25 novembre 2022

IN RICORDO DI REYHNAEH JABBARI – Maria Letizia Del Zompo

Hai preferito andartene spiegando le tue ali bianche

anziché sporcare la tua dignità,
svilire la tua bellezza,
rinnegare la tua libertà,
quella che nasce dal coraggio del Vero.
Pugnalasti per difenderti
e ti hanno impiccata
perché certe leggi sono fatte da uomini
che non sopportano donne consapevoli e fiere.
Eri colpevole di essere donna,
giovane, moderna, gentile, forte e bella.
Al processo non hai pianto,
non ti sei disperata,
non hai chiesto perdono.
Avresti potuto salvarti
rinnegando ciò che ti era successo.
Hai preferito morire e donare i tuoi occhi,
il tuo cuore, la tua pelle
a che non diventino polvere,
ma continuino a celebrare vita. ….
L’autrice di questa poesia ha voluto ricordare una donna iraniana impiccata per essersi difesa dal suo stupratore.
Nel mondo esistono paesi dove le donne non hanno diritti;
 dove se denunci uno stupro puoi essere fustigata (Qatar);
 dove le ragazze non possono andare a scuola;
 esistono paesi dove le donne non possono guidare l’auto o uscire da sole a fare la spesa…
Ma esiste anche un paese dove le donne possono uscire da sole, guidare la macchina, andare a scuola, fare carriera politica e occupare posti di prestigio e possono denunciare  le violenze subite, ma nonostante questo vengono uccise proprio da chi dovrebbe amarle e proteggerle.

Smilitarizzare i cuori.

Papa Francesco si dice sempre pronto alla mediazione tra Russia e Ucraina, come si legge in questo articolo di “Avvenire”.

Ma la cosa più difficile è proprio quella che lui chiama “smilitarizzare i cuori”, cioè spazzare via dall’una e dall’altra parte la determinazione a prevalere ad ogni costo con la forza militare. E che sia estremamente lontana questa possibilità lo si evince dal discorso di Zelensky  al G20 di Bali nel quale afferma che, come precondizione alle trattative, Mosca deve ritirarsi da tutti i territori invasi dall’inizio della guerra, mentre Putin gli rispondeva che la sua precondizione è il riconoscimento di tutti i territori annessi con il referendum-farsa di qualche settimana fa.

Le due posizioni sono inconciliabili e forse solo un miracolo operato tramite la persona di Francesco può riuscire a stabilire un dialogo fra le parti, un dialogo che tenga conto della realtà concreta, dell’assurdità di questa guerra fratricida, delle sofferenze della popolazione…. Ma forse tutto questo non basterà a indurre pensieri di pace, forse saranno più determinanti le motivazioni economiche: questa guerra sta durando troppo e sta disturbando gli affari dei grandi della terra e sta costando troppo a chi deve fornire armi agli Ucraini.

Non saranno le motivazioni umanitarie a far finire la guerra (e spero il più presto possibile) ma le motivazioni economiche ….

TV: ESTERNO NOTTE”

Spero che siano stati tanti gli Italiani ieri sera davanti alla TV per vedere la serie su Aldo Moro “ESTERNO NOTTE”.

Nella prima puntata è stata messa a fuoco la situazione politica di quei giorni infelici: attentati, gambizzazioni, intimidazioni di ogni genere messe in atto da una manipolo di esaltati guidati solo dall’odio che si facevano chiamare Brigate Rosse (certo in contrapposizione alle Brigate Nere dei tempi del ventennio).

In questa situazione Moro aveva capito che solo superando le contrapposizioni tra i due grandi partiti presenti in Parlamento, si potevano isolare e arginare gli estremisti, ma il suo disegno di grande respiro, diretto a dare legittimità a quei cittadini, che non votavano DC, ma che avevano ugualmente a cuore la convivenza pacifica nel nostro Paese, non era ben accetto a molti nel suo stesso partito e soprattutto agli Americani.

E’ in questo clima che matura l’attentato di Via Fani e il rapimento di Moro.

Particolare attenzione è stata dedicata a presentare Moro anche come uomo nella sua vita privata: un uomo buono (come disse Paolo VI), con un profondo affetto per la sua famiglia, un grande rispetto per le persone attorno a lui e una grande dedizione al suo dovere e alle responsabilità che la sua posizione comportava.

Il suo rapimento è uno di quegli eventi di cui ognuno ricorda ciò che stava facendo quando sono accaduti: io ero dalla parrucchiera con in braccio mio figlio Paolo che aveva due anni e quando dalla radio venne la notizia dell’agguato, fui presa da un profondo sgomento, da uno smarrimento infinito, da una serie di domande angosciose a cui non sapevo dare risposta  e dallo sguardo di chi era vicino a me si poteva capire che tutti vivevano lo stesso mio stato d’animo.

Spero che guardando “ESTERNO NOTTE” potrò finalmente trovare risposta a qualcuna di quelle domande.

Che tristezza!

Se penso a quante risate mi ha fatto fare Montesano con le sue gag e i suoi personaggi, mi viene una gran malinconia nel constatare come si sia ridotto in questi ultimi anni….

Non avendo più probabilmente occasioni per occupare le prime pagine con le sue performances da comico, cerca di attirare l’attenzione su di sé con atteggiamenti provocatori: l’avevamo già visto tra i no-vax e tra i complottisti più “penosi” in un passato recente e ora si è fatto espellere dalla trasmissione televisiva “Ballando con le stelle” per aver indossato una maglietta inneggiante al fascismo.

Certamente per un attore che ha conosciuto il successo invecchiare non è facile, ma lo si può fare senza perdere la dignità.

Per le sorelle iraniane.

Elezioni, prime mosse del nuovo governo, migranti, crisi energetica, guerra hanno eclissato dai nostri giornali stampati e radiotelevisivi la lotta delle donne iraniane.

donne in iran

 

 

 

 

 

 

Sono ormai quasi due mesi che in Iran le donne (e ora anche molti uomini) scendono in piazza per protestare contro la discriminazione di cui sono oggetto: discriminazione ottusa e violenta, che ha già portato alla morte 200 donne che chiedono dignità , rispetto e libertà.

Le proteste sono cominciate per l’arresto di una giovane che con il velo non copriva tutti i suoi riccioli, per questo è stata picchiata in carcere fino a causarne la morte. Dopo di lei altre donne coraggiose hanno subito la stessa sorte e credo che noi che viviamo fortunatamente in paesi non certo perfetti, ma meno oppressivi dovremmo anche noi scendere in piazza ogni giorno perchè il mondo non dimentichi la loro lotta.

Mi sale dal cuore una preghiera: Signore Gesù, tu che hai onorato la tua Mamma terrena, che hai perdonato ed amato l’adultera, Maddalena e Marta, che hai compreso e consolato il dolore della vedova di Naim e della emorroissa, proteggi e dai forza alle nostre sorelle in Iran  e fa’ comprendere a chi governa quel paese che nessun Dio può mai condannare a una vita senza dignità le sue creature che da sempre custodiscono in sè la vita stessa.

Davvero è novembre?

Oggi un sole sfolgorante illumina cielo e terra tanto che non pare proprio un giorno di novembre; è vero, c’è sempre stata l’estate di S. Martino, ma non era così.

Il sole  si affacciava a dare ancora qualche raggio  tiepido  e malinconico, ma tutto intorno vedevi alberi ormai spogli, prati arati o  tappezzati di foglie multicolori: sentivi che era l’ultimo saluto  del sole prima dell’arrivo del freddo.

IMG20221110105658IMG_20221110_111744Stamattina invece vedi prati ancora verdissimi e alberi ancora carichi delle foglie che li hanno abbelliti per tanti mesi; l’aria è quasi calda e si vedono fiorire piante disorientate che dovrebbero fiorire a primavera.

Tutto questo ci fa toccare con mano quanto sia impellente contrastare i cambiamenti climatici prima che si arrivi al punto di non ritorno.

Un’unica consolazione: possiamo tenere spenti i riscaldamenti e IMG20221110105604risparmiare sul gas ( che costa un occhio della testa).

Povero lillà!!

Nel mio orto, da oltre quarant’anni c’è un albero di lillà, che per molti anni ha prosperato regalando ogni anno molti grappoli profumati. Ora langue e sembra vicina la sua fine.

Il clima insolito di questi giorni deve aver risvegliato in lui la voglia di resistere, di reagire al declino e, ingannato dal sole caldo, ha fatto fiorire due ciuffetti sul ramo più alto.

Povero lillà, disorientato e confuso! Spero che con questo suo exploit non abbia voluto dirmi addio per sempre….IMG20221102111844

Il riciclo che non ti aspettavi.

Leggendo questo articolo di Avvenire si resta un po’ confusi: tra tante brutte notizie che riempiono i giornali, possibile trovarne una che ti fa respirare un po’ meglio?

Tante statistiche ci confermano ogni giorno come siamo ormai al punto di non ritorno per salvare il pianeta Terra e ti senti svanire la speranza, ma ecco che un progetto italiano può contribuire a dare una mano nello smaltimento delle plastiche e nel risparmio di materie prime e tutto questo si sta testando ora sull’autostrada Milano- Torino. Un asfalto innovativo riciclerà le plastiche dure (giocattoli), le mescolerà ad altri materiali e avremo le pavimentazioni stradali più sostenibili della storia!

E’ consolante sapere che mentre tanti indirizzano il loro genio per creare armi sempre più distruttive, ci siano anche tanti ricercatori che si applicano per obiettivi che mirano a salvare la vita futura su questa Terra.