Il Presepe di Crevenna ci aspetta.

Anche quest’anno, l’8 dicembre, si apre la mostra del Presepe di Crevenna che potrà essere visitato  tutti i giorni (tranne il lunedì) dalle 14 alle 18 e nei festivi anche dalle 10 alle 12.  Per le visite di gruppo è possibile fissare visite su appuntamento anche al mattino.

Il Presepe di Crevenna è una realtà consolidata, ormai conosciuta anche fuori dai confini della Brianza e della Lombardia e riscuote ogni anno grande successo di visitatori.

E’ una ricostruzione in miniatura dell’antico borgo di Crevenna con tutte le attività che la animavano agli inizi del Novecento: dalla bottega artigiana alla cascina dei contadini e si evidenzia una particolare cura   nella ricostruzione delle varie fasi della lavorazione della seta, dall’ allevamento  dei bachi alle varie macchine presenti nelle filande.

Le libere offerte dei visitatori andranno a sostenere numerose opere di beneficienza in Brasile, a favore delle popolazioni di Indios minacciati dalla distruzione della foresta.

Ci sono perciò molti motivi per andare a visitare questa sorprendente realizzazione dei volontari di Crevenna, che resterà aperta al pubblico fino a domenica 23 Gennaio.

The voice senior – e i coach.

Non seguo quasi mai i vari programmi che portano alla ribalta nuovi personaggi e nuovi cantanti, però seguo volentieri “The Voice senior”.

Porta sullo schermo televisivo persone ultrasessantenni e offre loro un’occasione per esibirsi: pochi di loro sono personaggi bizzarri che vogliono solo un momento di visibilità, altri invece sono persone che hanno sempre amato cantare, ma non hanno avuto le occasioni giuste per realizzare i propri sogni, altri ancora sono persone che sono sempre vissute nel mondo della musica, ma con ruoli di secondo piano.

Si possono così gustare a volte  esibizioni molto apprezzabili ed è bello vedere persone non più giovani che continuano a coltivare una passione.

Ma le cose più interessanti della trasmissione sono per me gli intermezzi (che sembrano improvvisati) in cui i giudici/coach (Orietta Berti, Loredana Bertè, Clementino e Gigi D’Alessio) si esibiscono in pezzi di bravura, creando atmosfere ed emozioni intense. Ieri sera ad esempio mi è piaciuto tantissimo il duetto tra Gigi D’Alessio e Loredana Bertè nella bellissima canzone di Gragnaniello “Comme se fa” lanciata a suo tempo da Roberto Murolo e Mia Martini.

In questi momenti si esaltano le qualità canore e musicali di coloro che si esibiscono e si comprende anche il motivo del loro successo che continua nel tempo.

Non ho mai apprezzato molto Gigi D’Alessio e le sue canzoni, ma apprezzo molto ora in lui il musicista di talento e la sua capacità di sensibile interprete delle canzoni napoletane e dei cantautori.

 

Esistono i vampiri?

E’ argomento di dibattito, da lungo tempo, l’opportunità di togliere il brevetto dei vaccini anticovid, visto che le case farmaceutiche hanno già avuto tanti fondi da molti Stati e che con le vendite hanno  avuto introiti da capogiro. Oggi ne parla anche “Avvenire” con questo articolo, all’interno del quale vengono menzionati due grandi scienziati, Sabin e Salk, inventori del vaccino antipolio; ecco quanto ne scrive don Albanese:

Entrambi nonostante le pressioni commerciali non vollero brevettarli (i vaccini) affinché potessero essere diffusi a tutti, soprattutto ai poveri. Quando Salk venne intervistato da Edward R. Murrow durante una trasmissione tv della Cbs, alla domanda del conduttore su chi avesse il brevetto del vaccino, rispose: «Le persone, direi. Non c’è un brevetto. Puoi forse brevettare il sole?».

Sabin, invece, a chi gli chiese se provasse un desiderio di vendetta nei confronti dei nazisti che gli avevano ucciso due nipotine, rispose: «Il mio vaccino ha salvato tanti bambini d’Europa, non è forse una splendida vendetta questa? È stato il mio regalo a tutti i bambini del mondo anche se molti insistevano che io brevettassi il vaccino».

Una volta ammortizzati i costi e riconosciuto un ragionevole margine di guadagno, perché le case farmaceutiche dovrebbero continuare a succhiare sangue all’umanità intera e soprattutto ai paesi più poveri? Non si sentono un po’ come moderni Dracula, come subdoli, reali  (e anche un po’ meschini) vampiri?

Non tutto può essere giustificato in nome del dividendo da distribuire agli azionisti…

Da capocomico a capopolo (secondo una formula già collaudata)

Che cosa è accaduto a Montesano? Che cosa lo avrà fatto tanto incattivire?

Fino a qualche tempo fa, se pensavo a Montesano, mi veniva in mente il vecchietto pensionato dal fischio irridente o la romantica turista inglese coi denti da coniglio e al solo pensarci mi trovavo a sorridere.

Ora invece lo ritroviamo arrabbiato col mondo intero, deciso a boicottare il commercio, l’economia e lo Stato italiano.

Leggo che è ormai arrivato a 76 anni di età e forse questo spiega qualcosa: non penso a qualche malattia degenerativa del sistema nervoso centrale (anche se non sarebbe impossibile), penso piuttosto che sia stato preso da una botta terribile di invidia.  Ha visto Grillo diventare, da comico come lui, prima un capopolo urlante, poi un capo politico sempre meno urlante e si sarà detto: ” Perchè lui sì e io no?”.  Doveva solo aspettare l’occasione buona,  ed ecco che, proprio mentre si stava lambiccando il cervello per trovare un’idea ad hoc, ci arriva addosso come una valanga rovinosa la pandemia, con i vaccini e il green-pass. Il malcontento serpeggia tra una minoranza di gente che non si fida della scienza e che forse gradisce avere come punto di riferimento una figura nota, anche se del tutto incompetente in materia di virus e vaccini.

Montesano coglie al balzo l’occasione e comincia ad arringare la folla. Ma mi chiedo: quale vantaggio trarrebbero i no-vax dal vedere andare in rovina intere categorie di lavoratori e addirittura lo Stato stesso?  il nesso mi sfugge.

 

Non ci si salva mai da soli.

Cominciavamo forse a sperare di esserci lasciati alle spalle il peggio della pandemia e stavamo sperando di ritornare alla nostra antica (ormai) normale quotidianità, ed ecco spuntare una nuova minaccia che viene dall’Africa.

Lo sappiamo che non ci si può salvare da soli e questo è tanto più vero oggi con questa pandemia: i paesi più ricchi (e noi tra questi) si sono accaparrati la maggiore quantità dei vaccini prodotti, per salvaguardare i propri cittadini e la propria economia.

I paesi più poveri ne hanno potuto acquistare solo poche quantità  e lì il virus ha continuato a circolare indisturbato e ha fatto quello che sa fare: si è divertito a mutare rapidamente in molti modi e ora minaccia di vanificare tutto quello che è stato fatto finora qui da noi per la prevenzione del contagio.

Dobbiamo imporre alle multinazionali che producono i vaccini di rinunciare ai loro brevetti perchè ormai avranno già ampiamente recuperato gli investimenti fatti per la ricerca; si potrà consentire così anche ai paesi poveri di combattere il virus in modo efficace e non dovremo continuare a vaccinarci per proteggerci da periodici ritorni di varianti

Pensare in modo solidale in questo caso è il modo più efficace per salvaguardare se stessi.

 

Angeli dimenticati?

Come passa il tempo!!

A volte il passare degli anni provoca strani effetti nelle persone. Prendiamo ad esempio Irene Pivetti: quando era presidente della Camera dei deputati, dichiarava la sua grande devozione agli Angeli Custodi, certa che loro avrebbero saputo aiutarla nel difficile compito che le era stato assegnato.

Eravamo nel 1994/96 e sono passati quasi trent’anni…. chissà se si è rivolta ancora alla protezione del suo Angelo Custode prima di intraprendere le operazioni finanziarie per le quali si trova indagata.

Spero tanto che, sì, lo abbia invocato e che lei possa chiarire tutto agli inquirenti, altrimenti dovrei pensare che la sua devozione non fosse proprio tanto sincera e che abbia lasciato il posto alla devozione verso il danaro.

Il mistero.

“Dio accompagna soprattutto nel dolore – ha ricordato il Papa -, come un padre che fa crescere bene il figlio standogli vicino nelle difficoltà senza sostituirsi a lui. E prima che sul nostro viso spunti il pianto, la commozione ha già arrossato gli occhi di Dio Padre. Lui piange prima, mi permetto di dire…”. “Il dolore resta un mistero, ma in questo mistero possiamo scoprire in modo nuovo la paternità di Dio che ci visita nella prova”.

Queste parole, tratte da un articolo di Avvenire, possono confortare chi in questo momento sta soffrendo nel fisico o nell’anima, anche se è sempre difficile, come dice il Papa, spiegare  il perché del dolore. Quante domande vengono alla mente quando capitano lutti, malattie o quando ti senti lacerare dentro: perchè tutto questo? Perchè proprio a me? Cosa ho fatto di male per meritarmelo? ….. ma non ci sono risposte.

Chi crede può solo accettare la sofferenza propria mettendosi nelle braccia di Dio e cercare di alleviare la sofferenza altrui con la vicinanza e tanto amore.

Per chi non crede tutto deve sembrare assurdo, senza senso…

E’ una vergogna!

E’ una vergogna che resterà nella storia dell’Europa!

C’è da una parte l’intento subdolo di spaccare l’UE (Russia e Bielorussia) perchè il problema della distribuzione dei migranti è da sempre il pomo della discordia, dall’altra c’è una Polonia che vuole costringere la Comunità Europea a finanziare la costruzione di un muro sul suo confine.

Due fronti ostili e in mezzo migliaia di migranti indotti a lasciare il proprio paese con chissà quali promesse o illusioni e ora si trovano a vagare nei boschi assiderati, affamati, in preda a sofferenze e disagi di ogni genere: davanti il filo spinato e alle spalle uno stato che ti impedisce di tornare indietro.

Nella disumanità bieca della politica, brilla la solidarietà degli abitanti delle zone di confine e dei medici polacchi, che sfidano i divieti imposti dalle autorità per soccorrere quella povera gente (tra cui tanti bambini), che vaga nelle foreste senza riparo.

Chi avrà il coraggio di affrontare il problema dell’immigrazione non con provvedimenti sporadici e dettati dall’emergenza, ma con il ribaltamento delle logiche economiche e politiche seguite fino ad ora?