SELEGGO

  • “SELEGGO.org” è il sito che si occupa di fornire libri ai bambini dislessici. Ma cosa è la dislessia? E’ un disturbo dell’ apprendimento che impedisce a bambini anche molto intelligenti di imparare a leggere in modo scorrevole; non è difficile capire che questa difficoltà condiziona gravemente il rendimento scolastico.

Proprio per mettere a disposizione dei dislessici libri  elaborati secondo criteri già sperimentati, che facilitno  il loro apprendimento   , i Lyons di Erba stanno finanziando un progetto a cui anch’ io e altri quattro amici dell’ Università della Terza Età stiamo collaborando.

In breve la cosa funziona così: l’ insegnante sceglie il libro da adottare in classe, alcuni  volontari trascrivono tutti i capitoli  usando caratteri e accorgimenti di battitura particolari. Al testo scritto viene abbinata una voce elettronica che lo legge. Naturalmente la voce elettronica a volte sbaglia gli accenti o interpreta in modo scorretto alcuni termini stranieri o non fa le pause opportune, se la punteggiatura è carente . Allora  bisogna modificare il testo segnalando gli eventuali errori all’ équipe che provvederà a modificare la voce.

E’ proprio  questa parte di correzione dei testi, che i miei amici ed io stiamo portando avanti.  Non è stato semplicissimo capire il procedimento, ma dopo i primi approcci tutto sta filando liscio.

Se qualche bambino potrà avere migliori risultati a scuola e quindi essere più gratificato dai suoi studi, credo che ne saremo tutti molto felici : ne sarà felice il bimbo dislessico, ne sarànno felici la sua insegnate e la sua famiglia e ne saremo felici anche noi volontari per aver reso possibile la realizzazione di questo progetto.

 

Carta di Milano.

Carta di Milano

I Milanesi stanno ripulendo la loro città, dando una dimostrazione di grande civiltà e per fare anch’ io la mia picola parte, pur non abitando nel capoluogo  lombardo, ho firmato la Carta di Milano.  E’ un  documento redatto da persone venute da ogni parte del mondo per proporre soluzioni ormai improcrastinabili ai gravi problemi che affliggono il nostro pianeta: non possiamo più cacciare la testa sotto la sabbia, la nostra Terra non può più sostenere i consumi e le sperequazioni del mondo d’ oggi e rischiamo di consegnare ai nostri nipoti un pianeta invivibile.

Chi volesse far sentire la propria voce all’ ONU, dove la Carta verrà presentata, potrà sottoscriverla collegandosi al link inserito all’inizio del post.

Dall’ America con furore….

Scontri tra polizia e neri in America.

Notizie di questo tipo arrivano sempre più frequentemente dagli Stati Uniti e non credo proprio che siano peggiorate le condizioni di vita della popolazione afro-americana ; allora cosa provoca il malcontento?

A mio avviso fin che i neri erano schiacciati da una legislazione che li relegava a popolazione di serie B erano rassegnati a subire la loro emarginazione, accontentandosi di essere usciti dalla schiavitù.

Poi negli anni ’60,  la ribellione di Rosa Park e il movimento di rivendicazione  che ne è seguito, hanno ottenuto il riconoscimento di pari dignità di fronte alla legge di tutti i cittadini senza distinzione di razza. E questo deve aver soddisfatto a lungo la popolazione nera, anche se nei fatti una vera uguaglianza era ben lontana dall’ essere realizzata, ma restava la speranza che le cose sarebbero gradualmente migliorate.

Ora però, i giovani afro-americani , nati in regime di pari diritti di cittadinanza, si accorgono della distanza che li separa dai coetanei bianchi e non ci stanno più a subire trattamenti discriminanti…

Naturalmente non conosco bene la situazione statunitense e le mie sono solo supposizioni, ma so che nel mondo anglosassone la discriminazione comincia già dalla primissima infanzia, nelle scuole primarie : chi non può permettersi di pagare le salatissime rette delle scuole private deve contentarsi di scuole pubbliche in cui si concentrano  povertà e violenza, con conseguente basso livello di preparazione culturale alla fine del percorso scolastico. Da questo alla relegazione dei neri alle occupazioni meno retribuite il passo è breve ed obbligato ed è anche comprensibile il senso di frustrazione e di emarginazione, che ne deriva.

Noi abbiamo ancora un sistema scolastico che tende non all’ esclusione e alla separazione, ma all’ inclusione e all’ integrazione; difendiamolo  e rendiamolo sempre più capace di affrontare le diversità sociali e culturali dei nostri bambini e dei nostri ragazzi: sarà la migliore garanzia per assicurare la pace sociale al futuro di questo paese.

Uomini e donne come noi….

Stasera alle 20:30 a Erba un corteo  partirà dalla stazione delle Ferrovie Nord Milano e percorrerà le vie del centro fino alla scalinata del monumento ai caduti per ricordare le vittime del traffico di esseri umani e in particolare le vittime dei naufragi nel Mediterraneo. La manifestazione porta il titolo “Uomini e donne come noi…”

Sarà un modo per attirare l’ attenzione su un problema che da troppo tempo viene affrontato con superficialità e scarsità di mezzi,  tanto che rischiamo di abituarci anche a notizie terribili come quelle giunte nei giorni scorsi.

In tempi brevi bisogna certo salvare le vite dei migranti prima di tutto, ma non dimenticando di adoperarsi per rimuovere le cause di questo esodo epocale, anche se questo vorrà dire andare ad intaccare interessi colossali di molti paesi (compresi quelli europei) e di molte imprese nazionali e internazionali, che da sempre vedono nell’ Africa una miniera di materie prime preziosissime da depredare.

I partecipanti sono invitati a portare sulle spalle uno zaino, per significare che siamo tutti in cammino su questo mondo, senza distinzioni di sorta.

Genocidio armeno.

Segnalo questo link,. Dopo le parole di Papa Francesco, che hanno tanto fatto irritare la Turchia, credo sia inevitabile documentarsi un p’ di più su quanto accadde cento anni fa non tanto lontano da qui.

Quello che colpisce , oltre all’ enorme numero di vittime, è il fatto che se ne abbia notizia solo per l’ opera coraggiosa di un militare tedesco, che assistette agli avvenimenti e che fotografò le torture, le impiccagioni, le marce della morte, sfidando autorità turche e gerarchie militari tedesche.

Il Negazionismo , che cerca di far passare lo sterminio degli ebrei per una bufala dell storia, ha funzionato benissimo nel caso del genocidio armeno…..ma SOLO per un secolo !!!  Alla fine però il tempo è sempre galantuomo e la verità negata viene sempre a galla.

“Fuga dal campo 14”

nordcoreaQuanto sono durati i lager nazisti?  Non lo so di preciso, ma credo che il loro orrore abbia fatto vergognare il pianeta per pochi anni (tre/ cinque) e giustamente ancora oggi ricordiamo ogni anno le vittime di quella stupida follia disumana.

Ci sono altri campi di concentramento in una parte del mondo che durano da cinquant’ anni, senza che nessuno ne parli, senza che nessuno alzi la voce in difesa dei diritti di centinaia di migliaia di persone che spesso non hanno commesso altro crimine che essere nati da genitori ostili al regime dittatoriale che governa il paese. Sono campi grandi quanto la città di Los Angeles e al loro interno ogni abuso sui detenuti/schiavi è possibile: dalle percosse immotivate, alla privazione del cibo (la fame è la tortura di ogni giorno), agli accoppiamenti imposti per generare altri schiavi, ai lavori forzati, a ogni sorta di torture inimmaginabili.  La delazione viene premiata con la concessione di razioni più abbondanti o lavori meno gravosi

Tutto questo  accade in Corea del Nord anche in questo momento ed è narrato in un libro che sto leggendo: “Fuga dal campo 14”. E’ la storia di Shin, un ragazzo nato in uno dei tanti lager nordcoreani  , il quale è riuscito a evadere  grazie a una serie di circostanze favorevoli e  ora vive negli Stati Uniti.  L’ autore del libro ha raccolto la testimonianza di Shin e di altri rifugiati che hanno trovato asilo in Cina e nella Corea del Sud.

Mentre scorro le pagine di questo libro continuo a chiedermi perchè il mondo di oggi può tollerare una simile ignominia perpetrata da uno Stato che pretende di ispirarsi al marxismo…..( è lo stesso paradosso per cui l’ ISIS dice di ispirarsi al Corano)

Quei teppisti che vengono dal nord….

I cittadini del nord Europa  vengono ritenuti molto civili per il loro alto senso della collettivita’ e per il  rispetto delle regole , ma com’e’ allora che quando arrivano in Italia si danno al vandalismo piu’ sfrenato? Quello che e’ successo oggi a Roma in Piazza di Spagna non e’ certo il primo episodio del genere.

Certo la mentalita’ del branco che azzera il senso di responsabilita’ individuale puo’  avere la sua parte, l’ abuso di birra puo’ contribuire ad allentare i freni inibitori, ma non credo sia solo quello. Infatti  dalle nostre parti capita di vedere cittadini  svizzeri che in casa loro sono  irreprensibili, ma appena passano il confine diventano automobilisti  capaci di manovre del tutto azzardate, che sulle loro strade non farebbero mai.

Dev’ esserci  la convinzione in molti stranieri che tanto in Italia ci si puo’ permettere  qualunque  trasgressione, tanto non succedera’ nulla….. Forse abbiamo anche noi qualche responsabilita’ ? Ce lo meritiamo un po’?  Forse si’: siamo  un po’ cialtroni, noi stessi rispettiamo poco il nostro bel paese e le nostre istituzioni hanno spesso dato cattivo spettacolo.

Ora io spero che gli scalmanati teppisti olandesi paghino per quello scempio che hanno combinato oggi, ma impegniamoci anche noi a crearci un’ immagine migliore come popolo

Obama per Mandela …un anno fa….

L’ anno scorso, il 5 dicembre 2013, moriva Nelson Mandela , uomo diventato il simbolo della lotta per i diritti dell’ uomo e contro ogni discriminazione razziale. Ai suoi funerali parteciparono tutti i potenti della terra e io ho seguito con particolare interesse soprattutto il discorso di Obama, tanto che poi l’ ho ricercato su internet, l’ ho stampato e me lo sono tradotta…. e oggi ne riporto qui un passo che mi pare particolarmente significativo:

” ………Certamente egli condivise con milioni di neri e colored Sud-Africani la rabbia innata per mille offese, mille umiliazioni, mille momenti dimenticati …”.un desiderio di combattere il sistema che imprigionava il mio popolo” (citazione di parole di Mandela).

Ma come altri giganti …..Madiba controllò la sua rabbia e incanalò il suo desiderio di combattere dentro un’ organizzazione , dentro un programma con strategie di azione , così che uomini e donne poterono rialzare la testa e (lottare insieme) per la loro dignità.”

Poco dopo Obama cita alcune frasi di Mandela che vale la pena ricordare:

“Ho amato l’ ideale di una società libera e democratica in cui tutte le persone vivono insieme in armonia e con eguali opportunità. E’ un ideale che spero di vivere e di raggiungere, ma se è necessario, è un ideale per cui sono pronto a morire”

In questi giorni negli Stati Uniti gli afro-americani hanno ripreso a combattere pacificamente per ottenere una reale pari dignità all’ interno delle loro comunità, perchè non basta cambiare le leggi per sancire l’ uguaglianza , bisogna cambiare anche le menti e i cuori della gente ….impresa molto più lunga e difficile… Del resto anche qui da noi stiamo assistendo a un rigurgito di intolleranza che deve metterci tutti in allarme…