Uomini e quaquaraquà.

E’ una riunione per  genitori di bambini di sette anni. Arrivano molte coppie, qualche mamma è da sola e c’è anche qualche papà che porta le scuse della moglie impegnata in un turno di lavoro festivo.

uomini-che-aiutano-in-casa Quando comincia la discussione, sono parecchi gli uomini che intervengono e che manifestano le loro preoccupazioni e i loro dubbi circa l’educazione dei figli e il modo migliore per crescerli sereni e farne delle persone per bene.

Mi pare un bel segno del cambiamento dei tempi ……qualche decennio fa in un’occasione analoga non avremmo visto un solo uomo: gli impegni inerenti l’educazione dei figli erano cose da donne!!!

Oggi invece i giovani papà sono più attenti ai loro figli, si sentono più responsabili della loro educazione, sono più collaborativi con le mogli e più impegnati a condividere le responsabilità che derivano dall’essere genitori. Questi sono uomini veri.

Credo che tale cambiamento sia dovuto alle giovani donne d’oggi che non vanno più nelle piazze a manifestare, ma sanno, nelle proprie case, impostare i rapporti coniugali su una base di maggiore comprensione reciproca e quindi di reciproco rispetto.

….poi ci sono gli uomini che hanno paura delle donne che rivendicano un ruolo alla pari e per questo  diventano violenti e qualche volta assassini…..e questi sono i quaquaraquà, per dirla alla maniera di Sciascia.

E’ sempre stato così…

Art. 2278 L’interruzione di procedure mediche onerose, pericolose, straordinarie o sproporzionate rispetto ai risultati attesi può essere legittima. In tal caso si ha la rinuncia all’« accanimento terapeutico ». Non si vuole così procurare la morte: si accetta di non poterla impedire. Le decisioni devono essere prese dal paziente, se ne ha la competenza e la capacità, o, altrimenti, da coloro che ne hanno legalmente il diritto, rispettando sempre la ragionevole volontà e gli interessi legittimi del paziente.

Quanto ho copiato qui sopra non è preso dai giornali di oggi che danno grande spazio alle dichiarazioni di Papa Francesco sul “fine vita”, ma dal Catechismo della Chiesa Cattolica, pubblicato nel 1997 da Papa Giovanni Paolo II.

Ciò dimostra chiaramente che Papa Francesco oggi non ha fatto che ribadire la posizione che la Chiesa ha sempre ribadito su questo delicato argomento.  Le lunghe battaglie in Parlamento per non arrivare alla approvazione di una legge sono solo frutto di calcolo politico.

Un silenzio da far vergognare.

La notizia ha fatto solo una fugace comparsa sui giornali on line, ma nessuno ha dato risalto alla notizia: 26 giovani donne, tra i 14 e i 18 anni, di origine nigeriana, sono morte forse per annegamento nell’attraversamento del Mediterraneo, ma non è escluso l’omicidio.

Se penso al clamore suscitato dall’abbattimento di un orso qualche tempo fa, mi sento avvampare di vergogna, per il silenzio che ha invece accolto questa notizia.  L’indifferenza  verso i deboli e lo stravolgimento della scala dei valori sono i mali peggiori della nostra società.

Per bimbi felici.

Ecco alcuni dei consigli della psicoterapeuta canadese Victoria Prooday  ai genitori per crescere dei bambini felici:

– Fissate dei limiti, e ricordate che voi siete i genitori del bambino, non degli amici; non abbiate paura di dire “No!” quando ciò che il bambino vuole non è ciò di cui ha bisogno; date a vostro figlio cibi nutrienti e limitate gli snack

– Trascorrete almeno un’ora al giorno in uno spazio verde: andando in bici, camminando, pescando, osservando insetti o uccelli.

– Mettete via i cellulari durante i pasti, fate giochi da tavolo, fate svolgere al bambino piccoli lavori domestici, assicuratevi che il bambino dorma un numero sufficiente di ore in una camera priva di dispositivi tecnologici.

– Insegnategli la responsabilità e l’indipendenza e non proteggetelo dai piccoli fallimenti. In questo modo, imparerà a superare le grandi sfide della vita;non siate voi a preparargli lo zaino per la scuola, non portateglielo voi, se ha dimenticato a casa il pranzo o il diario non portateglielo a scuola, non sbucciate una banana per un bambino di 5 anni. Insegnategli piuttosto come si fa.

– Cercate di ritardare le gratificazioni e fornitegli opportunità di “annoiarsi”, perché è proprio nei momenti di noia che si risveglia la creatività; non ritenetevi la fonte d’intrattenimento dei vostri figli; non curate la noia con la tecnologia.

Non usate strumenti tecnologici durate i pasti, in macchina, al ristorante, nei supermercati. Usate questi momenti come opportunità per insegnare ai bambini a essere attivi anche nei momenti di noia

Siate presenti per i vostri bambini e insegnate loro come disciplinarsi e comportarsi

– Insegnate al bambino come riconoscere e gestire la rabbia o la frustrazione, insegnategli a salutare, a condividere, a stare a tavola, a ringraziare, siategli vicini dal punto di vista emotivo: sorridetegli, abbracciatelo, leggete per lui, giocate insieme.

“Occorre fare dei cambiamenti nella vita dei nostri bambini prima che un’intera generazione vada sotto farmaci. Non è ancora troppo tardi, ma presto potrebbe esserlo”, conclude  Victoria Prooday.

Qui l’articolo integrale

A proposito di referendum.

spagna

 

 

 

 

C’è stato un tempo in cui, per risparmiare, andavamo in vacanza in Catalogna: lì i campeggi costavano molto meno che in Italia e il mare non era certo peggio di quello di Rimini.

In quelle occasioni, non ho mai avuto la sensazione di vivere in una regione tiranneggiata da occupanti feroci, anche se tutti gli indigeni tenevano a non farsi confondere con gli spagnoli.

Certo la Catalogna è una regione più ricca di molte altre zone della Penisola Iberica e quindi i catalani forse vogliono staccarsi da Madrid per mantenere entro i propri confini i proventi delle tasse pagate, ma vale la pena di fare tutto questo trambusto ?

Che senso ha al giorno d’oggi questo egoismo collettivo che può portare alla formazione di comunità troppo piccole per poter avere un peso nello scenario internazionale?

All’interno di una Europa unita, ha senso riconoscere autonomie particolari a certi popoli, ma non può avere senso spaccare degli Stati formatisi secoli fa…

In sede europea e internazionale la Catalogna, una volta ottenuta l’indipendenza, avrebbe più peso di quanto ne ha ora la Spagna?

Mi sembra tutto talmente assurdo …. come mi pare assurdo che la Regione Lombardia stia spendendo fior di milioni per un referendum ridicolo che si terrà tra poco.

La mafia non esiste solo per chi non vuole vederla.

C’era un tempo in cui si pensava che la mafia fosse un problema del Sud, o forse non si voleva vedere la realtà vera, visto che già Don Sturzo nel 1900 denunciava il pericolo che la mafia dilagasse in tutto il territorio nazionale ed oltre, come si legge nell’articolo di Avvenire linkato qui sopra. Le parole di don Sturzo appaiono oggi veramente profetiche dopo la retata antimafia operata dalle forze dell’ordine in Brianza.

L’articolo menzionato sopra si conclude con queste parole, che devono farci riflettere:

La corruzione, anche quella mafiosa, ha la faccia pulita, ha gli abiti griffati di politici, imprenditori, funzionari pubblici, liberi professionisti. Ha anche cognomi del Nord. Non uccide il corpo, ma la libertà, la dignità, la democrazia.

Ben vengano le nuove norme, senza altri tentennamenti, ma non basteranno se non saranno incarnate in uomini che perseguano davvero il bene comune e non il proprio bene. Come Pio La Torre, Piersanti Mattarella, Marcello Torre, Angelo Vassallo che hanno sacrificato la vita per il bene della comunità, per aver detto no a mafie e corruzione. Come il giovane sindaco di Taurianova, Fabio Scionti, recentemente vittima di un grave attentato. Come l’ex vicesindaco di Mondragone, Benedetto Zoccola, che porta sul suo corpo i segni indelebili della violenza camorrista. Amministratori del Sud, esempi da imitare. Anche al Nord. Si può e si deve, e non sarà mai troppo presto.

Grazie, Presidente!

Grazie, Presidente!!!

Le sue parole  le fanno onore e danno conforto e speranza  a tutti quelli che, come me, assistono sgomenti agli innumerevoli fatti di cronaca di questi giorni, in cui la violenza sulle donne ha fatto tante vittime innocenti.

E’ vero: fino a che gli uomini, tutti gli uomini, non prenderanno atto delle proprie responsabilità a questo riguardo, la violenza assurda e insensata di chi  ritiene la donna un oggetto di sua proprietà non verrà mai debellata.

Da villa del padrino a centro di solidarietà.

consegna_villa_casamonica_scopi_sociali_nz“Mosaico di pace” è un sito che visito spesso per le sue prese di posizione non conformiste e improntate sempre a profonda onestà e coerenza.

Anche questa volta vi ho trovato un articolo che vale la pena di segnalare: l’assegnazione di una villa sequestrata ai Casamonica a un’associazione di genitori di bambini autistici.

Naturalmente, essendo una buona notizia, non ha fatto molto clamore, ma mi pare un ottimo punto messo a segno dalla Giustizia contro la criminalità.