbe ….

l’ultima notte di Ottobre ci ha portato  nubifragi e vento impetuoso, che hanno provocato allagamenti diffusi e diversi danni anche in zone vicine.

Intorno alle cinque del mattino sono stata svegliata dal frastuono del vento che “muggiva” tra i caseggiati vicini, mentre la pioggia scrosciava violentemente su ogni cosa.

Appena mi sono resa conto di ciò che stava accadendo, il mio primo pensiero è stato: – Sono fortunata: posso starmene qui al caldo e al sicuro, mentre tanta gente in questo momento vive nella paura, al freddo, al buio, senza cibo, senza più nulla al mondo e senza possibilità di trovare conforto e ristoro….

Per certuni è la natura con le sue leggi inderogabili a portare sofferenza, ma in altri casi è l’uomo stesso che diventa il nemico mortale per i suoi simili: basterebbe un po’ di buona volontà da parte di tutti per evitare tragedie immani.

Lo strano caso dei wallaby.

In questo articolo de “La Provincia di Lecco” si può trovare una storia curiosa, per la quale si stanno mobilitando molte persone nella zona di Erba e di Lecco.

I wallaby sono piccoli marsupiali, che, per effetto di una legge scritta forse troppo frettolosamente, da un giorno all’altro sono stati etichettati non più come timidi e innocui erbivori ma pericolosi animali esotici. Così la piccola “colonia” di questi animali, che vive da molti anni  sull’isola del Lago di Pusiano, in condizioni di libertà in un ambiente paradisiaco, ora si ritrova in Toscana a vivere in gabbie e recinti .

Perché non è data ai giudici la possibilità di giudicare secondo lo spirito della legge e  devono invece attenersi pedissequamente alla lettera?

Si sa che la lettera uccide…

Leggendo i giornali…

Leggendo i giornali di oggi si è sopraffatti dall’orrore: orrore per i massacri e le decapitazioni di persone inermi da parte di Hamas, orrore per l’assedio di Israele alla striscia di Gaza che toglie il necessario per vivere a tanti innocenti.

E mi sorge una domanda: a chi giova l’attacco di Hamas? Certamente non alla causa palestinese, sulla quale getta un’immagine di spietata ferocia in grado di attirare solo diffidenza e ostilità da parte di tutto il mondo. E allora perché? Quale mano nascosta ha dato il via a questo assurdo bagno di sangue?

E la reazione di Israele così efferata gioverà allo Stato di Israele? Credo che servirà solo a soddisfare l’orgoglio ferito dei suoi capi, non certo a garantire ai suoi cittadini un futuro più sicuro.

In questa parte del mondo pare che il solo filo conduttore da entrambe le parti in causa sia il desiderio di una inutilmente tragica vendetta, che non fa che far lievitare l’odio reciproco in una spirale senza speranza.

Per capire meglio ….

“Avvenire”, il quotidiano cattolico, è uno dei pochi giornali on line che consentono la lettura integrale degli articoli anche senza doversi abbonare e , in genere, riesce a tenere sott’occhio le situazioni più critiche con obiettività.

Ne è un esempio questo articolo che aiuta in modo semplice a chiarire quello che sta accadendo in Medio Oriente, inserendo questa crisi nel contesto della politica mondiale.

Ne consiglio la lettura e, intanto, esprimo la mia angoscia nell’apprendere le atrocità che si stanno perpetrando e, mentre condanno senza incertezze l’attacco terroristico di Hamas, continuo a pensare che la politica seguita fin qui da Netanyahu non era certo mirata a costruire la pace.

UTE: Mondo digitale e truffe.

Non avendo potuto essere presente alla prima lezione. quella di don Raffaele Finardi sul tema “L’anziano nella residenza sanitaria assistenziale”, riporto qui solo alcuni cenni riguardanti la seconda ora di lezione di venerdì 6 ottobre, sulle truffe digitali .

Il tema viene introdotto dalla ex- senatrice Erica Rivolta (in rappresentanza dell’amministrazione comunale) che ha fornito alcuni dati che riguardano il numero di accessi ad internet al giorno d’oggi attraverso computer e cellulari. Prende poi la parola l’uff. dei carabinieri Di Bernardo che spiega il significato di cyber -crime (crimini informatici) e Cyber- security (scienza che combatte i cyber crime). Esistono agenzie a livello nazionale ed europeo  che si occupa di questi problemi che operano in questo campo, vista la crescita esponenziale di questi crimini.

Prima di tutto, l’avv. Samanta Stanco,  chiarisce il significato di alcuni termini:

frode informatica – crimine che mira ad alterare il sistema informatico; malware – programma che mette a rischio il sistema informatico; ransomware – blocco di un sistema inf. a scopo di ricatto ed estorsione; social engineering – richiesta mascherata di dati personali sensibili; phishing – email o telefonate per carpire informazioni. Si ricevono mail  fasulle che sembrano provenire da istituti bancari o assicurativi o da presunti enti statali per convincere il destinatario a cliccare su un link e carpirgli così informazioni importanti (iban, password, codici di accesso).

Quest’ultimo tipo di frode è molto comune, perciò ci si deve cautelare controllando sempre la provenienza della mail, la sua correttezza ortografica e grammaticale ed, eventualmente, segnalare alle autorità (112).

Per completare il quadro delle truffe poste in essere , la dr.ssa Paulina Kowalicka parla delle truffe romantiche, che infestano i social. Il truffatore sotto la copertura di un profilo finto cerca di conquistare la fiducia del malcapitato, di cui ha ben studiato abitudini e condizioni di vita, per poi cominciare a chiedere prima piccole somme, che  diventano sempre più importanti. A volte si arriva al ricatto tramite foto compromettenti.

Allego qui le 8 regole indicate dai relatori per navigare consapevolmente e per difendersi da truffatori sempre in agguatoregole antitruffa

A Oropa.

Come nasce nella notte dei tempi il culto religioso in un luogo particolare? Forse non è dato saperlo sempre, ma nel caso di Oropa lo si può affermare con buone probabilità di essere nel giusto.

Una grande radura in mezzo ai boschi, circondata da tre lati dalle  montagne e, in mezzo, un grosso masso erratico … venuto chissà da dove, trasportato fin lì da chissà quale forza sovrumana… Per gli antichi Celti, primi  abitatori   di quella zona, era inevitabile attribuire  poteri soprannaturali (si riteneva che favorisse la fertilità) a quel masso e  considerare sacro il luogo in cui si trovava.

E’ in questo contesto  culturale che S. Eusebio, nel IV secolo d.C., si trova ad operare e allora cosa fa? Dice agli abitanti di quelle valli: è vero quel luogo è certamente un luogo sacro, dove è più facile sentire la presenza di Dio, ma lo dedicheremo non a qualche divinità pagana, ma alla madre di Dio.

OropoaNel corso dei secoli questo culto mariano non si è mai spento e ne sono testimonianza gli innumerevoli ex-voto esposti nei corridoi del complesso di Oropa, che ha usufruito anche della protezione e dell’attenzione dei regnanti di Casa Savoia, oltre che della generosità dei fedeli del biellese che si sentivano protetti dalla Madonna cui avevano dedicato una chiesa, meta di pellegrini e di processioni dai paesi vicini.

Ora il complesso del santuario è veramente grandioso e alla chiesa antica se ne è aggiunta una più recente poco più a monte. E’ rimasta l’originaria vocazione all’accoglienza dei pellegrini, infatti sono disponibili 700 posti letto e, cosa che rende particolare questo santuario, è ancora del tutto isolato e non è assediato da negozi e chioschi che vendono souvenir, come succede fin troppo spesso.

UTE: Si parte …col botto!

IMG20231003165706Oggi alle 15 i soci dell’Università della Terza Età di Erba si sono ritrovati nella cappella di Casa Prina per la celebrazione della tradizionale messa di apertura dell’Anno Accademico, concelebrata da don Ivano Colombo e da Don Raffaele Finardi. Le letture erano incentrate sulla ricerca della Sapienza (Siracide) e sul dovere della testimonianza appassionata.

IMG20231003162125Il pomeriggio è continuato poi in una Sala Isacchi piena di tanti volti conosciuti e tantissimi altri invece di nuovi aspiranti soci; a portare il loro saluto sono venuti anche l’assessore comunale alla cultura, Anna Proserpio, e l’assessore regionale alla ricerca e all’università, Alessandro Fermi.

Dopo i rituali saluti delle autorità, che hanno elogiato la nostra UTE e il nostro Presidente, Don Ivano, con la solita abilità oratoria da cui traspare la sua vastissima cultura, ha intrattenuto i presenti sul ruolo delle Università della Terza Età: mantenere vivo in ognuno di noi la curiosità, la passione e l’impegno per scoprire sempre qualcosa di nuovo per contribuire a rendere un po’ migliore il mondo che ci circonda.

E’ un obiettivo ambizioso, ma sono certa che; come dice la canzone: Noi ce la faremo!