Come eliminare odori sgradevoli in casa….

L’ ultima volta che sono rientrata a casa dopo una decina di giorni di assenza , ho trovato una sgradevolissima sorpresa: doveva essere venuto un temporale ed era saltato l’ interruttore generale dell’ impianto elettrico di casa….

Non mi ero ancora resa conto della situazione, che mia nuora aveva subito messo a fuoco quale era il problema principale e si era precipitata in cucina….da dove veniva un odore insolito… Ebbene sì: appena aperto il freezer, fummo investiti da una zaffata nauseante: tutto ciò che vi avevo lasciator era ancora intatto nelle confezioni, ma era da buttare.
C’ era un bel po’ di carne, verdure, tortellini e tutto andò a finire direttamente in pattumiera con mio enorme dispiacere… Mia nuora e mio figlio mi aiutarono a pulire tutto quanto per fortuna, ma il giorno dopo ancora l’ odore era fastidiosissimo.
Mi venne allora in mente un suggerimento sentito alla televisione molto tempo fa e provai a metterlo in atto: presi del bicarbonato e ne misi due cucchiaiate abbondanti in un contenitore di plastica e misi il tutto nei cassetti del freezer.

Come per magia già a sera non c’ era più traccia di odori sgradevoli !!!
Visto che lo stratagemma funzionava, ho ripetuto la stessa operazione con la pattumiera e il risultato non si è fatto attendere molto: il bicarbonato funziona molto meglio dei deodoranti che si vendono in commercio: costa pochissimo, ma il sollievo per il naso è grande.

Parco delle Groane.

Oggi passeggiata nel Parco delle Groane. E’ un’ area protetta che si estende a nord di Milano , caratterizzata da brughiere e boschi.
La prima domanda che mi son fatta è stata : cosa significherà mai “groane”? Si può trovare la risposta sul sito del Parco. groane sta ad indicare la brughiera e il termine è stato esteso a tutto il territorio a nord di Milano formatosi in epoca antichissima e caratterizzato da suolo poco fertile costituito da sabbia e argilla.
Oggi questo parco è interamente o quasi percorribile in bicicletta, infatti vi sono numerosissimi sentieri che si intersecano in varie direzioni.
Data l’ abbondanza di argilla, anticamente sorgevano qui numerose fornaci per la fabbricazione di mattoni, ma oggi sono quasi tutte abbandonate.

Per chi abita nella zona circostante questo parco rappresenta certo un’ occasione preziosa per immergersi nella natura e dimenticare per un po’ l’ atmosfera un po’ opprimente della metropoli milanese e del suo hinterland.

Como, una città sconvolta.

Il comasco in questi giorni è scosso da uno scandalo che ha lasciato tutti sconvolti: è il caso di
don Marco, parroco in una parrocchia cittadina con incarichi di prestigio in Curia e nella vita civile, accusato e reo confesso di atti di pedofilia.
Quanto questa notizia che riempie da giorni la stampa locale abbia turbato la gente lo si può dedurre dall’ articolo linkato sopra: a scrivere è il direttore de “La Provincia di Como” che aveva intrattenuto rapporti professionali e di amicizia col sacerdote e che al pari della gente esprime l’ incredulità dei primi momenti, cui si sono sostituiti via via il disgusto e la nausea.

Il direttore parla poi di pietà, per le vittime e per il colpevole,…. è difficile però metterli sullo stesso piano…. ed è difficile anche convincersi che nessuno abbia mai avuto sospetti ed è difficile anche capire perchè , dopo una denuncia del 2008, non si siano presi provvedimenti radicali da chi ne aveva la potestà.

Ho letto nei giorni scorsi che in Austria, in particolare , si sta facendo sempre più sentire un movimento di cattolici che chiede l’ abolizione dell’ obbligo del celibato per i preti cattolici : forse i tempi sono maturi per una decisione in questo senso. I sacerdoti avrebbero accanto a loro una famiglia e una moglie che, oltre a soddisfare i loro naturali bisogni affettivi , avrebbero anche la possibilità di controllarli da vicino e avremmo meno mine vaganti, mimetizzate da una tonaca o da un clergyman, in mezzo ai nostri ragazzi.

Annunciazione.

Oggi la Chiesa ricorda l’Annunciazione dell’ Angelo a Maria.
E’ il momento in cui Cielo e Terra si incontrano …. molti pittori si sono ispirati a questo evento misterioso in ogni epoca … provate a digitare ” annunciazione ” su google immagini…..

Quando un oggetto sa parlare al cuore.

Oggi, mi son data alla pulizia dei caloriferi : è incredibile quanta polvere si accumuli al loro interno.
Con uno “scovolino” lungo lungo trovato al supermercato un po’ di tempo fa, mi son messa a spazzolare tutte le scanalature.
Dal calorifero di cucina è uscita una presina : consumata e vecchia di forse vent’ anni, ma mi ha fatto venire in mente mia madre. Infatti è stata lei a darmela: ne aveva fatte tante in quel periodo per riempire le sue giornate diventate troppo lunghe e vuote.
Lei, abituata fin da piccola a lavorare duro, a farsi carico di una famiglia numerosa , ad accudire la mamma inferma o i nipotini, aveva cercato lavoro anche presso una piccola maglieria di proprietà dei vicini, quando il carico familiare si era ridotto notevolmente: cuciva le maglie e faceva le rifiniture necessarie.
Ma poi anche questa attività cessò e lei non avendo mai potuto coltivare hobbies particolari, non avendo mai avuto tempo di dedicarsi al ricamo o a lavori complicati all’ uncinetto o ai ferri, aveva optato per utilizzare avanzi di filati vari per fare delle presine, ma pensava che fosse solo una stupida perdita di tempo. Infatti quando mi consegnò le presine, lo fece quasi vergognandosi e quasi come chiedendo scusa se non erano abbastanza belle ed elaborate.

Avendo speso una vita intera per gli altri le era impossibile pensare di poter dedicare del tempo a se stessa …. ma quella parentesi di calma piatta fu ben presto interrotta e dovette farsi carico, già anziana , di una situazione tanto difficile da scoraggiare donne ben più giovani e forti, ma non lei, che trovò la forza di riprendere quello che era stato sempre il filo conduttore della sua vita: quello di spendersi per gli altri.
Quella presina non è solo una presina è un ricordo prezioso che ha saputo parlare al mio cuore e non mi accadrà più di smarrirla.

San Giuseppe: festa del papà.

19 Marzo : S. Giuseppe.
Un augurio a tutti i papà e a tutti i Giuseppe.
Questa festa mi dà l’ occasione per riflettere sul cambiamento che si sta verificando negli atteggiamenti e nei comportamenti dei giovani papà.
Mi pare di poter dire che i giovani papà siano più coinvolti nella vita familiare, forse non per loro scelta spontanea e ideologica, ma solo perchè costretti dal fatto che le mogli lavorano e non sono più disposte, come è giusto, ad accollarsi da sole tutto il carico che la conduzione di una casa e di una famiglia impone.
Sono sempre di più i giovani uomini a spasso con la carrozzina o al parco a sorvegliare i loro cuccioli intenti ad arrampicarsi sui giochi; al supermercato poi sono molti gli uomini che riempiono il carrello consultando , a volte con perplessità, la lunga lista preparata dalle mogli.
Come chi frequenta questo blog sa a memoria ormai, sono appena tornata da Londra e là ho notato una cosa che mi ha colpito: le trasmissioni per bambini sono quasi tutte condotte da giovanotti simpatici e io ne deduco (ma non sono certo molto attendibile in questa mia conclusione)che sia per rafforzare nell’ immaginario infantile la figura del padre: non è sconveniente giocare a quattro piedi , non è poco dignitoso dipingersi la faccia per intrattenere i più piccoli, non è poco “serio” cantare le filastrocche e si può restare dei veri “duri” anche se la sera si leggono storie improbabili accanto ad un lettuccio.

Credo anche che questa scelta delle TV inglesi sia fatta per ovviare, nei tempi lunghi al grave problema dei maschi inglesi che spesso si sottraggono alle loro responsabilità di padri, infatti l’ Inghilterra è uno tra paesi che hanno il maggior numero di giovanissime ragazze-madri che lo stato deve assistere coi suoi sussidi.
Chiudo rinnovando i miei auguri a tutti i papà e a tutti i Giuseppe
(Anche a quelli che ci hanno lasciato)

Un inaspettato momento di gloria per questo blog. :-)))

Due settimane fa , mi e` arrivata una mail: la collaboratrice di un giornalista de “La Stampa” mi chiedeva un appuntamento telefonico per un` inchiesta sui nonni e internet. Navigando in rete si era imbattuta su questo blog e voleva pormi qualche domanda.Eravamo in periodo di fine carnevale e pur rendendomi disponibile pensavo che forse si trattava di uno scherzo.
La mattina dopo invece arrivo` puntuale la telefonata e nel pomeriggio anche il giornalista che avrebbe firmato l` articolo mi raggiunse telefonicamente e mi pose qualche domanda e ne approfittai anche per parlare del gruppo facebook “Quando io ero piccolo” , dei nostri libri e del progetto di beneficienza che stiamo sostenendo.

Alla fine mi disse che l` articolo sarebbe stato pubblicato l`indomani o al massimo due giorni dopo.

Andai a comprare il giornale in quei giorni, ma non c`era nulla ….forse si era veramente trattato di uno scherzo …

Ormai non ci pensavo piu`, ma stasera accedendo a Facebook ho trovato il messaggio,,,,,peccato!!! da qui (sono a Londra) non potevo proprio comprare il giornale ed ormai era troppo tardi anche per chiedere ai miei figli in Italia di farlo per me.

Ma poi internet mi e` venuto in aiuto e cliccando “tre domande a Diana Catellani” ho trovato l`articolo dedicato ai nonni su internet e un trafiletto dedicato proprio a me e a questo blog!!!! Non me lo sarei aspettato!
L` intervista rispecchia la conversazione telefonica, solo il sottotitolo usa termini ampollosi che non mi sono abituali, ma pazienza: si sa che questo e` il prezzo a pagare alla gloria !!!!! (sto scherzando, naturalmente)

Ringrazio Federico Taddia e la sua collaboratrice Viola Afrifa.

Diario ( 2*puntata)

Giornata intensa. Questa mattina lezione di calcio: Samuele si e` rivelato un puntuale e veloce esecutore degli ordini dei due istruttori , giovanissimi e simpatici.
Tutto il mondo e` paese e anche li` si stavano raccogliendo firme per fermare la chiusura di un asilo attualmente funzionante nella zona: in tempi di vacche magre a rimetterci sono i servizi alle famiglie.
Al spermercato ho scoperto che il parmigiano-reggiano costa meno qui che in Italia!!!

Pomeriggio al parco di Greenwich: il verde dei prati immensi ti colpisce al primo colpo d`occhio e ti da` un`idea di ordinata bellezza. Dev` essere questa la causa di un piccolo episodio che ho visto accadere proprio appena entrata: un ragazzo in bici passa vicino a uno dei contenitori per i rifiuti (belli anche loro, dipinti coi colori nero e oro come i cancelli) e,senza fermarsi, getta al volo qualcosa;la mira e` quasi perfetta….quasi… perche` un pezzetto di buccia di arancia cade ai piedi del cestino. Il ragazzo se ne accorge , ritorna indietro, raccoglie la buccia e la butta dentro.
Un gesto simile uno se lo puo` aspettare in un posto cosi` ben curato , perche` sporcarlo parrebbe troppo riprovevole.
Sono certa pero` che lo stesso ragazzo non avrebbe esitato ad abbandonare non solo la buccia , ma anche
tutto il restosu qe gli fosse capitato di passare accanto a una striscia di prato che fiancheggia la fermata dell`autobus che ho preso oggi: era talmente ingombro di lattine, bottiglie e sudiciume vario che nessuno si farebbe scrupolo ad aumentare quel tappeto di lordure.

La bellezza e` di per se` educativa : la bruttezza richiama disordine e degrado.