Poesia: L’orto (G. Pascoli)

Leggiamo insieme: L’orto di Giovanni Pascoli

E come l’amo il mio cantuccio d’orto,
col suo radicchio che convien ch’io tagli
via via; che appena morto, ecco è risorto:

o primavera! con quel verde d’agli,
coi papaveri rossi, la cui testa
suona coi chicchi, simile a sonagli;

con le cipolle di cui fo la resta
per San Giovanni; con lo spigo buono,
che sa di bianco e rende odor di festa;

coi riccioluti cavoli, che sono
neri, ma buoni; e quelle mie viole
gialle, ch’hanno un odore… come il suono

dei vespri, dopo mezzogiorno, al sole
nuovo d’aprile; ed alto, co’ suoi capi
rotondi, d’oro, il grande girasole

ch’è sempre pieno del ronzìo dell’api!

Ho trovato questa poesia del Pascoli, che non conoscevo. Può sembrare strano dedicare una poesia all’orto, ma per il Pascoli è un’ altra occasione per celebrare le cose semplici e buone della vita.

Anche io amo fare l’orto: è solo una piccola striscia ricavata dal praticello retrostante la casa, ma , anche se ormai mi costa un po’ di fatica, ogni anno continuo a zapparlo, a seminare, a trapiantare…

Non è certo una fonte di risparmio per me, perchè il raccolto è tanto esiguo che non copre le spese, ma è un motivo di grande soddisfazione poter assaporare un pomodoro appena raccolto, che pare non aver legami di parentela con quelli più grossi e luccicanti che trovo al supermercato. E cosa dire del profumo veramente paradisiaco del basilico col quale si può insaporire un sugo o una pietanza? Il rosmarino e la salvia poi si sono trovati molto bene nel mio fazzoletto di terra e lo si può ben capire guardando i loro cespugli sempre rigogliosi e odorosi, a cui attingo spesso e volentieri .

Da qualche anno poi pianto sempre dei cetrioli, che però crescono bene solo in un punto più riparato dal sole: maturano in estate, proprio quando vengono da me i miei nipoti che li gradiscono, così teneri, croccanti e freschi, nell’insalata.

Credo che anche le api, le vespe e le farfalle siano contente di venire nel mio orto, perché si affollano golose attorno ai fiori dei vari ortaggi in tutta la bella stagione

La filosofia della moquette…

La moquette è gentile, appare sempre gradevole e ordinata. Come accoglie te morbidamente, così attira ed accoglie la polvere e la incorpora amorevolmente tra le sue fibre , la protegge.

Solo quando vai a pulirla con un buon elettrodomestico ti accorgi di tutto lo schifo che vi si annida.

La moquette è molto amata dagli Inglesi, mi sto chiedendo il perché…

Io e il passaporto: un rapporto difficile,

Era da parecchio tempo che non prendevo l’aereo e avevo un po’ dimenticato le varie formalità, ma il controllo della polizia è filato liscio, anche se ovviamente i vari pezzi di titanio che mi porto addosso da tempo hanno richiesto un’ispezione particolare della poliziotta di turno.

Io, Grazia e Samu ci siamo avviati verso i gates, ma Grazia si è fermata a guardare i negozi. A un certo punti Samu ed io ci siamo fermati per aspettarla e in quel momento abbiamo sentito dall’altoparlante una voce che diceva:- La signora Wwxxyyjj Catellani è attesa all’ufficio sicurezza – Io e Samu ci siamo guardati perplessi: avevano chiamato proprio me o qualche altra persona col mio stesso cognome? Nessuno di noi due aveva capito che nome fosse stato detto.

Io ho pensato che doveva per forza esserci qualcun altro col mio cognome in quel momento a Malpensa: perchè mai avrebbero dovuto cercarmi? se proprio ero io la persona cercata, mi avrebbero richiamato …. Poi un lampo: guardai nello zaino … mancava il mio passaporto!!!! Corsi immediatamente a recuperlo e ci sedemmo in attesa di conoscere il gate del nostro volo e subito ci raggiunse la notizia che il volo sarebbe partito con quasi due ore di ritardo!!.

Mi sono messa a fare parole crociate fino al momento in cui ci siamo dovuti mettere in fila per l’imbarco e anche qui il passaporto ha voluto mettermi in difficoltà scivolandomi via dalle mani. Istintivamente mi sono piegata per raccoglierlo senza rendermi conto che avevo sulle spalle uno zaino piuttosto pesante e così per qualche attimo ho temuto di non potermi rialzare. Già mi vedevo costretta a chiedere aiuto : che situazione imbarazzante!!! ma poi, con uno sforzo non da poco, sono riuscita a recuperare la posizione eretta, con grande sollievo dei miei compagni di viaggio…

Ancora cantieri sul lungolago….

Come compito per le vacanze Samuele deve parlare di un monumento significativo di una città visitata durante l’estate. Per questo stamattina la sveglia è suonata più presto del solito per lui e per Davide (i miei nipoti di quasi 17 anni e 18 anni appena compiuti).

Fortunatamente era una mattina bellissima: c’era il sole, sì, ma spirava una piacevolissima brezza; il traffico poi è stato quasi inesistente fino al centro di Como, dove abbiamo trovato parcheggio appena entrati nell’autosilo. Samuele aveva scelto come meta della sua visita il Duomo di Como (anche perchè glielo avevo suggerito io perchè è proprio lì, vicino all’autosilo).

Era da un po’ che non andavo a Como e mi ha piacevolmente sorpreso vedere l’esterno della cattedrale perfettamente ripulito: la nitidezza delle pietre dava grande risalto alle sue linee semplici ed eleganti.

All’interno del duomo ci siamo soffermati sugli scorci più suggestivi e sui pannelli che ricostruiscono la storia di questo antico luogo di culto, poi , dopo esserci soffermati qualche momento in preghiera, ci siamo incamminati verso il lago. C’erano tantissimi stranieri per le strade e una lunga fila di turisti attendeva all’imbarcadero il proprio turno per accedere ai battelli che compiono il giro del lago.

Come ho già detto, la giornata era stupenda e il paesaggio incantevole, ma ho visto con grande rammarico che gran parte del lungolago è occupata dai cantieri, che da oltre 16 anni impediscono di godere appieno della bellezza del Lario e che sono costati più di 30 milioni di denaro pubblico!!

La vera sfida

Se avete la possibilità di sintonizzarvi su Rai Play, cercate la serie curata da Monica Maggioni intitolata “Avventura nel Grande Nord” e avrete modo di capire quale sia la vera sfida che sta impegnando Russia da una parte e USA dall’altra insieme all’Europa.

Quando qualche tempo fa, dopo lo scoppio della guerra in Ucraina, Finlandia, Svezia e Norvegia si sono avvicinate di più alla Unione Europea e alla Nato non riuscivo a capire bene le motivazioni di questa mossa: che Putin fosse intenzionato ad invadere questi paesi del nord mi sembrava poco probabile…

Seguendo i primi episodi della serie di Monica Maggioni, si capisce bene quale sia la vera posta in gioco: il controllo del Mar Glaciale Artico, che nasconde risorse inimmaginabili di materie prime quali petrolio e gas. Già da tempo la Russia si è attivata per affermare i suoi diritti su questa parte del mondo con iniziative dal significato chiaro e inequivocabile e ora si sta aprendo un contenzioso dalle prospettive non tranquillizzanti.

Forse la guerra in Ucraina è solo un modo per distrarre l’attenzione del mondo da quella che si sta delineando come la vera sfida tra Russia e Occidente?

A volte ritornano …

Questo blog è stato pressoché inutilizzabile per parecchio tempo: questioni legate alla privacy consentivano solo a me di accedere a qualche pagina.

Ora, mio figlio Paolo è riuscito a sistemare le cose e tutto è tornato a funzionare come succede da quasi 15 anni. Scrivere su questa pagina è diventata per me quasi una terapia: poter esprimere qui pensieri e considerazioni varie in libertà mi rilassa e mi fa sentire bene.

Ringrazio perciò mio figlio e saluto quelli che avranno voglia di passare di qui e riporto qui una frase che ho trovato su google:

A VOLTE RITORNANO PERCHE’ NON AVEVANO FINITO DI ROMPERTI LE SCATOLE!!!!

Allons enfants!!

La Francia ha sconfitto la destra di Le Pen per merito del coraggio delle sinistre di coalizzarsi superando le loro diversità.

Non so se ricordo bene, ma forse è successo anche in Italia quando Prodi fu eletto dalla coalizione denominata “Ulivo”.

E’ bello vedere che la gente sa unirsi per vincere le elezioni battendo populismi e derive reazionarie, ma gli eletti saranno poi abbastanza intelligenti da trovare il modo di governare insieme? O saranno ancora una volta preda della maledizione delle sinistre che le porta a dividersi, suddividersi, frazionarsi all’infinito in un desiderio di autodistruzione sempre in agguato?

Anche la Francia avrà il suo Bertinotti come lo ebbe il governo Prodi?

Io spero di no e spero che tutti trovino il coraggio di rinunciare a qualcosa dei loro propositi in vista di un bene superiore come è la governabilità del Paese. Perciò: Allons enfants!!

Il mondo di prima.

La nostra comunità è rimasta colpita da un dolore improvviso, un fulmine inaspettato che ha stroncato una vita giovane e ha segnato la vita dei figli, della moglie, dei familiari tutti.

Ricordate quel detto famoso “Non chiedere mai per chi suona la campana: essa suona per te”? … Ed è stato proprio così: tutti si sono mobilitati, tutti si sono sentiti coinvolti nel dolore di quella perdita, tutti hanno pianto a calde lacrime per quella vita che veniva tolta a ognuno di loro.

Veder morire un figlio sembra innaturale, troppo crudele e sembra impossibile che il mondo e la vita possano continuare …. proprio come dice questo poeta:

MORTE DI OFELIA

di Auro D’Alba (Umberto Bottone, 1888-1965)

M’hanno detto che fuori c’è il mondo

il mondo di prima.

Non l’ho creduto

e mi sono accostato al davanzale.

Ho visto passare gente

che non vestiva di nero,

l’erba negli orti, i giardini fioriti

il cielo d’un azzurro spietato.

Sono fuggito per non gridare.

Ma poi son tornato a guardare

se mi fossi ingannato.

No, non può essere vero

che tutto il mondo di prima

s’agiti ancora.

Forse non sanno

gli uomini

le cose

il sole

(ma il Cielo dovrebbe sapere)

che tu non cammini più

non cammini più sulla terra

dove ridendo imparasti il dolore.

Più tardi il Cielo si è messo a tremare.

Uomini, fermatevi un attimo,

spegnetevi, stelle,

è morta la mia creatura!

(da “Poesie”, Ceschina, Milano 1961, p. 109)