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Copio e incollo qui la mail che mi è stata inviata da OXFAM ….dopo aver letto credo che chi deve rinunciare allo zucchero e ai dolci per riequilibrare la propria dieta, affronterà più volentieri i piccoli disagi e le rinunce che si trova ad infliggersi.
/%/%/%/%/%/%/%/%/%/%/%/%/%/%/%/%/%/%/%/%/%/%/%/%/% Sapevi che spesso lo zucchero contenuto nelle tue bevande e nei tuoi cibi preferiti viene prodotto dopo aver cacciato i contadini dalla loro terra? La corsa allo zucchero sta affamando intere famiglie, ma TU puoi cambiare la situazione! |
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Coca-Cola, Pepsi e ABF non stanno facendo granché per cambiare le cose. In molti casi le loro politiche aziendali sono troppo deboli e non riescono a sapere nemmeno se il proprio zucchero proviene da terra accaparrata. Firma la petizione e chiedi a Coca-Cola, Pepsi e ABF di fare in modo che il loro zucchero non causi land grabbing. Grazie di cuore! Insieme possiamo costruire un futuro migliore per chi coltiva il cibo che mangiamo.Elisa Bacciotti Direttrice Dipartimento Campagne /%/%/%/%/%/%/%/%/%/%/%/%/%/%/%/%/%/%/%/%/%/%/%/%/% Anche bere una bibita può contribuire a creare le condizioni perchè si verifichino tragedie come quella di oggi all’ Isola dei Conigli; cerchiamo di bere tanta buona acqua e non dovremo sentirci complici di chi caccia i contadini dalle pRoprie terre. |
Il mio nome è S. e vengo dalla Siria…
– Il mio nome è S. e vengo dalla Siria, sono in Italia da vent’ anni.-
Così si è presentata questa mattina una signora di mezza età per la prima volta alla scuola di italiano per stranieri. Ha difficoltà nel leggere e nello scrivere in italiano, ma parla molto bene la nostra lingua.
Quando, terminato il test mirante a individuare il suo livello di preparazione, sta per andarsene, lei tiene a precisare che è andata a scuola, dietro le insistenze della madre, solo fino a 7 anni, mentre nella sua famiglia i maschi sono arrivati anche all’ università.
– In Siria è così – continua – se sei femmina non hai diritto di andare a scuola, subito devi lavorare.-
-E’ difficile la vita delle donne in Siria – osservo io – ma speriamo che le cose possano cambiare.-
– Là non cambierà mai nulla – dice S. – Qui io ho fatto studiare i miei figli : sono stati loro a spingermi a venire a questa scuola e io verrò ogni volta che potrò-
S. per far studiare i suoi figli ha lavorato molto e non ha finora potuto imparare a leggere l’ italiano; ora che ha perso il lavoro e i figli son cresciuti, può pensare un po’ a sè. Mentre se ne va, mi chiedo se il suo risentimento per i suoi diritti negati sia comune a molte altre donne nel suo paese o se sia frutto dell’ aver sperimentato il nostro modo di vivere.
L’ istruzione delle donne , meglio delle bambine, è il primo passo verso l’ affermazione del diritto all’ uguaglianza e io , contrariamente a S. , spero che qualcosa cambi e cambi in fretta; per questo auspico che a livello mondiale si applichino delle sanzioni a quei paesi che continuano a negare i diritti fondamentali alla popolazione femminile.
Chissà se un giorno anche S. potrà dire come me : DONNA E’ BELLO!
L’ altro verso della medaglia.
Le assicurazioni – auto on line sono decisamente più a buon mercato di quelle stipulate con il tradizionale assicuratore, che viene anche a prendersi i soldi della polizza a domicilio, ma cosa capita quando capita un incidente?
Diritto all’ infanzia delle spose- bambine.
Costruttori di ponti
Ieri sera si è tenuta la riunione dei volontari che si dedicheranno all’ insegnamento della lingua italiana agli stranieri. I presenti erano più di 30, ma la squadra conta un numero superiore di aderenti.
Ognuno dei presenti ha manifestato la propria disponibilità secondo le proprie possibilità, tenendo conto di impegni di lavoro o di famiglia.
Si è sottolineata la necessità di un coordinamento e di una linea di programma concordata per rendere più efficace, e quindi meno dispersivo, l’ insegnamento.
Mi piace qui sottolineare la preponderante presenza delle donne; ci sono anche alcuni uomini, ma sono una risicatissima minoranza. Ci sono molti insegnanti , alcuni ancora in servizio e altri invece già in pensione, ci sono studentesse universitarie e anche persone senza titoli specifici per l’ insegnamento.
Le cose da fare sono tante: oltre all’ insegnamento nelle classi, bisogna curare la parte amministrativa (compilazione dei registri, formazione dei gruppi , cura dei materiali didattici, ecc.) , ci si deve occupare dei bambini che le mamme portano con sè e ci sono anche coloro che si dedicano all’ assistenza nei compiti per i ragazzi stranieri inseriti nelle scuole dell’ obbligo o nelle scuole superiori.
Chiunque abbia provato ad andare in un paese di cui non conosceva la lingua, può ben immaginare le difficoltà di questi nostri compagni di viaggio che questi tempi inquieti hanno catapultato così lontano dalle proprie abitudini e dalle proprie radici: porgere loro una mano vuol dire “costruire ponti tra le culture” , come diceva tempo fa la nostra coordinatrice, vuol dire costruire le premesse per una convivenza pacifica, per oggi e per il futuro, e porre le basi per un arricchimento reciproco.
Anche qui è il caso di dire che “la messe è molta, ma gli operai sono pochi”, pertanto invito chiunque senta l’ importanza di questa attività a farsi avanti , presentandosi alla Casa della Gioventù.
Fermate quel programma!
Ho ricevuto questa mail e la pubblico qui, perchè solleva un problema che mi sta particolarmente a cuore: la TV diseducativa, la TV massificante, la TV che inculca nella mente delle bambine l’ idea che devono adeguarsi a un certo modello di bambina/bambola per avere successo nel gruppo. Sarebbe ora di finirla e quindi io ho firmato questo appello promosso da una giovane siciliana, Roberta Zappalà. Non sempre si raggiunge lo scopo che le petizioni si prefiggono, ma almeno si ha l’ impressione di aver fatto qualcosa per opporsi a un andazzo avvilente.
Ciao Diana,
“Guardaroba perfetto” in onda sul canale tv Real Time è un programma dedicato alle ragazze dai 6 ai 15 anni.
Nel programma, bambine e ragazze vengono coinvolte ne “Il gioco della moda” in cui si insegnano loro i primi segreti da fashion-victims in erba. Scegliendo insieme alle bambine i pezzi giusti del guardaroba, Carla e Enza compongono un “album della moda” da cui scegliere poi l’out-fitpreferito e farlo vedere alla mamma.
Cosa ne pensi tu? Io credo che il programma sia contrario ad ogni principio volto a tutelare le minori nella loro formazione, informazione, crescita, libertà e creatività. Credo che in questo modo le bambine vengano omologate prematuramente ad un modello in cui si è subito, e “naturalmente”, maniache dello shopping compulsivo.
Il testo della mail continuava, ma credo che quanto copiato qui sia sufficiente a spiegare il perchè sarebbe bene che molti firmassero qui: https://www.change.org/it/petizioni/real-time-bloccate-la-messa-in-onda-del-programma-guardaroba-perfetto-kids-teens?utm_source=action_alert&utm_medium=email&utm_campaign=33022&alert_id=kZrwCEiNIj_wQUfMnvdEz
Profughi.
Se qualcuno avesse pensato che tutti i profughi arrivano qui da noi, dovrebbe guardare queste foto pubblicate da “Il POST”.
Sul confine tra Siria e Iraq arrivano migliaia di profughi che scappano dalla guerra civile che sta distruggendo il loro paese e quello che colpisce è che non portano nulla con sè…hanno solo per mano o in braccio i loro bambini…
Chi fermerà la guerra in Siria? Oggi si parla di uso di armi chimiche….. :-(((
Nascere femmina.
Gira da giorni su internet la notizia che potete leggere cliccando sul link qui sopra: adolescenti costrette a un falso viaggio-vacanza nei paesi di origine dei genitori ( per contrarre forzatamente un matrimonio combinato con uno sconosciuto), si mettono un oggetto metallico nella biancheria intima per far scattare i metal detector dell’aeroporto e poter così evitare in extremis l’ imbarco con l’ aiuto della polizia….accade molto frequentemente negli aeroporti inglesi.
Questa notizia mi fa accapponare la pelle e mi vengono di getto alcune considerazioni:
- La notizia viene dall’ Inghilterra, un paese che, forse per il suo passato coloniale, ha scelto di non impicciarsi troppo nelle faccende delle comunità di stranieri che si sono insediate sul suo territorio : so addirittura che certi reati compiuti all’ interno delle famiglie vengono lasciati al giudizio dei capi-comunità!!!! In questo modo si creano cittadini di serie A tutelati dalle leggi del Regno Unito e cittadini (o meglio cittadine) di serie B in balia di tradizioni arcaiche.
- Che senso ha emigrare in un paese lontano per sfuggire alle difficoltà di sopravvivere nel proprio paese d’ origine e portarsi dietro tutto un bagaglio di orpelli mentali e di usanze troglodite per riprodurre lo stesso modello di società da cui si è fuggiti? E’ forse un modo di affermare la propria identità, ma quando si diventa genitori sono altre le priorità da privilegiare.
- A volte si vedono bambine piccolissime già costrette a portare l’ hijab (il fazzoletto che copre il capo) in un’ età in cui si vorrebbe apparire simili ai propri coetanei: comincia così il tentativo di condizionare il comportamento delle bambine e questo condizionamento diventerà sempre più pesante e intollerabile per ragazze che crescendo e studiando in una realtà tanto diversa, vivono un dilemma tragico: mi ribello alla famiglia e scelgo in base al mio diritto di decidere della mia vita o mi assoggetto alle scelte dei miei genitori e piango poi per tutta la vita?
Credo che ogni cittadino dovrebbe essere tenuto a conoscere le leggi del paese in cui vive e gli immigrati non possono esserne esentati: la legge è uguale per tutti!!! Si dovrebbero prevedere corsi obbligatori di diritto, soprattutto di diritto di famiglia, sia nelle scuole, che per gli adulti (anche per i cittadini italiani denunciati per stalking) in modo da far capire bene che nascere femmina non è una condanna da scontare tutta la vita.