Peripezie sanitarie.

La pandemia ha certamente gettato nel caos la nostra sanità regionale. Questo mi ha indotto, ahimè, a pensare di sottoscrivere un’assicurazione sanitaria, che, me ne sto accorgendo solo ora, avrà come unico effetto quello di avermi spillato qualche centinaio di euro.

Qualche giorno fa, mi sono resa conto, dopo aver richiesto una ricetta al medico, che non avevo più un medico di base e ho dovuto chiedere appuntamento alla AST della zona per risolvere il problema e a quel punto nella mia città c’era un solo posto disponibile.

Chiedo subito un appuntamento perché da tempo mi sto trascinando qualche acciacco di troppo, ma mi viene risposto che dovrei richiamare un paio di settimane più tardi, comunque ottengo via internet le ricette per i medicinali.

Chiedo appuntamento per una visita privata per accorciare i tempi, ma anche qui è un incubo: ho girovagato per i reparti dell’ospedale più di mezz’ora, rimpallata da uno sportello e da un corridoio a un altro prima di trovare l’ufficio per poter pagare la parcella.

Mi vengono richieste delle radiografie; chiedo appuntamento col medico e mi sento rispondere: può richiamare fra un paio di settimane?!!!!???? Resto un po’ allibita, ma fortunatamente ottengo la prescrizione delle radiografie. Stamattina le prenoto e scopro che con le ricette così formulate spenderò più di 100 euro di ticket, mentre bastava una sola ricetta con conseguente unico ticket da 38 euro.

Ah, la meravigliosa, insuperabile Sanità Lombarda!!!

 

 

Lo spettro della fame.

Segnalo questo articolo di “Avvenire” , in cui si parla delle conseguenze della guerra in Ucraina sull’esportazione di cereali.

I prezzi del grano aumentano velocemente e vari altri fattori, oltre la guerra, fanno prevedere una riduzione nella produzione.

Assisteremo presto alla morte per fame di milioni di persone nei paesi che non potranno permettersi di acquistare i cereali a prezzi sempre più alti? E se già assistiamo alla fuga da paesi nordafricani come l’Egitto, quale sarà l’impatto sull’Europa di flussi migratori sempre più massicci?

Pare così assurdo che ancora si pensi di regolare le controversie con le armi, che non possono che aggravare i tanti problemi che affliggono l’umanità, soprattutto in un momento storico, come quello che stiamo vivendo, in cui, più che mai siamo inseriti in un sistema di vasi comunicanti, per cui ciò che accade in una qualsiasi parte del mondo ha inevitabilmente conseguenze più o meno immediate su tutto il pianeta.

La verità delle immagini.

Ascoltare alla radio il discorso di questa mattina sulla Piazza Rossa, mi ha fatto pensare a Pirandello e alla sua opera teatrale “Così è se vi pare”, nella quale ogni personaggio racconta una sua versione della realtà senza che gli spettatori possano capire quale sia la verità dei fatti.

Putin, infatti, ha parlato di una Russia minacciata, di una reazione legittima tendente a difendere la Patria da un’aggressione, di soldati che, da eroi, combattono una guerra giusta in difesa dei valori della cultura nazionale.

Ad ascoltarlo potrebbero venire dei dubbi, ma, a conferma di una versione dei fatti diversa da quella da lui raccontata, oggi c’è la tecnologia: le immagini che arrivano dall’Ucraina raccontano un’ atroce verità: c’è un invasore (la Russia) che rade a zero le città e fa strage di civili in una terra che ha il torto di voler continuare a chiamarsi Ucraina.

Film: Il tuttofare.

il tuttofareQuesto film è interpretato magistralmente da Sergio Castellitto, spalleggiato adeguatamente dal giovane Guglielmo Poggi. Quest’ultimo interpreta il ruolo di un praticante senza contratto alle dipendenze di un principe del foro, l’avvocato e professor Bellastella. Il ragazzo è pagato 300 euro al mese per un numero di ore di lavoro indefinito, nel senso che non c’è un orario di lavoro, ma in ogni momento deve essere a disposizione del capo. Le sue mansioni vanno dal rammentare e suggerire con precisione, per ogni situazione giuridica, gli articoli del codice cui riferirsi, al fare la spesa al mercato, al preparare la colazione per la moglie dell’avvocato: è proprio un tuttofare, ma questo non è sufficiente a fargli riconoscere un contratto  adeguato e nemmeno una paga dignitosa. Ma ad un certo punto ecco che il dr. prof. Bellastella propone al praticante tutto ciò che ha sognato da tempo: contratto definitivo e diecimila euro al mese!!! Ma naturalmente c’è una condizione: il ragazzo deve sposare l’amichetta del suo capo, immigrata dal Messico, per farle ottenere la cittadinanza italiana. Il ragazzo in un primo momento si indigna giustamente, ma poi cede all’idea dei vantaggi economici che gliene possono derivare e da lì accade tutta una serie di guai, che porteranno l’avvocato in prigione, ma subito dopo agli arresti domiciliari perchè colpito improvvisamente da una grave forma, simulata, di Altzeimer (naturalmente confermata da medici compiacenti e ben pagati) e dopo qualche tempo verrà nominato ministro. Il ragazzo invece, cui verranno addossate le responsabilità del suo capo, si trova a dover adattarsi a fare il cuoco in un ristorante.

Questo film ha il pregio di mettere il dito su una piaga che  affligge i giovani di questo paese che vogliono intraprendere una carriera professionale che implichi un tirocinio: sono sfruttati in modo indegno per anni e spesso emergono solo coloro che ottengono raccomandazioni (pur essendo dei perfetti inetti) o quelli che si adeguano alle regole di un mondo corrotto e senza ideali. Questa denuncia serissima ” castigat ridendo mores” infatti spesso riesce a essere molto divertente.

E’ meno divertente ciò che ho sentito alla radio stamattina: non si trova personale per le strutture alberghiere e turistiche in genere e ciò mette addirittura a rischio la stagione estiva di molte zone. Anche in questo caso bisogna chiedersi: è colpa dei giovani che non hanno voglia di lavorare (come dicono alcuni)? o non è forse colpa di contratti da fame (quando è tutto alla luce del sole) e di condizioni di lavoro avvilenti? Perchè mortificare così i nostri giovani e indurli a cercare all’estero un’opportunità di costruirsi un futuro?

Con i ragazzi de “LoSnodo”

Ieri mi è sembrato di rivedere una scena della mia infanzia, quando i “vecchi” ci raccontavano attorno al camino le loro storie intrise di buoni insegnamenti.

La scena però era molto diversa: non c’era un caminetto acceso, ma un tavolo e qualche microfono, non c’erano bambini intenti ad ascoltare, ma i giovani erbesi e dei paesi vicini che danno vita a “LoSnodo” e al posto della nonna c’era un “NONNO” molto speciale: l’avvocato Guzzetti, già presidente della fondazione Cariplo e protagonista di tanta parte della vita politica lombarda del recente passato.

I ragazzi hanno prima di tutto esposto il problema legato alla loro sede, che potrebbe presto ospitare un posto di polizia, stando a una delibera del Consiglio Comunale, ma questo contrasterebbe con le finalità per le quali la fondazione Cariplo ha sostenuto le spese per la riqualificazione dei locali della ex – stazione ferroviaria di Erba.

Poi sono cominciate le domande  dei ragazzi sulla politica, sul futuro dei giovani, sulle disuguaglianze che si accentuano sempre più, su come combattere la povertà economica ed educativa.

Nelle risposte, è emersa a tutto tondo la figura di un uomo che ha inteso la politica come servizio e che ha sempre avuto come stella polare i valori e i principi presenti nella nostra Costituzione. Giustamente alla fine dell’incontro i ragazzi hanno consegnato una tessera di socio onorario a questo esponente di una classe politica che ha saputo far risorgere il nostro paese dalle rovine del secondo conflitto mondiale.

Il monito proincipale che i giovani si sini sentiti ripetere a più riprese è stato quello di impegnarsi in politica, di far sentire le loro voci, perchè è il loro futuro e il futuro di questo pianeta che è in pericolo.

La Terra soffre.

Giornata mondiale per la Terra: qui potete trovare un articolo di FOCUS molto esauriente sul tema del cambiamento climatico.

E’ indubbio: il problema è grave e urgono interventi a breve, medio e lungo termine. Non possiamo più perdere tempo o i nostri nipoti dovranno emigrare in altri pianeti simili al nostro, che pare siano numerosi nell’universo; c’è però un problema ancora irrisolto: come raggiungerli visto che la loro distanza dalla Terra è un problema difficilmente risolvibile?

In attesa di soluzioni così estreme sarà meglio darci una mossa tutti insieme per poter  consegnare ai nostri posteri un pianeta ancora vivibile e, possibilmente, ancora bellissimo come lo abbiamo ricevuto noi dai nostri antenati.

Donne… è inutile lamentarsi se poi …

Dico alle donne: è inutile lamentarsi e piangere sulla discriminazione di cui siamo oggetto ancora in tanti campi. La legge ci riconosce il diritto di contare, ma siamo noi stesse a rendere inefficace quella legge: perchè è così difficile trovare donne che si candidino nelle liste elettorali, dove per legge sono previste delle quote rosa che, se non rispettate, invalidano le liste stesse? Cosa trattiene le donne dalla partecipazione alla politica, dal prendere posizione? La paura di esporsi e di dichiarare apertamente il proprio modo di leggere la realtà?

 

 

Come un gambero…

Quante parole, proclamate in lungo e in largo per tanto tempo, appaiono oggi più che mai suoni vuoti, senza senso.

Abbiamo sentito declamare l’uguaglianza tra gli uomini e il loro diritto alla libertà e alla felicità da quasi tre secoli e assistiamo continuamente a soprusi, verso individui meno fortunati, perpetrati al solo fine di schiavizzarli.

Abbiamo sentito proclamare in tutte le lingue del mondo il diritto all’autodeterminazione dei popoli e ancora oggi si nega la possibilità di esistere a popoli come i Palestinesi o i Curdi e ultimamente abbiamo sentito dire che l’Ucraina come Stato non ha diritto di comparire sulle carte geografiche.

Credevamo di essere nel XXI secolo, ma forse la storia ci sta riportando indietro di qualche secolo… come se fosse un perfido, sadico gambero.