4 Ottobre: San Francesco.

Per onorare il Poverello di Assisi, il cui messaggio di pace “integrale” (con la natura e con i popoli) è attuale più che mai oggi, credo che non ci sia nulla di meglio che lasciare a lui la parola riportando qui la sua

PREGHIERA SEMPLICE.

Signore,
fa’ di me uno strumento della tua pace.

Dove c’è odio, io porti amore.
Dove c’è discordia, io porti l’unione.
Dove c’è errore, io porti la verità.
Dove c’è dubbio, io porti la fede.
Dove c’è disperazione, io porti la speranza.

O Divino Maestro,
che io non cerchi tanto
di essere consolato,
quanto a consolare;
di essere compreso,
quanto di comprendere;
di essere amato,
quanto di amare.

Infatti: donando si riceve,
dimenticandosi, si trova comprensione,
perdonando si è perdonati,
morendo si resuscita alla vera vita.

 

Se tutti insieme  cercheremo di attuarne lo spirito e i moniti di San Francesco potremo sperare di superare indenni questo momento in cui  ritorna il fantasma diabolico della distruzione dell’umanità stessa attraverso le armi nucleari.

San Francesco intercedi per noi!!!

Con le spalle al muro.

Ricordate la storia di Sansone?

La riassumo brevemente per chi ha poco tempo: Sansone era il campione degli Ebrei: aveva una forza straordinaria che lo rendeva invincibile.  Per sua disgrazia si innamorò di Dalila (agente segreto al soldo del nemico) e incautamente le rivelò che la sua forza risiedeva nei suoi capelli che lui non aveva mai tagliato. Dalila aspettò che lui si addormentasse e gli tagliò la sua chioma portentosa e quando Sansone fu assalito dai nemici, dovette soccombere. Fatto prigioniero e accecato, i suoi capelli col tempo ricrebbero e quando fu portato alla presenza dei capi dei Filistei che volevano dileggiarlo, si attaccò alle colonne del palazzo, provocandone il crollo  e morì insieme ai suoi nemici  gridando: Muoia Sansone con tutti i Filistei!!!

Mi è venuta in mente questa storia della Bibbia, leggendo le minacce di Putin:  è con le spalle al muro  e non vede altra via d’uscita che parlare di mosse estreme come quella di usare le armi nucleari …. minaccia talmente terribile che forse non attuerà, visto che ciò comporterebbe risposte altrettanto terribili con conseguenze inimmaginabili sul mondo intero.

Aperta, inclusiva, affettuosa.

Aperta, inclusiva, affettuosa: così il ministro Bianchi ha definito il suo ideale di scuola intervenendo alla festa ormai tradizionale che si tiene all’inizio dell’anno scolastico. E dalle numerose realtà scolastiche portate sul palco, che testimoniavano la ricchezza di iniziative nate ovunque in Italia per rendere la scuola sempre più inclusiva, veniva proprio da pensare che, nonostante tutti i suoi limiti, il nostro sistema scolastico è un patrimonio prezioso da difendere e da tramandare alle nuove generazioni perchè lo rendano ancora migliore.

Certo la scuola è fatta di persone, a volte non tutte entrate in quel mondo per la passione di insegnare, ma perché è stata per loro l’unica occasione per avere uno stipendio. Nonostante ciò molti tra questi trovano poi il modo di appassionarsi al loro mestiere e di diventare ottimi insegnanti. Una minima parte invece si ostina a ricoprire il suo ruolo senza capirne l’importanza vitale per i ragazzi con cui si devono relazionare.

Anche io sono stata un’insegnante e quando sono entrata in ruolo mi sentivo molto inadeguata, non avevo nessun sacro fuoco dentro di me, ma poi il contatto coi bambini, con i colleghi più disponibili, vedendo i “miracoli” che a volte accadevano, mi sono sempre più sentita al mio posto e, pur con tanti limiti che ora a ripensarci individuo chiaramente, posso dire di aver fatto del mio meglio.

Ho invece conoscenza diretta di qualche insegnante che ha rischiato di tarpare per sempre le ali a un bambino, che aveva sì qualche difficoltà, ma anche un mare di potenzialità che nessuno per molto tempo ha voluto sondare e portare alla superficie. Per fortuna quel bambino è ora un ragazzo con tanti interessi che riscuote gli elogi dei suo insegnanti in una scuola finalmente aperta, inclusiva e affettuosa.

 

 

Bombe d’acqua e alluvioni…

Quanta angoscia ascoltare le notizie dei TG che documentano l’alluvione nelle Marche!

Sembra incredibile che in pochi momenti siano state inondate strade e case (si parla di due metri di acqua!) e siano state stroncate tante vite.

Queste bombe d’acqua improvvise e violente sono fenomeni cui dovremo abituarci, e dovremo mettere in atto strategie nuove per prevenire i danni maggiori.

Le immagini che ho visto mi hanno fatto pensare all’inondazione in atto in Pakistan, dove un terzo del paese è sott’acqua a causa delle piogge monsoniche e dello scioglimento dei ghiacciai. La natura si sta ribellando e non so se siamo ancora in tempo a recuperare un po’ di armonia tra gli elementi.

 

Forse non tutti sanno che…

Forse non tutti sanno che esiste anche qui a Erba l’associazione ANTEAS (Associazione Nazionale Tutte le Età Attive per la Solidarietà), che si occupa di promuovere diverse attività  culturali e assistenziali, tra le quali è anche previsto un servizio di trasporto per per persone che abbiano bisogno di andare in ospedale o in altre strutture sanitarie per fare visite mediche, o cicli di cure.

Qui a Erba la sede è presso la CISL. Per poter usufruire del servizio trasporto, bisogna associarsi (10 euro annuali) e avvertire per tempo della data in cui se ne ha bisogno. E’ anche previsto un costo minimo in rapporto al chilometraggio.

Io non conoscevo questo servizio e penso che molti non lo conoscano.  Certamente si può ricorrere a figli e parenti in certe situazioni, , ma quando i tempi si allungano, dà serenità sapere che ci si può rivolgere ai benemeriti volontari dell’ANTEAS .

Meglio sapere…

Quand’ero ragazzina girava tra noi una battuta: Come si chiama la prima ballerina del Bolscioi? E la risposta era: Ciolanca Sbilenca.

Quanto ridevamo allora!!! Ora però non mi fa più tanto ridere….

Da tempo avevo dolori alla gamba destra e mi ero per questo iscritta a un corso di ginnastica in acqua, ma dopo due lezioni la piscina è stata chiusa per la pandemia.

Ne è seguito un lungo periodo in cui non si poteva uscire e camminavo solo in cortile, intorno all’aiuola grande e mi sentivo come deve sentirsi un criceto nella sua ruota. In quei momenti sentivo ogni tanto fitte lancinanti e quando rientravo in casa non potevo sedermi sul divano, che era troppo basso e l’ho sostituito.

Quando siamo tornati a ritmi normali di vita, il dolore alla gamba destra è diventato sempre più forte e ho cominciato a prendere qualche medicinale, per averne un momentaneo sollievo.

Ultimamente mi son vista costretta a ricorrere a ortopedici, TAC, Radiografie, Risonanza magnetica e il verdetto è stato inequivocabilmente sempre lo stesso: artrosi grave.

Mentre però due ortopedici prevedevano intervento+degenza di una settimana+ riabilitazione in clinica specializzata, il terzo mi ha proposto una chirurgia mini-invasiva che prevede 3/4 gg. di degenza ospedaliera e poi dimissioni senza bisogno di particolare riabilitazione.

Mi sono informata e ho visto che tale tecnica è già in uso presso alcune strutture, ma io allora mi chiedo perchè non è praticata ovunque e perchè non è divulgata: e’ evidente che consente un grande  risparmio per il servizio Sanitario Nazionale e una drastica diminuzione del disagio per il paziente e per i suoi familiari.

Ne scrivo qui, proprio perchè forse qualcuno, leggendo questo post, potrebbe trarne un’informazione utile ad alleviare l’angoscia che ti assale al pensiero di dover dipendere per mesi dall’aiuto dei tuoi cari

Elisabetta: le due facce della medaglia.

Come era prevedibile, la morte della Regina Elisabetta, sta occupando tutti i palinsesti di ogni emittente radiofonica e televisiva e il personaggio lo merita.

Tutti sottolineano il suo senso del dovere e lei  lo ha dimostrato in modo particolarmente ammirevole e commovente anche negli ultimissimi giorni.

Credo che resterà nella mente di tutti l’immagine della Regina che riceve a Balmoral la nuova Primo ministro TRUSS: la mano violacea che allunga alla sua ospite per il saluto di rito reca segni evidenti di una grande sofferenza, direi addirittura di un processo di morte in atto, eppure la Regina è in piedi e sorride!! Che autocontrollo, che autodisciplina!!!

Certamente per arrivare a tanto sono occorsi 96 anni di esercizio, che però, come succede, avranno avuto anche degli effetti indesiderati; leggo infatti da Vanity Fair

La presenza dei genitori non era una certezza, per il piccolo Carlo, nemmeno alle feste comandate. Papà Filippo, spesso in nave nel suo ruolo di ufficiale della Marina, «ha partecipato solo a due dei primi otto compleanni di Carlo». E una volta a Natale la regina Elisabetta lasciò Carlo, all’epoca 2 anni, e Anna, appena quattro mesi, a Sandringham, per raggiungere a Malta il marito**»**.  Anche a voler giudicare in base agli standard dell’epoca, dice Seward, «Elisabetta e Filippo hanno trascorso davvero troppo poco tempo coi loro bambini».

E forse sempre per quel suo senso del dovere, per la ragion di Stato, ha costretto suo figlio a sposare una ragazza giovane e bella di cui non era affatto innamorato e certo la Regina ne era consapevole. Con questa imposizione ha condannato all’infelicità la principessa Diana, che non aveva la sua stessa tempra d’acciaio, e ha imposto il ruolo di marito fedifrago e senza cuore a suo figlio, troppo debole per opporsi alla volontà di sua madre.

Solo il supremo Giudice saprà ora valutare il “peso” della sua anima, noi possiamo solo pregare per lei.

Quanto potrà durare la guerra in Ucraina?

Credo che Putin si sia messo in testa  due fini da raggiungere: prima di tutto impadronirsi di parte dell’Ucraina  e in secondo luogo distruggere l’UE e la sua economia.

Per raggiungere questi fini non va tanto per il sottile e non si ferma nemmeno davanti al rischio di un disastro nucleare dalle conseguenze catastrofiche per il mondo intero.

E’ difficile per noi immaginare come vivano gli Ucraini dopo quasi sette mesi di guerra. Forse possiamo farcene un’idea leggendo questo articolo di Avvenire.

Il vescovo di Zaporizhzhia descrive le condizioni sempre più dolorose in cui si trova ad operare e alla fine fa una previsione che mi ha tolto il respiro: secondo lui la guerra potrà durare ancora tre anni!!!

Non oso pensare alle conseguenze di un conflitto tanto atroce e tanto lungo….