http://www.avvenire.it/Cronaca/rapporto+rifugiati_201106201333343000000.htm
Quasi 44 milioni di persone nel mondo sono in fuga dalle loro terre martoriate dalla guerra.
Credo che noi abituati a una vita tranquilla, a svegliarci la mattina nel nostro letto, ad annoiarci davanti alla TV leccando un gelato, a chiedere al nostro frigorifero quanto può saziare il nostro appetito, credo che noi, dicevo, non riusciamo nemmeno lontanamente a immaginare come sia la vita di un profugo.
Credo che siano ormai pochi qui da noi quelli che ricordano cosa significhi vivere sotto i bombardamenti, quando la morte è sempre in agguato ed è esperienza quotidiana , mentre la vita è un calvario continuo tra fame , malattie e violenze di ogni genere.
Forse solo per questo tolleriamo tranquillamente parole come quelle sentite ieri a Pontida , che trasudano indifferenza e ostilità.
Ma 60 anni fa anche l’ Italia ha firmato , il 20 giugno 1951, la Convenzione di Ginevra sui diritti dei rifugiati e ad essa lo Stato Italiano deve adeguare la propria accoglienza all’ umanità sofferente che si affaccia alle sue porte.