Ti credo anch’io…

Forse il giudice spagnolo non è sposato e non ha figlie, altrimenti non avrebbe mai potuto emettere una sentenza tanto vergognosa.

Mentre tutta la Spagna e il mondo si indignano giustamente, è bello constatare che questa indignazione ha superato anche le mura dei conventi…

“Noi viviamo in clausura, indossiamo un vestito che arriva quasi alle caviglie, non usciamo mai la notte (tranne le emergenze), non andiamo alle feste, non beviamo alcolici e abbiamo fatto voto di castità –  commentano le suore di clausura – E’ una scelta che non ci rende migliori o peggiori di nessuno, sebbene paradossalmente ci rende più libere e felici di molte. E proprio perché è una scelta libera, difendiamo con tutti i nostri mezzi a nostra disposizione (e questo è uno di quelli) il diritto di tutte le donne di fare liberamente il contrario senza per questo essere giudicate, violentate, intimidite, assassinate o umiliate. Sorella, io sì ti credo”

Ti credo anch’io, sorellina ….

Evviva!!!

Da Greenpeace una bella notizia arriva via e.mail

Ciao Diana, oggi è una giornata storica per la protezione delle api!
I Paesi membri dell’Ue hanno deciso di ascoltare la richiesta di migliaia di persone come te, e vietare per sempre l’uso di tre insetticidi neonicotinoidi dannosi per le api: imidacloprid, clothianidin e thiamethoxam.

È una vittoria per le api, l’ambiente e per tutti quanti noi. GRAZIE per aver firmato la nostra petizione

Evviva!

 

Non condividete!!!

Il fenomeno del bullismo pare stia devastando la scuola italiana e sembrerebbe essere spuntato dal nulla.

bullismoNon credo sia così: il bullismo è sempre esistito, ma forse aveva meno seguaci perchè faceva meno rumore. Con l’uso dei cellulari che consentono la diffusione rapida e senza limiti delle bravate commesse, i bulli hanno l’impressione di diventare popolari, per questo direi che la prima cosa da non fare è quella di condividere i video. La seconda cosa da fare è quella di spiegare ai ragazzi le conseguenze, anche penali, del loro uso scriteriato del cellulare  e infine sarebbe bene consentirne l’uso in classe, ma solo in certi giorni destinati alla ricerca di gruppo su argomenti prestabiliti. Questa opera educativa però non deve essere delegata solo alla scuola: la famiglia ha il ruolo più importante nell’educare al rispetto dei propri compagni, al rispetto dei superiori, al rispetto delle regole, a imparare a dissociarsi con forza dai comportamenti devianti di eventuali compagni, tentati dal delirio di narcisismo che li spinge a violentare la dignità degli altri.

Ma, soprattutto, condanniamo i bulli al silenzio e all’oscuramento !

Film: Ogni tuo respiro.

ogni-tuo-respiro-film-inno-alla-vita-620x400E’ la storia vera di Robin Cavendish, diventata film per volontà di suo figlio, oggi produttore cinematografico.

Robin aveva avuto tutto dalla vita: salute, bellezza, forza fisica, ricchezza e una moglie bellissima, ma la poliomielite di colpo fa di lui un tetraplegico, che necessita di un respiratore per continuare a vivere. Lui vorrebbe solo morire, ma sua moglie, che nel frattempo gli ha dato un figlio, lo convince a lasciare la struttura ospedaliera in cui è ricoverato e a tornare a casa per vedere  crescere suo figlio.

Qui comincia una vita nuova, assistito dalla moglie, da tutti i familiari e dagli amici; tra questi ce n’è uno capace di allestire una carrozzina munita di batterie per azionare il respiratore e Robin può lasciare la sua stanza, uscire in giardino, andare in auto e viaggiare in aereo. Può così intraprendere una battaglia in favore dei tanti tetraplegici, che, nel mondo, sono costretti a una vita ospedalizzata lontani dal proprio mondo e dai propri affetti.

Il film ha come limite il fatto di non far vedere la fatica e la sofferenza che la situazione di Robin comporta per lui e per la sua famiglia, tutto è sempre troppo idilliaco e chi ha vissuto da vicino esperienze analoghe sa bene che non è tutto così facile.

Il regista non dà certo  un’impostazione cristiana all’accettazione della sofferenza: è un film prettamente laico, pertanto la difesa che fa della vita anche in situazioni estreme è ancor di più apprezzabile.

I medici avevano previsto per  Robin una vita molto breve, invece vive a lungo e vive una vita piena di interessi e di affetti, vicino ai suoi cari. Il film termina con la sua morte, ma non definisce le modalità con cui essa è avvenuta e per questo può offrire l’occasione per una riflessione, che si terrà mercoledì sera in sala Isacchi sotto la guida di un esperto in materia: don Aramini, docente universitario.

Forza, ragazzi!!

Qualcuno un giorno mi ha detto:- Dio sa scrivere diritto anche sulle righe storte…- intendendo dire che anche da una cosa negativa può nascere qualcosa di buono.

E’ forse quello che sta succedendo negli USA: dopo l’ultima strage in una scuola della Florida, dove sono rimasti uccisi 17 ragazzi, Trump aveva proposto di armare gli insegnanti e la cosa deve essere sembrata anche agli Americani, come a tanti di noi, la proverbiale goccia che fa traboccare il vaso….. E da quel momento le manifestazioni di protesta in tutto il paese si sono susseguite senza sosta; anche  ieri si sono radunati a Washington circa 800.000 ragazzi per chiedere leggi più restritive sulla vendita delle armi.

I giornalisti dicono che non si vedeva una simile mobilitazione di giovani dai tempi della guerra in Vietnam.

Bravi, ragazzi, non mollate! la vostra è una buona causa e spero che riusciate a vincere l’opposizione dei fabbricanti di armi e di morte….

UTE: “LEA” – film

lea-garofaloUna delle storie più sconvolgenti del nostro recente passato è quella che vede protagonista una giovane donna calabrese, nata in una famiglia di ‘ndrangheta e che, diventata madre, vuole per la figlia una vita diversa da quella che ha avuto lei. Per questo si allontana dalla famiglia e dalla sua terra sfidando le leggi terribili dell’ organizzazione criminosa.

Se volete conoscere meglio questa storia, domani all’UTE potrete assistere alla proiezione di immagini del film “LEA” che la ripercorre, mettendo in risalto il coraggio di una eroina del nostro tempo.

Nessuno ne parla….

Così comincia un articolo che ho trovato sul sito di Unimondo:

lavoro-neroCon quasi 108 miliardi di Euro evasi ogni anno in Italia uno si aspetta una campagna elettorale all’insegna dei rimedi all’evasione fiscale, almeno nella réclame. Invece, pare che il morbillo faccia più paura, nonostante i dati allarmanti che emergono dal breve, ma esplicito focus sul lavoro nel Belpaese di Censis e Confcooperative: “Negato, irregolare, sommerso: il lato oscuro del lavoro”. Presentato a Roma lo scorso 31 gennaio il focus fotografa un’evasione tributaria e contributiva che ha raggiunto quota 107,7 miliardi, quattro volte la manovra approvata dal Governo Gentiloni a fine anno, una cifra resa possibile dai moltissimi lavoratori che a causa degli alti tassi di disoccupazione hanno accettato un lavoro in nero ingrossando le fila di quei 3,3 milioni di lavoratori impiegati in tutte le false imprese dei settori produttivi del Paese o tra i 100 mila occupati delle false cooperative, che ricorrendo al lavoro irregolare riducono il costo del lavoro di oltre il 50% mettendo fuori mercato le aziende che operano nella legalità……

Credo che non ci sia bisogno di commentare oltre, solo viene spontaneo pensare che in campagna elettorale nessuno voglia inimicarsi quella larga parte del paese che vive nell’illegalità e questo non può che rattristare …..

Per la pace.

Oggi, primo venerdì di Quaresima per gli ambrosiani, siamo invitati tutti a pregare per la pace.

Sentendo quello che sta accadendo in Siria non si può non sentirsi angosciati e impotenti e quando ci si sente così, ognuno di noi è indotto ad augurare a quelli che stanno soffrendo che il loro strazio possa finire finalmente.

africaLe guerre africane compaiono meno sulle pagine dei nostri giornali, ma sono quelle che spingono sui nostri confini masse di disperati in cerca di sfuggire agli orrori che ogni guerra porta con sè. Per loro, però, ci commuoviamo di meno, perchè non si parla di ciò che sta accadendo nei loro paesi. Forse è per questo che Papa Francesco ci invita oggi a pregare per la pace e in particolare per la pace in Africa.

Chi crede, può trasformare il suo pensiero di compassione verso chi soffre  in una preghiera…..