Restiamo umani.

Restiamo umani  è lo slogan che contraddistingue l’ iniziativa in aiuto della gente di Gaza in risposta a questo appello :

“Quello di cui abbiamo bisogno e’ intervenire per provvedere ai bisogni urgen-
ti di quasi 2500 persone, cioe’ 360 famiglie che sono rifugiati nelle due
scuole della Sacra Famiglia del Patriarcato Latino e nella scuola Ortodossa..
noi ci siamo impegnati a dare loro cibo, latte, pampers, e gasolio.. dunque ci
siamo assunti un grande impegno.. perciò ogni dono che riceviamo sarà utiliz-
zato in questa direzione cioè nell’intervento immediato..

Ma dopo la fine della guerra vogliamo intervenire con un più ampio progetto
nel settore umanitario e medico.. percio’ abbiamo lanciato il nostro appello
tramite Caritas Internationalis sperando di ricevere una somma significativa
per poter realizzare tutto questo.”

Questo appello comparirà nel volantino che verrà distribuito in chiesa domenica prossima , quando si inviteranno gli Erbesi a partecipare alla raccolta fondi indetta dalla Caritas Ambrosiana. Con la distruzione dei tunnel non si ferma solo l’ arrivo delle armi, ma anche il rifornimento  di ciò che serve alla popolazione di Gaza chiusa nei “territori”

Poesia: Generale.

Qui vicino a noi la gente sta morendo sotto le bombe, sta morendo nelle strade della Siria e di Gaza, sta morendo nelle scuole, nei parchi-gioco, nelle proprie case…..molti tra i morti sono bambini ai quali è stato impedito di conoscere la vita e il mondo….

L’ angoscia è tanta e mi fa venire alla mente una poesia:

GENERALE  ( B. BRECHT)
Generale, il tuo carro armato
è una macchina potente
Spiana un bosco e sfracella cento uomini.
Ma ha un difetto:
ha bisogno di un carrista.

Generale, il tuo bombardiere è potente.
Vola più rapido d’una tempesta e porta più di un elefante.
Ma ha un difetto:
ha bisogno di un meccanico.

Generale, l’uomo fa di tutto.
Può volare e può uccidere.
Ma ha un difetto:
può pensare.

Bertolt Brecht

E’ questo difetto, questa facoltà di pensare che fa sì che in una guerra ci siano vittime che muoiono sotto le bombe e altre vittime anche in chi è costretto a lanciare quelle bombe e che avrà la sua vita devastata dalle atrocità di cui diventa (spesso forzatamente) complice…

Notizie da Gaza…

Ho ricevuto tramite e.mail un messaggio sulla situazione in Palestina da parte di chi questa situazione conosce da vicino; ne copio e incollo qui alcuni stralci più significativi:
” Io ero un po’ abituato all’idea che a Gaza la situazione fosse sempre stata difficile, …..ma adesso è di nuovo totalmente esplicitamente terribile e la ripetizione, ogni tot anni, di bombardamenti su una città popolatissima (1 milione e otto di abitanti) assume quasi le caratteristiche di un genocidio controllato. Se non vogliamo evocare fantasmi che offendono la storia di Israele parliamo di riserve indiane dove si vuole confinare ciò che resta di un popolo immisierito, inselvatichito, abituato ad uno stato di polizia permanente. Dei razzi di Hamas che dire: forse sono, al di là delle legittime ragioni della resistenza, solo potentemente stupidi perchè generano occasioni di azioni di guerra di ben più vasta portata…..

 

……aggiungo una precisazione arrivata da poco da Gerusalemme e che aumenta l’assurdità del concetto di “guerra difensiva”: i morti palestinesi, la stragrande maggioranza civili, compresi i famigliari dei miliziani che di fatto lì rappresentano la resistenza (moltissimi morti sono bambini) sono 1030, i soldati israeliani 43 anche perchè impegnati nei combattimenti. I civili morti per i famosi razzi di Hamas in territorio d’Israele, non so se incluso il famoso thailandese, sono……..3! Ne muoiono di più in periferia di Milano anche solo per motivi cruenti. W il diritto alla difesa di un povero stato perseguitato. Gli altri sono così cattivi….
Ma anche tra di noi, …. c’è a chi è andato in pappa il cervello e segue le stupidate che si sentono e che vanno per la maggiore. Diranno che da una parte ci sono terroristi e, più uno è stupido più confonde (la resistenza palestinese) con il terrorismo internazionale senza rendersi conto che questi non hanno mai colpito al di fuori del paese. Si dirà che le poche vittime sono tutto merito del sistema di difesa antimissilistico israeliano. A me sembra invece quella israeliana (ovviamente non tutti, vedi i pacifisti di Be’tselem) sia ormai una società viziata che se ne strafrega del dolore e della morte degli altri basta non essere disturbati da nessuno….sempre impuniti e arroganti……..”
Nel messaggio si precisa anche cosa significhi per Gaza la distruzione dei tunnel: essi sono l’ unica via di approvvigionamento di quanto serve per la sopravvivenza di una popolazione che non può uscire dal territorio nel quale è rinchiusa : distruggerli vuol dire non solo fermare l’ arrivo di armi , ma anche condannare a sofferenze ulteriori una popolazione già tanto oppressa…

Meriam , simbolo di coraggio e determinazione

Ieri è arrivata in Italia Meriam, la giovane donna sudanese, che ha rischiato di essere impiccata per aver deciso, lei musulmana, di sposare il padre dei suoi figli di religione cristiana.QUI , in questo articolo di ” Vanity” , si può leggere in sintesi la sua storia fatta di scelte coraggiose.

Il premier Renzi ne aveva parlato nel suo intervento di insediamento come leader di turno dell’ UE e forse per questo ieri è stata accolta con onori straordinari. Forse può sembrare (o essere?) eccessiva l’ attenzione che il governo ha voluto attribuire a questa donna, tuttavia mi pare chiaro che la  sua storia sia fortemente simbolica e rappresenti qualcosa di più di una semplice conversione.
* Meriam ha voluto con forza affermare il suo diritto a scegliere l’ uomo con cui sposarsi, in una società che tale diritto vuole conculcare;
* Meriam ha affermato che le barriere e le contrapposizioni che prendono a pretesto la religione non hanno motivo di essere, in una società che fa dell’ intolleranza religiosa la propria bandiera;
* Meriam  con il suo coraggio (imprigionata durante la gravidanza , ha partorito incatenata ) ha costretto le autorità del suo paese a cedere alle pressioni dell’ opinione pubblica internazionale…….e tutto questo non mi pare cosa da nulla.
*Meriam ha poi rifiutato di rinnegare la sua religione e per questo è stata ricevuta anche da Papa Francesco.
* Meriam, infine ha dimostrato che con la determinazione e la costanza qualcosa può cambiare anche là dove si assiste a un ritorno di Medioevo oscurantista e misogino.
Se il governo italiano ha cercato uno spot a proprio favore con l’ attenzione dedicata a Meriam, direi che almeno ha scelto una degna  protagonista .

Distruggere la speranza.

Barbarie

Distruggere un centro educativo a Gaza , un asilo costruito da una Ong italiana per i bambini, non è solo un atto di guerra, è la manifestazione plateale e violenta della volontà di distruggere la speranza di un popolo. Cosa può esserci di peggio?

 

 

 

Tragedia della solitudine.

Uccide la madre 89enne.

Credo che nessuno possa dirsi innocente tra coloro che conoscevano la condizione di quella famiglia……Quanto può essere dura la vita di chi deve accudire giorno e notte per decenni una persona non autosufficiente, se non ha il supporto di altri familiari, di istituzioni locali civili e umanitarie?  Solo chi ha vissuto una situazione simile può saperlo….

Per questo credo che nessuno abbia il diritto di puntare il dito, ma che ognuno debba chiedersi  come mai in una città come Erba in cui operano tante associazioni di volontariato una situazione simile sia stata ignorata (spero di no) o sottovalutata. Per parte mia provo solo una profonda compassione per tutti i protagonisti di questa tragica storia di solitudine disperante.

Fino a quando?

Segnalo questo articolo che, partendo dalla guerra in Palestina, ripercorre ricordi lontani, ma che purtroppo disegnano una realtà che non cambia : sempre bombe, paura, morti, ….

Vengono in mente le immagini di qualche tempo fa, quando Peres e il capo dei Palestinesi si trovarono a pregare insieme con papa Francesco: abbiamo sentito allora molte parole di buona volontà, ma è difficile tradurle in azioni concrete, specialmente quando forse trovare una soluzione non conviene a nessuno. Trovare una soluzione vuol dire riconoscere i diritti dell’ altro e forse è proprio quello cui non si vuole arrivare….. E così dopo la tregua più o meno duratura ricominceranno gli inutili e velleitari lanci di razzi e le ritorsioni sanguinose e violente e altre generazioni cresceranno nella paura e nell’ odio. Fino a quando?

Scuole chiuse: partono i lavori?

E’ una buona notizia: a Baronissi, nel salernitano durante l’ estate verrà ristrutturato un vecchio edificio scolastico .

Questa idea di dare impulso alle attività produttive partendo dalla ristrutturazione delle scuole è piuttosto vecchia; ne aveva parlato Bersani quando governava Berlusconi e la crisi stava facendo sentire i primi morsi. Sarebbe un modo per consentire di aprire tanti piccoli cantieri, di creare posti di lavoro e far ripartire un settore che, a quanto si dice, è in grave sofferenza. Oltre a ciò, credo che offrire ai nostri ragazzi scuole più sicure e più accoglienti sia un modo per far sentire loro che lo Stato, la società, si cura di loro e del loro diritto all’ istruzione in condizioni più dignitose e questo, alla lunga, potrebbe avere benefici effetti sul modo di percepire le istituzioni.

Domanda: quanti saranno in tutta Italia i plessi scolastici che potranno essere ristrutturati? L’ efficacia o meno dell’ azione del governo a questo riguardo potrà essere misurata dalla risposta a questa domanda…