Tutto il dolore del mondo.

Ieri sera la Via Crucis al Colosseo ha dato voce a tutte le sofferenze del mondo.

A portare la croce nelle tradizionali 14 stazioni, si sono alternate persone provenienti da tutte le zone più martoriate della terra:  da quelle afflitte dalla guerra a quelle devastate dal terrorismo che costringe intere popolazioni ad abbandonare le proprie case e ad affrontare viaggi pericolosi in balia di trafficanti senza scrupoli e di ogni avversità.

Ancora una volta al dolore del Crocifisso si è unito il dolore di un’umanità oppressa  non tanto da un fato ineluttabile, ma dall’ egoismo di chi coi soprusi e con la violenza più spietata vuole imporre le ragioni del proprio meschino tornaconto.

Chi raccoglierà il grido di dolore del mondo che ieri sera abbiamo ascoltato? Chi vorrà veramente far trionfare diritto e giustizia? Dietro le parole di tanti politici che proclamano il loro desiderio di pace ci sarà davvero una ferma volontà di perseguirla con onestà e fermezza?

Possiamo solo sperarlo e pregare.

Serata entusiasmante in concerto.

Come ho già avuto modo di rivcordare, la nostra UTE è sempre pronta ad ascolate ed accogliere le richieste di aiuto che vengono dal territorio e anche ieri sera se ne è avuta la conferma con il bellissimo concerto che si è tenuto nella sala polivalente dell’ex-tribunale. Era pervenuta una richiesta di aiuto dalla scuola media cittadina per reperire fondi da destinare alla realizzazione di interventi di pet-terapy a favore dei ragazzi con difficoltà particolari.

Il pianista Scaioli e il violinista Fedeli si sono prodotti in pezzi di Mozart, Mascagni, Bazzini, Hoffstetter (alla maniera di Haydn) dando prova di grandissime abilità tecniche e squisita sensibilità interpretativa. Cosa dire poi dei cantanti lirici? I “nostri” Maria Rosaria Cannatà (soprano) e Vincenzo Petrucci (baritono) erano fiancheggiati dal mezzosoprano Giada Gallone. Insieme ci hanno deliziato con arie di Cilea, Mascagni, Rossini. Offenbach e Mozart.  Di quest’ultimo hanno rappresentato gran parte del secondo atto da “Le nozze di Figaro”.

Il pubblico presente ha salutato ogni pezzo con calorosissimi applausi e la  meritatissima “standing ovation” finale ha sancito il successo di questa serata, di cui dobbiamo ringraziare la nostra UTE (il presidente Filippi) e i nostri carissimi e bravissimi cantanti-docenti.

Basta poco…

Si era a una tombolata di beneficenza. Erano presenti famiglie giovani con i propri bambini. Accanto a me un’amica “diversamente giovane” come me e una signora giovane  che mi dava le spalle, intenta a studiare le cartelle della tombola.

Quando chi conduceva il gioco cominciò a chiamare i numeri, la mia giovane vicina di sedia si voltò per chiedermi: – Come funziona questo gioco che non conosco?- Solo allora mi accorsi che era di chiare origini orientali ed evidentemente al suo paese non si gioca a tombola. Le spiegai le basilari regole del gioco e in seguito, via via, le spiegai cosa significassero i termini: ambo, terna, quaterna, cinquina, tombola, che le erano del tutto sconosciuti. La mia amica intanto aveva vinto uno zaino. Anche alcuni bambini accanto a noi continuavano a vincere e se ne rallegravano rumorosamente.

Alla fine del gioco, la figlia della signora orientale si alzò mestamente dalla sedia: non aveva vinto nulla; nello stesso momento la mia amica si chiedeva cosa potesse fare di quello zaino e mi venne subito un’idea. Mi rivolsi alla bambina e alla sua mamma e chiesi se poteva servire a loro lo zaino vinto dalla mia amica. Il viso della bimba e di sua madre si illuminarono di un sorriso radioso: certo, sì, per loro sarebbe stato molto utile quello zaino!!!

Avvenuta la consegna del dono, la piccola e sua madre se ne andarono  via felici, ringraziando ripetutamente.

Poesia: Dalla Terra nasce l’Acqua (Eraclito)

Da almeno quarant’anni si sapeva ….

Si sapeva che l’acqua  sarebbe stata l’elemento più prezioso e che sarebbe stata sempre più scarsa; dicevano: – Le guerre del futuro saranno combattute per contendersi l’acqua …-

Chi lo diceva? Non ricordo, forse gli ambientalisti, forse solo persone che riflettevano sull’aumento vertiginoso della popolazione mondiale … Chi ha ascoltato queste voci? Non lo so, certamente non i politici e  non solo quelli  di casa nostra, se è vero quello che dicevano stamattina alla radio: l’eccezionale mancanza di acqua minaccia l’Europa intera!!!

Eppure l’acqua è l’elemento vitale per eccellenza e lo sapeva anche Eraclito 2500 anni fa…

Dalla terra nasce l’acqua
dall’acqua nasce l’anima…
E’ fiume, è mare, è lago, stagno,
ghiaccio e quant’altro…..
è dolce, salata, salmastra,
è luogo presso cui ci si ferma e
su cui si viaggia,
è piacere e paura,
nemica ed amica,
è confine ed infinito,
è cambiamento e immutabilità,
ricordo ed oblio. (Eraclito, Frammenti – VI-V sec. A.C.)

A Brescia sulle orme di Paolo VI

Non dico certamente nulla di nuovo, affermando che ovunque il nostro paese offre meraviglie di arte, di cultura e di storia.

Paolo VI 3Il pellegrinaggio di sabato a Brescia mi ha fatto conoscere una città diversa da quella che avevo sempre immaginato, visto che non mi ci ero mai soffermata. Ne avevo l’idea di una città industriale un po’ grigia, poco attraente, invece ho scoperto che nasconde tesori inestimabili: il duomo vecchio con la sua struttura originalissima, inconsueta ti sorprende anche per la sua austera semplicità che ti riporta indietro di un millennio. E che dire della chiesa del Corpo e del Sangue di Cristo, meglio nota come del San Cristo? Non è più adibita al culto, ma le sue pareti e il suo soffitto sono meravigliosamente affrescati con immagini altamente suggestive. Sfortunatamente non abbiamo potuto sostare nella zona del foro romano o al museo di S. Giulia: occorrerebbe una giornata intera dedicata a questi siti per poterli apprezzare. L’ultima tappa era a Rodengo di Saiano, dove ci ha accolto un frate olivetano che ci ha illustrato la storia, l’architettura e le opere d’arte dell’antica abbazia dedicata a S. Nicola e a Paolo VI.

Già, Paolo VI …. in tutto il nostro pellegrinaggio abbiamo incontrato questa figura che ha segnato il secolo scorso e ha lasciato grande impronta di sè in ogni luogo in cui ha esercitato la sua missione religiosa.

Centro Italiano Femminile: una storia gloriosa.

E’ tempo di tesseramento per il CIF (Centro Italiano Femminile).

Molti si chiederanno :- Cos’è il CIF? – e forse assoceranno questo nome a un vecchio detersivo.

Infatti è un’associazione gloriosa, ma in declino come una principessa decaduta e squattrinata. Rovistando nei suoi archivi si scopre tuttavia quanto sia stato importante il suo apporto   nel campo dell’assistenza ai bambini, quanto abbia fatto per promuovere la partecipazione delle donne alla vita politica, rendendole più consapevoli dei propri diritti e dei propri doveri.

La sua nascita risale ai tempi difficili della fine della Seconda Guerra Mondiale, quando  tutto era da ricostruire e le donne potevano finalmente esercitare il loro diritto di voto.  Ecco qualche nota storica rintracciata in internet su quel periodo :

Il Centro Italiano Femminile (CIF), fondato ufficialmente nel 1945 dalle donne cattoliche e presieduto da Maria Federici,  deputata alla Costituente, fu un’organizzazione collaterale dell’Azione Cattolica e, quindi, di appoggio alla DC. La data ufficiale della costituzione del CIF risale al dicembre 1945, momento dell’approvazione formale di Pio XII, ma già dall’autunno dell’anno precedente a Roma le donne cattoliche avevano dato vita al movimento e il 16 marzo del 1945 su Azione Femminile (organo del Movimento Femminile DC) era comparso l’appello alle adesioni.
Chiari i compiti del nuovo movimento: coordinare e concentrare le iniziative benefiche, le opere sociali, l’attività assistenziale ed educativa delle associazioni femminili. Il CIF inoltre, in vista delle nuove responsabilità civili e dei nuovi compiti sociali ai quali le donne erano chiamate, si proponeva di promuovere “la soluzione dei problemi della vita femminile e sociale secondo lo spirito e la dottrina cristiana”, nonché “di preparare la donna mediante lo studio, la propaganda e l’azione, all’esercizio dei diritti civili e politici e all’adempimento dei doveri” conseguenti.

Ora naturalmente le donne  sono molto più emancipate, rispetto agli anni ’40 del secolo scorso, ma il CIF continua ad operare  soprattutto nelle scuole superiori proponendo corsi di avviamento al volontariato e di supporto psicologico. Noi del CIF di Erba ci gloriamo di aver dato un contributo determinante nella fondazione dell’Università della Terza Età e di continuare a supportarla con impegno appassionato.

Per tutto questo io continuo a iscrivermi al CIF ed estendo il mio invito a fare altrettanto alle amiche che, bontà loro, leggono questa pagina.

Dio e la Costituzione non discriminano.

Come si può leggere in questo articolo di “La Provincia di Como”,  a Erba e a Cantù, città amministrate dalla destra, gli Italiani di fede musulmana sono discriminati al punto che non è loro consentito di celebrare il Ramadan, perchè il Comune non concede loro un posto per riunirsi in preghiera.

Addurre motivi pretestuosi per negare questo diritto Costituzionale significa creare discriminazioni che possono sfociare in giustificate manifestazioni di protesta, significa non volere l’integrazione di cittadini considerati (è il caso di dirlo) “figli di un Dio minore”.

Come spesso dice don Ivano nelle sue lezioni all’UTE, Dio non è cattolico, non è protestante, non è musulmano: Dio, se esiste ( e io credo che esista), è DIO di tutti ed è Uno Solo, siamo noi, nella nostra ristrettezza mentale a dargli etichette diverse.

So che i partiti di opposizione, sia a Cantù che a Erba, stanno appoggiando le giuste rivendicazioni dei nostri concittadini islamici e spero che riescano a far rispettare la Costituzione anche in terra leghista.

Aggiornamento: Il TAR ha sospeso l’ordinanza del comune, quindi i musulmani di Cantù e di Erba potranno celebrare il loro Ramadan