Come agnello in mezzo ai lupi….

Mi piace molto questo articolo di Repubblica.it sul viaggio in Africa di Papa Bergoglio .

Va a dire , a riaffermare ancora una volta, che Dio non può essere strumentalizzato a fini politici da nessuno e che le ingiustizie fomentano violenza e terrore. Lui va “come agnello in mezzo ai lupi” senza paura per i possibili attentati, perchè quello che deve annunciare è troppo urgente , troppo importante e non c’è tempo da perdere.
La chiesa cattolica ha tante magagne, alcune palesi altre meno, ma ha questa grande prerogativa rispetto alle altre chiese e religioni: ha dei capi carismatici, che possono parlare al mondo con autorevolezza……non è così per i protestanti , divisi in tante “parrocchiette”; non è così per i musulmani che non hanno una gerarchia  cui affidare l’ adeguamento del Corano alle esigenze del mondo che cambia e sono costretti a rifarsi sempre alle origini, all’ interpretazione letterale che spesso uccide lo spirito delle Scritture.
Seguirò questo viaggio con grande interesse e speranza.

Il terrore tra noi.

Ieri non si poteva parlare d’ altro se non degli attacchi terroristici di Parigi. Personalmente ho testimoniato in vari modi la mia vicinanza ai Francesi colpiti in modo così sconvolgente, poi ho condiviso una foto che ritrae uno dei kamikaze che piange  prima di farsi esplodere , dicendo che andrebbero puniti in modo esemplare quelli che inducono dei ragazzi a gesti che vanno contro  natura.

A questo punto qualcuno mi ha accusato  di stare dalla parte dei terroristi !!!! Questo mi sembra proprio assurdo, come mi sembra assurdo che noi scopriamo il terrorismo solo quando colpisce qui da noi e non ce ne occupiamo quando quotidianamente miete vittime innocenti nel Medio Oriente o in Pakistan o in Africa.

Il terrorismo è figlio di politiche dissennate portate avanti da decenni e ora dobbiamo farci i conti. Il brutto è che si nasconde tra noi e sa camuffarsi.

C’è chi dice che bisogna fermare l’ immigrazione, ma temo che sarebbe come voler svuotare l’ oceano con un cucchiaio.

Perchè invece non coinvolgere di più le comunità musulmane in questa lotta : la maggioranza dei suoi membri è senz’altro rappresentata da gente pacifica, che proprio per dimostrare il suo rifiuto del terrorismo dovrebbe smascherare chi al suo interno ha invece propositi di morte.

Non credo che se in una famiglia c’ è un terrorista nessuno se ne accorga nel suo entourage. Allora direi che una volta scoperto un violento tutta la sua famiglia deve dimostrare di aver collaborato al suo isolamento e alla sua denuncia , altrimenti dovrebbe essere espulsa senza pietà.

Evviva Bagheria!!!

Credo che questa sia la più bella notizia che ho letto quest’ anno.Bagheria si è ribellata alla mafia!!!

Si sa: la mafia non è solo in Sicilia, ma è là che ha fatto il danno più grave, addormentando la coscienza civile delle persone oppresse da minacce e ricatti.  Ormai è da tempo che non vado nell’ isola, ma quando mi  capitava di andarci , mi stupivo sempre di come la gente si fosse abituata a non parlare del problema, addirittura a negarlo e a ignorare gli eventi che invece ne palesavano la presenza soffocante.

Come dice La Maraini nel video di Repubblica.it, la mafia si può vincere solo se la maggioranza delle persone oneste prende coscienza della sua forza e dei suoi diritti; senza l’attiva partecipazione della collettività la mafia non può essere battuta nè dalla magistratura, nè dalle altre istituzioni.

Mi auguro che molte altre città seguano l’ esempio di Bagheria  e che cominci davvero la rinascita della Sicilia: senza mafia potrebbe ridiventare il gioiello più prezioso del nostro Paese.

Educare una donna è educare un villaggio….

Riporto qui con gioia la mail che mi è pervenuta stamattina.  Ho appoggiato questa petizione perchè, come dice un proverbio, educare una donna è educare un villaggio; per questo sono estremamente felice che la petizione promossa da Malala abbia avuto un primo effetto.Ciao Diana,

sei stato dalla parte di Malala e di oltre un milione di persone in tutto il mondo quando hai firmato la petizione a sostegno dell’istruzione delle ragazze. Ora il Partenariato Globale per l’Educazione ha annunciato che prevede di espandere il proprio obiettivo per sostenere ben 12 anni di istruzione primaria e secondaria per le giovani più povere di tutto il mondo.

Niente di tutto questo sarebbe stato possibile senza il tuo sostegno. Grazie a te, molte più sorelle in tutto il mondo avranno ora la possibilità di ricevere un’istruzione. Il tuo supporto avrà un impatto enorme sulle loro vite, le vite delle loro famiglie, le loro comunità, i loro paesi, e il mondo intero.

Ma il nostro lavoro, adesso, non si fermerà qui. Si può fare ancora di più per aiutare le ragazze di tutto il mondo ad accedere gratuitamente a un’istruzione sicura e di qualità – come ottenere che i governi finanzino l’incredibile obiettivo che la tua azione ha già contribuito a fissare – e tu puoi dare una mano a fare in modo che ciò si realizzi.

Nel frattempo condividi la notizia su Facebook e suTwitter.

Grazie per essere stato #withMalala e per aver alzato la tua voce per milioni di ragazze di tutto il pianeta. Insieme le nostre voci possono cambiare il mondo.

Malala Fund via Change.org

www.malala.org

Bambini in Afghanistan.

Leggere di abusi sui minori in Afghanistan con la connivenza (la mancata denuncia è connivenza!!!) delle truppe americane è una di quelle notizie che fanno cadere il morale sotto i piedi.

Ce lo hanno raccontato con chiarezza anche nel “Cacciatore di Aquiloni” cosa può accadere in Afghanistan a un bambino povero, ma proprio perché sono cose risapute si doveva vigilare  e condizionare l’ appoggio militare al rispetto dei diritti dei bambini , oltre che delle donne, ma probabilmente ci sono  INTERESSI SUPERIORI ( e quelli legati al denaro sono sempre SUPERIORI a tutti gli altri!) da difendere.

Anche Hosseini, l’ autore del libro sopracitato, conclude in modo molto pessimista il suo racconto, affermando che nulla potrà mai cambiare in Afghanistan , pervaso com’è da pregiudizi tribali laceranti.

Ma se è così, perché i nostri soldati devono continuare a stare in quel disgraziato paese? Non è certo con le bombe che si può cambiare la testa della gente….perché non investire invece in scuole, ospedali, progetti per promuovere il progresso economico e civile di quella parte di mondo?

 

Letture: La casa degli Angeli.

Bangkok significa “città degli angeli” e in una delle sue strade vi è da qualche anno una benemerita istituzione: LA CASA DEGLI ANGELI.

Costruita con i fondi messi a disposizione dalla diocesi di Venezia, è sorta per ospitare i bambini affetti da handicap molto gravi, che una suora emiliana (di S. Croce di Carpi) cura con dedizione , ospitando non solo i piccoli pazienti, ma anche le loro mamme.

Nella cultura buddista è il karma che determina la disabilità e pertanto non ci si può fare nulla, anzi se la madre si dedica alla cura del piccolo disabile, spesso viene allontanata dalla famiglia.

Ecco allora che da 7 anni nella “Casa degli Angeli” queste mamme trovano il modo di essere aiutate da Maria Angela Bertelli, suora fisioterapista,  condividendo le loro sofferenze con le altre mamme, che stanno vivendo la loro stessa terribile esperienza.

Nel libro scritto da Maria Angela sono riportate le storie dei bambini ospiti e delle loro mamme, che arrivano alla casa in preda alla disperazione e a poco a poco trovano la forza per essere di aiuto non solo ai propri piccoli , ma anche ai figli delle altre donne ospiti. Col tempo  tornano a sorridere  e a sperare. Alcune di loro, conquistate dall’ amore e dalla disponibilità di Maria Angela vogliono comprenderne il segreto e scoprono così anche un modo diverso di intendere la vita e la religione.

Leggere queste storie di donne povere, maltrattate, ma fortemente attaccate ai loro figli, fa capire una volta di più quanto possa essere invincibile una madre. ……e certamente l’ opera di Maria Angela ha in questo una buona parte di merito.

 

 

 

Troppi genitori?

La questione  delle unioni civili sta occupando le prime pagine dei giornali in questi giorni.

Se , come credo, il riconoscimento delle unioni civili non  costituisce ormai un problema per nessuno,(visto che la Natura e il Creatore hanno consentito l’ esistenza di esseri umani con orientamenti sessuali diversi) , il punto cruciale restano le adozioni dell’ eventuale figlio del partner. Ma a questo punto io mi chiedo:

– Quali sono i casi in cui  potrà essere chiesto un simile provvedimento?

Se il bimbo ha ancora tutti e due i genitori naturali, anche se separati ,  che necessità  ci sarebbe di  consentirne l’ adozione a un secondo papà o a una seconda mamma?  Non sarebbero troppi tre genitori?

Forse allora si ipotizza questa possibilità nel caso in cui uno dei due genitori naturali sia deceduto ? Lo si fa per consentirgli di stare con il genitore ancora vivente , anche se in un nucleo familiare un po’ diverso ? Se così fosse , io non sarei troppo contraria.

Non ho le idee chiare e spero che qualcuno possa  venire in mio aiuto.

Saper accogliere….

Da oggi e per tre settimane a Roma i vescovi cattolici si riuniranno per discutere sui temi scottanti che riguardano la famiglia e l’ accoglienza di divorziati e omosessuali. Il Papa dice che la Chiesa è nata per accogliere e per esercitare la misericordia e la carità.

Quali che siano le conclusioni di questo sinodo, credo che sia da apprezzare fin da ora il coraggio di affrontare questi temi per ascoltare le istanze di tanti fedeli che vivono nell’ angoscia del sentirsi ai margini della comunità dei credenti, a causa di situazioni e circostanze spesso indipendenti dalla loro volontà.

Questo coraggio di mettersi in ascolto del mondo per adeguare le norme ecclesiastiche (non certo il messaggio evangelico) è ciò che manca ad altre religioni , che hanno come unica linea da seguire quella di rifarsi alla lettera delle  scritture e non al loro spirito…